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Ferrarista

L'angolo della fisica

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Non sono d'accordo su questa frase.

Sai benissimo che i problemi che si pongono non sono inutili e ovvi. E' come se io che non sono uomo di scienza dicessi che i fisici perdono tempo a giocare con le forze subatomiche (ginevra..) e che spendono un sacco di soldi (vergogna!) e non serve a niente.

 

Tutti i rami della scienza sono necessari e rispettabili. Senza una sola disciplina tutte le altre sarebbero indietro di chiss? quanto, o forse non sarebbe possibile neanche partire senza studiare tutti i fenomeni da tutti i punti di vista.

Mi meraviglio di questa affermazione.

 

Classificare le persone irritanti perch? studiano o fanno matematica poi ? una generalizzazione che non sta in piedi.

Personalmente la persone pi? irritante che conosco ? un filosofo, ma non ho nessun dato per pensare che tutti i filosofi possano essere irritanti.

E comunque ? piacevole stare ad ascoltare qualsiasi persona che sia esperta di qualsiasi settore (includo anche il muratore, il poeta ed il vagabondo), ammesso che si sappia spiegare.

Domanda: perch? nel mar meditarraneo il numero di onde sulla battigia varia intorno a 7 al minuto e in riva all'oceano siamo vicini al 3?

Beh...ma io non parlo per luoghi comuni, ma per dati di fatto: ? un dato di fatto che i matematici che conosco siano persone irritanti.

 

Per quanto riguarda le onde non saprei di preciso, ma sta di fatto che la velocit? di propagazione delle onde in un fluido dipende da tanti fattori: densit? del fluido, rapporto di comprimibilit? su tutti, e questi fattori, a loro volta, dipendono da altri fattori come la temperatura. Inoltre c'? da considerare che i mari e gli oceani non sono fluidi perfetti e indefiniti, ma sono limitati dal fondale marino: le diverse profondit? possono influire in maniera pesante sulla velocit? di propagazione (e non solo) delle onde in un fluido. Comunque questi sono i principi generali, casomai mi informo un po' pi? nel dettaglio, ma sicuramente la spiegazione va cercata in questi fattori che ho citato.

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Visitatore alexf1 fan

 

le diverse profondit? possono influire in maniera pesante sulla velocit? di propagazione (e non solo) delle onde in un fluido

 

E non solo , anche dai moti convettivi del nucleo terrestre e dei campi gravitazionali lunare e solare ..........

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E non solo , anche dai moti convettivi del nucleo terrestre e dei campi gravitazionali lunare e solare ..........

In prima approssimazione quelli non hanno grossa influenza sulla propagazione delle onde marine, quanto pi? sul livello del mare istante per istante...ma nella domanda che mi ? stata posta si parlava di quantit? media di onde che arrivano a riva...quindi gli effetti da te citati sono, di fatto, irrilevanti (dato che si tratta di fenomeni periodici a valor medio nullo).

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moti convettivi del nucleo terrestre e dei campi gravitazionali lunare e solare ..........

 

In prima approssimazione quelli non hanno grossa influenza sulla propagazione delle onde marine, quanto pi? sul livello del mare istante per istante...ma nella domanda che mi ? stata posta si parlava di quantit? media di onde che arrivano a riva...quindi gli effetti da te citati sono, di fatto, irrilevanti (dato che si tratta di fenomeni periodici a valor medio nullo).

 

 

Soprattutto immagino influenzino allo stesso modo e nello stesso periodo tutti i mari..

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Soprattutto immagino influenzino allo stesso modo e nello stesso periodo tutti i mari..

Quello no perch? le maree non sono uniformi su tutto il pianeta, ma comunque, come ho detto, si tratta di fenomeni periodici e, in quanto tali, a valor medio nullo.

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Ho ripreso i miei appunti del corso di Complementi di Fisica 1, corso facile e simpatico che ho seguito al primo anno e dove si sono trattati tutti i fenomeni ondulatori meccanici (onde in una corda, onde in acqua, onde in aria, terremoti, maremoti e acustica).

Rivedendo questi appunti ? uscito fuori che nelle acque alte (che non ? il nostro caso, dato che si parla di onde a riva) la velocit? di propagazione dipende esclusivamente dalla lunghezza d'onda. Diversamente, in acque basse (cio? vicino alla riva), la velocit? di propagazione dipende esclusivamente dalla profondit? del fondale: quindi ? quello che fa la differenza tra le onde del Mediterraneo e dell'oceano: la profondit? dei fondali in prossimit? della riva.

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A breve mi servir? qualche ripetizione per passare (a gennaio) l'esame di Fisica Generale 1 (cdl in Informatica), da cui mi sono mestamente ritirato luned?.

Posso postare qualche esercizio che non riesco a fare?

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A breve mi servir? qualche ripetizione per passare (a gennaio) l'esame di Fisica Generale 1 (cdl in Informatica), da cui mi sono mestamente ritirato luned?.

Posso postare qualche esercizio che non riesco a fare?

Puoi postarli...ma in generale gli esercizi di preparazione a un esame richiedono tempo...non ti garantisco di poterteli risolvere (pure io ho da studiare per i miei esami :P)

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Un'ottima sintesi dei motivi che hanno spinto ad abbandonare la descrizione classica della realt? per passare a quella quantistica. Certo la descrizione ? abbastanza semplicistica, ma efficace.

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Ho ripreso i miei appunti del corso di Complementi di Fisica 1, corso facile e simpatico che ho seguito al primo anno e dove si sono trattati tutti i fenomeni ondulatori meccanici (onde in una corda, onde in acqua, onde in aria, terremoti, maremoti e acustica).

Rivedendo questi appunti ? uscito fuori che nelle acque alte (che non ? il nostro caso, dato che si parla di onde a riva) la velocit? di propagazione dipende esclusivamente dalla lunghezza d'onda. Diversamente, in acque basse (cio? vicino alla riva), la velocit? di propagazione dipende esclusivamente dalla profondit? del fondale: quindi ? quello che fa la differenza tra le onde del Mediterraneo e dell'oceano: la profondit? dei fondali in prossimit? della riva.

 

 

Grazie Ferrarista! Ti posso chiedere una precisazione? Forse la precisazione la devo fare io.. cio?, io le onde le vedo a riva ovviamente e parlavo del loro conteggio sulla costa, appunto, per? ignoro il fatto di essermi espresso correttamente o meno, su questo punto.

 

In ogni caso, come agisce la profondit? del fondale sulla velocit? di propagazione? Stiamo parlando di attriti? Quindi di un rallentamento proporzionale alla bassezza dell'acqua? O di cosa?

 

Per profondit? dei fondali in prossimit? della riva cosa intendi? Ovviamente a 10 o 100 metri dalla riva il fondale ? mediamente basso pi? o meno in modo uniforme, indipendentemente da che si sia di fronte all'oceano o meno.

Forse cambiano le proporzioni delle placche continentali? In effetti il mediterraneo non presenta punti che non siano l'estensione delle coste europee o africane..

 

Scusa se ti stresso con queste cose..

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Grazie Ferrarista! Ti posso chiedere una precisazione? Forse la precisazione la devo fare io.. cio?, io le onde le vedo a riva ovviamente e parlavo del loro conteggio sulla costa, appunto, per? ignoro il fatto di essermi espresso correttamente o meno, su questo punto.

 

In ogni caso, come agisce la profondit? del fondale sulla velocit? di propagazione? Stiamo parlando di attriti? Quindi di un rallentamento proporzionale alla bassezza dell'acqua? O di cosa?

 

Per profondit? dei fondali in prossimit? della riva cosa intendi? Ovviamente a 10 o 100 metri dalla riva il fondale ? mediamente basso pi? o meno in modo uniforme, indipendentemente da che si sia di fronte all'oceano o meno.

Forse cambiano le proporzioni delle placche continentali? In effetti il mediterraneo non presenta punti che non siano l'estensione delle coste europee o africane..

 

Scusa se ti stresso con queste cose..

No no...io parlo proprio della profondit? dei fondali im prossimit? della riva. Magari a 100 metri dalla riva il Mediterraneo ha una certa profondit?, mentre l'oceano ha una diversa conformazione morfologica (non sono un geologo quindi non conosco queste cose nel dettaglio). Per quanto riguarda la dipendenza della velocit? di propagazione dalla profondit? avrei bisogno di un po' di simboli matematici che su questo forum sono assenti...quindi non so...posso provare a postare un file pdf dove ci sono le cose che ti interessano...solo che non saprei dove hostare il file...

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http://www.helltalez.it/misc/uni/Onde_in_Acqua.pdf

 

Ecco il link al file che interessa. In questo file ci sono un po' di cosette simpatiche sulle onde in acqua (in particolare ? interessante la descrizione della formazione di onde sismiche in acqua e onde Tsunami).

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Sarebbe possibile superare la velocit? della luce?

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la velocit? della luce ? una costante e non pu? essere superata. ci sono teorie sulla possibilit? di superarla "accorciando" lo spaziotempo con un wormhole ma in realt? non ? che si superi veramente, si raggiunge un punto usando una scorciatoia. teorie ovviamente.

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Sarebbe possibile superare la velocit? della luce?

La velocit? della luce ? una velocit? limite per un semplice fatto: la relativit?, tra le tante cose, prevede che la durata tra un evento e un altro dipenda dalla velocit? del sistema di riferimento in cui ci si trova. Si pu? vedere, con un semplice calcolo, che il superamento della velocit? della luce implicherebbe l'inversione degli eventi (nel tempo) cio? si verificherebbe prima l'effetto e poi la causa...il che ? fisicamente inaccettabile oltre che intuitivamente assurdo. Da questo deriva l'invalicabilit? della velocit? della luce.

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Wormhole :metallica:

 

Modificato da Maverick

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