Vai al contenuto

team Lotus

Inactive
  • Post

    139
  • Spam

  • Iscrizione

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di team Lotus

  1. Bella garaaaaaaaaaaaa " i migliore ? Schumacher, peccato x Kimi, pensare che il prox anno Alonso avr? quel bidone di macchina, Alonso bravo e determinato". comunque il mondiale lo vince chi sbaglia meno, oggi la Renault ha sbagliato ed ha pagato. :aham:
  2. team Lotus

    Lotus story

    ciao FILIPPO cercher? di fare qualche ricerca.
  3. team Lotus

    Lotus story

    LOTUS 88 Correva l?anno 1981 quando Chapman present? la sua rivoluzionaria LOTUS 88, ed ? stato il vero interrogativo di quell?anno, il nuovo regolamento vietava le minigonne e Colin invent? il doppio telaio, dove poteva sfruttare l?effetto suolo anche senza le, citate in precedenza, minigonne. Chapman anche questa volta e riuscito a stupire tutti ?interpretando? liberamente il regolamento internazionale, in modo tale da poter sfruttare ulteriormente dei benefici dell?effetto suolo. Ma questa sua genialit? non ? molto piaciuta ai suoi colleghi tanto ? che a Long Beach, al termine della prima sessione di prove cronometrate, si ? pensato bene di mettere al bando la nuova Lotus 88, considerata da tutti ?irregolare?. E l?appello rigettato a Parigi n? ? stato l?ultimo atto di burocratico tab? purtroppo mantenuto. Chapman dichiara che nella f1 facevano ?chi comanda di pi?? come si suol dire. Come era strutturata la Lotus 88? cos? si presenta completa completa di tutte le sue parti, la Lotus 88 Chapman l?ha definita:?un esercizio di sviluppo delle sospensioni? ecco il telaio esterno, con il suo sistema di sospensioni. Sopporta i carichi aerodinamici, e su di esso poggia la carrozzeria. Le tre ordinate trasversali sono in acciaio. la parte principale della carrozzeria fa largo uso di fibre di carbone in sanwich con honeycomb di kewiar e di nomex infine, ecco il telaio vero e proprio, costruita con largo uso di fibre di carbonio e kewlar. Non deve sopportare carichi aerodinamici, quindi le sospensioni pensano solo alla tenuta di strada.
  4. Forme suggestive e design ammiccante: da una prima occhiata al nuovo prototipo "Iroc", ? questo che emerge. In realt?, la Volkswagen ha riempito questa sportiva di molti contenuti che presto saranno applicati alla normale produzione di Wolfsburg. Tanto per cominciare, questo prototipo altro non ? che l'embrione attorno al quale nascer? la nuova "Scirocco", sportiva accessibile che vedr? la luce non prima della seconda met? del 2007: le forme della carrozzeria dovrebbero restare fedeli a quelle proposte dalla "Iroc" per almeno il 60%. Frontale compreso, chiaramente, la cui forma verr? ripresa anche da tutte le altre auto sportive del marchio; e questo ? un altro importante contenuto che lasciare intuire il futuro produttivo della "Iroc". Questo prototipo (colore "verde vipera", come la prima "Scirocco", presentata 33 anni fa) monta un propulsore a quattro cilindri capace di 210 CV, ottenuti grazie all'applicazione della nuova tecnologia "Twincharger", gi? apprezzata sul "1400" che equipaggia la "Golf GT"; comunque, la gamma dei motori a benzina (tutti "Twincharger") potrebbe comprendere anche una versione d'attacco da meno di 150 CV. In Volkswagen tengono a sottolineare che la nuova "Scirocco" sar? un'auto capace di offrire prestazioni divertenti proprio mediante questa innovativa tecnologia, che coniuga un compressore volumetrico che spinge ai bassi regimi con un turbocompressore che lo sostituisce a quelli pi? alti. Se queste sono le audaci premesse, c'? da scommettere che le Volkswagen del futuro saranno tutt'altro che scontate. QUATTRORUOTE
  5. team Lotus

    Chi è Il Miglior Pilota Italiano Adesso?

    Liuzzi meglio di Fisico e Jarno staremo a vedere
  6. team Lotus

    Le Vetture Più Brutte F1

    si ce ne sono delle brutte ma credo che la + brutta ? la Ensign N179 del 1979: :nauseato:
  7. team Lotus

    LA F.1 PIU' BELLA

    LOTUS 72 LOTUS 79 FERRARI 312 T2 BRABHAM BT46 TYRRELL P34
  8. team Lotus

    L'uomo Simbolo Della F1, Di Oggi E Di Ieri

    non hai messo villeneuve come uomo simbolo,e hai messo moss e gonzales e anche raikkonen che non hanno vinto niente peterson e hunt simboleggiano la f.1 piu' di villeneuve? Dove guarda ce l'ho messo :huh: ....Scherzetto, l'ho corretto, scusatemi una dimenticanza imperdonabile, pensare che ho visto in diretta il suo incidente e la notizia della sua morte . scusate ancora. Comunque non ho detto che Peterson ? meglio o peggio di Villeneuve, anche se ce da discutere su questo, ma io ho dato la votazione secondo il decennio, X me Schumacher ? il migliore, ma del suo tempo non di tutti i tempi.
  9. team Lotus

    Alfa Romeo 8C Competizione

    bellissima Scusa Minardi, ma da quando sei moderatore? :aham:
  10. team Lotus

    L'uomo Simbolo Della F1, Di Oggi E Di Ieri

    Anni 50 Ascari, Fangio, Gonzales, Moss Anni 60 Clark, G. Hill, Beabham, Sortees, Stewart Anni 70 Fittipaldi, Lauda, Hunt, Peterson Anni 80 Mansell, Senna, Piquet, Prost, G. Villeneuve Anni 90 Schumacher, Hakkinen, Senna. Anni 90 Schumacher, Alonso, Raikkonen. quanto riguarda i personaggi: Colin Chapman poi il vuoto
  11. team Lotus

    Tutti pazzi per la 500

    la nuova 500 ? la Ka la base ? la stessa la fanno in collaborazione.
  12. team Lotus

    LANCIA FULVIA 2007

    http://mitolancia.altervista.org/fulvia03.html Futuro Passato
  13. team Lotus

    ALFA ROMEO SPIDER

    Il quarto modello della "famiglia 159" ? di sicuro quello pi? rappresentativo per la Casa del Biscione. Nella tradizione Alfa Romeo infatti lo Spider ha sempre occupato un posto di rilievo in quanto ha sempre rappresentato l?espressione ?libera ed emotiva? dell?auto, dalla Giulietta Spider degli anni 50 passando per il Duetto fino al modello degli anni Novanta. Essenziale e semplice. Sotto questo spirito nasce la nuova Alfa Spider, naturale evoluzione delle versioni spider realizzate dall?Alfa Romeo nella sua lunga storia, vetture che da sempre regalano grandi emozioni, assicurano il massimo del piacere di guida e coniugano una linea da sogno con le prestazioni di motori potenti ed elastici. E la nuova Alfa Spider non fa eccezione confermando quel carattere ?essenziale e semplice? di un vero spider unito alla superiorit? tecnologica che contraddistingue la ?nuova generazione Alfa?. Eleganza Pininfarina. Sviluppata da Pininfarina in collaborazione con il Centro Stile Alfa Romeo, il modello si fa apprezzare immediatamente per l?inconfondibile ?eleganza italiana?, uno stile che preannuncia il piacere di una guida sportiva nel pieno rispetto della tradizione del Marchio. Pur mantenendo il frontale coerente con l?ultima generazione Alfa Romeo, la nuova Alfa Spider esprime la continuit? evolutiva degli spider Alfa Romeo che hanno fatto la storia dell?automobilismo mondiale. Ecco allora le linee filanti della vettura che sembrano invitare l?osservatore a seguirne tutto il perimetro esaltato dalla forma pulita. La fiancata ? ?dinamizzata? dalla superficie concava che l?attraversa mentre ?muscolosi? passaruota esprimono la sua vocazione sportiva pur conservandone eleganza e leggerezza stilistica. Inoltre, il posteriore ? alleggerito dalle ?pinne? e dalla pianta rotonda di baule e paraurti. Cockpit sportivo e tecnologico. L'abitacolo della nuova Alfa Spider si presenta come un ambiente accogliente e molto sofisticato, grazie all?impiego di materiali pregiati ed all?adozione di contenuti di valore (di serie a seconda delle versioni): dal climatizzatore automatico bi-zona ai comandi della radio sul volante, dal VDC al cruise control, dal navigatore a mappe con funzione bird-view al sistema Blue&Me. Solo benzina, nel segno della tradizione. Per il momento sono previsti due propulsori a benzina JTS (2.2 da 185 CV e 3.2 V6 Q4 da 260 CV), abbinati a un cambio meccanico a 6 marce con impostazione sportiva, ma chi sa se e quando anche sotto il cofano della spider Alfa Romeo trover? posto il potente 2.4 JTDm da 200 CV? Performance di assoluto rilievo sono assicurate anche grazie alle sospensioni a quadrilatero alto davanti e Multilink dietro. All?elevato comfort di marcia, poi, l?Alfa Spider aggiunge un assetto sportivo e l?adozione della trazione integrale ?Alfa Romeo Q4? evoluta disponibile solo sulla versione 3.2 V6 Q4 da 260 CV. Trazione integrale intelligente... Alfa Spider 3.2 V6 Q4 propone la trazione 4x4 permanente con tre differenziali. Si tratta del nuovissimo ?Twin Diff.? che rappresenta l?ultima evoluzione del Torsen C. In particolare, il differenziale centrale ? un Torsen C con la novit? di racchiudere al proprio interno il differenziale anteriore, una soluzione che assicura notevoli vantaggi di ingombri e di peso nonch? di prestazioni. Esso, infatti, sfrutta le forze create dal differenziale anteriore sia per aumentare il proprio effetto di bloccaggio (35% in tiro e 45% in rilascio) sia per creare un certo effetto autobloccante anche sull?anteriore (fino al 20%) con il conseguente miglioramento della motricit? e della stabilit? in curva. La ripartizione di coppia di base del sistema Q4 ? a prevalenza posteriore (43/57) per dare una maggiore sportivit? e, grazie al proprio effetto di bloccaggio, il differenziale centrale ? in grado di mandare, istante per istante, la coppia motrice all?assale con maggiore aderenza a terra. Questo permette di passare, dalla ripartizione di coppia iniziale, ad una ripartizione centrata sull?anteriore (72/28) o ad una ripartizione centrata sul posteriore (22/78) in modo automatico, rapido e continuo, secondo le aderenze e gli slittamenti delle quattro ruote. Il sistema ?Quattro ruote motrici Alfa Romeo Q4? opera una ripartizione permanente e dinamica della trazione sulle quattro ruote, raggiungendo cos? il massimo livello di sicurezza attiva. Insomma, il sistema Q4 interpreta le quattro ruote motrici secondo la filosofia Alfa Romeo: un sistema sostanzialmente ?meccanico? cui viene aggiunto il contributo della tecnologia elettronica pi? avanzata, per garantire il massimo comfort e piacere di guida, associato alle migliori prestazioni e alla sicurezza totale. Dal tessuto Alfatex alla pelle pieno fiore Frau. La gamma della nuova Alfa Spider nasce incrociando due motori, 2 allestimenti; 10 colori di carrozzeria; e 4 ambienti interni in tessuto floccato, Alfatex, pelle e pelle ?pieno fiore? Frau. Inoltre, la gamma dell?Alfa Spider offre a tutti i clienti, anche ai pi? esigenti, l?opportunit? di scegliere tra diversi contenuti che, da una parte, enfatizzano la versatilit? del modello, dall?altra rispondono alle esigenze funzionali ed emotive di qualunque cliente. Il primo allestimento propone di serie computer di bordo, climatizzatore manuale, specchi retrovisori elettrici, chiave elettronica pulsante di avviamento sulla plancia, VDC, cerchi in lega da 16?, interni in tessuto floccato, Knee-Bag (per il guidatore) e radio con lettore CD. A questo gi? ricco equipaggiamento, il secondo allestimento aggiunge il climatizzatore automatico Bi-zona, i cerchi in lega da 17?, i comandi della radio sul volante, gli specchi ripiegabili elettricamente, gli interni Alfatex, le finizioni in alluminio serigrafato, il sensore parcheggio posteriore, il Cruise control e i sensori di pioggia, crepuscolare e antiappannamento. Insomma, sicura, potente e dallo stile affascinante, Alfa Spider segna un ulteriore passo in avanti nel campo degli spider, un particolare segmento che da sempre vede Alfa Romeo giocare un ruolo da protagonista
  14. team Lotus

    Tutti pazzi per la 500

    io la adoro la 500, credo che anche la nuova, che uscir? nel 2007, far? un ottimo successo, proprio come la MINI. ecco la 3+1
  15. Alla Lotus sono pronti per affrontare il futuro con i carburanti "Verdi". E' stata presentata la nuova Lotus Exige 265E, che senza tradire la tradizione racchide nel nome tutti gli aspetti rilevanti, in particolare la potenza approssimativa che sviluppa, ovvero 268 CV, e la propensione a girare con biocarburante E85, ovvero una miscela di etanolo (85%) e benzina (15%). Per fare ci? i tecnici della Lotus Engineering hanno adattato l'unit? 2ZZ VVTL-i nella versione sovralimentata, per ottenere una maggiore efficienza con il nuovo carburante. I dati che si sono evidenziati nelle prove sono di 3.9 secondi per il lancio ai 100 orari, e 9.2 secondi per arrivare fino ai 160, la spinta si esaurisce infine a 254 km/h. Oggetto della cura ? stato ovviamente il sistema di alimentazione, con la modifica degli iniettori (allargati) ed un ricalibrazione del motore. A questo si sono aggiunti due ulteriori iniettori all'ingresso del compressore, che aumentano la portata di carburante quando il motore ? sotto carico ad alti giri e con il vantaggio di raffreddare ulteriormente l'aria prima della combustione. Nonostante le modifiche il modello con cui confrontare questa 265E ? il modello Exige S, rispetto al quale l'incremento ? spaventoso, perch? ai 47 CV in pi? che si riescono a ricavare si aggiungono i 34Nm (coppia massima 249Nm) disponibili nella stessa gamma di giri. Si tratta di incrementi del 21% e del 16% che sui 930 kg di massa tanto male non fanno. Sembrerebbe tutto rose e fiori, ed in effetti non ci si sbaglia di molto, ma se si vuole trovare il difetto allora diciamo che con un pieno si imbarca una quantit? di energia inferiore rispetto alla benzina fossile e questo si traduce in soste pi? frequenti dal benzinaio oppure ai box ed in una gara di durata la cosa ? meno piacevole. L'ultima nota stonata ? il fatto che questo esemplare unico rappresenta un lavoro di ricerca, e non la presentazione dell'ultimo modello della gamma. Molti altri dettagli li trovate direttamente sul sito ufficiale. Via | groupLotus
  16. team Lotus

    firma

    la mia firma va bene?
  17. team Lotus

    il vostro giovane

    Rosberg
  18. team Lotus

    Incidenti Mortali (immagini molto forti)

    qui si vede l'appendice aggiuntiva, sopra l'alettone posteriore. nel 1969 il mondiale per Rindt non inizia nel migliore dei modi, passato alla Lotus dopo aver gareggiato con la Brabham, incappa subito in un terribile incidente nel circuito spagnolo di Montjuich. Infatti Colin Chapman, proprietario del team dove gareggiava Rindt, per aumentare la superficie portante dell'alettone posteriore utilizza della lamiera supplementare unita all'alettone con del nastro adesivo; i risultati di tale espediente non tardarono ad arrivare: al 9? giro Graham Hill compagno di squadra di Rindt perde l'alettone e distrugge la monoposto, inutile il tentativo dei meccanici di fermare Rindt che non vede le segnalazioni e al 20? giro perde l'alettone nello stesso punto di Hill decollando sui detriti dell'altra monoposto e finendo il suo volo a testa in gi?. Fortunatamente per Rindt solo rottura del setto nasale
  19. team Lotus

    Lotus story

    Secondo molti la Lotus 72 ? la formula uno del secolo, una tappa fondamentale nell'evoluzione tecnica delle auto da competizione. Gi? le cifre parlano chiaro, non solo ? la pi? vittoriosa ma anche la pi? longeva tra tutte le Formula 1 della storia, avvicinata solo dalla 49 e dalla Mc Laren M23 che, non a caso, ne rappresentava il perfezionamento. Sei stagioni quasi complete, sempre su livelli quanto meno dignitosi di competitivit?, rappresentano un record inavvicinabile, anche perch? in quegli anni i budget limitati costringevano i costruttori a sfruttare al massimo le qualit? delle vetture migliori. Ci? che per? rende unica questa formula uno, progettata attorno al leggendario motore Cosworth DFV, ? la sua architettura costruttiva. La Lotus 72 ? infatti la sintesi e la sublimazione di quanto di meglio fosse stato concepito nei decenni precedenti, come per esempio il telaio monoscocca, l'adozione del motore centrale posteriore con funzione portante e pi? in generale la filosofia tutta inglese della semplicit? e leggerezza che ne faranno il punto di riferimento dell'automobilismo moderno. Nel contempo questa leggendaria monoposto racchiudeva innovazioni importanti , come le sospensioni a barre di torsione e l'adozione dei freni entrobordo. La novit? pi? appariscente ? per? la dislocazione laterale dei radiatori per l'acqua, che permisero ai progettisti di conferire al modello il caratteristico profilo a cuneo. Si aprono cos? definitivamente le porte alla ricerca aerodinamica raffinata, che d'ora in avanti diventer? uno dei temi dominanti. Nata nel 1969 dal genio di Colin Chapman e Maurice Philippe, venne presentata nel 1970, suscitando subito grande interesse ma anche qualche dubbio. L'estrema pulizia e semplicit? delle sospensioni, e quel braccetto per il freno, lasciavano perplessi sulla solidit? del sistema. Subito per? si sospetta che quel cuneo possa essere un'arma imbattibile. Dice Stewart: "Siamo sinceri, se sar? molto, molto veloce, io non potr? farci nulla". Sar? buon profeta. Alla fine degli anni sessanta molti progettisti si erano concentrati nello sviluppo di F1 a trazione integrale. Anche Chapman e Philippe si erano cimentati su questa strada con la 63 ma i risultati non furono soddisfacenti. Con la 72 si tent? di ottenere gli stessi risultati di una vettura che avesse minime variazioni di assetto ma che mantenesse le caratteristiche di semplicit? e sensibilit? di guida di una vettura con trazione su 2 ruote. Cos? ricorda Maurice Philippe: " L'uso di radiatori laterali che consentisse una parte frontale continua e liscia era una mossa ovvia,anche se la loro area doveva essere maggiore rispetto a quella di uno unico anteriore. Freni entrobordo erano un'altra mossa ovvia per dare un basso peso non sospeso e sollevare la sospensione da coppie frenanti. Inoltre le sospensioni erano progettate per ridurre al massimo il rollio e l' "affondabilit?" di muso in frenata." Gli ultimi due obiettivi non vengono per? raggiunti e i primi passi della 72 sono difficili. la vettura ? poco maneggevole e in curva tende a sollevare la ruota interna. Si cerca di ovviare togliendo l'anti-beccheggio Di ritorno dal Gran Premio del Sud Africa, Rindt la prova a Snetterton ma la messa a punto ? problematica, tanto che, dopo averla portata all' esordio in Spagna, il pilota austriaco le preferisce la 49, con la quale vince a Monaco. Proprio a Jarama si erano manifestati i primi problemi ai freni legati al difficile smaltimento del calore. Durante le prove del Gran Premio di Spagna cede il materiale isolante che circonda i dischi anteriori provocando l'allentamento di sei bulloni di un lato, che poi si tranciano. Dopo un testacoda Rindt si era arrestato con un solo freno anteriore integro. Nelle prove del Gran premio d' Olanda Rindt, dopo aver provato la versione "C" opta per la "B", priva del sistema antibeccheggio che tendeva a irrigidire la sospensione e a rendere insensibile lo sterzo, gi? di per s? molto leggero. Con questa nuova soluzione, che diventer? la scelta definitiva, Rindt vince a Zandvoort il 21 giugno1970. A questa seguiranno le vittorie importanti di Clermont-Ferrand, dopo il ritiro di Ickx e Beltoise, di Brands Hatch, beffando ancora una volta Brabham all'ultimo giro (e con il sospetto di avere l'alettone posteriore pi? alto del consentito) e infine a Hockenheim, dopo uno splendido duello con la Ferrari di Ickx. Il 5 settembre, a Monza, la marcia di Jochen Rindt si arresta tragicamente. Durante le prove del sabato, alle ore 15.25 la Lotus 72 dell' Austriaco esce improvvisamente di pista all' imbocco della Parabolica schiantandosi contro il Guard-rail. L'inchiesta sull' incidente, avviata immediatamente dalla procura, identificher? la probabile causa nella rottura del braccetto del freno anteriore. La morte di Rindt, oltre a scatenare le solite polemiche sui pericoli delle corse, pone anche seri dubbi sull' affidabilit? della "filiforme" Lotus 72 Lo stesso Chapman viene messo sotto accusa dai tecnici e dalla stampa per l' ardita filosofia costruttiva che da sempre lo contraddistingue. Tutto l' ambiente, pur ammirandolo ritiene ormai poco sicure le sue creazioni. Helen, moglie di Stewart, riveler? dopo il ritiro del marito dalle competizioni, di non aver mai fatto pressioni su Jackie perch? smettesse di correre ma di avergli solo chiesto di non guidare mai una Lotus. La cattiva fama delle vetture inglesi ? ingenerosa ma sicuramente la ricerca dell' estrema semplicit? e leggerezza ha pericolosamente spinto pi? volte Colin Chapman verso i limiti estremi. Il 1971 ? per la 72 un anno di transizione. Dopo la scomparsa di Rindt, Chapman punta sul giovanissimo Fittipaldi, ancora acerbo ma destinato a maturare rapidamente. La Lotus 72 ? sicuramente competitiva ma i tecnici sono distratti dal progetto della 56 B azionata dal motore a turbina Pratt & Whithney , che verr? presto abbandonato dopo alcune fugaci apparizioni e un ottavo posto a Monza con Fittipaldi come miglior risultato. In questa occasione Chapman non venne in Italia, perch? incriminato dalla magistratura per l' incidente che aveva causato la morte di Rindt e il team ufficiale Lotus non s' iscrisse alla corsa. La vettura a turbina corse cos? con i colori giallo-neri del team World Wide Racing. Dopo un 1971 senza vittorie arriva il pronto riscatto nel 1972, quando Emerson Fittipaldi diventa, a 24 anni, il pi? giovane campione del mondo della storia. Cinque saranno alla fine i GP vinti dal Brasiliano che esalta il suo paese fino al delirio. Compare la nuova livrea nero-oro della John Player Special, destinata a diventare "un?icona" della formula uno, sponsor fedele della Lotus per molte stagioni. Quella che vince il titolo del 1972 ? la "D" che aveva esordito a Montecarlo nel'71. Philippe e Chapman avevano operato un passo indietro nello schema delle sospensioni posteriori. Infatti, i doppi trapezi vengono sostituiti con un semplice piccolo braccio superiore, due biellette inferiori e due puntoni. Tali interventi erano stati dettati da strane e non chiarite anomalie che si erano manifestate e ad esse si giunse per tentativi, correggendo la variazione di curvatura della convergenza. Con il modello "D" Fittipaldi comincia trionfalmente anche la stagione 1973 vincendo in Argentina e Brasile. Per Chapman sar? un? annata di grandi vittorie ma alla fine conquister? solo la coppa costruttori, mentre il titolo di campione del mondo finir? nelle mani di Jackie Stewart. Ben sette saranno i gran premi vinti dalla Lotus nel 1973, quattro dei quali con Ronnie Peterson. Considerato il campione del futuro, Colin Chapman punta decisamente su di lui per la stagione 1974, quando Fittipaldi preferisce firmare per la Mc Laren diretta da Teddy Mayer. Alla fine del 1973 si ritiene che la 72 abbia ormai terminato il suo ciclo e Chapman cerca di proporre una nuova strada con la 76, battezzata ufficialmente JPS/9 in ossequio allo sponsor, dotata di una rivoluzionaria frizione manuale, comandata da un pulsante posizionato sul cambio che attiva un servocomando idraulico. Il progetto si dimostra fallimentare, tanto che si deve ritornare alla vecchia 72, la quale dimostrer? ancora un buon livello di competitivit? con la versione "E" disegnata da Ralph Bellamy e Martin Ogilvie,che aveva esordito nella Corsa dei Campioni del 1973 e dimostratasi vincente nel corso di tutta quella stagione. In questa evoluzione si era intervenuti pi? che altro per adattare la 72 ai nuovi regolamenti del 1973 e a ci? provvide anche Martin Wade. La 72 E appare leggermente pi? affusolata ed ? pi? pesante per rispettare i nuovi limiti regolamentari. Diversi l' alettone posteriore e la presa d'aria a periscopio e nuovo il serbatoio dell'olio. Nel 1974 arrivano 3 vittorie con Ronnie Peterson: a Monaco dopo una fantastica rimonta, a Digione, con una corsa imperiosa e infine a Monza, dopo il mesto ritiro delle Ferrari. Questa sar? l?ultima vittoria della 72. Ormai incalzano le nuove ?stelle?, in particolare la McLaren M23, sua erede tecnica. Nel 1975 appare chiaro che la Lotus 72 non pu? pi? essere competitiva. Si cerca di rivitalizzarla varando la versione F, con modifiche alle sospensioni posteriori ma il miglior risultato sar? un quarto posto a Montecarlo. L?ultima corsa sar? il GP degli USA a Watkins Glen. Per la Lotus si chiude un?epoca di successi e si apre un periodo di crisi tecnica che finir? solo con l?avvento della 78 che inaugura "l?era wing car". Luigi P. LOTUS 72C 1970 LOTUS 72D 1972 LOTUS 72E\F 1973-75
  20. team Lotus

    Un fatto molto strano!

    x primo quando Johansson nel 1987 con la Mc Laren nelle prove, in Austria, alla curva Rindt, quando sbuc? un cervo e il pilota della McLaren lo prese in pieno. ecco la foto.
  21. Senna 1985 portogallo http://www.youtube.com/watch?v=DvNq0YXosdw Elio Lotus 91 1982 http://www.youtube.com/watch?v=-YF7zk1dV-w Lotus 79 Ford-Cosworth 1978 W.C.
  22. team Lotus

    La F1 Più Brutta

    non si vede niente Ehmmm... Questa non ? la Ferrari 126 C4M2, bens? la 126C3 con la quale Arnoux vinse un fantastico Gran Premio di Germania 1983 :aham: beh ce poca differenza sono brutte entrambi!
  23. team Lotus

    Lotus "Europa S"

    Riprende il nome di un modello storico, in vendita fra la met? degli anni Sessanta e la met? dei Settanta, la nuova Lotus "Europa S". Nelle intenzioni dei progettisti, la vettura, che segna il "ritorno" della mitica Casa inglese, dovr? differenziarsi dalle spartane "Elise" ed "Exige" ed essere pi? una "gran turismo" che un'auto prevalentemente da pista. Nell'abitacolo, dunque, ci sono addirittura gli interni di pelle, i tappetini e, udite udite, gli airbag per guidatore e passeggero. Fortunatamente, resta intatta la filosofia delle "sorelline": impiego di materiali "nobili" e leggeri (dall'alluminio per il telaio ai materiali compositi per i pannelli della carrozzeria) e peso ridotto al minimo, inferiore alla tonnellata. La "Europa S", che non deriva dalla piattaforma di "Elise" ed "Exige", ? una coup? a due posti con motore centrale turbo di 2.0 litri da 200 CV e 263 Nm di coppia massima a 4200 giri (il 90% ? disponibile gi? a 2000 giri). Secondo la Casa, questo si traduce in uno "0-100" coperto in circa 5,5 secondi e in una velocit? massima prossima ai 225 all'ora. La produzione della "Europa S" dovrebbe incominciare nel luglio del 2006 nello storico stabilimento britannico di Hethel; sul mercato, la vettura dovrebbe costare pi? di 50.000 euro.
  24. team Lotus

    I GP che non dimenticherò mai!

    Se non sbaglio ? il GP di Monza dove mor? il comissario di pista.
×