Vai al contenuto
alexf1 fan

I videogiochi violenti fanno male?

Post raccomandati

Sono tutte questioni che sono state abbondantemente trattate, e personalmente penso che il problema, aldil? della responsabilizzazione dei genitori e dei rivenditori sul corretto rispetto del rating dei giochi oltre che di una corretta informazione consiste nel fatto che il videogioco continua ad essere erroneamente considerato come una sottospecie di giocattolo e non come una forma di espressione artistica o un prodotto culturale alla pari di un libro o di un film. Tanto pi? poi se i legislatori sono persone con scarse conoscenze ed attitudini con il mondo videoludico (e qui in Italia con la tecnologia in generale ). Finch? di tanto in tanto si fa disinformazione con qualche servizietto alla TG1 sulla minaccia che i videogames rappresentano (col ragazzino di turno che fa la cazzata di turno ecc... ) non ci si dovrebbe preoccupare pi? di tanto; il problema si pone invece quando si va a limitare la libert? di scelta del consumatore imponendo pesanti restrizioni dalla censura di contenuti fino al divieto di vendita del software.

Questo argomento ? trattato molto bene in un interessante articolo sul numero di Giugno di Game Informer:

 

"Non posso entrare nel mio negozio di videogiochi e comprare Left 4 Dead 2 nella sua edizione originale, non posso comprare Risen, Grand Theft Auto IV, Fallout 3, Marck Ecko's Getting Up e molti altri titoli. Non posso farlo perch? nel mio Paese, l'Australia, il nostro livello di classificazione pi? alto per i giochi ? limitato a 15+: se il nostro comitato di classificazione stabilisce che il contenuto ? adatto solo per i giocatori con pi? di 18 anni, il gioco viene vietato in tutto il paese. Stop! Questa ? la legge, anche se in in qualche modo sono sempre riuscito a giocare con questi titoli.

Il sistema di classificazione draconiano dell'Australia riguarda solo i giochi: infatti posso liberamente comprare materiale simile come film "L'Esorcista", il libro "Il Giovane Holden" e l'ultimo singolo di Snoop Dogg che parla di droga e prostitute. Per? non posso usare medicine per curare il mio personaggio ferito in Fallout 3 perch? la sua natura interattiva, secondo i nostri principi correnti di classificazione, aumenta il rischio che i ragazzini diventino drogati pi? di quando vedono Snoop che si fa di ganja attorniato da tette e culi sul suo Hummer.

Ci sarebbe da urlare per una tale ipocrisia come "L'urlo" di Munch, ma infondo questa ? solo una dimostrazione della pi? antica idiosincrasia umana: il gap generazionale.

Secondo gli studi annuali dell'Interactive Entertaiment Group of Australia, il 96% degli australiani vorrebbe una classificazione 18+ per i giochi, ma questo non basta perch? c'? un 4% contrario che occupa posizioni di potere. Insomma, l'Australia non ? diversa dagli USA: noi, come loro, abbiamo cittadini anziani ultra conservatori che, nella loro ingenuit? generazionale, si oppongono con ogni mezzo all'offerta del settore dei videogame.

Semplicemente non sono capaci di fruire di questo mezzo nel suo contesto, di capire che le nuove generazioni sono cresciute con esso e che, anche a rischio di generalizzare, siamo tutti consci della linea di confine tra gioco e realt?.

Sfortunatamente per i giocatori australiani, un individuo di questo genere, tale Michael Atkinson, ? diventato il Procuratore Generale del Sud dell'Australia nel 2002, proprio all'inizio della maturazione del nostro settore. A causa di un buco nelle leggi doganali risalente al 1900, il Procuratore Generale ha diritto di veto su ogni cambiamento fatto al sistema di classificazione. Era cos? intimamente convinto che i videogiochi fossero terroristi che tengono in ostaggio la giovent? australiana che ha espresso il suo veto ogni volta che iniziata una discussione sulla classificazione dei giochi per maggiorenni durante i suoi otto anni di mandato, terminati il 22 marzo di quest'anno.

Immaginate che una persona salga al potere negli USA e che i giochi violenti vengano banditi (pensate alla crociata per la proibizione del rock n' roll negli anni '60). Se una nazione cruciale come quella degli USA prendesse una posizione conservatrice sui videogiochi, danneggerebbe irreparabilmente il settore, per non citare le ripercussioni economiche sul resto della societ? e (oserei dire) sul resto del mondo. Questa ? una minaccia reale: in giro c'? una paura di ci? che l'interattivit? dei giochi violenti pu? fare alle nostra menti. E quando ha paura, la gente prima spara e poi fa domande.

Chi osteggia i videogiochi ha anche dei buoni motivi: dovrebbero essere condotti degli studi sugli effetti dei giochi violenti che creano dipendenza alla psiche umana e su quanto l'interattivit? svolga un ruolo determinante. Dovremmo utilizzare queste informazioni perch? come individui non siamo tutti ugualmente in grado di gestire le nostre emozioni quando sono spinte al limite, indipendentemente dallo stimolo che le provoca.

Cercare di bandire o censurare i media mentre attendiamo questi chiarimenti non ? la risposta giusta; se la storia ci ha insegnato qualcosa, e che non si ottengono cambiamenti con il controllo pi? stretto: i videogiochi sono qui e ci rimarranno.

Chiedo al mio governo, mentre entra nell'era del post Atkinson, di essere pi? accomodante sui diversi contenuti che i giochi possono offrire e di facilitare una classificazione 18+ che semplicemente permetter? agli utenti di essere informati con accuratezza sui contenuti prima di giocare. Il nuovo Procuratore Generale ha dimostrato la volont? di farsi una cultura in questo campo, un cambiamento sicuramente positivo. Ai governi del resto del mondo direi di stare attenti a imporre misure drastiche di controllo come in Australia perch?, nell'esistenza priva di confini geografici in cui vive l'alveare umano, il contenuto sar? comunque consumato in un modo o nell'altro e il governo avr? solo perso l'occasione di informare i suoi cittadini su cosa aspettarsi da un certo prodotto.

? quello che ? accaduto in Australia: la mancanza di una classificazione per maggiorenni ha fatto si che la maggior parte del contenuto sia stata semplicemente considerata in modo falsato e fatta uscire come 15+. Risultato: invece di essere classificati come 18+, giochi come GTA e God of War sono confinati in una classificazione pi? tranquilla esponendo cos? ragazzini di 15 anni a contenuti che non dovrebbero vedere. Questo non solo ? inaccettabile moralmente da parte del governo ma deve far orrore anche agli stessi sviluppatori.

Una piccola percentuale di giochi viene presa in considerazione e viene chiesto di fare un p? di taglia e cuci (come evitare spruzzi di sangue in GTA IV) in modo da avere una classificazione per minorenni; il risultato e che molti giocatori spendono i loro soldi all'estero per acquistare versioni d'importazione o, ancora peggio, scaricano dai primi torrent che trovano. Alla fine, la proibizione dei videogiochi ha solo fatto si che la loro presenza aumentasse proprio nelle mani di chi doveva essere pi? tutelato.

L'evoluzione culturale non ? un sottoprodotto del caso; l'umanit? si ? deliberatamente spinta dove nessuno ? mai andato finora, desiderosa di farsi guidare dalla curiosit? e di passare le conoscenze al resto dell'alveare. I videogiochi si spingono avanti senza paura su questo fronte: che cosa abbiamo imparato?"

Certo qui in Italia non dovremmo preoccuparci pi? di tanto visto che di questo passo, giochi come GTA potrebbero anche essere considerati educativi :asd:

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Sono educativi.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Sono cresciuto a pane e GTA S.A. e ancora non vado in giro con il bazooka a sparare a ai polizziotti in macchina :whistle:

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Sono cresciuto a pane e GTA S.A. e ancora non vado in giro con il bazooka a sparare a ai polizziotti in macchina :whistle:

per? ammetto che sarebbe fico andare con puttane che mentre ti succhiano soldi se ne stanno tranquillamente ferme nel sedile passeggieri :superlol:

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

per? ammetto che sarebbe fico andare con puttane che mentre ti succhiano soldi se ne stanno tranquillamente ferme nel sedile passeggieri :superlol:

Poi basta sparargli in testa per riprenderseli con gli interessi. :superlol:

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

mi sa che in inglese non ? una blasfemia.. :unsure:

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Secondo me dice god, good si pronuncia "guud" mentre god "gaed", pi? o meno....

 

Cmq Manhunt ? davvero rilassante, in questi giorni mi ? molto utile.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

  • Navigazione Recente   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×