Quello che è successo in Austria nel 2002 non mi piacque allora e non mi piace nemmeno adesso, soprattutto perché fu completamente inutile. Non lo difendo in alcun modo. Però, in buona sostanza, quello che chiese Todt a Barrichello fu di lasciar passare Schumi e di farlo vincere: fu il brasiliano, melodrammatico (e permaloso) com'era, a decidere di farlo in maniera vistosa e plateale all'ultima curva.
Cosa ci sarebbe diverso di così diverso da quello che venne chiesto a Bottas in Russia nel 2018, per esempio? Quell'anno il finnico rinunciò alla sua unica vittoria per lasciar vincere Hamilton, lo ricordo. Da notare che l'inglese era già in fuga in campionato, e infatti a fine gara portò a 50 punti il suo vantaggio su un Vettel già abbastanza fuso. Fossero stati 43 non sarebbe cambiato nulla: fu un ordine di scuderia fondamentalmente inutile e umiliante per Bottas.
E dato che io, da tifoso di Schumi, di quegli anni non ho rimosso nulla, del 2002 non ricordo solo il GP d'Austria ma anche il resto del campionato. Barrichello concluse il 2002 con 4 vittorie (tutte successive ad Austria 2002) e al secondo posto nel mondiale piloti. Nel GP di Europa dello stesso anno, Todt chiese a Schumacher di non attaccare Barrichello e di lasciarlo vincere. Idem in Ungheria, con Schumi ad arrivare negli scarichi di Barrichello senza tentare il sorpasso. Stessa cosa anche a Monza, con arrivo in parata, e negli Stati Uniti, in cui (forse per errore) Barrichello vinse di pochissimo con arrivo in parata fra le due Ferrari.
Bottas nel 2018 arrivò quinto in classifica con 0 vittorie. Con 7 punti in più, esattamente quei 7 punti regalati a Hamilton in Russia, sarebbe arrivato terzo in campionato.
Ancora convinto che Barrichello nel 2002 fu trattato peggio di Bottas nel 2018?