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Chiara Zaffarano

Jarno Saarinen "Il Finlandese Volante"

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Jarno Karl Keimo Saarinen nasce l?11 dicembre 1945 a Turko. Terzo di quatto fratelli e orfano di padre lavora a 15 anni alla Tunturi-Puch l?unica fabbrica nazionale di moto a mandare avanti l?agenzia di pompe funebri (che lo aiuta anche nella corsa) e parallelamente alle corse consegue la laurea in ingegneria meccanica.

Comincia a correre nel 1961 a Ylone in una pista disegnata su un lago ghiacciato, dove riesce ad adattarsi alla particolare condizione di guida e ha conseguire subito un secondo posto. Nel 1964 e l?anno successivo comincia a correre con pi? frequenza con la Puch-Tunturi 175 e 250.

Con l?amicizia con il finnico Teuvo Lansivuori (proprietario pure lui di una agenzia funebre) iscritti insieme ala Moto Club e dopo evolve la 250 nella versione GT modificando il telaio e il motore. Nel 1967 acquista una Yamaha YDS3 250 ma continua e corre nella 125 con la Tunturi-Puch e l?anno successivo partecipa al Gran Premio di Finlandia concludendo undicesimo e in autunno acquista una YDS5 e la prepara per la stagione 1969.

Nel 1969 diventa campione finalese della classe 125 con la Puch-Tunturi e nella classe 250 Yamaha, mentre conclude terzo la 350 dove corre utilizzando la stessa Yamaha che aveva utilizzato nella classe 250.

Nel 1970 fa il suo debutto nel motomondiale nella classe 250 correndo da privato con la TD2 250 arrivando due volte al terzo posto in Olanda e Repubblica Ceca, arriva quarto in Francia, Jugoslavia, Belgio e Germania Est e sesto in Germania. Diventa campione della classe 250 nel Campionato di Finlandia. Jarno fu il primo pilota ad adottare lo stile di guida che fa sporgere il ginocchio all'interno della curva percorsa

Nel 1971 partecipa alla classe 50 con la Kreidler nel Gran Premio d?Italia dove arriva sesto e in Spagna secondo. Nella classe 250cc arriva ottavo in Austria, quinto nella Germania Est, terzo in Repubblica Ceca e Svezia. Sesto in Finlandia , secondo a Ulster, quinto in Italia e conquista la prima vittoria in Spagna. Nella classe 350cc sesto in Austria, quinto in Germania, vince nella Repubblica ceca e in Italia, arriva secondo in Finlandia e terzo in Svezia.

Nel 1972 nella classe 250cc vince in Belgio, Germania Est, Repubblica Ceca e Finlandia, arriva secondo in Austria e terzo in Germania, in Italia e Olanda. Conquista il titolo nella classe 250cc. Nella classe 350cc vince in Germania, Francia e Repubblica Ceca e arriva secondo in Finlandia e terzo in Italia e Svezia.

Nel 1973 diventa pilota ufficiale del team Yamaha e vince la 200 miglia di Daytona diventando il primo pilota europeo a conquistare quella classe. Nel motomondiale conquista nella classe 250 la vittoria nelle prime tre gare Francia, Austria e Germania e nella classe 350cc conquista la vittoria in Francia e Austria.

Nel Gran Premio motociclistico delle Nazioni svolto sul circuito di Monza, c?? preoccupazione per le condizioni del circuito, ma la gara della 250cc prende comunque il via e si spengono per? nel corso del primo giro della gara della 250; il gruppo di piloti da poco partiti arriva compatto al curvone che segue il rettilineo di partenza, e l? si scatena un autentico putiferio: nella tremenda caduta le moto dei piloti coinvolti, tra i quali Pasolini, Saarinen, Villa, rimbalzano contro le protezioni e ritornano in mezzo alla pista; le immagini televisive non fanno capire cosa sia capitato, gli altri piloti non riescono a ricostruire la dinamica della caduta, c'? chi dice che tutto sia nato da un grippaggio di Villa, chi da una perdita d'olio di Pasolini, fatto sta che quel girono si scrive una delle pi? tragiche pagine del motociclismo: Jarno Saarinen e Pasolini perdono la vita.

Poco prima di prendere parte alla gara, Jarno aveva rilasciato questa intervista alla Gazzetta dello Sport: ?Stare in alto logora. Bisogna sempre andare al limite, rischiare. E in pi? hai tutti contro, tutti ti vogliono battere, diventa cos? un impegno troppo gravoso, e io non voglio tirare la corda, voglio una vita normale, una famiglia vera con la moglie e i figli. Non c?? mai un attimo di respiro, una pausa per riprendere fiato, senza mai tirare gi? la manetta in questa ansia di vittoria e forse pi? di una volta ho esagerato. Ma ora cerco di frenare questa spinta che ? parte del mio temperamento: per continuare la mia vita con la moto sui tavoli da disegno, come un qualsiasi ingegnere?.

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Soili con Tepi a Imola lo scorso ottobre

 

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La vecchissima Benelli 4 cilindri con la quale batt? Agostini e Pasolini a Villa Fastigi nel '72

 

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con quella moto volava veramente, un grande pilota tecnico

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che giornata quella, i Rossoneri che buttano via la stella a Verona, i "nostri" Nerazzurri che gettano via la salvezza...poco in confronto a quel che successe a Monza

 

Soili e Jarno in un momento felice

 

 

 

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