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Phoebe4Ever

Tazio Nuvolari

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Campione di livello assoluto delle due e delle quattro ruote, Nuvolari ? entrato nella leggenda per la sua tecnica di guida, le sue imprese leggendarie, ottenute (spesso) senza disporre del miglior mezzo meccanico.

Sulla grandezza di Nuvolari nella sue epoca, e nella storia, si possono dire tante cose. Che abbia segnato i suoi tempi e la storia ? un fatto. La misura di questa grandezza ? un aspetto sul quale ? necessario discutere.

Nuvolari ha vinto tanto (ricordiamo la mille miglia del 1930, il TT di Belfast, sempre nel '30, la Targa Florio del 1931, la vittoria al Gp del Nurburgring del 1935, la coppa Vanderbilt del '36, il successo a Donington del 1938, con l'Auto Union). Il pi? vincente della sua era, per?, ? stato Caracciola che dal '35 al '39 vinse 3 titoli europei con le formadibili Mercedes.

Chi pi? grande: Nuvolari, dalla guida sensazionale, o Caracciola, il pi? vincente?

? una questione universale: meglio il vincente, che concretizza il potenziale dell'auto, o quello che, disponendo di un mezzo meccanico inferiore, riesce grazie al suo talento a prevalere in qualche occasione?

? la domanda che ci si pone ogni tanto, quando ci si chiede quale posto nella storia occupi uno come Gilles Villeneuve, che ha vinto poco ma autore di tante imprese.

 

Sono questioni alle quali, forse, non si pu? rispondere. ? il limite, o la grandezza, di uno sport dove il pilota non ? mai il protagonista assoluto, dovendo dividere la scena con l'auto, il team e .. l'imprevisto. Non esistono, nell'automobilismo, attori che siano protagonisti assoluti.

Eppure, le grandi imprese di certi piloti (tra cui, senza dubbio, Nuvolari), il loro carisma, la grandezze delle loro imprese, fanno apparire il pilota come se fosse lui il protagonista indiscusso e, il resto, mere comparse.

 

L'epica storia di Nuvolari annovera, tra le sue pagine, quella della sfida ai "titani" tedeschi e alle loro mostruose auto.

Certo, mostruose in primis per chi le guidava, ma anche per chi le affrontava.

Dal 1934 la Germania nazzista si era lanciata alla concquista del mondo delle corse da Gp.

L'arma segreta dei tedeschi (Mercedes e Auto Union) erano i telai leggeri delle loro "frecce d'argento", realizzati con particolari leghe metalliche.

Dato che nelle corse (tranne che per quelle di "formula libera") era imposto un peso massimo di 750 kg (esclusa benzina e driver), pi? leggero era il telaio, pi? pesante poteva essere il motore.

Fu cos? che i tedeschi realizzarono le loro auto dotandole di motori potentissimi. Per le Alfa non c'era partita. Ma qui si innesta il mito Nuvolari, che batte i tedeschi, nel '35, a casa loro, al Nurburgring.

L'altra epica pagina, ? quella delle mille miglia corse nel dopo guerra: quella del '47 con un secondo posto tanto sfortunato (perse la prima posizione a causa di un guasto) quanto epico, dato che la sua vettura (una Cisitalia 1100) era decisamente poco potente in confronto ad altre vetture. Come abbiamo detto, piloti come Nuvolari riescono a trasformare tutto il resto in dettaglio, in aspetto secondario. L'auto meno potente, il mancato successo .. sono aspetti che non contano nulla, anzi, amplificano la grandezza dell'impresa.

Nel '48, con una Ferrari, domin? la corsa, senza farsi rallentare dai vari problemi meccanici, finch? l'auto non lo piant? in asso.

 

Il mito di Nuvolari si lega, anche, al suo stile di guida, al suo modo di affrontare le curve in derapata. Quando le ruote non erano indipendenti e gli pneumatici erano gonfiati ad altissime pressioni, le derapate di Nuvolari erano spettacolari. Memorabile il resconto di Enzo Ferrari sul modo di guidare di Tazio dopo che aveva affrontato con lui un giro di pista. Secondo il Drake, sembrava sempre di uscire di pista, invece l'auto procedeva correttamente nella sua corsa.

Quando le sospensioni divennero indipendenti e le gomme iniziarono ad essere gonfiate a pressioni medie, Nuvolari dovette limitare un p? la spettacolarit? delle derapate, ma mantenne questa tecnica.

 

A mio avviso, il pi? grande di sempre dopo Clark, che vinse in F1 (dove fu incredibile interprete) e nella corsa pi? famosa e importante del mondo, senza esserne uno specialista.

---

Una piccola riflessione, sicuramente parziale e imprecisa, su uno dei pi? grandi della storia.

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Bel post, e affonda anche in pi? di una questione cruciale per il mondo delle corse.

on intervengo ancora perch? aspetto fiducioso il replay di ***... :whistle:

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all'epoca di nuvolari non esisteva il campionato mondiale,per cui la grandezza di un pilota si misurava con le gare singole e le imprese,come quando vinse al nurbrgring contro lo squadrone mercedes.gli appassionati non avevano poi nessuna attenzione verso i numeri e le statistiche,per loro a quell'epoca un pilota italiano che andava in germaniae sconfiggeva i tedeschi in casa loro era semplicemente un asso del volante.

 

oggi piu' che altro siamo abituati a misurare la grandezza di un pilota in base al numero di titoli vinti,e molto spesso il pilota che fa le imprese singole e' considerato numezzo perdente.e' una questione di epoche differenti e di come viene percepito un campione.

 

per gli italiani nuvolari era un grande perche' magari faceva un impresa l'anno,tale pero' da rimanere nella storia.oggi non avrebbe senso,visto che tutto viene considerato in base ai "tituli" e ai numeri

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QUOTE(rumpen78 @ Aug 28 2009, 01:31 AM) all'epoca di nuvolari non esisteva il campionato mondiale,per cui la grandezza di un pilota si misurava con le gare singole e le imprese,come quando vinse al nurbrgring contro lo squadrone mercedes.gli appassionati non avevano poi nessuna attenzione verso i numeri e le statistiche,per loro a quell'epoca un pilota italiano che andava in germaniae sconfiggeva i tedeschi in casa loro era semplicemente un asso del volante.

 

oggi piu' che altro siamo abituati a misurare la grandezza di un pilota in base al numero di titoli vinti,e molto spesso il pilota che fa le imprese singole e' considerato numezzo perdente.e' una questione di epoche differenti e di come viene percepito un campione.

 

per gli italiani nuvolari era un grande perche' magari faceva un impresa l'anno,tale pero' da rimanere nella storia.oggi non avrebbe senso,visto che tutto viene considerato in base ai "tituli" e ai numeri

 

Non ? affatto cos?.

 

Nuvolari non faceva solo un'impresa all'anno, ma era davvero un top driver, e in certi anni fu un vero e proprio dominatore assoluto (nel 1932 vinse sia il Titolo Internazionale sia il Titolo Italiano, e nel 1933 continu? a stravincere). Certo, quando dal 1934 al 1937 ha avuto macchine tremendamente inferiori, non poteva mica dominare, e mi pare giusto esaltare imprese come il famoso GP di Germania 1935.

 

Ma in realt? ci sono pure stagioni ancor pi? eclatanti, come il 1936: in quell'anno la Mercedes (che dal '34 al '39 era quasi sempre la squadra di riferimento) ebbe un inatteso calo tecnico. Il team leader Caracciola riusc? a vincere due GP all'inizio stagione, Tunisi e Monaco, approfittando anche della sua leggendaria abilit? sulla pioggia nel Principato (lo chiamavano 'Regenmeister' o 'Rainmaster'), ma poi pi? nulla, disastro completo.

 

Il vero uomo dell'anno '36 fu il giovane Rosemeyer su Auto Union che alla sua prima stagione completa vinse ben 5 Gran Premi e il Titolo Europeo. (L'Auto Union inoltre vinse anche a Tripoli con Varzi: 6 vittorie per la squadra tedesca).

 

E qui si staglia la grandezza di Nuvolari: con l'Alfa in pesantissimo debito di cavalli, Tazio vince a Barcellona bruciando Caracciola per 2", poi a Budapest batte proprio Rosemeyer, lo ribatte a Livorno, e vince anche a Milano (Parco Sempione) battendo l'Auto Union del suo storico e fraterno rivale, Achille Varzi.

 

Non solo: anche quando viene battuto, Nuvolari esce a testa alta. All'Eifel, a Pescara e a Monza, il giovane fenomeno Rosemeyer vince con Nuvolari sempre al secondo posto. E proprio questa stagione, magica per entrambi, far? nascere una curiosa amicizia tra il 44enne italiano e il 27enne tedesco.

 

Anche negli anni '30 esisteva un bilancio della stagione, e inoltre negli anni come il 1931, il 1932 e poi dal 1935 al 1939 esisteva un "Campionato Europeo Grand Prix" che, anche se non aveva l'eco del mondiale attuale, era comunque il massimo titolo per le auto da Gran Premio, paragonabile in qualche modo al titolo odierno. Nuvolari lo vinse nel 1932.

 

Insomma Nuvolari lo si pu? valutare sotto vari punti di vista. Certo, dal punto di vista "nazionalistico" ( e anche un p? provinciale) si possono tirar fuori tutte quelle cose che io non sopporto molto (corsa senza volante, vittoria in motocicletta ingessato, mille miglia a fari spenti ecc. ecc.) e che in realt? sono esagerazioni retoriche che coprono le sue vere imprese, che sono tantissime e molto pi? significative.

 

Ma non eravamo solo noi a esaltarlo: gli inglesi lo chiamavano "Maestro". E fra i tedeschi era sempre popolarissimo: quando appariva sulla griglia al Nurburgring, i duecentomila spettatori lo acclamavano facendo quasi crollare le tribune.

 

Dovremo parlare a lungo di Tazio in questo topic, anzi, dovremmo farlo per sempre.

Modificato da sundance76

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S?, infatti. Io non ho fatto una biografia, sarebbe stato un lavoro complicato e lungo, che spero invece venga fatto pian pianino in questo thread.

Mi sono limitato a riportare qualche sue impresa titanica, ma non significa che abbia compiuto solo quelle.

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Siamo nel mese di giugno 1932 e Nuvolari aveva gi? vinto a Monaco e in Italia, oltre ad aver trionfato alla Targa Florio.

 

Al GP di Francia l'Alfa Romeo voleva che a vincere fosse il tedesco Caracciola: un p? perch? fino ad allora era sempre stato disciplinatissimo, un p? perch? volevano dimostrare che l'Alfa P3 poteva vincere anche con un pilota diverso da Nuvolari.

 

A un certo punto dai box apparve il segnale rosso ("rallentare") per Nuvolari, ma egli non se ne freg? e continu? a accelerare fino a vincere il Gran Premio. All'arrivo gli chiesero spiegazioni e Tazio con una grossa faccia tosta disse: "Avevo visto i segnali dei box, ma avevo gli occhiali verdi e quindi il segnale mi sembr? verde, cio? accelerare". E aggiunse sorridendo malandrinamente: "Ma Caracciola poteva accelerare anche lui e passarmi.." :hihi:

Oltre a Nuvolari 1? e Caracciola 2?, l'Alfa piazz? anche Borzacchini al 3? posto, un podio monopolizzato (la terza macchina :hihi: ).

 

Ecco il filmato con audio originale, il circuito era il veloce Reims, che all'epoca attraversava anche alcuni centri abitati, come potete vedere in questo prezioso documento:

 

Modificato da sundance76

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all'epoca di nuvolari non esisteva il campionato mondiale,per cui la grandezza di un pilota si misurava con le gare singole e le imprese,come quando vinse al nurbrgring contro lo squadrone mercedes.

 

Gli appassionati non avevano poi nessuna attenzione verso i numeri e le statistiche.

 

oggi piu' che altro siamo abituati a misurare la grandezza di un pilota in base al numero di titoli vinti,e molto spesso il pilota che fa le imprese singole e' considerato un mezzo perdente.e' una questione di epoche differenti e di come viene percepito un campione.

 

per gli italiani nuvolari era un grande perche' magari faceva un impresa l'anno,tale pero' da rimanere nella storia.oggi non avrebbe senso,visto che tutto viene considerato in base ai "tituli" e ai numeri

 

Alcune vittorie di Nuvolari:

 

1930 (ALFA)

- MILLE MIGLIA

- ULSTER TOURIST TROPHY

 

1931 (ALFA)

- TARGA FLORIO

- GRAN PREMIO D'ITALIA

- GRAN PREMIO DI LIVORNO (COPPA CIANO)

 

1932 (ALFA)

-TARGA FLORIO

- GRAN PREMIO DI MONACO

- GRAN PREMIO D'ITALIA

- GRAN PREMIO DI FRANCIA

- GRAN PREMIO DI LIVORNO (COPPA CIANO)

- GRAN PREMIO DI PESCARA (COPPA ACERBO)

- CIRCUITO DI AVELLINO

 

CAMPIONE D'ITALIA 1932 E VINCITORE DEL CAMPIONATO AUTOMOBILISTICO INTERNAZIONALE 1932

 

1933 (ALFA E MASERATI)

- MILLE MIGLIA

- GRAN PREMIO DI TUNISI

- GRAN PREMIO DELL'EIFEL

- GRAN PREMIO DI NIMES

- 24 ORE DI LE MANS (con Sommer)

- GRAN PREMIO DEL BELGIO

- GRAN PREMIO DI LIVORNO (COPPA CIANO)

- GRAN PREMIO DI NIZZA

- CIRCUITO BORDINO

- ULSTER TOURIST TROPHY

 

1934 (MASERATI)

- CIRCUITO DI MODENA

- CIRCUITO DI POSILLIPO

 

1935 (ALFA)

- GRAN PREMIO DI GERMANIA

- GRAN PREMIO DI PAU

- GRAN PREMIO DI NIZZA

- GRAN PREMIO DI LIVORNO (COPPA CIANO)

- CIRCUITO DI BERGAMO

- CIRCUITO DI BIELLA

- CIRCUITO DI TORINO

- CIRCUITO DI MODENA

 

CAMPIONE D'ITALIA 1935 - 4? NEL CAMPIONATO EUROPEO GRAND PRIX

 

1936 (ALFA)

- GRAN PREMIO DI BARCELLONA

- GRAN PREMIO D'UNGHERIA

- GRAN PREMIO DI LIVORNO (COPPA CIANO)

- CIRCUITO DI MILANO

- CIRCUITO DI MODENA

- COPPA VANDERBILT (NEW YORK)

 

CAMPIONE D'ITALIA 1936 - 3? NEL CAMPIONATO EUROPEO GRAND PRIX

1937 (ALFA)

- CIRCUITO DI MILANO

 

1938 (AUTO UNION)

- GRAN PREMIO D'ITALIA

- GRAN PREMIO DI DONINGTON

 

1939 (AUTO UNION)

- GRAN PREMIO DI BELGRADO

 

 

E considerando che tra il 1934 e il 1937 non ha mai guidato la macchina migliore, non mi pare che Tazio fosse un pilota "da un'impresa all'anno".

Modificato da sundance76

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Che palmares impressionante.

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A proposito, venerd? partir? da Mantova il GP Nuvolari 2009, un museo dell'auto viaggiante ancor pi? ricco della Mille Miglia Storica.

Si potranno vedere transitare gioielli costruiti tra il 1923 ed il 1969 tra cui la Auto Union Type D del 1939.

 

http://www.gpnuvolari.it/ita/home.asp

 

Ovviamente domenica mattina non mi perder? il passaggio da Lugo, dopodich? andr? a Imola per il WTCC.

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A proposito, venerd? partir? da Mantova il GP Nuvolari 2009, un museo dell'auto viaggiante ancor pi? ricco della Mille Miglia Storica.

Si potranno vedere transitare gioielli costruiti tra il 1923 ed il 1969 tra cui la Auto Union Type D del 1939.

 

http://www.gpnuvolari.it/ita/home.asp

 

Ovviamente domenica mattina non mi perder? il passaggio da Lugo, dopodich? andr? a Imola per il WTCC.

 

 

Uau, mi raccomando, fai qualche foto!! Io non ho mai visto da vicino un'Auto Union.

 

Ah, per rimanere in tema, il 17 settembre a Mantova inizia una bellissima mostra fotografica con tante foto inedite, molte delle quali scattate dallo stesso Nuvolari, e dura fino a dicembre:

 

http://www.quandoscattanuvolari.it/

Modificato da sundance76

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Dovrei andarci domenica prossima visto che sar? a casa, giusto per la mostra e l'arrivo del GP Nuvolari

Ma se guardo alle previsioni meteo mi vien da piangere...

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Uau, mi raccomando, fai qualche foto!!

 

Ci provo.

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Dovrei andarci domenica prossima visto che sar? a casa, giusto per la mostra e l'arrivo del GP Nuvolari

Ma se guardo alle previsioni meteo mi vien da piangere...

 

 

Ci sar? pioggia forte?

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Ci sar? pioggia forte?

 

meteo.it d? pioggia per tutta la giornata, almeno al momento...talvolta poi correggono

 

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Oggi 16 settembre sul "Corriere della Sera" a pag. 42-43 ci sono ben tre articoli dedicati a Nuvolari e alla Mostra Fotografica di Mantova.

 

E c'? pure una lettera inedita che Tazio scrisse nel 1939 a Spa e indirizzata al direttore sportivo dell'Auto Union, squadra per cui Nuvolari corse nel 1938 e 1939. Tale lettera ? stata ritrovata pochi anni fa negli archivi dell'ex Auto Union a Chemnitz, da parte di un noto giornalista italiano esperto di storia.

 

Naturalmente ho gi? staccato le due pagine, che entreranno nel mio archivio :hihi:

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Dopo i grandissimi trionfi dei primi anni '30 frutto della sua superiorit?, aggiunta a quella dei mezzi che guidava, dopo i miracoli e le vittorie eroiche ottenute con macchine inferiori contro lo strapotere dei dominanti team tedeschi tra il 1935 e il 1936, Nuvolari si trov? nel 1937 a guidare un'Alfa ormai completamente superata e in pieno caos tecnico e umano.

 

Dopo le prove della prima gara della stagione '38, il GP di Pau in Francia, dove scamp? a un incendio della sua auto, Nuvolari parve dire basta. Annunci? il suo ritiro.

 

In realt?, era un espediente per svincolarsi dall'Alfa, e per cercare di misurarsi coi grandi al volante dei loro stessi mezzi.

 

Dopo la morte di Rosemeyer a gennaio '38, l'Auto Union era caduta anch'essa in una strana crisi. Mancava il pilota fuoriclasse capace di tirare fuori il meglio dalla difficile e potente vettura a motore posteriore (25 anni prima della Cooper...).

 

In estate, ecco il botto: Nuvolari torna a correre, ma con l'Auto Union. Gi? nel '34 vi era stata una trattativa, poi abortita, si dice a causa del parere contrario di Hans Stuck, all'epoca prima guida del team. Infatti poi nel 1935 fu Achille Varzi l'italiano chiamato a rinforzare la squadra.

 

E dopo l'anteprima del GP di Svizzera '37, ecco che dal luglio '38 Nuvolari entra in pianta stabile all'Auto Union, al volante della splendida "Tipo D":

nuvolari382.th.jpg

 

All'esordio, nel Gran Premio di Germania al Nurburgring, esce di strada al secondo giro per uno spruzzo d'olio dal cruscotto che lo acceca. Rientra in gara sull'auto cedutagli da Muller e arriva quarto. La Mercedes fa doppietta.

 

Dopo aver disertato il 7 agosto la Coppa Ciano a Livorno, l'Auto Union scende a ferragosto a Pescara: 4 vetture contro le 4 Mercedes.

In prova Nuvolari stacca una inaspettata e sorprendente pole position. Ma poi in gara ? gi? fuori al secondo giro per rottura del ponte posteriore.

 

Una settimana dopo, al GP di Svizzera ? solo nono. Durante le prove il grande fotografo Klemantaski lo coglie in velocit? davanti ai box in uno scatto a colori: dopo 45 anni, cio? nel 1983, la foto viene trasformata in poster-regalo dal settimanale italiano Autosprint, all'epoca diretto da Gianni Cancellieri, tra i massimi storici d'automobilismo e grande esperto-biografo del suo concittadino mantovano:

posternuvolaas.th.jpg

 

Insomma, le prime tre gare con l'Auto Union sono state difficili per Nuvolari.

Dicono che ormai ha quasi 46 anni, il tramonto ? vicino, le Mercedes sono troppo forti...

 

Ma ecco che arriva Monza, il Gran Premio d'Italia, dove lui ha trionfato gi? nel 1931 e 1932...

Modificato da sundance76

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Bellissimo. :up:

Si, effettivmente pare che Stuck non fu completamente estraneo al mancato approdi di Tazio nel 1935.

Ufficialmente si parl? di una 'incomprensione' economica tra Walb e Tazio. Strano, se pensiamo che poi proposero a Varzi un contratto di ottantamila marchi, 12 milioni di lire... e Achille ovviamente accett?.

Anche per questo la vittoria al 'ring del 1935 fu ancora pi? bella, proprio perch? conquistata ai danni delle Mercedes, (e Neubauer era un'autentico estimatore di Varzi) e togliendo una vittoria che sarebbe dovuta andare -a quel punto, con la gomma di von Brausch annichilita...- proprio a Stuck, che invece fu 'solo' secondo.

 

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Bellissimo. :up:

Si, effettivmente pare che Stuck non fu completamente estraneo al mancato approdi di Tazio nel 1935.

Ufficialmente si parl? di una 'incomprensione' economica tra Walb e Tazio. Strano, se pensiamo che poi proposero a Varzi un contratto di ottantamila marchi, 12 milioni di lire... e Achille ovviamente accett?.

Anche per questo la vittoria al 'ring del 1935 fu ancora pi? bella, proprio perch? conquistata ai danni delle Mercedes, (e Neubauer era un'autentico estimatore di Varzi) e togliendo una vittoria che sarebbe dovuta andare -a quel punto, con la gomma di von Brausch annichilita...- proprio a Stuck, che invece fu 'solo' secondo.

 

E' vero, e proprio in casa loro...

 

Dove hai trovato il dato degli ottantamila marchi di ingaggio per Varzi nel 1935?

Io sapevo centomila marchi...

 

Comunque, anche 12 milioni di lire sono una barca di soldi negli anni '30, pi? o meno ? la stessa cifra in milioni di euro di oggi...

 

Ecco, nel libro "Enzo Ferrari, 'il' sceriffo" trovo scritto che Varzi con la Scuderia Ferrari avrebbe guadagnato duecentomila lire e il 50% dei premi di partenza, sponsor e classifica. Invece l'Auto Union gli offriva centomila marchi oro e il 90% dei premi. Roba da matti.... Un contratto 15 volte superiore...

Anche io avrei firmato, e in pi? la macchina era enormemente pi? competitiva delle Alfa...

 

L'anno prima era stato Fagioli a passare coi tedeschi. A met? della stagione '33, Nuvolari litig? con Ferrari e se ne and?. Enzo chiam? Luigi Fagioli a guidare le Alfa della Scuderia che vinse all'ultimo GP il titolo italiano proprio contro Nuvolari (una delle dolci vendette di Ferrari).

Ma per il 1934 la Mercedes tornava alle corse e oltre al convalescente Caracciola (la cui competitivit? era un grosso punto interrogativo dopo lo stop di un anno per l'incidente di Monaco) e al nobile ma testacalda von Brauchitsch (velocissimo, ma a volte irruento e sprecone), c'era bisogno di un pilota dal talento sicuro, e fu scelto proprio Fagioli con un contratto che fu definito principesco.

 

Come detto, nel '35 fu la volta di Varzi a passare coi tedeschi (ma dell'Auto Union), e come stiamo leggendo in questo topic, nel '38 infine anche Nuvolari entr? nella squadra teutonica dei quattro anelli, progenitrice dell'odierna Audi.

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Credo che la tua fonte sia pi? attendibile, o forse proprio perch? scritta da Ferrari non dovrebbe esserlo....

non saprei. Certo che a quel punto, vista la differenza con l'ingaggio proposto da Ferrari, 20 mila marchi in pi? o in meno...

 

Comunque; Fonte di Mario Fossati, La Repubblica, marzo 1985.

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