ogil
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Scusate ma se il problema alla PU era emerso già negli ultimi 2 giorni a Barcellona e non sono riusciti a risolverlo, come è possibile che ci riescano nelle due settimane che ci separano dal Bahrain?
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Ecco, io per esempio non mi fido molto dell'imparzialità di Pirelli. Ciò non toglie che non deve essere un alibi per la pessima prestazione della Ferrari.
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Intanto gironzolando in rete, ho trovato questo messaggio di un tipo che sembra avere "contatti" a Maranello. Lo riporto: "Ieri pomeriggio ho sentito alcuni amici che gravitano in quel di Maranello e qualcuno si è lasciato scappare indiscrezioni sulle rotture verificatesi durante i test di Barcellona,problematiche non pienamente risolte nei giorni scorsi. Da qui il mistero sullo scarso rendimento del motore di Vettel"
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Ho spulciato tutte le dichiarazioni che ho trovato in rete e su praticamente tutti i giornali (sportivi e non) di Binotto. Una serie infinita di "ci hanno sorpreso", "siamo mancati", "dobbiamo vedere", dobbiamo analizzare", "bisogna capire", "c'è molto lavoro da fare", "valuteremo cosa fare", ecc. ecc. ecc.. Non si fa alcun riferimento ad un problema specifico o ad un'idea di dove e come intervenire. Al di là del risultato, è questa - per usare le parole della Gazzetta dello Sport - la cosa preoccupante. Il fatto che non sappiano cosa fare.
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Leggendo tutti i post e i redderit mi sono fatto l'idea che a Melbourne il problema sia stato non duplice ma triplice: 1) PU 2) Ala anteriore 3) Set Up con la 1 e la 3 strettamente collegate. Mi viene in mente una dichiarazione di Toto Wolf durante i test quando disse: "per quanto riguarda l'ala anteriore, noi abbiamo seguito una filosofia, la Ferrari una filosofia completamente diversa. Il Mondiale dirà chi ha avuto ragione". A quanto pare, da quanto emerso a Melbourne, c'è il serio rischio che abbia avuto ragione la Mercedes e la cosa sarebbe un disastro perchè come ha detto qualcuno non è che si smonta l'ala anteriore che c'è oggi e se ne monta una completamente riprogettata e abbiamo risolto. Tutta la macchina è progettata attorno a singoli fondamentali elementi e uno di questi è proprio l'ala.
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Ciao Rio, è semplicemente il soprannome con cui mi chiamavano gli amici quando ci cimentavamo in qualche gara di Kart.
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La questione del set up non è credibile così come non appare credibile il semplice ricorso ad una mappatura più conservativa. Mi spiego. Se problemi di affidabilità hanno costretto ad una mappatura più conservativa che rilassava le prestazioni ma preservava il motore, Vettel doveva saperlo che andava piano per quello. Perchè allora ha chiesto "perchè andiamo così piano?". E se anche se ne fosse scordato, il muletto avrebbe potuto benissimo rispondere che il motivo era che era stata adottata la strategia a, b, c , d o quella che volete. Invece il muletto, molto spontaneamente e onestamente, ha risposto "non lo sappiamo". Io credo, quindi, che i problemi siano molto seri, che riguardino la progettazione di base della macchina, evidentemente nata male, e che pertanto non sappiano come e dove metterci mano.
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Non sono un ingegnere ma per quel poco che capisco mi sembra chiaro che la macchina, al di là dei buoni risultati conseguiti nei test, sia nata con seri problemi di base. Il fatto che come diceva qualcuno Vettel non è mai riuscito a completare una simulazione gara è alquanto significativo. Perciò bisogna andare a monte dei problemi. La Ferrari, con le risorse che ha disposizione, può azzeccare l'anno in cui è un pò più vicina o un pò più lontana dalla Mercedes, ma bisogna guardare in faccia la realtà. Gli Ingegneri della Ferrari non dispongono della preparazione e delle conoscenze tecniche per far vincere un mondiale a Vettel (o chi per lui). Ci sarebbe bisogno di un Newey, o di qualche Ingegnere Mercedes ma giustamente questi se li tengono ben stretti. Lo dimostra il fatto che quando ad un certo punto della stagione, la Mercedes accelera sullo sviluppo della macchina, la Ferrari non è più in grado di stargli dietro, come successo lo scorso anno. L'unica speranza è che l'anno in cui la Ferrari è più vicina vada tutto per il verso giusto a noi e molto per il verso sbagliato a loro, ma non è facile.