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gio66

La F1 moderna? Un videogame.

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i grandi costruttori hanno sempre fatto parte della formula 1. senza di essi la formula 1 non sarebbe mai esistita.

 

Pardon, e questo cosa c'entra?

Hai letto bene ci? che ho scritto? Riportami il passaggio in cui ho detto che la F1 non deve nulla ai costruttori.

Il fatto che in F1 vi siano sempre stati i costruttori non implica che per forza vi debbano essere ancora, spiegami altrimenti la logica della tua tesi.

Probabilmente una F1 senza grandi costruttori non piace, ed in effetti non piace nemmeno a me, per? mi piace ancor meno ci? che la F1 ? ormai diventata. Alla fine alla F1 senza costruttori, almeno non coinvolti direttamente per non dire totalmente esclusi, ci si pu? fare l'abitudine, ma ad una F1 violentata nel suo spirito, privata di ogni logica sportiva e trasformata in una baracconata da circo per adolescenti e sportivi della domenica non ci si pu? abituare quando hai 40 anni ed hai vissuto la F1 vera e gli echi legendari della F1 ancor pi? antica.

Ripeto, anch'io mi sono rassegnato alla perdita della F1, ? nel naturale decorso delle cose il loro decadimento. Ci? a cui ancora non mi rassegno ? l'ostinata ciecit? di chi chiama e considera ancora Formula1 ci? che resta.

Modificato da Raphael

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Pardon, e questo cosa c'entra?

Hai letto bene ci? che ho scritto? Riportami il passaggio in cui ho detto che la F1 non deve nulla ai costruttori.

Il fatto che in F1 vi siano sempre stati i costruttori non implica che per forza vi debbano essere ancora, spiegami altrimenti la logica della tua tesi.

Probabilmente una F1 senza grandi costruttori non piace, ed in effetti non piace nemmeno a me, per? mi piace ancor meno ci? che la F1 ? ormai diventata. Alla fine alla F1 senza costruttori, almeno non coinvolti direttamente per non dire totalmente esclusi, ci si pu? fare l'abitudine, ma ad una F1 violentata nel suo spirito, privata di ogni logica sportiva e trasformata in una baracconata da circo per adolescenti e sportivi della domenica non ci si pu? abituare quando hai 40 anni ed hai vissuto la F1 vera e gli echi legendari della F1 ancor pi? antica.

Ripeto, anch'io mi sono rassegnato alla perdita della F1, ? nel naturale decorso delle cose il loro decadimento. Ci? a cui ancora non mi rassegno ? l'ostinata ciecit? di chi chiama e considera ancora Formula1 ci? che resta.

 

ok....ma tu parlavi di competizione riservata ai soli preparatori. e chi ci metti? con quali soldi?

la f1 ? sempre stata una vetrina commerciale. il fatto che una volta fosse infinitamente pi? bella, epica, divertente e affascinante non deve distogliere da questo aspetto.

 

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Non c'? niente da fare.... Se ognuno continua a vedere un solo aspetto del problema e a proporre un solo punto di vista, il tutto diventa simile a un dialogo tra sordi...

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Non c'? niente da fare.... Se ognuno continua a vedere un solo aspetto del problema e a proporre un solo punto di vista, il tutto diventa simile a un dialogo tra sordi...

 

Dialogo tra sordi? No, non mi sembra.

? chiaro che ognuno vede il problema in modo diverso ma (almeno da parte mia) ci? che scrivo scaturisce anche dalla lettura di quanto letto in questo medesimo forum.

 

MP4/18 dice che la f1 ? sempre stata una vetrina commerciale, ed ha ragione, non a caso infatti ho parlato della pubblicit? come sua sostituta in tale ruolo, inoltre dice anche che in una competizione riservata ai soli preparatori chi ci metti? Con quali soldi? ? ha ragione ancora se si vuole mantenere la F1 con tali livelli di spesa e con le medesime "quote di iscrizione".

? chiaro che bisogna ripensare totalmente in questo caso la F1 ed ? chiaro che a nessuno (neanche a me) piace un cambiamento inevitabilmente drastico consistente nella scomparsa (o quasi) dei grandi costruttori ed in una F1 quasi "artigianale" se comparata ai livelli ed al ritmo di sviluppo odierni.

 

Io auspicherei addirittura la fondazione ex novo di una nuova categoria (in un post "eretico" in questo forum ho ipotizzato il suo regolamento e l'ho chiamata Formula Zero) ma si sa, i sogni muoiono all'alba....... :cray: mi piacerebbe anche vedere la Ferrari mandare a quel paese Ecclestone, Mosley & C. e partecipare a formule, cosiddette, minori ma pi? "vere" (ammesso che esistano) oppure fondare una nuova categoria, appunto, ma i soldi sono soldi e la Ferrari il carrozzone della F1 non lo molla anche a costo di correre con un motore Mercedes marchiato Ferrari....

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Dialogo tra sordi? No, non mi sembra.

? chiaro che ognuno vede il problema in modo diverso ma (almeno da parte mia) ci? che scrivo scaturisce anche dalla lettura di quanto letto in questo medesimo forum.

 

MP4/18 dice che la f1 ? sempre stata una vetrina commerciale, ed ha ragione, non a caso infatti ho parlato della pubblicit? come sua sostituta in tale ruolo, inoltre dice anche che in una competizione riservata ai soli preparatori chi ci metti? Con quali soldi? ? ha ragione ancora se si vuole mantenere la F1 con tali livelli di spesa e con le medesime "quote di iscrizione".

? chiaro che bisogna ripensare totalmente in questo caso la F1 ed ? chiaro che a nessuno (neanche a me) piace un cambiamento inevitabilmente drastico consistente nella scomparsa (o quasi) dei grandi costruttori ed in una F1 quasi "artigianale" se comparata ai livelli ed al ritmo di sviluppo odierni.

 

Io auspicherei addirittura la fondazione ex novo di una nuova categoria (in un post "eretico" in questo forum ho ipotizzato il suo regolamento e l'ho chiamata Formula Zero) ma si sa, i sogni muoiono all'alba....... :cray: mi piacerebbe anche vedere la Ferrari mandare a quel paese Ecclestone, Mosley & C. e partecipare a formule, cosiddette, minori ma pi? "vere" (ammesso che esistano) oppure fondare una nuova categoria, appunto, ma i soldi sono soldi e la Ferrari il carrozzone della F1 non lo molla anche a costo di correre con un motore Mercedes marchiato Ferrari....

 

qui bisogna anche rendersi conto che il mondo ? cambiato in questi anni. molte di quelle circostanze dei vecchi tempi che ci affascinano tanto erano pi? scelte obbligate che non volute. lo stesso concetto di "cavalieri del rischio" tanto reclamizzato (seppur vero) non era una scelta quanto l'unica alternativa possibile per chi voleva correre. credo che in molti ai tempi avrebbero preferito correre in una f1 caratterizzata da tanti aspetti odierni che noi odiamo che non viceversa tanti aspetti di allora che idolatriamo. parlare di costruttori artigianali non ha un senso, laddove ormai non esistono quasi pi? nemmeno nelle categorie pi? elementari, a meno che non si considerino tali osella o dallara per esempio, 2 aziende di livello mondiale oggigiorno leader incontrastate.

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qui bisogna anche rendersi conto che il mondo ? cambiato in questi anni. molte di quelle circostanze dei vecchi tempi che ci affascinano tanto erano pi? scelte obbligate che non volute. lo stesso concetto di "cavalieri del rischio" tanto reclamizzato (seppur vero) non era una scelta quanto l'unica alternativa possibile per chi voleva correre. credo che in molti ai tempi avrebbero preferito correre in una f1 caratterizzata da tanti aspetti odierni che noi odiamo che non viceversa tanti aspetti di allora che idolatriamo. parlare di costruttori artigianali non ha un senso, laddove ormai non esistono quasi pi? nemmeno nelle categorie pi? elementari, a meno che non si considerino tali osella o dallara per esempio, 2 aziende di livello mondiale oggigiorno leader incontrastate.

 

? vero, anche escludendo dal ragionamento la sicurezza, a cui ovviamente non si deve rinunciare, ed il rischio che ? uno delle caretteristiche del passato, ma non l'unica.

Non mi sto a ripetere, comunque di obbligato a parte la insicurezza non vi ? poi molto nella vecchia F1, sicuramente non lo spirito sportivo.

Ma ? vero, il mondo ? cambiato, infatti per tale motivo mi sono... rassegnato.

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Qualche tempo fa, Watson rilasci? un'intervista per cuore da corsa di autosprint, credo sia educativo un passaggio, sull'assenza di equilibrio oggi tra sicurezza e difficolt?. La curva emblema della modernit? e la 8 di Istanbul: ? una curva tecnicamente difficile, ma di fatto nessun pilota fa la differenza l?, perch? c'? la via di fuga asfaltata.

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Qualche tempo fa, Watson rilasci? un'intervista per cuore da corsa di autosprint, credo sia educativo un passaggio, sull'assenza di equilibrio oggi tra sicurezza e difficolt?. La curva emblema della modernit? e la 8 di Istanbul: ? una curva tecnicamente difficile, ma di fatto nessun pilota fa la differenza l?, perch? c'? la via di fuga asfaltata.

 

Bravissimo. Il problema ? qui: nessuno vuole il "pericolo", ma invece il "senso del pericolo" deve esserci. La percezione che, se sbagli, almeno qualche piccolo danno all'auto o comunque uno svantaggio ti colpir?, ? l'unica cosa che pu? far la differenza. Almeno cos? si vedrebbe la differenza tra chi alza un pochino il piede e chi no....

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beh quelle delle vie di fuga in asfalto ? uno scandalo...

non per niente a singapore e monaco ? successo di tutto perch? sono abituati male

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Beh! Ora non esageriamo, il pericolo ? bene che ci sia ma intendendo quello di finire anzitempo la corsa, non quello di rimanerci secchi o menomati!

Una via di fuga in asfalto ? sbagliata perch? il pilota sa che se sbaglia ad andargli male perde un p? di tempo, invece dovrebbe "pagare l'errore con l'esclusione dalla competizione (pagare con la pelle ? in effetti esageratino).

? qui hanno ragione coloro che dicono che far uscire un pilota quando sbaglia fa innervosire soprattutto gli sponsor che vorrebbero vedere il loro marchio in TV dall'inizio alla fine della competizione (cos? come in qualifica, prima col giro secco ed ora spezzata in tre parti per tale motivo), ecco allora tra non molto la F1 dove nessuno rompe il motore e dove nessuno esce fuori pista interrompendo la gara (e la pubblicit? dello sponsor), se sbaglia pu? sempre cavarsela e se si infossa nella sabbia si rimette in pista con la gru! (Come negli USA insegnano).

In qualche post passato in effetti ho scritto che il male maggiore della F1 e competizioni in generale sono gli sponsor, proprio per quanto scritto qui sopra.

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le vie di fuga asfaltate sono pr uno scandalo... il pilota che sbaglia e taglia o va lungo finisce per guadagnare anzich? perdere tempo

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Beh! Ora non esageriamo, il pericolo ? bene che ci sia ma intendendo quello di finire anzitempo la corsa, non quello di rimanerci secchi o menomati!

Una via di fuga in asfalto ? sbagliata perch? il pilota sa che se sbaglia ad andargli male perde un p? di tempo, invece dovrebbe "pagare l'errore con l'esclusione dalla competizione (pagare con la pelle ? in effetti esageratino).

 

Scusa, ma chi ha mai detto ci????? Aiutami perch? non capisco: cosa ho scritto io prima? Forse guardavo e pensavo a un'altra cosa, ma aiutami a capire cosa ho scritto prima!!!!!!!! E dimmi, hai letto bene il mio post?? Ti ringrazio se potrai rispondermi, ciao.

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quella dei circuiti ? effettivamente l'unica vera componente quantificabile e che sposta la difficolt? delle corse di allora un gradino pi? in l?. ma sarebbe tale con le vetture di oggi quanto come quelle di allora.

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Scusa, ma chi ha mai detto ci????? Aiutami perch? non capisco: cosa ho scritto io prima? Forse guardavo e pensavo a un'altra cosa, ma aiutami a capire cosa ho scritto prima!!!!!!!! E dimmi, hai letto bene il mio post?? Ti ringrazio se potrai rispondermi, ciao.

 

Hai scritto:

"Bravissimo. Il problema ? qui: nessuno vuole il "pericolo", ma invece il "senso del pericolo" deve esserci. La percezione che, se sbagli, almeno qualche piccolo danno all'auto o comunque uno svantaggio ti colpir?, ? l'unica cosa che pu? far la differenza. Almeno cos? si vedrebbe la differenza tra chi alza un pochino il piede e chi no....

 

In effetti non hai scritto da nessuna parte esplicitamente che vi deve essere il pericolo di morte ma la mia prima impressione ? stata quella che non l'hai nemmeno esclusa. A rileggerlo ora in effetti......

Scusa il fraintendimento.

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Forse ho capito, il fraintendimento deriva dalla frase "nessuno vuole il pericolo" che sembra che io voglia dire che i piloti attuali non vogliono rischiare perch? sono "codardi" ( dico per esempio). Invece dovevo scrivere "nessuno di noi giustamente vuole il "pericolo gratuito", ma almeno deve esserci la "sensazione del pericolo", inteso che se io sbaglio, vado nella sabbia, sporco e rovino molto le gomme, o se va malissimo rompo qualche flap dell'alettone e quindi addio alla gara". Cos? penso si capisce il senso, e mi dispiace se prima poteva essere inteso in senso nettamente diverso.

 

Pericolo= non deve esserci (nessuno vuole la morte di altri)

Senso del pericolo= deve esserci (sensazione che mi fa alzare il piede se temo che posso rovinare la macchina e la gara).

Modificato da sundance76

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le vie di fuga asfaltate sono pr uno scandalo... il pilota che sbaglia e taglia o va lungo finisce per guadagnare anzich? perdere tempo

 

ma infatti, raikkonen ed hamilton l'hanno dimostrato a spa, andava piu' forte chi andava fuori traiettoria tra un po'....

 

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Forse ho capito, il fraintendimento deriva dalla frase "nessuno vuole il pericolo" che sembra che io voglia dire che i piloti attuali non vogliono rischiare perch? sono "codardi" ( dico per esempio). Invece dovevo scrivere "nessuno di noi giustamente vuole il "pericolo gratuito", ma almeno deve esserci la "sensazione del pericolo", inteso che se io sbaglio, vado nella sabbia, sporco e rovino molto le gomme, o se va malissimo rompo qualche flap dell'alettone e quindi addio alla gara". Cos? penso si capisce il senso, e mi dispiace se prima poteva essere inteso in senso nettamente diverso.

 

Pericolo= NON deve esserci (nessuno vuole la morte di altri)

Senso del pericolo= deve esserci (sensazione che mi fa alzare il piede se temo che posso rovinare la macchina e la gara).

 

Infatti sia Spa quest'anno sia la famosa curva 8 a Istanbul sono un esempio che, senza il deterrente almeno di un danneggiamento sensibile all'auto (ma, attenzione, ovviamente sempre del tutto incruento per il pilota), tutti vanno a tavoletta e la differenza tra chi ha coraggio e chi no va a farsi benedire....

Modificato da sundance76

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In effetti la f.1 moderna e' un videogame nel senso che il rischio della vita e' stato quasi azzerato.Questa componente e' la vera grande differenza tra un pilota che ha corso prima di Imola '94 e dopo il '99.

Senz'altro con l'avvento dell'elettronica sempre piu' sofisticata e' mutato il criterio di qualificazione delle doti di un pilota,le auto sono piu' maneggevoli,ma il piu' grande cambiamento sta nella progressiva scomparsa del rischio della vita.

Quando in un'attivita' umana il rischio della vita e' molto alto,l'approccio dell'essere umano assume il requisito dell'eccezionalita'.

Il sacrificio di molte vite ha consentito pero' di arrivare ad uno sviluppo tecnologico tale da annullare quasi totalmente questo rischio,proprio quasi come in un videogame.

E' chiaro che Nuvolari & c. sono stati dei titani per le imprese velocistiche compiute con tecnologie rudimentali e pericolosissime,ma proprio grazie a questo punto di partenza,l'automobilismo sportivo ha contribuito in modo sostanziale,a rendere sempre piu' sicure le competizioni fino ad arrivare alla sofisticazione di oggi che solo negli anni '80 pareva fantascienza.

Voglio dire,in conclusione,che l'evoluzione della f.1 ha sempre cercato le alte prestazioni con un crescente tasso di sicurezza.

In principio lo scopo era la velocita',poi l'affidabilita' e quindi l'approdo alla sicurezza;la prossima sfida e' rappresentata dall'ambiente e dalle fonti energetiche.

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Non ha senso tornare tecnologicamente o a livello di sicurezza in dietro.

 

Poi, quando si fanno paragoni col passato si mitifica troppo certi piloti, certi circostanzie, certi episodi

 

 

Sarebbero oggi, Stewart, Fittipaldi, ecc. campioni nella F1 attuale, lottando contra i piloti attuali? Avrebbe vinto il mondiale Clark o Senna con la R28? (:hihi:)

 

 

I piloti attuali, quelli bravi, (inclusi alcuni figli d'arte :hihi:) non hanno niente d'invidiare a livello di preparazione sportiva, metodolog?a competitiva, conoscenza del mezzo, sperienza competitiva, ecc. ai miti del passato.

 

Sono paragoni assurdi. Ognuno ? figlio del suo tempo, gli eroi lo sono nelle sue circostanzie.

 

 

il "videogame" fa oggi parte del allieno perche il mezzo ? diverso, ma non per quello la competizione ? pi? facile. Magari al contrario.

 

Ok, le gare sono infinitamente pi? sicure...ma non parliamo della misura delle palle per rischiare la proppia integrit? fisica, parliamo di condizioni competitive,.... magari non paragonabili perche la "cultura" competitiva ? infinitamente diversa oggi. Non necessariamente oggi sarebbe pi? facile guidare una F1 quando ti giochi una pole per 1 centesima o 5 milesime! o quando per fare un sorpasso bisogni un livello di creativit? :hihi: magari irragiungibile per un Nuvolari o un Clark e nemmeno per un kamikazee come villenueve XD

Modificato da mongo

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Ragazzi, ma allora non leggete bene ci? che uno scrive, oppure lo fate apposta a non leggere per poi creare malintesi.

 

HO DETTO CHE IO, COME TUTTI, NON VOGLIO IL PERICOLO. NON VOGLIO CHE QUALCUNO SI FACCIA MALE. NON VOGLIO CHE SI RISCHI L'INTEGRITA' FISICA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

VOGLIO CHE SIANO SANI E SALVI QUANDO ESCONO DI PISTA. CHIARO????????????

 

SE AVETE CAPITO CIO', ANDIAMO AVANTI.

 

HO DETTO CHE DEVE ESSERCI SOLO IL "SENSO DEL PERICOLO", CIOE', SE ALLA CURVA 8 DI ISTANBUL METTONO LA SABBIA NELLA VIA DI FUGA, FINALMENTE SI VEDREBBE LA DIFFERENZA TRA CHI LA SA FARE BENE E CHI LA SA FARE ANCORA MEGLIO, PERCHE' SE ESCONO DI PISTA NON SI FANNO NIENTE COMUNQUE (LO RIPETO PERCHE' NON SI SA MAI), MA IL TIMORE INCONSCIO DI ROVINARE LE GOMME FAR? ALZARE DI QUALCHE MILLIMETRO IL PIEDE AI MENO BRAVI. E' CHIARO??????

 

NON VOLETE NEMMENO LA POSSIBILITA' DI SPORCARE LE GOMME AI NOSTRI BOYS, POVERINI? E' CHIEDERE TROPPO CHE, SE FAI UN ERRORE DEVI AVERE UNO SVANTAGGIO????

O GODETE TANTO A VEDERE I CASINI TIPO BELGIO 2008 CON UNO CHE TAGLIA DELIBERATAMENTE PERCHE' SA CHE NON GLI SUCCEDE NULLA, POI VINCE (ANCHE MERITATAMENTE) E PERO' SUCCEDONO I CASINI CON PENALITA' E CAVOLI VARI???

 

IL VIDEOGAME STA PROPRIO IN CIO'!!!!! SE IO SBAGLIO DAVANTI AL MIO PC GIOCANDO A F1 2007, ME LO POSSONO PURE DARE LO STOP&GO PERCHE' STO DAVANTI A UN PC, MA UN PILOTA IN PISTA, SE VA FUORI STRADA DEVE AVERE UNO SVANTAGGIO, NON MORIRE, OVVIO!! MA ALMENO SPORCARE LE GOMME O (PERCHE' NO) PIANTARSI NELLA SABBIA COME FACEVANO TUTTI DAI TEMPI DI LAUDA FINO AL 2000. ECCHECAXXO....

INVECE MOLTI SONO D'ACCORDO CHE CI DEBBA ESSERE L'ASFALTO, COS? IL SUO IDOLO SE SBAGLIA NON ? FUORI, MA PROPRIO COME IN UN VIDEOGAME ARCADE PUO' TENTARE DI NUOVO (INSERT COIN.... MA FORSE NESSUNO RICORDA QUANDO C'ERANO LE SALE-GIOCHI...).

 

ECCO, SOLO QUESTO E' IL "SENSO DEL PERICOLO", NON HO DETTO CHE DEBBANO SBUCCIARSI UN GINOCCHIO, MA ALMENO GRAFFIARE LA CARROZZERIA E LE GOMME.....

 

SONO STATO CHIARO????? NON HO DETTO CHE VOGLIO I PALI DELLA LUCE E I BURRONI COME AI TEMPI DI HILL E CLARK....

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