Il weekend appena passato sembrava un fine settimana come un altro, tranquillo, con i programmi già delineati e le tue cose da fare...poi arriva la doccia fredda, la notizia che non vorresti mai ricevere. E' da sabato che ho un magone qui, cerco di non pensarci, ma ritorna sempre in mente. Purtroppo un caro amico di famiglia ci ha lasciati.
Una di quelle persone che, da che iniziano i miei ricordi, è sempre stato presente nella nostra famiglia. Da piccino andavamo in montagna insieme alla sua famiglia, abbiamo fatto un sacco di gite. Ricordo una gita fatta in bici, sarà stato 26/27 anni fa. Dovevamo fare un giro in un piccolo lago, distante circa 40 km dal luogo di partenza. Noi eravamo proprio dei dilettanti allo sbaraglio, in 3 con delle bici scrause, in bermuda e maglietta. Lui invece, insieme a suo figlio, si presentarono in bici da corsa e tenuta professionale. Inutile dire come sia finita, fu un disastro per noi, con lui che ci prendeva bellamente per i fondelli.
E' stato il padrino della mia comunione, il padrino della mia cresima, mi ha visto crescere, ho visto crescere i suoi figli. Mi sono sposato ed è venuto al mio matrimonio. Poi sono diventato papà e gli ho presentato mio figlio, lo avevamo appena invitato al battesimo. Lo incontravo spesso il sabato mattina, quando facevo il giro al mercato di un paese vicino. Ci si salutava sempre, si chiacchierava, una pacca sulle spalla, mi prendeva in giro quando gli dicevo che mio figlio era una peste e non mi lasciava dormire la notte; "se non soffri che gusto c'è" mi diceva ridendo. A Natale ci si incontrava sempre per gli auguri, tranne questo natale; per una cosa o per l'altra non abbiamo fatto a tempo a vederci. Ovvio, con il tempo non ci si vedeva più come un tempo, ma si trovava sempre il modo di scambiare due chiacchiere. Due settimane fa avevamo definito la data del battesimo, lo avevamo chiamato per dirglielo. Con la mia famiglia, ci eravamo lasciati con la promessa di trovarci a mangiare una pizza a casa nostra, insieme a loro, non lo facevamo da un po'...invece ieri l'ho salutato per l'ultima volta.
Sarà che sto diventando vecchio, ma il magone è tanto questa volta. Con lui se ne va un pezzettino della mia vita. Abbiamo passato tanti momenti insieme e mi conforta il fatto che, in tanti anni, mai una discussione. Spesso tra parenti e amici, a volte per delle ca**ate immani, ci si manda a quel paese e a volte non ci si guarda più. Con loro invece mai una parola fuori posto, la tranquillità di poter dire "ci siamo divertiti e siamo stati felici".
Era una di quelle persone che conosci da una vita e pensi, ingenuamente, ci sarà sempre. Sapere che non lo vedrò più mi crea una grande tristezza.
Anche qui chissà perché, sempre in queste circostanze, ci vengono in mente tante belle parole da dire sulle persone, ma non lo diciamo mai quando conta veramente, sempre dopo.
In questi giorni pensavo a quanto diamo per scontate le cose, ci comportiamo come se il tempo fosse infinito. Quante volte ci troviamo a dire "faremo, ci troveremo, vedremo". Passa il tempo poi e non si fa niente. Io stesso lo faccio. Ultimamente mi trascino stancamente nei fine settimana e a volte, quando mi chiamano, dico "ci troveremo più avanti", poi magari passano le settimane e non ci vede più per un bel po'. Diamo per scontato, do per scontato, che le persone ci saranno sempre.
Scusate se sono stato patetico, cercavo una via di sfogo, far uscire un po' della tristezza, visto che in pubblico mi sforzo di far vedere che va bene. Forse piangere, magari non sarà da uomini, ma credo sia umano.