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gio66

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  1. http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_...44f02aabc.shtml
  2. gio66

    Andare a raMengo

    Non so se ? la sezione giusta ma mi sembra la pi? appropriata. Lascio giudicare ai moderatori se l'argomento ? troppo borderline e, nel caso, se ? meglio chiudere/cancellare la discussione. http://www.circus/2010/01/circus-f1-intervista-ronny-mengo-sport-mediaset.php
  3. gio66

    Il mio primo test di F1.

    Oggi pomeriggio, ore 17.30. Esco dal lavoro e trovo una chiamata sul cellulare. E' Roberto del Target Racing: "Appena hai mezz'ora prendi il casco e la tuta e vieni qua. Mi serve un pirlota XXL per la macchina di Damon Hill" Non me lo faccio ripetere 2 volte, mi scaravento a casa e poi, di corsa, arrivo alla scuderia. Appena entrato vengo accolto dagli sguardi sorpresi (eufemismo, trattenevano le risate a stento) dell'equipe del team WCR che sta terminando l'assemblaggio della nuova vettura per il campionato prototipi usufruendo della struttura di Venieri. Ed ecco Roberto: "Vieni, vieni! Siccome il sedile della A18 ? standard e alcuni clienti hanno delle panze simili alla tua, ti va di fare il sedile?" E come no!!! L'unico dubbio ?: riuscir? poi ad uscire? Boh?! Prima di tutto ho fatto una prova di posizione sedendomi direttamente sul fondo-scocca. La A18 era sui cavalletti per cui ho dovuto usare un cerchio da F3 come scalino. Evitata la rottura dello specchietto (niente di pi? facile che stroncare il supporto: si rompe solo a guardarlo!) metto i piedi sul fondo poi, poggiando le mani sui bordi dell'abitacolo, faccio scivolare le gambe e scendo fino a sentire i pedali: un gioco da ragazzi! Roberto poi monta il volante e il poggiatesta, poi mi fa mettere il casco. Tutto OK, ci sto. A questo punto devo scendere per mettere il sacco che deve contenere il bicomponente che si dovr? poi espandere per creare il calco del mio deretano, delle gambe e della schiena. Tolti casco e volante, spingo con le braccia sul bordo dell'abitacolo, appena possibile piego le gambe e punto i piedi pi? indietro possibile e... voil?! Tutti i miei 100 kg. sono fuori dalla Arrows. E credo anche di avercela fatta in poco pi? dei 6 secondi richiesti per la superlicenza. Con un po' di allenamento... Il sacco di plastica (si vede nelle foto, sopra il motore, nella "prova") viene riempito solo per la parte riguardante gambe e c**lo, velocemente (si fa per dire) entro e mi siedo: teporino!!! La reazione chimica del bicomponente sprigiona un confortevole calore che aumenta la sensazione di benessere: sono seduto nella monoposto di F1 guidata da un Campione del Mondo, ho 3 meccanici che si affannano attorno a me e io sorrido come un ebete. A questo punto devo solo stare fermo con le gambe ed attendere che il materiale solidifichi. Intanto posso verificare che: 1) dalla posizione di guida non si vede una cippa. Avete presente il triangolino posto davanti al cockpit per alloggiare la microcamera rivolta verso il pilota? Ecco, quello si vede benissimo! Delle ruote si vede solo la met? superiore e l'attacco delle sospensioni. Provo a guardare negli specchietti e... mi scappa da ridere: sono troppo piccoli, non servono assolutamente a niente. Visto che c'? il volante, ne approfitto per fare il "Coulthard test" forzando pi? che posso. Che vada a farsi fottere lui e i suoi 3-4 centimetri "normal"... La pedaliera: la frizione ? durissima (Roberto dice che quella della F3 lo ? ancora di pi?), il freno ha una corsa brevissima mentre l'acceleratore ha una corsa inaspettatamente lunga, probabilmente per permettere una maggiore guidabilit? a chi guida la monoposto. Il "reparto fondoschiena" ? ormai pronto per cui si passa alla schiena. Mi aggrappo agli ammortizzatori anteriori con le mani per piegarmi il pi? possibile in avanti e permettere a Roberto di versare altro liquido nel sacco, dopodich? mi posso risistemare e godere di un'altra vampata di calore: se non fosse che rido come un pazzo mi potrei anche addormentare: si sta da dio!!! Dopo un altro quarto d'ora anche lo schienale ? indurito per cui posso uscire. Stavolta l'operazione ? un po' pi? complicata perch? il materiale riempitivo ha avvolto le gambe e i fianchi per cui c'? bisogno di uno sforzo maggiore ma, alla fine, ce la faccio e me ne esco felice e contento. Beh, intanto il sedile l'ho fatto. Metti che un giorno me lo possa permettere... Mai dire mai!!!
  4. Filosofia da piloti ?Perch? faccio il pilota di F1? Sempre meglio che lavorare!? - Jacques Laffite ?Preferisco avere il mio piede destro piuttosto che un bel viso.? - Niki Lauda ?Avrei preferito di gran lunga correre in F1 adesso che ai miei tempi. Mi sarei tenuto le mie orecchie e avrei guadagnato molto di pi?.? - Niki Lauda ?All'inferno la sicurezza. Tutto quello che voglio fare adesso ? correre?. - James Hunt a Niki Lauda, Mosport 1976 ?La vita ? breve e voglio trarne il massimo godimento. Ho diviso il mio tempo tra le cose serie e quelle divertenti. Mi impegno a fondo seriamente nelle prime e mi diverto a fondo con le seconde.? - James Hunt ?Se una persona non ha pi? sogni non ha pi? alcuna ragione di vivere. Sognare ? necessario, anche se nel sogno va intravista la realt?. Per me ? uno dei principi della vita.? - Ayrton Senna ?Io non sono destinato ad essere secondo o terzo. Sono destinato a vincere.? ? Ayrton Senna ?Se ? vero che la vita di un essere umano ? come un film, io ho avuto il privilegio di essere la comparsa, lo sceneggiatore, l'attore protagonista e il regista del mio modo di vivere.? - Gilles Villeneuve ?Se mi vogliono sono cos?, di certo non posso cambiare; perch? io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena ne ho bisogno come dell'aria che respiro.? - Gilles Villeneuve ?Non ho mai pensato di potermi fare male, almeno non in modo grave. Se pensi che pu? succedere a te, come puoi fare questo lavoro? Se pensi che puoi avere un incidente ? chiaro che non puoi andare forte per quanto potresti. E se non lo fai non sei un pilota. Alcuni ragazzi in F1... beh, per me non sono piloti. Loro guidano un?auto da corsa e basta. Fanno un lavoro a met? e allora mi chiedo: perch? non cambiano lavoro?? - Gilles Villeneuve ?Dovremmo affrontare le curve con una marcia inferiore a quella che usiamo ora e buttare la macchina di traverso. La gente ? ancora innamorata di come Ronnie Peterson guidava la Lotus 72 e li capisco, sono d'accordo con loro. Questo ? il tipo di intrattenimento che voglio dare alla folla: gomme che fumano!? ? Gilles Villeneuve ?Se vuoi veramente trovare il tuo limite lo devi prima superare.? ? Gilles Villeneuve. ?La cosa pi? bella che pu? fare un uomo vestito ? guidare di traverso!? - Miki Biasion ?Fai del tuo meglio, fallo prima degli altri, fallo subito.? ? Colin Chapman ai suoi uomini. ?Se un pilota non ha il coraggio, l?ardire, il sangue freddo di cimentarsi su un tracciato come quello del Nurburgring ? meglio che dica addio a questo sport. Peter Collins, che tutti noi ricordiamo con particolare affetto e rimpianto, sapeva tutto ci?, conosceva le difficolt? del circuito tedesco e non si sarebbe cimentato su di esso se non si fosse sentito in grado di farlo onorevolmente.? - Mike Hawthorn dopo l'annuncio del suo ritiro dalle corse. ?Quando non ci si sente di diventare un fuoriclasse ? meglio ritirarsi in buon ordine e non continuare inutilmente. Non ho pi? la fede indispensabile per riuscire in questo mestiere, la paura ha finito per vincermi.? - Johnny Servoz-Gavin, 1970 ?Se ti affanni e forzi la guida per fare il tempo non lo farai: qualcosa non va in te o nella macchina. Si va davvero forte quando si compie il tutto con la massima naturalezza, quando assorbi dentro di te la velocit? e il giro di pista sembra divenire lungo e musicale, come un film girato al rallentatore.? - Jackie Stewart, 1973 ?Portare una monoposto al limite, al vero assoluto limite, ? un po' come compiere l'atto sessuale: occorre trattare la macchina con sincerit?, con convinzione, con dolcezza. Una volta che si ? cominciato a carezzarla deve capire da s? che cosa si pretende da lei e partecipare, come una donna che cominci veramente a provare piacere.? - Jackie Stewart, 1973 ?Correre sul Nurburgring d? una soddisfazione incredibile ma chiunque dica di averlo amato o ? un bugiardo o non andava abbastanza veloce.? - Jackie Stewart ?Voglio vedere in faccia chi ha paura di correre in mezzo agli alberi? - Jack Brabham quando la GPDA chiese l'installazione dei guard-rail al Nurburgring. ?Se i piloti di F1 snobbano il Nurburgring ? perch? sono troppo pagati.? - Huschke Von Hanstein, 1976 ?Per quanto mi riguarda hanno rovinato il Nurburgring gi? sei anni fa quando l'hanno appiattito. Adesso alcuni pezzi sono come il Paul Ricard. Una delle maggiori sfide consisteva nel fatto che molte curve erano cieche e che quindi si doveva impostare la macchina prima di poter vedere. Adesso sono tutte visibili ed ? tutto molto pi? facile.? - Chris Amon, 1976 ?Oggi tutti possono frenare a cento metri, che te ne fai del coraggio? Quando hai anche deciso di ritardare la frenata, cosa rubi alla altro? Ottanta centimetri!? - Clay Regazzoni, 1976 ?Faccio il pilota per un pasto al giorno e un pacchetto di sigarette.? - Jo Schlesser ?A che serve avere tre secondi di vantaggio quando ne basta uno?? - Achille Varzi ?Per mantenere il mio equilibrio mi occorre andar forte, mi ? necessario portare sempre la vettura al limite. Se rallento appena un poco comincio a commettere alcuni errori, quindi sono in una situazione migliore quando spingo a fondo.? - Ronnie Peterson ?Al termine di questa stagione mi ritirer? dalle corse. Se fossi stato un giocatore di tennis avrei potuto tirare avanti un altro anno per guadagnare dei soldi ma questo in F1 non si pu? fare. Sarebbe stupido ammazzarsi per dei soldi.? - Jody Scheckter, 1980 ?I piloti sono intercambiabili come le lampadine: tu li colleghi e loro fanno quello che devono fare.? - Teddy Mayer ?Potr? dire di avere potenza sufficiente solo quando potr? sgommare di quinta in fondo a un rettilineo.? - Mark Donohue ?Preferisco essere fortunato anzich? veloce.? - Richard Petty ?Se hai tutto sotto controllo significa che non sei abbastanza veloce.? ? Mario Andretti ?Non sono mai riuscito a concentrarmi totalmente in gara. Mi trovavo nel bel mezzo di una corsa a pensare alla festa alla quale avremmo partecipato alla sera.? - Innes Ireland ?Ho avuto molto dalle corse e alle corse ho dato molto ma non la mia vita. Se fai regolarmente le curve due decimi pi? lento del tuo limite puoi costruirti una carriera, guadagnarti da vivere, puoi anche vincere una o pi? gare, ma non sei un Pilota. I rettilinei non contano, i rettilinei esistono solo per raccordare le curve.? ? Stirling Moss ?Se vuoi finire primo, prima devi finire.? ? Juan Manuel Fangio ?Moltissimi piloti mi avrebbero battuto se mi avessero seguito. Hanno perso perch? mi hanno superato.? - Juan Manuel Fangio ?Cerca sempre di essere il migliore, ma non pensare mai di essere il migliore.? - Juan Manuel Fangio ?Frena di meno e accelera di pi?? - Juan Manuel Fangio a Johnny Claes che gli chiedeva come faceva ad essere pi? veloce con la sua stessa Maserati. ?E' stata una grande gara. Nessuno ? rimasto ucciso.? - Juan Manuel Fangio, Monza 1958 ?Oggi ho battuto questi poveri montanari, domani dovr? affrontare quei froci europei?. - A.J. Foyt ?E? il miglior incidente che abbia mai avuto in Formula1.? - Jacques Villeneuve dopo il botto all?Eau Rouge a Spa, 1998 ?Troppo spesso in questo impegnativo sport, unico in termini di capacit?, dedizione, coraggio e concentrazione, qualcuno paga un tributo per aver tentato di fare un po' meglio degli altri o passare un po' pi? veloce. E troppo spesso qualcuno paga solo per essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, quando una situazione o un insieme di circostanze ? tale che nessun essere umano le pu? controllare. Tuttavia le corse sono fatte cos?. Noi lo accettiamo, godiamo di ci? che facciamo, abbiamo un sacco di soddisfazioni. E? strano.? ? Bruce McLaren dopo la morte di Jim Clark ?Freni? A cosa ca**o servono i freni?? ? Tazio Nuvolari. ?Non voglio nessuna segnalazione dai box. Vado veloce per quanto posso, sempre e comunque. E? inutile segnalarmi di andare pi? forte perch? non posso. E? inutile segnalarmi di andare pi? piano perch? non lo far?.? ? Raymond Sommer ?La pista ? la mia tela. La mia auto ? il mio pennello.? - Graham Hill. ?Il miglior pilota di tutti i tempi? Christian Danner.? ? Gerhard Berger
  5. gio66

    F1 storiche a Monza

    Il prossimo weekend a Monza ci sarà la Coppa Intereuropa, oltre 350 vetture a ruote scoperte e non che si potranno ammirare, fotografare, toccare e ascoltare. Il tutto a soli 10 eurini (paddock e tribune). Ferrari, Lotus, McLaren, Tyrrell, Brabham F1 e poi Jaguar, Alfa, Porsche, Lola, F2, F3, F.Junior, Prototipi e GT. Ci saranno anche Merzario e Bobby Rahal. http://ilgiorno.ilsole24ore.com/monza/cronaca/2010/05/28/338121-autodromo.shtml Dopo non dite che non lo sapevate... http://www.youtube.com/watch?v=gSdAjytXwW4 http://www.youtube.com/watch?v=eHUpawi84Ig
  6. gio66

    Il Boscaiolo

    Capitolo 1 - Dal delicato suono dei boschi al rombo dei motori. Robert Kenneth Tyrrell nasce a West Horsley, nel sud dell?Inghilterra, il 3 maggio 1924. Dopo un?infanzia tranquilla, trascorsa tra i boschi del Surrey assieme al pap? ranger (era guardia forestale), comincia a lavorare molto presto alla Ronson (accendini) perch? a scuola il piccolo Ken ? un vero disastro e viene bocciato ad alcuni esami. Nel 1938 tenta di arruolarsi nella RAF ma anche in quell?occasione fallisce l?esame di ammissione. Pochi mesi dopo arriva la Seconda Guerra Mondiale e, come disse lo stesso Ken ?All you had to do to get in the RAF was cough while the doctor held your balls. With a war on, that was the new entrance exam.? Nel 1941 viene impiegato come meccanico dei vari aerei britannici, i caccia Spitfire ed Hurricane ed i bombardieri Halifax e Lancaster. In questa fase il giovanissimo Ken apprende l?ordine, il rigore e l?abitudine ai controlli frequenti e metodici, tutte caratteristiche che gli torneranno utili nella sua futura professione di costruttore di auto da corsa. A 21 anni, finita la guerra, Ken decide di entrare in societ? assieme al fratello Bert, taglialegna e giardiniere, e fonda la Tyrrell Brothers, un?azienda che taglia e fornisce alberi alle principali segherie del Surrey. Il lavoro lo impegna non poco e l?unica distrazione che coinvolge Ken ? il calcio che pratica nell?Ockham Football Club, la societ? della sua citt?. Nel 1951 la squadra organizza un pullman per andare a vedere il debutto delle BRM V16 a Silverstone e Tyrrell rimane colpito da una delle gare di contorno, quella delle ?Racers 500?, le piccole F3 che montano motori motociclistici da 500 cc. e riscuotono un buon successo nell?immediato dopoguerra. Ken, sposatosi con Norah nel '43, ha preso casa a Guildford e tra i partecipanti alla gara c?? Alan Brown, un pilota che abita vicino a casa sua. Tornato a casa, Tyrrell va a trovare Brown e gli chiede di mostrargli la sua vetturetta, una Cooper-Norton, ne rimane affascinato e a fine stagione la acquista per 500 sterline. Ken non ha alcuna esperienza in fatto di pilotaggio ma Brown gli propone un curioso test: ?Alan told me to take it to Brands Hatch and if I couldn?t lap within ten seconds of the record, I was to sell it. But he didn?t tell me that until after I?d bought it. I just made it?. Alan Brown L?anno seguente Ken Tyrrell comincia l?attivit? di pilota sui circuiti dell?Inghilterra assistito dal fratello e dalla moglie. Il primo risultato di rilievo arriva il 23 agosto a Silverstone dove giunge 2? alle spalle di Ivor Bueb. Nel 1953 arriva la prima vittoria a Kirkcaldy, in Scozia, seguita da un?altra a Snetterton, sempre nel ?53. Poi, nel ?54, vince a Silverstone e Brighton. Il resoconto di una gara del 1954. Nel ?55 vince a Davidstow e soprattutto a Karlskoga, in Svezia, alla prima gara internazionale. Lo stile di guida non ? dei migliori, anche per via della stazza non proprio ridotta del ?Boscaiolo? (? alto 1.89), ma il DS dell?Aston Martin John Wyer gli propone un test con una delle sue vetture Sport nel quale risulta essere pi? veloce di Bueb. Ken viene cos? scelto come sesto pilota della scuderia per il mondiale Sport del 1956 ma il ritiro della Mercedes dalle competizioni libera Stirling Moss che viene immediatamente ingaggiato da Wyer e per Ken non c?? pi? posto. Digerita la delusione, Tyrrell continua a correre in monoposto e nel ?58 tenta il salto di categoria acquistando una Cooper T45 ? Climax F2 di colore blu, iscrivendola in societ? con Alan Brown e Cecil Libovitz. A Brands Hatch conclude 4? dopo essere stato ?sverniciato? da un giovanissimo neozelandese di nome Bruce McLaren che si aggiudica la corsa. Questo episodio convince il 34enne Ken ad appendere il casco al chiodo: ?Some blokes are born racing drivers, I wasn?t one of ?em. You can?t kid yourself and blame the car. You?ve got to face facts?. Nel 1959, sempre in collaborazione con Brown e Libovitz, Tyrrell si trasforma in team manager e, grazie all?ottimo rapporto con la famiglia Cooper, la Alan Brown Equipe pu? gestire le T45 ufficiali F2 e, soprattutto, i piloti ufficiali Bruce McLaren e Masten Gregory. L?anno successivo Ken si mette in proprio e fonda una sua scuderia per partecipare alla neonata F.Junior (1000 cc.). Nasce la Tyrrell Racing Organisation, con sede nel deposito di legname della Tyrrell Brothers, che schiera una Cooper T52 motorizzata BMC affidata ad un debuttante di lusso, il 5 volte iridato di motociclismo John Surtees, il quale vuole verificare il suo talento sulle 4 ruote continuando per? a correre nel motomondiale (in quell?anno vincer? i suoi ultimi 2 titoli iridati nella 350 e nella 500 con la MV Agusta). A Goodwood, alla sua prima gara in monoposto, il ?Figlio del vento? si classifica 2? alle spalle di un certo Jim Clark su Lotus e a Monaco debutta in F1 proprio con una Lotus ufficiale. In seguito il Boscaiolo schiera Henry Taylor, Keith Ballisat, Tom Dickson, Ian Raby, Jo Schlesser, Denis Hulme e John Love. Sabato 28 maggio arriva la prima vittoria per il team ed ? un alloro di grande prestigio perch? ottenuto da Henry Taylor a Monaco, nel weekend del GP di F1. Il 12 giugno, ad Albi, Taylor e Raby regalano a Ken la prima doppietta. Nel ?61 il team Tyrrell ? ancora in F.Junior con le Cooper T56 affidate a John Love e Tony Maggs. La lunga serie di successi ottenuti dai due piloti (doppietta al Grand Prix des Fronti?res di Chimay, al Crit?rium du Nivernais di Magny Cours, alla Coupe de Vitesse de l'A.C. Normandie di Rouen, alla Kanonloppet di Karlskoga, al Det Danske Grand Prix di Roskilde e alla Coupes du Salon - Voitures Junior di Monthlery; vittoria di Love alla Coppa d'Oro Pasquale Amato di Caserta, a La Chatre e al Grand Prix de Nogaro; primo posto per Maggs al Gran Premio della Lotteria di Monza e all?Autosport World Cup di Zandvoort) gli varr? l?appellativo di ?Tyrrell Twins?. Tony Maggs a Brands Hatch nel 1961. Nel ?62, sempre in F.Junior, arrivano le Cooper T59 per Jonh Love, Denis Hulme, Peter Procter, Jos? Rosinski e Tony Maggs. Doppietta alla Copenhagen Cup di Roskilde e alla Kanonloppet di Karlskoga; vittoria di Love al Crit?rium du Nivernais di Magny Cours, vittoria per Maggs al Troph?es d'Auvergne a Clermont-Ferrand. Ken con John Love nel 1962. Nel 1963 continua l?impegno sul fronte della F.Junior per la Tyrrell Racing Organisation. Con la Cooper T67 Jos? Rosinski vince il Grand Prix de Magny Cours. A Rouen nel 1963. Quello con la giacca sopra la tuta che si mangia le unghie ? Jos? Rosinski. In piedi sul muretto si nota Teddy Mayer Ken fa correre anche Tim Mayer, Peter Procter, John Rhodes ed il neozelandese Chris Amon ma la sua struttura ? investita da una responsabilit? inattesa che modifica i piani. John Cooper rimane gravemente ferito in un incidente avvenuto durante il collaudo di un prototipo di Mini Cooper bi-motore ed ? costretto ad una lunga convalescenza. La famiglia Cooper chiede allora a Tyrrell di prendere le redini del team ufficiale della Cooper in F1 fino al ritorno di John. Per il Boscaiolo ? un?opportunit? da non sprecare. Le Cooper T66 non sono il massimo della competitivit? e vedono raramente il podio (un secondo e due terzi posti per McLaren, un secondo posto per Maggs) ma Tyrrell dimostra seriet? e competenza, doti fondamentali per fare un buon apprendistato.
  7. gio66

    Cosa avete guidato?

    Thread dedicato alle vetture possedute dagli utenti del forum, non valgono i noleggi e le macchine prestate. Mi pare non esista un thread simile ma nel caso chiedo ai moderatori di unirlo. 1985-86 - Renault 5 TL 850, azzurrina, usata. Carriera conclusa in un fosso durante una PS su strada ghiaiata. 1986-91 Renault 5 GTL 1100, rossa (senza capottina gialla ), usata. Fendinebbia Carello, Antiturbo Parimor (c'erano già), ammortizzatori della Alpine (li feci montare io, ma non cambiava niente ). Foto originale, novembre 1986. 1991-2002 VW Golf GL 1600, blu. L'età dell'incoscienza, 200.000 km, incontri ravvicinati con un camion e con una R21. Un mulo, andava sempre: feci 30 km senza olio e me la cavai con 200 mila lire. ca**ate a non finire. 2002-2008 Peugeot 206 1200, azzurra. Senza infamia e senza lode. 2009 Ford Fiesta + 1400 TD, grigia. Peccato il motore decisamente flaccido ma ormai il piede è quello che è. Per la strada che faccio io va benissimo e beve poco (20 km/litro).
  8. gio66

    Bruce Leslie McLaren

    Bruce Leslie McLaren nasce il 30 agosto 1937 ad Auckland, secondogenito di Leslie e Ruth, e cresce nel sobborgo di Remuera, dove il padre, ex camionista e pilota motociclistico dilettante, possiede un garage con officina. Il piccolo Bruce impara a lottare, suo malgrado, fin da bambino quando, all?et? di 9 anni, gli viene diagnosticato il morbo di Perthes, una malattia molto seria che ancora oggi rappresenta ancora uno dei misteri della medicina. La causa ? dovuta a una sofferenza vascolare della testa del femore che va cos? incontro ad una progressiva necrosi con conseguente deformazione e impossibilit? a camminare. Il bambino trascorre tre anni in una struttura specializzata dove effettua una dura rieducazione e sviluppa notevolmente la muscolatura delle braccia che devono continuamente spostare le stampelle che lo sorreggono. Purtroppo una gamba rimane pi? corta dell?altra e per questo Bruce deve calzare scarpe ortopediche ma, soprattutto, deve rinunciare al suo sport preferito: il rugby. Abbandonate le pericolose moto, ?Pop? (? questo il nomignolo col quale Bruce chiama affettuosamente il padre) rimette in sesto una vecchia Austin Seven 2600 per correre sempre a livello amatoriale ma con pessimi risultati. All?et? di 15 anni, fresco di patente, Bruce decide di partecipare egli stesso ad una corsa con quell?Austin, nonostante il divieto imposto dal padre, e la vince. ?Pop? non pu? non convenire che il figlio ha molto pi? talento di lui e cos? gli consente di elaborare il motore della vettura nel tempo libero dagli studi di ingegneria. Nel 1956 Bruce iscrive una Austin Healey 100 al 3? GP di Nuova Zelanda, che si corre sul circuito ricavato nell?aeroporto di Ardmore, a sud di Auckland, al quale partecipano piloti come Stirling Moss, Peter Whitehead, Reg Parnell, Stan Jones (padre di Alan) e Jack Brabham dal quale Bruce acquista una Cooper F2. Durante l?inverno il giovane McLaren si tiene in contatto con Brabham al quale chiede consigli tecnici per la monoposto. L?anno seguente Brabham torna in Nuova Zelanda con 2 Cooper, una delle quali ? quella acquistata da Bruce. Con questa vettura il giovane McLaren si mette in evidenza nelle gare locali tanto che le autorit? sportive di Auckland gli assegnano una ?borsa? per poter tentare la carriera di pilota nella lontana Europa. McLaren giunge in Inghilterra nel marzo 1958 e diventa pilota ufficiale della Cooper F2 sotto la protezione di ?Black Jack? che gli insegna i segreti per diventare un pilota vero. Il debutto avviene ad Aintree dove Bruce arriva 13? assoluto nella gara vinta da Moss davanti a Brabham e Brooks. Alla terza gara, a Silverstone, arriva la prima vittoria accompagnata da pole e giro pi? veloce con replica una settimana dopo a Brands Hatch dove giunge quarto un certo Ken Tyrrell. Nelle gare successive Bruce sale quasi sempre sul podio e cos? la Cooper lo iscrive al GP di Germania di F1 ma al volante di una F2 (come Brabham). In qualifica Bruce ottiene il 12? tempo e in gara ingaggia uno splendido duello con Von Trips e Phil Hill. Alla fine conclude al 5? posto (vincitore tra le F2) a soli 10? dalla Ferrari 246 di Von Trips nel GP fatale a Peter Collins. La stagione 1959 lo vede finalmente al volante della Cooper T51 con la quale fa il suo vero debutto in F1 a Monaco dove termina al 5? posto (ultimo). Dopo aver ottenuto un altro 5? posto a Reims, arriva il primo podio al GP di Gran Bretagna, sul circuito di Aintree, dopo un bel duello con Moss. L?ultima gara del campionato di F1 si corre per la prima volta a Sebring, in Florida, e Bruce si qualifica col 10? tempo. Davanti a soli 20.000 spettatori Moss scatta in testa seguito da Brabham e da McLaren protagonista di una bella partenza. Moss guadagna 2? al giro ma al 6? passaggio si ritira col cambio rotto. McLaren comincia allora ad attaccare il proprio capo-squadra che guida al limite mentre alle loro spalle rinviene la Ferrari di Trintignant che fa segnare il giro pi? veloce. All?ultimo giro i primi tre sono praticamente insieme ma quando Brabham ? in vista della bandiera a scacchi la sua Cooper si ferma per mancanza di benzina e McLaren batte Trintignant per soli 0.9?. Brabham chiude al 4? posto spingendo la sua vettura oltre il traguardo. A 22 anni, 3 mesi e 12 giorni, Bruce McLaren diventa il pi? giovane vincitore di un GP iridato (Indy esclusa), record che sar? battuto da Alonso nel 2003 e poi da Vettel nel 2008. McLaren vincer? ancora 2 GP nel ?60 (vice-iridato dietro a Brabham) e nel ?62 (terzo nel mondiale dietro a G.Hill e Clark) ma subisce la progressiva perdita di competitivit? della Cooper. L?amico Jack se ne va alla fine del ?61 per fondare la propria scuderia e Bruce paga duramente l?assenza del compagno in termini di apporto tecnico. Charles Cooper decide allora di tenere Bruce lontano dai segreti dell?officina per il timore che anch?egli se ne possa andare portando con s? la tecnica costruttiva della monoposto e peggiorando di fatto la situazione. A fine ?63 Bruce, con l?autorizzazione di Cooper, fonda una propria scuderia per correre la Tasman Series utilizzando telai Cooper e motori Climax da 2700 cc. Il secondo pilota ? lo statunitense Timothy Mayer, detto Timmy, il quale propone di fare entrare nella scuderia il fratello Edward (detto Teddy) come manager e Tyler Alexander come meccanico. La squadra viene completata da Wally Walmott, meccanico neozelandese amico di Bruce. Nasce la Bruce McLaren Racing Ltd. Sulla destra si vede pap? Leslie. La Tasman Series, alla sua prima edizione, prevede 8 gare da correre tra Nuova Zelanda e Australia e vi partecipano piloti di grido come gli iridati Jack Brabham e Graham Hill oltre a Denny Hulme e Frank Gardner ma ? Bruce a fare la parte del leone e con 3 vittorie, 2 secondi e 2 terzi posti si aggiudica il torneo. L?esordio trionfale del team McLaren viene per? funestato da un terribile incidente che occorre a Timmy Mayer nelle prove dell?ultima gara che si tiene a Longford. Dopo aver perso il controllo della Cooper, Mayer si schianta contro un albero a circa 180 all?ora e muore durante il trasporto in ospedale. Aveva compiuto 26 anni 6 giorni prima. Le 2 Cooper del team: col #47 Bruce, col #2 Timmy Mayer. Tornato in Inghilterra, Bruce ? sempre pi? intenzionato a mettersi in proprio e su consiglio di Walmott decide di cominciare con le vetture Sport, meno sofisticate della F1. Acquista allora una Penske Zerex Special (una vecchia Cooper T53 del 1961 carenata) e affitta un capannone a New Malden, nei pressi di Wimbledon. Al momento della verniciatura della carrozzeria, McLaren non trova altro che una vernice verde da recinzioni e la vettura viene ribattezzata ?The Jolly Green Giant?. Anche stavolta il debutto ? vincente e nella Player?s 200 che si corre a Mosport, Bruce batte, tra gli altri, Roger Penske, A.J. Foyt, Dan Gurney e John Cannon.
  9. gio66

    Pazzi pericolosi

    Qualcuno segue la velocit? in montagna? Ecco alcuni validi motivi per interessarsi un po' a questa categoria. Felix Pailer, Lancia Delta Integrale, 560 hp http://www.youtube.com/watch?v=1vJ1SWvbGso Ing. Andreas Gabat, Ford Escort Cosworth, 720 hp http://www.youtube.com/watch?v=QyHCRhjtNKM
  10. gio66

    Amarcord... in miniatura

    Da qualche anno ho deciso di cominciare a collezionare i modellini in scala 1/43 delle F1 che, in qualche modo, hanno scritto anche solo singoli episodi nella storia della F1. Per motivi di spazio mi sono imposto come limite il '900, i primi 50 campionati del mondo. Questa ? la mia vetrina (la foto risale ad una paio d'anni fa) e questi sono gli ultimi acquisti Qualcun altro condivide la mia stessa passione?
  11. gio66

    MotoGP 2012

    I primi 60 anni di King Kenny http://www.youtube.com/watch?v=odbD8YkMu2E
  12. gio66

    E' morto Carroll Shelby

    Era il pap? della Cobra, della Mustang e della Viper
  13. gio66

    Nyck de Vries

    Credo che sia il caso di aprire un topic-promemoria per questo ragazzo che per molti ? un predestinato, uno di quelli che se ne vedono ogni 20 anni se non di pi?. Nyck ? nato a Sneek, in Olanda, il 6 febbraio 1995 e ha cominciato a familiarizzare con i babykart a 4 anni. Nel 2002 la federazione automobilistica olandese (KNAF) lo ha nominato Rookie of the year. Nel 2006 partecipa al campionato olandese ICA Junior e a quello belga Cadetti, classificandosi rispettivamente al 3? e 2? posto, nonostante sia il concorrente pi? giovane in pista. Nel 2007 ? secondo nella KF3, sia nel campionato olandese che in quello belga. Nel 2008 arrivano i primi trionfi, sempre nella KF3, con la vittoria nel campionato tedesco Junior (fa pi? del triplo dei punti di Carlos Sainz jr.) su Zanardi-XTR, e nella WSK International Series dove batte Brandon Maisano (ora pilota Ferrari Driver Academy), Kevin Ceccon e Raffaele Marciello (anche lui FDA), stavolta su Zanardi-Parilla. Nel 2009 entra nel team di Dino Chiesa, guru del kartismo mondiale, rivince sia il campionato tedesco Junior che la WSK International Series, trionfa nell'Europeo CIK-FIA (davanti a Sainz jr., Kyvat e Marciello) e si classifica al 5? posto nella Coppa del Mondo CIK-FIA, sempre su Zanardi-Parilla. A fine stagione, Anthony Hamilton diventa il suo manager e la McLaren lo inserisce nel suo Young Driver Programme. Nel 2010 arrivano il titolo iridato CIK-FIA (davanti a Chamberlain e Madsen), il 2? posto nella WSK Euro Series e nella World Series (dove precede due vecchie volpi come Ardig? e Cesetti), e il 3? posto nella Coppa del Mondo Super KF & KF1. L'anno scorso ha vinto il suo secondo mondiale CIK-FIA e la WSK Euro Series e ha cominciato ad assaggiare la F.Renault in alcuni test sia privati che collettivi. Quest'anno parteciper? alla F.Renault 2.0 NEC con il team R-Ace GP che ? una costola della ART di Nicolas Todt. Due giorni fa ha concluso i test collettivi di Valencia col 2? miglior tempo. Ha appena compiuto 17 anni ma ha le sembianze di un bambino (? alto 1.60 x 45 kg) ma sembra destinato a far parlare molto di s?. In bocca al lupo Nyck.
  14. gio66

    Yes Yes Yes

    Sangue Romagnolo, anarchico per definizione
  15. gio66

    Yes Yes Yes

    No, sono loro che sono cos?. Tu e Andre non siete cos?, con voi mi trovo benissimo. Perch? voi non siete stupidi!
  16. gio66

    La F1 in TV

    Rube, fai quello che devi fare ma io mi sono veramente rotto i co****ni di questi mocciosi presuntuosi. Tu hai la loro et? eppure non sei cos?. Ci sar? pure qualcosa che non va, ca**o!
  17. gio66

    Yes Yes Yes

    Verosimilmente sar? bannato definitivamente a breve, per cui ne approfitto per salutare (quasi) tutti. Scriver? finch? mi sar? permesso.
  18. gio66

    Yes Yes Yes

    Vasco Rossi ragiona meglio
  19. gio66

    Yes Yes Yes

    Rotflbar...
  20. gio66

    La F1 in TV

    Quindi tu, se avessi vissuto quell'epoca, non ti sarebbe piaciuta la F1. Sei strepitoso. PS, mi permetto di contestare qualsiasi cosa a qualsiasi utente, specialmente ai pi? gradassi.
  21. gio66

    La F1 in TV

    Stralcio di intervista a ABCC, da Autosprint Anno 1977
  22. gio66

    RetroBox e Caption Thread

    http://www.youtube.com/watch?v=uW7qaG9K2_c
  23. gio66

    Yes Yes Yes

    fixed
  24. gio66

    La F1 in TV

    Hai ragionissima, era proprio cos? come dici tu, tant'? che nel 1983 Autosprint fece una copertina con Tambay che sbandava a Fiorano e titol? "Toh, si rivede il controsterzo". Per?, ripeto, erano binari relativamente a quella che era la normalit? vista fino a quel giorno. Per dire, all'epoca di Digione 77 nessuno aveva ancora capito il segreto che si celava nelle fiancate della Lotus 78 e lo stesso ABCC depistava la stampa facendo intendere di usare un differenziale di nuova concezione che, unito alla guida pulita di Piedone, permetteva alla sua macchina di essere velocissima.
  25. gio66

    Concerti Live

    Wow! In Dolby Surround deve essere una figata.
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