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Alesi27

2008.14 | Gran Premio d'Italia - Monza [Pagelle]

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io l'ho notato eccome... sai benissimo come la penso; come l'ho sempre pensata fin dal 2006 riguardo felipe... purtroppo su questo forum non si pu? pi? scrivere nulla in tranquillit?.. c'? solo pi? gente che non pensa ad altro che far saltare la testa di qualcuno... ivi compresi moderatori... c'? gente che si vanta di aver fatto saltare la tua testa ad esempio.. e non faccio nomi... :down::down:

 

 

E chi vuoi che sia... :hihi:

 

La gente si diverte come vuole, evidentemente la vita non regala molte soddisfazioni.. :hihi:

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:hihi: come mai scrivi in giallo? :hihi: Modificato da Maverick

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Anche se un p? in ritardo causa molteplici impegni, ecco le mie pagelle:

 

VETTEL 10

Poco da dire su questo fantastico ragazzo che con la sua semplicit?, la sua simpatia e il suo perfetto stile di guida ha conquistato tutti. Non mi capitava da un p? di esultare sulle note degli inni tedesco e italiano in sequenza..! Immensa anche la Toro Rosso. PROTAGONISTA ASSOLUTO

 

KOVALAINEN 7

Con quella super macchina poteva fare sicuramente meglio, ma tutto sommato lo zerbino di Hamilton ha fatto la sua onesta gara regalando 8 preziosi punti alla sua scuderia. SENZA INFAMIA NE' LODE

 

KUBICA 8

Grandissimo il mio Kubicone che conquista l'ennesimo podio ed in teoria pu? ancora lottare per il mondiale, con la macchina che si ritrova e la sua moderata esperienza ? un grandissimo risultato. FUTURO CAMPIONE

 

ALONSO 7

Dimostra come sempre di essere uno dei migliori sul bagnato, e porta a casa un buon quarto posto. Ma non sono sicuramente questi i risultati che l'asturiano vorrebbe ottenere. DELUSO

 

HEIDFELD 7,5

Regolare come sempre il pilota tedesco, per? gli manca quel qualcosa in pi? per fare la differenza. In ogni caso un'eccellente seconda guida per qualsiasi scuderia. PROFESSORE

 

MASSA 6

Parte sesto e chiude sesto...il voto non poteva essere che 6! :hihi: Scherzi a parte, discreta gara, ma come spesso succede non riesce ad emergere e a dimostrare di essere un vero campione...fino ad ora secondo me non ? ancora riuscito a dimostrare di meritare pienamente il titolo mondiale. INCERTO

 

HAMILTON 8,5

Veramente una gran gara del "ragazzino" che compie tanti sorpassi con una facilit? disarmante...mi ha ricordato una volta che per errore in una pista di go karts mi misi a girare con il mio 125cc in un turno riservato ai 75cc e superavo facilmente tutti in accelerazione; McLaren veramente dominante. LEADER DEL MONDIALE

 

WEBBER 6,5

Buona gara dell'asutraliano, che si prende anche qualche brivido di troppo. Era quasi riuscito ad impensierire il cioccolatino inglese...a un certo punto ho quasi pensato che sarebbe riuscito a superarlo. In ogni caso oggi la Red Bull umiliata dalla sua scuderia satellite. CORAGGIOSO

 

RAIKKONEN 5

Voto mediocre per un'altra prestazione mediocre...stavolta senza l'attenuante della sfortuna come in Belgio. Si ? detto tanto su questo pilota, se ? giusto trattenerlo a Maranello...io sono ancora convinto che tra i due ferraristi sia l'unico con "l'istinto del campione". Vedremo come riuscir? a chiudere la stagione. VOGLIA DI RISCATTO

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Pagelle del Gp d'Italia

 

Sebastian Vettel su Toro Rosso vince il Gp d'Italia 2008 a Monza. Clamoroso al Cibali, si sarebbe detto in altri tempi. Ma forse la notizia piu' clamorosa e' che la vittoria e' stata netta, indiscutibile: la Toro Rosso ha dominato qualifiche e gara, in condizioni si' particolari ma comunque - non dimentichiamolo! - uguali per tutti. In Campionato Massa recupera un punto ad un fenomenale Hamilton, ma oggi la copertina e' tutta per Sebastian. Onore al merito, dunque, in una giornata da leoni (e da Campioni). Buona lettura!

 

Kimi Raikkonen: 5 - Utile alla causa Ferrari quanto un frigorifero in un igloo. Probabilmente aveva un assetto sbagliato, ma tutto ci e' parso tranne che un pilota affamato, desideroso di rimettersi in gioco nel mondiale e propenso a rischiare per ribaltare la situazione. Passivo, quasi abulico, inconsistente. Ha un assetto prevalentemente da asciutto ma, ripetiamo, non forza mai la mano e non mostra la minima grinta. Per assurdo sarebbe stato meno grave vederlo andare in testacoda dopo aver forzato troppo la mano. Il risultato in termini di punti sarebbe stato lo stesso, ma ci avrebbe restituito un pilota vero, non la pallida fotocopia del campione del mondo 2007. Hamilton in settimana aveva parlato di attributi... chissa'. Il giro piu' veloce a fine gara, con la pista semiasciutta, sa di beffa. (ancora) no.

 

Felipe Massa: 6,5 - Sesto in griglia, parte quinto e termina sesto. Quanto basta per definire la sua gara non eccessivamente positiva. Tuttavia, con una Ferrari che stenta a mandare in temperatura le gomme e in condizioni che non ama, prova comunque a tirar fuori qualcosa dal cilindro. La strategia non lo aiuta molto, lasciandolo imbottigliato nel traffico, e lui ci mette del suo non riuscendo a sbarazzarsi di Heidfeld. E non e' che prima avesse avuto vita facile con Rosberg, passandolo tagliando la chicane e restituendo la posizione dopo il diktat dei commissari (ma perch? queste comunicazioni non avvengono cosi' tempestivamente in ogni Gp?). Rosicchia un punto ad Hamilton, ma visto lo schieramento di partenza avrebbe potuto puntare al bersagio grosso. Pero' non commette errori, e se ripensiamo alla gara (bagnata) di Silverstone e' un grossissimo passo avanti. Formichina.

 

 

Lewis Hamilton: 9 - Semplicemente impressionante. La sintesi della sua gara e' tutta nel sorpasso inflitto a Webber, appena uscito dai box con gomme fredde. Un capolavoro di perizia, equilibrismo ed audacia. Mostra una marcia in piu' nei confronti di tutti gli avversari, lottando duramente e in maniera impavida. A inizio gara, con la vettura molto carica di carburante, da' spettacolo sorpassando una marea di vetture, nemmeno si trattasse di un videogame, in ogni parte della pista. Adotta sottigliezze (quasi spavalde) proprie dei grandissimi del passato, per fiaccare gli avversari anche dal punto di vista psicologico. La sua strategia ad una sola sosta e' vanificata dalla fine della pioggia, ma se avesse avuto 4-5 giri di carburante in piu' avrebbe potuto vincere. Pur partendo dalla 15? posizione. Non becca il dieci solo per la qualifica non immune da responsabilita'. Un mostro.

 

Heikki Kovalainen: 6,5 - Un enigma. Non si capisce come sia possibile che piu' parte avanti meno riesce a rendere. A Monza aveva un'occasione d'oro per conquistare la vittoria, unico dei big a partire nelle primissime posizioni, eppure non riesce a tenere la scia di Vettel, che per quanto bravo ha pur sempre 21 anni e guida una Toro Rosso. Si limita al compitino, tenendo la seconda posizione e girando senza infamia e senza lode. Le recriminazioni sulle temperature di gomme e freni lasciano il tempo che trovano, alla luce della prestazione del compagno di squadra. Ma forse pure qui e' una questione di attributi. E dire che lo scorso anno, nella gara piu' bagnata della stagione, con una modesta Renault arrivo' secondo tenendosi dietro il futuro campione del mondo. Boh.

 

 

Nick Heidfeld: 7 - Chiude al quinto posto dopo essere partito dalla decima posizione in griglia. Benissimo. Il suo compagno di squadra, che partiva dietro di lui, e' pero' salito sul podio. Male. La valutazione della sua prova passa per forza di cose attraverso un bilancio tra questi due elementi, ma a prevalere sono gli aspetti positivi. Si fa fregare da Kubica in partenza, infatti, ma poi e' bravo a resistere il piu' possibile agli attacchi di quasi tutti i piloti che gli arrivano in scia. Senza commettere errori, e non e' cosa da poco, perch? girare in condizioni limite guardando sempre gli specchietti non e' facile. Alla fine contiene Massa e conquista un quinto posto che definiamo positivo, perch? ci restituisce un pilota grintoso e motivato. Tappo.

 

Robert Kubica: 8 - Concreto come un muro in cemento armato, ottiene un terzo posto che gli permette di staccare Raikkonen nella classifica del mondiale. Parte stracarico di benzina, e nonostante questo riesce a passare Heidfeld. Poi inizia a martellare con costanza buoni tempi, cercando di non farsi coinvolgere in duelli sterili e tenendosi ben fuori dai guai. La strategia a una sosta singola lo aiuta, monta le intermedie al momento giusto e alla fine si ritrova sul podio, senza troppo spettacolo ma con tanta sostanza. In questa gara e' stato uno dei pochi a non cadere nella tentazione di fare del cinema. Saggio.

 

 

Jarno Trulli: 6 - Gara jellata, vittima di una strategia sfortunata. Partiva infatti per una sosta singola, ma dopo il primo stop e' costretto ad un'ulteriore fermata per montare le gomme intermedie. La sua gara di fatto finisce li'. Peccato, perch? era risalito fino al quarto posto e poteva finire tranquillamente in zona punti. In gare come queste serve anche fortuna, e lui purtroppo non ha mai brillato in questo settore. Comunque non commette errori, e viste le condizioni della pista non e' poco. Chiude 13?, ma la sufficienza (magari stiracchiata) ci sta. Sfigato.

 

Timo Glock: 6,5 - Anche lui vittima di una strategia sfortunata anzicheno', chiude all'undicesimo posto una gara tutt'altro che monotona. Ingaggia duelli con chiunque gli arrivi sotto tiro, sia davanti che dietro. Sgomita, si sbatte, sbaglia, recupera, sorpassa, viene infilato. Mette anche due ruote sull'erba per resistere ad Hamilton, indomabile come Davide contro Golia. Certo, rispetto alla ben nota storia finisce diversamente... e poi forse e' eccessivo scomodare pure la Bibbia per un episodio tutto sommato marginale nello sviluppo della gara... pero' insomma... come ve lo dobbiamo dire? C'e' piaciuto, davvero, nella sua determinazione, a tratti allucinante quanto affascinante. Stoico.

 

 

Mark Webber: 6 - In un weekend dall'andamento imprevedibile anche lui ha davvero molto da recriminare. Scattando dalla seconda fila avrebbe la possibilita' di tentare il colpaccio, e nella prima parte di gara occupa le primissime posizioni. Poi, pero', il primo pit stop lo rispedisce alle spalle di Alonso e Kubica, sensibilmente piu' lenti, e la sua aggressiva strategia viene praticamente vanificata dall'impossibilita' di passare i due piloti che lo precedono. Perde una marea di tempo e subisce un sorpasso da cineteca da Hamilton quando l'inglese con gomme fredde lo sopravanza alla Roggia in sbandata, quasi come in un rally. Nel finale prova a riavvicinarsi al pilota Mclaren e tenta il controsorpasso, ma la reazione dura di Lewis lo convince ad accontentarsi dell'ottavo posto. Un punto e' meglio di niente, anche se l'obiettivo era molto piu' ambizioso. Deluso.

 

David Coulthard: 5 - Piu' che un pilota sembra una variabile impazzita, il granello di polvere che fa saltare l'ingranaggio perfetto, la microcrepa che da' origine al disastro. In gara ne combina di tutti i colori, dal primo all'ultimo giro. Si gira a Lesmo, si tocca con Fisichella, sbatte con Nakajima... insomma, piu' che un pilota di F1 sembra un bullo di periferia sull'autoscontro. Figura gia' patetica di suo, figuriamoci se applicata al piu' vecchio della compagnia. Non e' detto che sia sempre colpa sua, ma il concetto e' lo stesso di molti, troppi Gp di quest'anno: se sei il piu' esperto NON e' possibile che in ogni incidente tu ci sia sempre di mezzo. Oscar Wilde diceva: ?L'esperienza e' il nome che diamo ai nostri errori?. Probabilmente quello che David da' loro e' un altro: visto che sta per diventare papa', gli consigliamo uno di quei libri con l'elenco dei nomi per i nascituri. E' vero, a fine stagione si ritirera', ma non e' mai troppo tardi... Ignorante.

 

 

Nico Rosberg: 5,5 - Dopo una qualifica spettacolare e una fase iniziale di gara nelle prime posizioni, chiude addirittura al quattordicesimo posto. Motivo? Un'errata scelta di gomme, che lo costringe ad una sosta supplementare per montare le gomme intermedie. Vanifica cosi' la possibilita' di conquistare punti preziosissimi, in una giornata con condizioni che molto difficilmente potranno ripetersi da qui alla fine della stagione. Sfortuna, certo, ma dato che l'errore strategico e' avvenuto alla sua seconda sosta, dove quasi tutti hanno montato le intermedie, forse sarebbe stato giusto rischiare un po' di piu'. Conservatore.

 

Kazuki Nakajima: 5,5 - Finisce davanti al suo compagno di squadra, ma pure lui patisce le condizioni della pista. In effetti questa gara per molti piloti sembra un po' quella delle occasioni mancate, principalmente per via di strategie sciagurate. Nel suo caso, pero', oltre a tutto questo il problema ha un nome, un cognome e una croce di Sant'Andrea sul casco: David Coulthard, con il quale si tocca in Parabolica danneggiando la vettura. Un incidente di gara, certo, ma evitabile, e soprattutto pericoloso se si considera la quantita' di detriti che sono rimasti in traiettoria. Concorso di colpa, insufficienza salomonica, ma non una vera bocciatura. Cosi' cosi'.

 

 

Fernando Alonso: 7,5 - Non ti puoi sbagliare: se c'e' da lottare, da azzardare, lui non si tira mai indietro, come quei calciatori tutti sostanza che sgomitano e si sbattono per recuperare palloni su palloni. Solo che, oltre a generosita' e polmoni d'acciaio - volendo portare avanti il paragone calcistico - Fernando ha pure i piedi e la fantasia di un fuoriclasse. E anche stavolta e' tra i primi a montare gomme intermedie sulla pista che si asciuga, un azzardo che paga e che lo porta ai piedi del podio, su una pista che piace alla Renault quanto a lui sta simpatico Lewis Hamilton. E, per non smentirsi, regala ancora una volta la battuta piu' bella del weekend: ?Fernando, perche' Hamilton sta girando con la pioggia mentre tutti sono ai box?? ?Perch? ha le palle?. Se non fosse cosi' abile al volante, un posto a Zelig non glielo toglierebbe nessuno, garantito. Impagabile.

 

Nelson Piquet jr: 6 - Parte con un carico di benzina degno di una portaerei, e nella prima parte di gara fatica a tenere la vettura in strada. Con il passare dei giri le cose migliorano, ma non cosi' tanto da portarlo in zona punti, nonostante una strategia corretta. Lui ci mette del suo con un paio di svarioni di troppo, ma a differenza del Belgio stavolta riesce a portare la vettura al traguardo, e per un esordiente e' gia' un buon risultato. Stiracchiata, stiracchiatissima, ma la sufficienza ci sta. Anche perch? sul suo risultato pesa anche il piazzamento nella lotteria delle qualifiche. E poi in molti, piu' esperti, sono andati piu' piano di lui. Pulcino.

 

 

Jenson Button: 5,5 - Lui dice che nella parte centrale della gara stava segnando buoni tempi prima di essere rallentato da Coulthard. A parte che in questa corsa in molti sembrano prendersela con lo scozzese (un bersaglio troppo facile...), ci pare onestamente una giustificazione un po' ballerina. Specie se guidi una Honda, condizione che gia' porta con s? tutte le scusanti del caso. Certo e' che la squadra sembra azzeccare la strategia giusta, montando le gomme corrette, ma lui non riesce ad arrivare piu' in la' di uno scialbo 15? posto. Ha anche dichiarato di essersi divertito nell'ultimo stint. Sicuramente e' un tipo che si accontenta di poco. Beato lui.

 

Rubens Barrichello: 5,5 - A Silverstone aveva osato, montando gomme da bagnato, e l'azzardo aveva pagato portandolo addirittura sul podio. Perch? non riprovarci, si saranno detti al box Honda. E infatti e' il primo a montare gomme intermedie, scelta che dopo un'iniziale difficolta' paga alla grande. Ma non basta: decisi piu' che mai a tentare il colpaccio, e non soddisfatti di aver portato Rubens ai margini della zona punti, in Honda osano l'inosabile: montano cioe' gomme da asciutto. Va bene che chi non risica non rosica, ma l'azzardo e' palesamente esagerato. E, infatti, il brasiliano perde malinconicamente posizioni fino al 17? posto finale. Siccome in macchina c'era lui, e' impossibile che non abbia avallato le decisioni del box con le sue indicazioni. Cosi' come, a questo punto, e' impossibile assegnargli la sufficienza. Esagerato.

 

 

Sebastian Vettel: 10 - E' possibile tirar fuori qualcosa che non sia gia' stato detto o scritto? Utilizzare cioe' aggettivi che non siano "perfetto", "fenomenale", "spettacolare", "grandissimo" o roba simile? No, probabilmente no. Ma solo e soltanto perch? la sua impresa e' di quelle che entreranno nella storia della Formula 1. E non e' retorica, davvero. Aiutato da condizioni-limite in qualifica, in gara corre da campionissimo, freddo come un veterano nel non accusare la pressione del trovarsi in testa dall'inizio alla fine ma grintoso come un giovanissimo nel girare sempre al limite, rifilando con una facilita' disarmante secondi su secondi al secondo (scusate...) in classifica, che peraltro guida una Mclaren. Probabilmente per ritrovare l'ultima vittoria di un outsider vero bisogna risalire al 2003, quando in Brasile vinse Fisichella con la Jordan, o al 1996, GP di Monaco, dove dalla roulette usci' Panis con la Ligier. Ma si tratta di GP rocamboleschi, con vincitori figli di circostanze incredibili. A Monza, invece, il ragazzino (da non confondere con il 'ragazzino' di Baldisserriana memoria...) ha dominato, anzi Dominato, gara e weekend. Incredibile. Complimenti, davvero.

 

Sebastien Bourdais: 5 - Nel giorno del trionfo di Vettel, lui perde l'ennesima occasione per mostrare di essere ancora un campione. Certo, si ritrova in fondo al gruppo prima ancora di partire, per colpe probabilmente non sue. Un handicap non da poco. Ma, dannazione, finire 18?, e penultimo, quando il tuo compagno di squadra vince, non e' accettabile. Non pensiamo di pretendere la luna da un pluricampione ChampCar se, in una giornata come questa, ci aspettiamo qualche sprazzo di classe. Invece e' proprio cosi'. Una mesta processione fino al traguardo, priva di acuti e senza la minima impennata d'orgoglio. No, cosi' non va. Non scendiamo sotto il 5 solo nella speranza che il patatrac prima del via non sia colpa sua. Delusione.

 

 

Giancarlo Fisichella: 5 - Con estrema immodestia, ci arroghiamo il ruolo di Dea della Giustizia e cerchiamo di soppesare i piu' e i meno della sua prestazione. Tra i piu' figurano la splendida qualifica e una prima parte di gara grintosissima, nella quale resiste per molti giri a Raikkonen con orgoglio, tenacia e bravura. Di meno ce n'e' uno solo, ma pesantissimo: il contatto con Coulthard, che gli costa nell'ordine l'ala anteriore e la gara. Il meno, dicevamo, e' gravissimo, perch? non e' normale tamponare un avversario dopo che quest'ultimo ti ha appena sopravanzato. Ed e' anche inelegante, a dir poco, prendersela con lo scozzese accusandolo di essersi ?piantato dopo il sorpasso?. Dichiarazioni a parte, non e' possibile che un pilota della sua esperienza sia l'unico nella lista dei ritirati in una giornata dove poteva finire a punti. Peccato, ma nella bilancia il meno pesa tantissimo. Sconsiderato.

 

Adrian Sutil: 5 - A differenza del compagno di squadra, conduce una gara senza acuti e senza errori marchiani. Purtroppo, pero', anche lenta e incolore. L'unica nota da rimarcare e' il fatto che all'ultima sosta gioca la carta delle gomme da asciutto. Giusto provarci, essendo ultimo. Il risultato pero' non cambia. Speriamo che almeno la mossa della squadra gli abbia evitato la noia di girare malinconicamente solo, introducendo nella sua corsa una nuova variabile. Come dite, e' un po' poco? Ma no, dai, basta solo sapersi accontentare. Del resto chi, pur di stare in F1, guida una Force India, da questo punto di vista non ha proprio nulla da invidiare a nessuno. Ascetico.

 

Manuel Codignoni

www.f1grandprix.it

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Sebastien Bourdais: 5 - Nel giorno del trionfo di Vettel, lui perde l'ennesima occasione per mostrare di essere ancora un campione. Certo, si ritrova in fondo al gruppo prima ancora di partire, per colpe probabilmente non sue. Un handicap non da poco. Ma, dannazione, finire 18?, e penultimo, quando il tuo compagno di squadra vince, non e' accettabile. Non pensiamo di pretendere la luna da un pluricampione ChampCar se, in una giornata come questa, ci aspettiamo qualche sprazzo di classe. Invece e' proprio cosi'. Una mesta processione fino al traguardo, priva di acuti e senza la minima impennata d'orgoglio. No, cosi' non va. Non scendiamo sotto il 5 solo nella speranza che il patatrac prima del via non sia colpa sua. Delusione.

Critiche fatte in questa maniera mi sembrano assurde, Bourdais non ? partito semplicemente in fondo al gruppo, ma quando gli altri stavano per finire il loro secondo giro (pi? di UN GIRO di ritardo, quasi due). Vorrei proprio capire che sprazzo di classe ci si poteva aspettare, che andasse molto pi? veloce di Vettel e si sdoppiasse?

Comunque io gli darei un "senza volto" e "sfortunato" (difficile che sia stato lui a far spegnere il motore, dato che ci sono voluti vari minuti per farlo ripartire).

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