Vai al contenuto
The frog

Supercapacitori al posto delle batterie per il mondo dell'elettrico?

Post raccomandati

Assodato che la potenza di trasferimento della carica elettrica e' V^2/R, quello che a me interessa e' sapere la resitenza delle batterie al litio e la resistenza dei suddetti capacitori. Infatti se la resistenza dei suddetti supercapacitori fosse molto inferiore rispetto a quella delle tradizionali batterie al litio si potrebbe pensare di fare una ricarica della carica elettrica in un paio di minuti mantenendo la tensione ai tradizionali 220 Volt.

 

Informazioni in merito sono gradite.

 

Regards,

The frog

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

La velocità di ricarica di un sistema di accumulo non dipende, credo, dalla sua resistenza interna, questa determina il rendimento del sistema, sia in carica che in scarica (per esempio: fornisco 100 accumulo 90 e restituisco 81).

Ci ho pensato un po' e credo che la velocità di ricarica di un sistema di accumulo dipende solo in piccola parte dalla sua resistenza interna e comunque non direttamente da essa ma dalla relativa temperatura che tale resistenza produce, dipende in ultima analisi dalla sua capacità di essere attraversato dalla corrente senza danneggiarsi, più questa è alta più è veloce la ricarica. La corrente che arriva ad un sistema di accumulo chimico non è mai regolata dalla resistenza interna dello stesso ma limitata alla fonte per evitare che questo si distrugga. Per essere più esplicito, anche un accumulatore agli ioni di litio può ricaricarsi teoricamente in un paio di minuti ma immagino con le seguenti contro indicazioni: per caricarlo a 100 ci vorrà una energia di 150 (basso rendimento a causa della sua particolare alta resistenza interna dovuta a sua volta dalle alte temperature); dopo 5-7 ricariche sarà guasto ed inservibile (a causa delle suddette temperature e dalla distruzione elettrolitica degli elettrodi); è probabile che vi sia anche una impossibilità di caricarlo alla sua massima capacità nominale, l'accumulatore sarà incapace di ricevere altra carica se non dopo un periodo di raffreddamento (per quest'ultima affermazione vado proprio a "intuito").

I supercapacitori soggetti alla stessa corrente di carica si scaldano probabilmente ugualmente o anche meno ma la cosa più importante è che non vi sono al loro interno elementi che con la temperatura possano degradarsi o scadere in prestazioni in maniera significativa ne elementi che possano deteriorarsi fisicamente a causa di fenomeni di elettrolisi o simili.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Grazie Raphael, sei stato come al solito chiaro, gentile ed esaustivo.

Mi pare di capire che dunque i supercondensatori non risolvono il problema della ricarica delle batterie dell'elettrico.

 

 

 

Best regards a te,

The frog

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Grazie Raphael, sei stato come al solito chiaro, gentile ed esaustivo.

Mi pare di capire che dunque i supercondensatori non risolvono il problema della ricarica delle batterie dell'elettrico.

 

 

 

Best regards a te,

The frog

 

Non ho capito il problema.

Nella ricarica per avere una idea dei vantaggi dei supercapacitori considera che gli ordini di grandezza sono di un tempo di ricarica in 90-120 secondi per dove un accumulatore chimico impiega non meno di 4 ore.

Con un tempo di ricarica così veloce anche ammettendo un tempo di ricarica per autovettura di 5 minuti (in stazioni apposite, non certo nella presa di casa) poco importa se l'autonomia è di solo 150 km invece di 600-800. Infatti in pochi realizzano che il vero problema delle elettriche non è l'autonomia (spesso paragonabile a quelle di una moto che non ha certo problemi a spostarsi anche a lungo raggio) ma i tempi necessari per la ricarica.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Ah allora non avevo capito. Dunque i supercondensatori sono il futuro per l'auto elettrica!

 

 

 

Best regards a te,

The frog

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Diciamo che il loro futuro promette bene... i normali supercapacitori in commercio raggiungono una capacità di immagazzinamento di energia pari a 4-5 kWh/kg ma quelli più evoluti raggiungono già i 30-35 kWh/kg, quasi quella di un accumulatore al piombo, ma la vera prossima evoluzione dei supercapacitori che si prospetta all'orizzonte sono gli accumulatori molecolari, particolari sistemi di condensatori elettrici che promettono i vantaggi molto vicini a quelli degli attuali supercapacitori ma con le prestazioni degli accumulatori chimici più evoluti (od oltre) con costi relativamente accettabili. Da quanto ho capito se gli accumulatori molecolari manterranno le promesse l'auto elettrica pura avrà la strada aperta (è il caso di dirlo) alla sua diffusione.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

 

Non ho capito il problema.

Nella ricarica per avere una idea dei vantaggi dei supercapacitori considera che gli ordini di grandezza sono di un tempo di ricarica in 90-120 secondi per dove un accumulatore chimico impiega non meno di 4 ore.

Con un tempo di ricarica così veloce anche ammettendo un tempo di ricarica per autovettura di 5 minuti (in stazioni apposite, non certo nella presa di casa) poco importa se l'autonomia è di solo 150 km invece di 600-800. Infatti in pochi realizzano che il vero problema delle elettriche non è l'autonomia (spesso paragonabile a quelle di una moto che non ha certo problemi a spostarsi anche a lungo raggio) ma i tempi necessari per la ricarica.

150KM comunque sono troppo pochi per un'automobile, può andare bene per una city-car magari, minimo ce ne vogliono il doppio secondo me. Se uno deve fare un viaggio di 500km e ogni 100\130 si deve fermare per mezz'ora e più...poi ci vorrebbere stazioni di racarica molto più diffuse sul territorio.

 

Grazie Raphael, sei stato come al solito chiaro, gentile ed esaustivo.

Mi pare di capire che dunque i supercondensatori non risolvono il problema della ricarica delle batterie dell'elettrico.

 

 

 

Best regards a te,

The frog

 

é una persona davvero in gamba, concordo!

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

150KM comunque sono troppo pochi per un'automobile, può andare bene per una city-car magari, minimo ce ne vogliono il doppio secondo me. Se uno deve fare un viaggio di 500km e ogni 100\130 si deve fermare per mezz'ora e più...poi ci vorrebbere stazioni di racarica molto più diffuse sul territorio.

 

 

 

é una persona davvero in gamba, concordo!

 

Guarda Marco che stiamo parlando di un nuovo sistema di batterie. Non ci si deve fermare per mezz'ora ma per pochissimi minuti, l'equivalente del pieno di benzina.

 

 

 

 

Best regards a te,

The frog

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Guarda Marco che stiamo parlando di un nuovo sistema di batterie. Non ci si deve fermare per mezz'ora ma per pochissimi minuti, l'equivalente del pieno di benzina.

 

 

 

 

Best regards a te,

The frog

 

Forse non ti rendi conto che 5minuti per fare un pieno sono un eternità, per fare il pieno di benzina al massimo ce ne metti uno e poi in media 700km li fai...io dico mezz'ora perchè poi si deve tenere conto non solo del tempo in sè della ricarica, ma anche del fatto che magari ci può essere fila se l'autonomia è cosi bassa, del tempo per effettuare i pagamenti anche.

Pensaci bene, basterebbero cinque auto davanti a te per farti perdere minimo 35minuti...e se ogni 120km devi perdere cosi tanto tempo non è fattibile dai..

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Beh io ho scritto cinque minuti ma con il progredire della tecnologia probabilmente basteranno 30 secondi. >Sempre con il progredire della tecnologia (leggi quello che scrive Raphael a proposito delle batterie molecolari) l'autonomia crescera' a dismisura.

 

Siamo solo agli inizi e i supercondensatori sono ancora una tecnologia acerba.

 

 

 

Regards,

The frog

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Beh io ho scritto cinque minuti ma con il progredire della tecnologia probabilmente basteranno 30 secondi. >Sempre con il progredire della tecnologia (leggi quello che scrive Raphael a proposito delle batterie molecolari) l'autonomia crescera' a dismisura.

 

Siamo solo agli inizi e i supercondensatori sono ancora una tecnologia acerba.

 

 

 

Regards,

The frog

 

Si si ma ci sono tante tecnologie allo studio, è stato creato anche del carburante partendo dalla CO2 presente in atmosfera l'anno scorso.

Un auto elettrica,secondo me perde il significato stesso di automobile e penso che il motore a combustione non sparirà mai.

Piuttosto avremo motori a cogenerazione, e il motore elettrico sarà un modulo utilizzabile in precise condizioni e per migliorare l'efficienza energetica dei vaicoli. Personalmente non vedo però l'auto come veicolo di trasporto di massa come lo intendiamo oggi.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Diciamo che comunque, almeno fino al 2050, l'elettricita' necessaria a far andare i veicoli elettrici dovra' necessariamente essere prodotta a mezzo di ccombustibili fossili. Ma da questo ad asserire che un veicolo elettrico perde il significato di veicolo, secondo chi scrive, ce ne passa.

 

 

 

 

Regards,

The frog

Modificato da The frog

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Diciamo che comunque, almeno fino al 2050, l'elettricita' necessaria a far andare i veicoli elettrici dovra' necessariamente essere prodotta a mezzo di ccombustibili fossili. Ma da questo ad asserire che un veicolo elettrico perde il significato di veicolo, secondo chi scrive, ce ne passa.

 

 

 

 

Regards,

The frog

di veicolo no, ma di automobile come la intendiamo oggi...con il volante, i pedali...un mezzo da guidare...tra 10anni le auto si guideranno da sole e i motori elettrici sono quelli ideali per essere comandati da sistemi totalmente elettronici.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Guarda sul discorso delle auto totalmente automatizzate siamo assolutamente d'accordo, e' un'indecenza che credo che comunque non passera'. Per il resto sia le aiuto ad idrogeno sia le auto elettriche avranno gli stessi pedali e lo stesso volante di quelle attuali.

 

 

 

 

Regards,

The frog

Modificato da The frog

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Io non capisco perché siate così affezionati al volante ed ai pedali come li conoscete oggi.

L'auto elettrica per me dovrebbe essere ridisegnata da un foglio bianco, progettata cancellando ogni idea della attuale automobile che a sua volta ha origine dalla carrozza a cavallo.

Quando nei saloni mi presentano auto elettriche che non sono altro in alcuni casi di auto convenzionali ri-motorizzate o, nella migliore delle ipotesi, copie delle attuali auto a combustione, mi deprimo.

Io immagino l'auto elettrica completamente diversa da quella che conosciamo, molto piccola e bassa per ridurre la resistenza aerodinamica, con moduli aggiuntivi facilmente montabili e rimovibili per il trasporto di bagagli, con un lay-out per il guidatore che implichi una riconfigurazione dei comandi, con direzione controllata con le gambe e avanzamento e frenata controllati con le mani.

Insomma io immagino una auto come questa:

Antlia_1.png

Modificato da Raphael

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Io non capisco perché siate così affezionati al volante ed ai pedali come li conoscete oggi.

L'auto elettrica per me dovrebbe essere ridisegnata da un foglio bianco, progettata cancellando ogni idea della attuale automobile che a sua volta ha origine dalla carrozza a cavallo.

Quando nei saloni mi presentano auto elettriche che non sono altro in alcuni casi di auto convenzionali ri-motorizzate o, nella migliore delle ipotesi, copie delle attuali auto a combustione, mi deprimo.

Io immagino l'auto elettrica completamente diversa da quella che conosciamo, molto piccola e bassa per ridurre la resistenza aerodinamica, con moduli aggiuntivi facilmente montabili e rimovibili per il trasporto di bagagli, con un lay-out per il guidatore che implichi una riconfigurazione dei comandi, con direzione controllata con le gambe e avanzamento e frenata controllati con le mani.

Insomma io immagino una auto come questa:

Antlia_1.png

 

 

Egregio Raphael, sono solo parzialmente d'accordo con te. Il volante ed i pedali non sono stati messi li' a caso, non riesco a immaginare un'auto che si conduca con un joestick, sarebbe molto meno preciso; questo per dirne una. Per il resto sulla modularita' dell'auto posso concordare, ma questa e' una caratteristica che potrebbero avere anche le auto con motore a combustione interna. Infine mi piacerebbe conosere il tuo pensiero sulle auto completamente automatiche.

 

 

Best regards,

The frog

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

 

 

Egregio Raphael, sono solo parzialmente d'accordo con te. Il volante ed i pedali non sono stati messi li' a caso, non riesco a immaginare un'auto che si conduca con un joestick, sarebbe molto meno preciso; questo per dirne una. Per il resto sulla modularita' dell'auto posso concordare, ma questa e' una caratteristica che potrebbero avere anche le auto con motore a combustione interna. Infine mi piacerebbe conosere il tuo pensiero sulle auto completamente automatiche.

 

 

Best regards,

The frog

 

Anch'io sono parzialmente d'accordo con te, è vero, sebbene alcuni compromessi non sarebbero del tutto giustificati molte delle peculiarità di quest'auto possono essere trasferite in un auto a motore a combustione interna (a tal proposito la somiglianza col prototipo VW 2L è significativa), ma non tutte, faccio notare a tal proposito che nel veicolo rappresentato non vi è spazio per il propulsore.

Sulle auto completamente automatiche tecnicamente ovviamente mi porrei problemi e valuterei potenziali vantaggi sulla sicurezza ma la cosa che mi viene subito in mente è il significato antropologico di un simile progresso, significherebbe un cambiamento dell'automobile da "compagna" dell'uomo nei suoi viaggi a semplice strumento di mobilità mantenendo un significato di status simbol ma perdendo il significato edonistico.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Un'automobile è un veicolo che si deve guidare, che deve poter trasmettere il piacere della guida, il piacere del comando, non un mezzo che si utilizza per spostarsi da un luogo ad un altro. Quelle per me non sono auto. Io voglio emozionarmi, sentire il suono del motore, ascoltare le cambiate, controllare la direzione con il volante....non stare alla guida di un videogioco elettronico. Sarebbe come fare del sesso virtuale.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Beh, rispondendo a entrambi, io il futuro dell'auto lo vedo cosi', automatizzata ma con automatizzazione escludibile.

Ah, per marcof4, l'unica cosa che scomparira' con l'avvento dell'elettrico e' il cambio e il pedale della frizione.

 

 

Regards,

The frog

Modificato da The frog

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Il pedale della frizione già non esiste più, il cambio non è detto dipenderà dalla potenza dei motori elettrici e come verranno utilizzati. Le possibilità sono talmente ampie..

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

  • Navigazione Recente   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×