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Visitatore Rhobar_III

Il problema dello spettacolo nella F1 2010

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Ragazzi quest'improvvisa moda del post monumentale da dove salta fuori? :asd:

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Ragazzi quest'improvvisa moda del post monumentale da dove salta fuori? :asd:

XD

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Visitatore Rhobar_III

In

possiamo notare come nel corso del primo giro nella F1 di oggi si concentrino la maggior parte delle battaglie in pista.

 

La cosa interessante che volevo farvi notare ? lo spunto di Hamilton nel rettilineo di partenza/arrivo: pur uscendo molto male dall'ultima curva, azionando il kers riesce ad allontanarsi da Sutil e ad evitare un probabile sorpasso, si avvicina alla Renault davanti e quasi rischia di tentare l'attacco, ma non ha lo spunto necessario per passarla, perch? il kers di fatto non aveva nessun vantaggio sulla velocit? di punta.

 

Insomma, il kers su quel rettilineo aveva fatto un p? di differenza, ma non troppa.

Con il power to pass ci sarebbe stata quasi sicuramente molta pi? differenza.

Cosa sarebbe successo infatti se ci fosse stato il power to pass per tutti?

Difficile dirlo.

Probabilmente in molti lo userebbero durante il primo giro per cercare di guadagnare o recuperare pi? posizioni possibili, quindi da questo punto di vista uno potrebbe pensare: "se lo usano tutti nello stesso momento, non d? nessun vantaggio".

In parte s?, in parte no: perch? in una pista come questa di Istanbul, durante il primo giro si ? tutti vicini e si pu? comunque sorpassare come si vede dal filmato.

 

E poi, dato che ? limitato nel tempo, non ? poi tanto conveniente consumare gran parte del PtP durante il primo giro, perch? poi si rischia di essere in una posizone di svantaggio rispetto agli avversari che hanno risparmiato ancora dei secondi di potenza extra.

 

Poniamo ad esempio che un pilota decida di fare abbondante uso del PtP durante il primo giro per recuperare pi? posizioni possibili: se consuma gi? durante il primo giro 20/30 secondi, pu? certamente avvantaggiarsi sugli altri e girare pi? forte, ma gli rester? solo met? tempo per tutto il resto della gara, a differenza di altri che decidono invece di stare pi? cauti nella prima parte di gara, per giocarsi il vantaggio in seguito.

 

Un'altra considerazione che ? opportuno fare ? questa: un pilota magari si qualifica relativamente bene, nelle prime due file.

Se decidesse per questo di risparmiare il PtP durante il primo giro, potrebbe rischiare di perdere due, tre o quattro posizioni rispetto a chi invece decide di partire con una tattica pi? aggressiva, e trovarsi cos? in settima o ottava posizione alla fine del primo giro e correre il rischio di rimanere imbottigliato dietro a vetture magari pi? lente come passo.

 

Come vedete questo congegno diabolico ha (almeno sulla carta) tutte le carte in regola per fornire al pilota uno strumento tattico da usare durante la corsa, strumento che ? in grado di fare la differenza tecnica molto pi? di quanto sapeva fare il kers.

E notate bene, il kers veniva azionato a comando su suggerimento dell'ingengere, che ogni volta ordinava al pilota in quale settore e in quale punto del tracciato azionarlo.

Questo perch? il kers si resettava a ogni giro, e andava quindi usato da subito nel giro seguente, perch? i secondi non erano cumulabili.

Ma con il power to pass ? pi? difficile per un ingegnere valutare quando ? il momento di azionarlo!

Perch? il ptp ? limitato nel tempo durante la gara intera, non in un solo giro, e solo il pilota a bordo della vettura pu? intuire se e quando ? il momento propizio per chiedere la potenza extra al motore per avvantaggiarsi rispetto a un avversario.

 

Non so se sia riuscito a far comprendere esattamente il mio ragionamento.

Per? io resto assolutamente convinto che potrebbe essere una buona medicina per questa F1.

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Poche semplici regole:

Roll bar salvatesta

Sistema di punteggio che premia solo i primi 3

Una sola gomma per tutto: asfalto, pioggia, fango e neve

Gp sulla neve

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Se vogliamo principalmente lo spettacolo, dobbiamo copiare i regolamenti americani, e sono certo che lo show sarà assicurato.

 

Se vogliamo contenuti tecnici, è un altro discorso ulteriore. I Gran Premi sono nati come formula tecnica, come un regolamento che proponeva ai Costruttori dei limiti tecnici entro cui cercare di sviluppare delle soluzioni che avrebbero portato effettivi benefici all'evoluzione delle auto, cosa che nel contesto di una competizione agonistica si sviluppava in modo naturale.

 

Ora, da almeno tre decenni, non esiste più il concetto di "formula" inteso come regolamento per sviluppare l'evoluzione tecnica. Per circa 70-80 anni, dal 1900 al 1970 circa, le formule venivano fissate per un certo numero di anni. Si diceva ad esempio: "Dal 1954 al 1960 motori aspirati fino a 2500 oppure sovralimentati fino a 750" e vediamo quale Costruttore interpreta meglio questa formula.

 

Oggi coi motori che devono girare a 18'000 giri per legge (una BESTEMMIA ENORME, Enzo Ferrari starà ancora agitandosi nella tomba), tutti con 8 cilinbri (altra IMMANE BESTEMMIA), e persino con gli angoli delle valvole uguali, alesaggi e corse uguali (PURA BLASFEMIA tecnica), è palese che NON ESISTE più la Formula Uno in quanto "Formula". Finito, tutto finito.

 

Da alcuni decenni i Gran Premi sono solo, e sottolineo solo, uno spettacolo (o meglio un tentativo di spettacolo) per ignari gonzi, io per primo.

 

Può anche essere che ai tempi di Nuvolari i GP fossero spettacolari, ma di sicuro non venivano trasmessi in TV, quindi parliamo di un problema tutto attuale, di esigenze nate dopo l'avvento della TV.

 

E se la F1 non è mai stata, per sua natura, uno show totalmente telegenico, il cercare di farla diventare oggi è una cosa del tutto innaturale e, secondo me, destinata all'insuccesso.

 

Se poi aggiungiamo che, dapprima dall'avvento degli alettoni (1968 ), ma soprattutto dell'effetto-suolo (1978 ), le vetture da GP sono in tutto e per tutto aereoplani rovesciati senza nessuna parentela, nemmeno lontanissima, con le automobili in sè, allora è ovvio che il tanto ricercato "show" è quello che è, cioè molto misero.

 

Infatti gli aerei volano in cielo, seguono traiettorie il più possibile regolari, al massimo possono sorpassarsi, ma sempre in cielo, dove ci sono spazi enormi. Non certo sulla pista di decollo.

 

Cercare di farli superare tra loro su un nastro d'asfalto (seppur circondato da vie di fuga più grandi di un aeroporto) è contro la logica elementare. Per forza: sono aerei, non auto.

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Oggio come oggi lasciare libert? tecnica farebbe lievitare di parecchio i costi e introdurrebbe tanti probelemi alla sicurezza, lo ha scritto anche Donnini quando ha parlato della CanAM, il giusto mix nella Formula1 sarebbe spettacolo e anche libert? tecnica, dovrebbe esserci almeno per un periodo limitato di tempo, poi potremmo toirnare a limitare lo sviluppo, anche se io rimango sempre piu' convinto del fatto che alcuni parametri come il, frazionamento dei motori comunque sia non verrebbe cambiato da nessuno, negli anni '60 veniva cambiato, si ma erano altri tempi non c'erano motivi per ritenere un frazionamento meglio di un altro come ore e si facevano delle prove, Gozzi ha scritto anche che alla Ferrari hanno provato anche u n due cilindri, ma voi vi pare possibili della pazzie del genere ai nostri giorni

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Non esageriamo: la Ferrari fino al 1995 aveva un 12 cilindri, la Ford aveva un 8 cilindri, la Renault un 10. Ed erano progetti con vari pregi e limiti. Un panorama tecnico comunque vario e valido.

 

Oggi sei davvero convinto che sia soltanto per riduzione dei costi che abbiamo un motore Ferrari ugualissimo al Mercedes o a tutti gli altri?

 

E come fai a dire che lasciare libert? motoristica darebbe problemi alla sicurezza?

 

Il problema ? l'aerodinamica, spendere miliardi di miliardi per alette e flussi.

 

La potenza non aumenta mica l'aderenza in curva!!!

 

E' solo un fatto politico, di intercambiabilit? tra motori sulle diverse vetture!!! Se la Mercedes si ritira, per non perdere posti sulla griglia (e quindi i contratti TV) si chiama un altro fornitore, il cui motore ha le stesse dimensioni, le stesse masse radianti, gli stessi ingombri, e il gioco ? fatto.

 

Alla faccia di chi ancora dice che dalla F1 "esige la massima ricerca tecnica"...

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Non esageriamo: la Ferrari fino al 1995 aveva un 12 cilindri, la Ford aveva un 8 cilindri, la Renault un 10. Ed erano progetti con vari pregi e limiti. Un panorama tecnico comunque vario e valido.

 

Oggi sei davvero convinto che sia soltanto per riduzione dei costi che abbiamo un motore Ferrari ugualissimo al Mercedes o a tutti gli altri?

 

E come fai a dire che lasciare libert? motoristica darebbe problemi alla sicurezza?

 

Il problema ? l'aerodinamica, spendere miliardi di miliardi per alette e flussi.

 

La potenza non aumenta mica l'aderenza in curva!!!

 

E' solo un fatto politico, di intercambiabilit? tra motori sulle diverse vetture!!! Se la Mercedes si ritira, per non perdere posti sulla griglia (e quindi i contratti TV) si chiama un altro fornitore, il cui motore ha le stesse dimensioni, le stesse masse radianti, gli stessi ingombri, e il gioco ? fatto.

 

Alla faccia di chi ancora dice che dalla F1 "esige la massima ricerca tecnica"...

 

i motori odierni li vogliono cos?, devono essere talmente uguali che alla minima differenza di prestazioni tra un motore e l'altro la FIA consente a chi ? indietro di adeguarsi in barba al congelamento, che schifezza

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Visitatore Rhobar_III

Oggi coi motori che devono girare a 18'000 giri per legge (una BESTEMMIA ENORME, Enzo Ferrari star? ancora agitandosi nella tomba), tutti con 8 cilinbri (altra IMMANE BESTEMMIA), e persino con gli angoli delle valvole uguali, alesaggi e corse uguali (PURA BLASFEMIA tecnica), ? palese che NON ESISTE pi? la Formula Uno in quanto "Formula". Finito, tutto finito.

 

Concordo pienamente.

Tant'? vero che i motori hanno tutti lo stesso suono (fra l'altro il suono del V8 ? orribile in confronto ai V10 - non parliamo del V12 che era musica).

 

Il problema ? che si ? cercato il livellamento in tema di motori con il pretesto di limitare i costi, ma l'obiettivo vero per i costruttori era quello di non essere svantaggiati rispetto alla concorrenza che se ne usciva magari con un motore pi? potente e affidabile.

 

Per?, se abbiamo questo, bisogna mettere un sistema in grado di eliminare (in parte) l'appiattimento che non si avrebbe con regolamenti tecnici liberi e sviluppo continuo.

 

Non esageriamo: la Ferrari fino al 1995 aveva un 12 cilindri, la Ford aveva un 8 cilindri, la Renault un 10. Ed erano progetti con vari pregi e limiti. Un panorama tecnico comunque vario e valido.

 

E' vero.

Anche se erano tutti di 3000 cc, la differenza c'era: il Ferrari ad esempio era il pi? potente, ma consumava di pi? ed era pi? pesante degli altri.

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Ma infatti, per rispondere meglio all'amico Tigre, mi autoquoto qui sotto per sottolineare che io ritengo l'aerodinamica il vero problema, economico e spettacolare, della F1 di oggi. Non certo l'evoluzione motoristica, che per un appassionato era un tema ugualmente entusiasmante.

 

 

Se poi aggiungiamo che, dapprima dall'avvento degli alettoni (1968 ), ma soprattutto dell'effetto-suolo (1978 ), le vetture da GP sono in tutto e per tutto aereoplani rovesciati senza nessuna parentela, nemmeno lontanissima, con le automobili in s?, allora ? ovvio che il tanto ricercato "show" ? quello che ?, cio? molto misero.

 

Infatti gli aerei volano in cielo, seguono traiettorie il pi? possibile regolari, al massimo possono sorpassarsi, ma sempre in cielo, dove ci sono spazi enormi. Non certo sulla pista di decollo.

 

Cercare di farli superare tra loro su un nastro d'asfalto (seppur circondato da vie di fuga pi? grandi di un aeroporto) ? contro la logica elementare. Per forza: sono aerei, non auto.

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Anch'io concordo nel sostenere che il problema sia prevalentemente (quasi in toto, direi) aerodinamico.

Come, del resto, l'elvata velocit? di approccio, percorrenza ed uscita di curva ne sia la "naturale" manifestazione e, ahinoi, conseguenza/difetto (che porta alla mancanza di sorpassi).

 

Regole troppo conplicate e spesso astruse nonch? contraddittorie completano il quadro.

 

Per? occorre anche dire che l'evoluzione, cio?, il progresso ha portato ad un elevato standar di qualit? e prestazioni ed ancora di studi e raffinatezze che anche solo nei "mitici" anni '80 si sognavano.

Oggi manca quindi quella componente che era un misto fra fragilit? e "grossolanit?" (passatemi il termine, spero si capisca cosa voglio dire) che rendeva il tutto pi? incerto e soggetto a variazioni sensibili anche durante il semplice svolgersi di una gara....e quello comunque, visto lo sviluppo odierno, non torner? mai pi? :zrzr:

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Beh, proviamo a limitare le assurdit? aerodinamiche (imponendo una rilevante, vera altezza dal suolo) e diamo pi? libert? allo sviluppo dei motori: vedrai che le incognite di affidabilit? tornano.

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Beh, proviamo a limitare le assurdit? aerodinamiche (imponendo una rilevante, vera altezza dal suolo) e diamo pi? libert? allo sviluppo dei motori: vedrai che le incognite di affidabilit? tornano.

Sono d'accordo.

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Beh, proviamo a limitare le assurdit? aerodinamiche (imponendo una rilevante, vera altezza dal suolo) e diamo pi? libert? allo sviluppo dei motori: vedrai che le incognite di affidabilit? tornano.

Il problema ? che qualcuno secondo me eviterebbe volentieri di tornare a fare barbecue di domenica... Tanto gira e rigira sono sempre le squadre il vero problema.

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Motori scongelati + eliminazione di mappature sul volante.

 

Vedete come si sgasa di nuovo.

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ma i piloti sarebbero daccordo alle nostre modifiche secondo voi?

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Secondo me si.

Almeno i top driver credo tutti, per gli altri....vabb? un p? di selezione non guasta :asd:

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Si ? giunti a una situazione in cui n? le auto sono il manifesto della velocit? e dell'innovazione (quelle del 2004 erano ben pi? veloci), n? procurano spettacolo. Meglio scegliere definitivamente per cosa optare, perch? questa situazione non ha alcun senso.

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Sono del parere che sia giusto limitare i costi, senza dubbio, ma comunque al giorno d'oggi e squadre il modo di spendere miliardi lo trovano lo stesso per eslorare campi piu spinti possibile. Alla fine hanno progettato macchine a dei simulatori, la ferrari quanto ha speso di recente per farne uno avanzatissimo. Sono d'accordo anche io che limitare l'aerodinamica e lasciare liberta ai motori provocherebbe un vero dislivello tale da effettuare sorpassi. Ma come si fa a limitare lo sviluppo aerodinamico. Mi pareva che alette e alettine varie fossero bandite e pure le classiche branchie, ma si sono viste ovunque. Limitare lo sviluppo dei motori ? molto facile anche se come dice qualcuno ? una bestemmia, ma limitare l'aerodinamica ? veramente difficile.

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Pure Webber si lamenta dello spettacolo, ma afferma che occorre molto pi? che semplice modifiche sui pit stop e sulle gomme. Molto giustamente dice "Potremmo fare tutti i pit stop che vogliamo, ma la gente vuole lo spettacolo in pista". Qui l'articolo completo:

http://www.autosport.com/news/report.php/id/82311

 

E' anche piuttosto pessimista sullo spettacolo che ci sar? a melbourne e a sepang.

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