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RAINIERI

Incidente Kubica in Rally in Liguria

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Io non vedo mancanza di rispetto nell'interrogarsi sul suo futuro agonistico, al massimo è a dir poco prematuro. Però mi infastidisce leggere affermazioni assurde come "spero torni fra tre mesi" o "tornerà a metà stagione, vedrete" o altre amenità del genere. La mancanza di rispetto sta nel non usare il cervello in misura sufficiente a comprendere che non è affatto realistico pensare certe cose: questo è indice di superficialità, la quale si trasforma in mancanza di rispetto.

Modificato da theartifact

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Si, confermo. Io trovo che sia mancanza di rispetto andare a pensare in quanto tempo possa recuperare le funzionalit? della mano a tal punto da tornare a guidare in maniera efficace una machcina di Formula 1. Sopno i commenti del tipo "torna fra 3 mesi" o "non ce la far? mai" che mi provocano disgusto innanzitutto perch? neanche lo specialista che lo ha operato si ? sbilanciato sui tempi e percentuali di recupero dell'arto. Io sono il primo della linea a tifare per il suo recupero ma mi rendo anche conto che al momento lui non pu? neanche leggere le mie parole perch? ? in coma (indotto) e sta soffrendo.

Ti dir? di pi?: mi fanno ribrezzo anche le parole di quei sedicenti esperti, ex piloti o team manager, mi vengono in mente Brundle e Fiorio, che dicono che non doveva correre questa gara. Kubica ? un racer e se ha voluto fare questa gara l'ha voluta fare perch? ama correre e perch? voleva vincerla

 

Se capissi cosa voglia dire aver passato 26 anni a guidare facendo moltissimi sacrifici con l'unico obiettivo di arrivare in F1 e magari coronare un sogno come vincere il mondiale capiresti che sarebbe la cosa migliore per lui!

Secondo te se dovesse abbandonare le corse come dovrebbe reagire? Io forse nei sui panni mi farei prendere dallo sconforto! Mi chiederei: e ora cosa faccio?

 

Evita di far la morale e pensa che parliamo di persone che probabilmente vivono per correre! E sanno benissimo a cosa vanno incontro!

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Team boss Boullier is travelling with Petrov to Italy on Monday to visit Kubica.

 

"It is too early and impolite to think of a replacement driver. We are waiting for news of Robert and how long he will be out of action before we think of taking such a decision," he is quoted by AFP news agency.

 

:zizi:

Giustamente vuole capire se sar? una assenza breve (e quindi poter mandare un pilota inesperto nella mischia) oppure se sar? una assenza di un anno o pi?...perch? in quest'ultimo caso, serve un pilota di peso.

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Comunque Robert ha iniziato a parlare ed ? gi? riuscito a muovere le dita della mano :thumbsup:

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Comunque Robert ha iniziato a parlare ed ? gi? riuscito a muovere le dita della mano :thumbsup:

Questa mi pare una fesseria...niente contro di te, ma dove l'hai letta?

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Comunque Robert ha iniziato a parlare ed è già riuscito a muovere le dita della mano :thumbsup:

fonte?

quando sarà dato il prossimo bollettino?

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Ho visto Studio Aperto su Italia Uno quello della Parodi e di "Cotto e Mangiato" e questo già fa capire a che livello siamo arrivati nell'informazione italiana. Inviata a Pietra Ligure per seguire il decorso tutt'altro che una formalità di Robert Kubica. Prime parole: Kubica sta bene e poi sprolocquio sulle ore trascorse al mattino dal polacco e sull'operazione che ha effettuato. Ma è mai possibile dire "sta bene" come se non fosse in rianimazione, non fosse a rischio infezione per le fratture esposte, non fosse ventilato e soprattutto in coma indotto da sedazione. Ma sanno cosa vuol dire "sta bene" questi inviati da avanspettacolo!!! Poi intervengo sui post di alcuni amici del forum che hanno parlato di miracolo e che un ritorno alla vita civile di Kubica sia già un gran traguardo. Senza voler creare un polverone le cose non stanno così perchè le ho vissute sulla mia pelle.

Io all'età di 18 anni ho subito un grave incidente sciando. Ero nella formazione B juniores di discesa libera della nazionale e per pericolosità la downhill è l'equivalente della F1 e dei rally. Viaggi a più di 100 all'ora con solo due sci attaccati ai piedi e ti reggi in equilibrio grazie a due bastoncini. Ho gareggiato contro gente come Hermann Maier, Stefan Eberharter, Didier Cuche e Bruno Kernen. Enormi sacrifici per me che abito in pianura. Dispensato da scuola, al sabato mi svegliavo alle 4 del mattino per raggiungere gli allenamenti a Cervinia o le sedi gara e talvolta le partenze se le gare erano in Germania erano a mezzanotte tra venerdì e sabato. Tutto ciò da ottobre a marzo. Poi in estate sul Plateau Rosa (ghiacciao del Cervino) e sulla pista Ventina allenamenti che duravano anche 15 giorni consecutivi. 28/12/1992 quadrangolare Germania, Italia, Svizzera e Austria a Innsbruck. Prendo la funivia e dall'alto una curva a sinistra del percorso mi sembrava che portasse in un canalone e non in un salto con schuss. Deciso che fosse così e anche il mio tecnico era dello stesso parere (era nuvoloso quel giorno perciò non si potevano vedere le ombre), faccio la prima parte della pista decisamente poco tecnica a velocità sostenuta (era una prova, la gara sarebbe stata il giorno successivo)e arrivo alla fatidica curva a sinistra a quasi 80 orari. Un tecnico di una squadra straniera mi urla di rallentare, ma ormai sono sul dente del salto, volo per 60 metri, atterro in piano con il piede destro e il mio ginocchio va in frantumi. Per il dolore vado in coma. Mi diagnosticano rottura del crociato anteriore e posteriore, mediale e collaterale, più una lesione parziale al tendine rotuleo e la rottura di due menischi. Incredibilmente non mi spacco niente a livello osseo. Operato da Wolfhart Mannheimer, medico ora del Bayern Monaco, mi sveglio dopo due giorni a operazione già conclusa. Era ugente perchè avevo un grosso versamento interno che dal ginocchio andava verso il quadricipite femorale. Se non fossero intervenuti all'istante avrei perso l'arto per cancrena. Lo specialista quando mi vede la prima volta mi spiega come era arrangiato il ginocchio, il problema del versamento, e che al 100% mi potevo dimenticare gli sci. Per me fu uno shock: era da quando avevo 6 anni che sciavo e 8 da agonista. Ripresi a camminare bene solo verso la maturità. Intanto la rabbia mi aveva trasformato in un onnivoro di qualsiasi cosa e da 80 kg che ero in un anno e mezzo mi ritrovai con 110 kg da portare appresso. Adesso a distanza di anni mi considero un miracolato, sono ritornato a sciare da turista (fino a piste blu), ma i primi anni successivi per me furono una tragedia. E state tranquilli, non si sta bene per niente.

Modificato da Schumi4ever

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Mi da l'impressione che la carriera sia compromessa

 

F1/ Kubica stabile, almeno un anno per riabilitazione mano

"Servono 6 giorni per verificare corretta circolazione sangue"

 

Roma, 7 feb. (TMNews) - Ci vorranno "almeno sei giorni" per una diagnosi attendibile sulle condizioni della mano destra di Robert Kubica, coinvolto ieri in un grave incidente nel rally di Andora. Le condizioni del pilota polacco sono stabili, ha riferito il professor Igor Rossello, uno dei chirurghi che ieri lo hanno operato, ai microfoni di Sky. Il medico ha sottolineato la complessit? dell'intervento durato 7 ore: "E' stata un'operazione estremamente delicata. E' importante aver verificato che ci sia una buona circolazione e che la mano non sia gonfia". Per quanto riguarda invece la riabilitazione dell'arto, ha ribadito lo specialista, sar? necessario un anno "soprattutto per la lesione dei nervi".

 

http://www.ilriformista.it/stories/apcom/340081/

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Oggi finalmente leggo notizie confortanti sulla situazione di Kubica ora e' presto dire se tornera' alle corse e come tornera' credo che l'incidente e' stato drammatico e in questo caso bisogna prendere il bicchiere mezzo pieno perche' Robert dal perdere la vita e' andato molto vicino.

Complimenti a questo forum ho letto molti post di persone appasionate e competenti di sport motoristici vedro' in futuro di frequentarlo piu' spesso,voto 10 ai soccorsi in primis nel luogo dell'incidente,voto 10 all'equipe medica non era sicuramente una operazione facile,voto 2 ad una certa stampa sempre pronta a sparare sugli sport motoristici ogni immondezza e sono poi gli stessi che parlano di dramma quando un calciatore si produce un tagliettino sul ginocchietto eh si il ginocchetto del fighetto e' un dramma sportivo....scusate lo sfogo

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io non capisco perch? non chiariscono che si ? fatto alla gamba

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Ho visto Studio Aperto su Italia Uno quello della Parodi e di "Cotto e Mangiato" e questo gi? fa capire a che livello siamo arrivati nell'informazione italiana. Inviata a Pietra Ligure per seguire il decorso tutt'altro che una formalit? di Robert Kubica. Prime parole: Kubica sta bene e poi sprolocquio sulle ore trascorse al mattino dal polacco e sull'operazione che ha effettuato. Ma ? mai possibile dire "sta bene" come se non fosse in rianimazione, non fosse a rischio infezione per le fratture esposte, non fosse ventilato e soprattutto in coma indotto da sedazione. Ma sanno cosa vuol dire "sta bene" questi inviati da avanspettacolo!!! Poi intervengo sui post di alcuni amici del forum che hanno parlato di miracolo e che un ritorno alla vita civile di Kubica sia gi? un gran traguardo. Senza voler creare un polverone le cose non stanno cos? perch? le ho vissute sulla mia pelle.

Io all'et? di 18 anni ho subito un grave incidente sciando. Ero nella formazione B juniores di discesa libera della nazionale e per pericolosit? la downhill ? l'equivalente della F1 e dei rally. Viaggi a pi? di 100 all'ora con solo due sci attaccati ai piedi e ti reggi in equilibrio grazie a due bastoncini. Ho gareggiato contro gente come Hermann Maier, Stefan Eberharter, Didier Cuche e Bruno Kernen. Enormi sacrifici per me che abito in pianura. Dispensato da scuola, al sabato mi svegliavo alle 4 del mattino per raggiungere gli allenamenti a Cervinia o le sedi gara e talvolta le partenze se le gare erano in Germania erano a mezzanotte tra venerd? e sabato. Tutto ci? da ottobre a marzo. Poi in estate sul Plateau Rosa (ghiacciao del Cervino) e sulla pista Ventina allenamenti che duravano anche 15 giorni consecutivi. 28/12/1992 quadrangolare Germania, Italia, Svizzera e Austria a Innsbruck. Prendo la funivia e dall'alto una curva a sinistra del percorso mi sembrava che portasse in un canalone e non in un salto con schuss. Deciso che fosse cos? e anche il mio tecnico era dello stesso parere (era nuvoloso quel giorno perci? non si potevano vedere le ombre), faccio la prima parte della pista decisamente poco tecnica a velocit? sostenuta (era una prova, la gara sarebbe stata il giorno successivo)e arrivo alla fatidica curva a sinistra a quasi 80 orari. Un tecnico di una squadra straniera mi urla di rallentare, ma ormai sono sul dente del salto, volo per 60 metri, atterro in piano con il piede destro e il mio ginocchio va in frantumi. Per il dolore vado in coma. Mi diagnosticano rottura del crociato anteriore e posteriore, mediale e collaterale, pi? una lesione parziale al tendine rotuleo e la rottura di due menischi. Incredibilmente non mi spacco niente a livello osseo. Operato da Wolfhart Mannheimer, medico ora del Bayern Monaco, mi sveglio dopo due giorni a operazione gi? conclusa. Era ugente perch? avevo un grosso versamento interno che dal ginocchio andava verso il quadricipite femorale. Se non fossero intervenuti all'istante avrei perso l'arto per cancrena. Lo specialista quando mi vede la prima volta mi spiega come era arrangiato il ginocchio, il problema del versamento, e che al 100% mi potevo dimenticare gli sci. Per me fu uno shock: era da quando avevo 6 anni che sciavo e 8 da agonista. Ripresi a camminare bene solo verso la maturit?. Intanto la rabbia mi aveva trasformato in un onnivoro di qualsiasi cosa e da 80 kg che ero in un anno e mezzo mi ritrovai con 110 kg da portare appresso. Adesso a distanza di anni mi considero un miracolato, sono ritornato a sciare da turista (fino a piste blu), ma i primi anni successivi per me furono una tragedia. E state tranquilli, non si sta bene per niente.

 

*

Confermi quello che temevo!

Psicologicamente ? colpo molto duro dover abbandonare lo sport che si ama e per il quale si ha dedicato tutta una vita

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io non capisco perch? non chiariscono che si ? fatto alla gamba

Infatti stanno facendo un gran parlare della mano, ma nessuno chiarisce l'entit? delle fratture alal gamba e se l'intervento ? riuscito bene.

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fonte?

quando sar? dato il prossimo bollettino?

 

Non posso mettere la fonte, ? uno dei siti "oscurati" dal forum

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o bene bene o male male.. penso la prima :confuso:

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Non posso mettere la fonte, ? uno dei siti "oscurati" dal forum

copia e incolla della notizia intera? :teehee:

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copia e incolla della notizia intera? :teehee:

 

Con la censura del nome del sito ho sottinteso anche il suo contenuto :sweat:

 

SAVONA – “Come sta Jakub?” Le prime parole dette dopo aver ripreso conoscenza (anche se sempre sotto sedativi) da Robert Kubica sono state per informarsi dello stato di salute del suo navigatore, Jakub Gerber. Ironia della sorte, il co-pilota è uscito illeso dal brutto incidente di ieri mattina nel corso del rally ronde di Andora, mentre il pilota della Lotus Renault GP ha riportato serie fratture alla mano e alla gamba destre. Il polacco respira autonomamente (è stata staccata la macchina respiratoria) e ha dato segnali di ripresa: ha riaperto gli occhi, ha le funzioni cerebrali perfettamente funzionanti ed è già stato in grado di eseguire semplici movimenti delle dita.

 

Nella conferenza stampa della mattina il direttore del trauma center, Barabino, chiarisce i prossimi passi del decorso post-operatorio, a seguito del “massimo shock emorragico” con cui è arrivato nel reparto, avendo perso molto sangue: “Il paziente rimarrà in terapia intensiva per 24-48 ore per evitare ulteriori aggravamenti. Siamo comunque ottimisti, dal momento che sta rispondendo molto bene alle cure. Sta uscendo dalla sedazione, con buona risposta. Dimostra una buona autonomia respiratoria, ma possono sorgere complicanze polmonari. Vedremo nelle prossime ore. In ogni caso, l’emorragia è fuori pericolo. Ovviamente sente molto dolore, ma non poteva essere altrimenti.”

 

Ma Kubica è destinato a finire di nuovo sotto i ferri, non solo per quanto riguarda la mano, letteralmente ricostruita nell’intervento di ieri durato sette ore, ma anche il braccio (fratture a gomito e omero e lesioni complesse a muscoli e tendini) e la gamba. La polifrattura al femore è infatti intervenuta su un infortunio riportato già in un precedente rally. “Il paziente dovrà subire altre operazioni: non solo nelle parti già trattate ma anche per altri problemi e traumi riportati cui non abbiamo potuto far fronte nell’emergenza,” spiega il primario di ortopedia dell’ospedale Santa Corona, il dottor Francesco Lanza. “L’importante era stabilizzare il paziente e tamponare le ferite più grosse. Per le fratture riportate alla gamba saranno necessari almeno tre-quattro mesi di tempo perchè l’osso si rinsaldi.”

 

Dal bollettino medico delle 11 era già arrivata una prima buona notizia: Robert Kubica si è risvegliato, davanti agli occhi del padre e della fidanzata, accorsi in mattinata dalla Polonia. Lo ha annunciato il manager Davide Morelli, che lo ha visitato proprio pochi minuti prima di parlare con i giornalisti al reparto di rianimazione. “Gli ho finalmente parlato e Robert ha mostrato di capire tutto alla perfezione,” ha dichiarato Morelli. “Le sue capacità cerebrali sono intatte e siamo estremamente sollevati. Questo lascia davvero ben sperare. Ovviamente sente molto dolore alla gamba e alla mano. Ci vorrà tempo.”

 

Dopo le sette ore di operazione, Robert Kubica è stato finalmente trasferito dalla sala operatoria al reparto di rianimazione soltanto a mezzanotte e messo sotto stretta osservazione da parte dei medici. La nottata, spiega il professor Igor Rossello, che ha condotto l’intervento, è stata tranquilla: “La mano sembra rispondere bene alle sollecitazioni. In tarda mattinata abbiamo risvegliato il paziente.”

 

“E’ stata un’operazione molto importante e difficile,” prosegue il chirurgo. “L’avanbraccio destro di Kubica era tagliato in due punti, con lesioni significative alle ossa e ai tendini. Abbiamo fatto del nostro meglio per ricostruirne le funzioni. Ci sono voluti sette medici, divisi in due equipe: una per l’emergenza e l’altra del reparto ortopedia. Alla fine dell’operazione, la mano era vascolarizzata e calda, il che è incoraggiante, ma le sue condizioni rimangono gravi.” Ora i medici che si stanno occupando di Kubica sono diventati dodici, più il personale di supporto.

 

Solo nei prossimi giorni sapremo se il recupero funzionale dell’arto potrà essere completo, soprattutto alla luce delle lesioni nervose che più di tutte preoccupano i medici. Di certo, comunque, prima di un anno non si potrà completare la lunga riabilitazione.

 

 

 

Comunque è stato riportato anche qui

 

http://www.ivg.it/2011/02/dodici-chirurghi-per-robert-kubica-ha-gia-mosso-le-dita-della-mano/

Modificato da Mistral

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Con la censura del nome del sito ho sottinteso anche il suo contenuto :sweat:

 

Comunque ? stato riportato anche qui

 

http://www.ivg.it/2011/02/dodici-chirurghi-per-robert-kubica-ha-gia-mosso-le-dita-della-mano/

:rolleyes:

non mi sembra un quadro entusiastico... fan capire che la riabilitazione sar? lunga e ci sar? bisogno di nuovi interventi...

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*

Confermi quello che temevo!

Psicologicamente ? colpo molto duro dover abbandonare lo sport che si ama e per il quale si ha dedicato tutta una vita

No ? come una spada che ti trafigge il cuore. Il bello che io per i risultati in pista ero a pochi punti a saltare in nazionale A juniores e che mi avrebbe spalancato la porta della Nazionale Maggiore. Sognavo gi? il cancelletto di partenza di Kitzbuhel, di Wengen, della Sasslonch in Val Gardena, di Bormio, di Garmisch e della fantastica Face du Bellevarde, discesa olimpica della Val d'Isere. Tutto resettato in un secondo. Ed ? durissima!!! Perch? ti sei fatto degli "amici" nell'ambiente che perdi (con uno solo ho ancora contatti: Sulzenbacher) e ho dovuto costruire amicizie nella mia citt? che non avevo pi? da 8 anni perch? nei fine settimana ero quasi sempre in montagna. Insomma ci sono tanti aspetti da considerare quando si ? coinvolti in simili incidenti che ti stroncano la carriera. E soprattutto ti da molto fastidio il vittimismo. Infatti quando sono tornato a casa ed ero in convalescenza, tecnici e "amici" dell'ambiente dello sci mi chiamavano ogni giorno per capire come stavo. Quando compresero anche loro che il mio futuro nello sci era finito, tutti spariti dalla circolazione eccetto quello che ho scritto sopra. Insomma capisci che eri un oggetto. Spero che a Robert gli stiano accanto molti piloti nella vita, ma terminato l'attimo drammatico te ne rimangono 1/2 ad esserti veri amici se sei fortunato e devi contare solo sull'appoggio degli amici di infanzia e della famiglia.

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:rolleyes:

non mi sembra un quadro entusiastico... fan capire che la riabilitazione sar? lunga e ci sar? bisogno di nuovi interventi...

 

Certamente, ma il fatto che muova le dita ? comunque un buon segnale (fino a ieri era quasi amputata). I 12 mesi di riabilitazione valgono ieri come oggi.

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Certamente, ma il fatto che muova le dita ? comunque un buon segnale (fino a ieri era quasi amputata). I 12 mesi di riabilitazione valgono ieri come oggi.

questo ? certo.

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