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Peterson

Giancarlo Baghetti

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Al Gp di Francia del 1961, nel circuito di Reims, fa il suo esordio Giancarlo Baghetti, milanese di 26 anni, al volante di una Ferrari della scuderia Saint'Ambroeus di Eugenio Dragoni...

Giancarlo va oltre ogni previsione, vincendo il Gran premio al suo esordio, fatto unico nella storia della F1 se non contiamo che Farina che ha vinto la prima gara del campionato iridato...

Baghetti disputer? altri 20 Gp (8 in tutto con la Ferrari), ma senza ottenere pi? vittorie, guidando anche per ATS, BRM, Brabham e Lotus, e dopo il 1967 si ritir? per dedicarsi con successo nella fotografia e dopo nel giornalismo...

Il suo palmares conta anche un giro veloce in F1, oltre alla vittoria nel gp di Siracusa e Napoli vinti sempre nel 61', ma non valevoli come gare iridate, partecip? anche alla targa Florio cogliendo 2 secondi posti nel 62' e 66'...

Nel 1995 la morte avvenuta per un male incurabile.

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Un grandissimo campione, morto fin troppo giovane.

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A quanto ne so , fu definito da chi lo ha visto correre come un pilota da classe cristallina, hanno addirittura osato paragonarlo al grande Achille Varzi... i paragoni a volte non rendono bene un pilota, ma Giancarlo faceva forse parte di quella scuola di 'puristi', cio? coloro su cui potresti scrivere un enciclopedia sulla guida.. ? stato tacciato di poca abnegazione e perseveranza, secondo il parere di molti con queste due doti avrebbe potuto davvero puntare al mondiale e a grandi vittorie... ? ricordato come l'uomo che ha vinto il gran premio al debutto a Reims nel '61 , io vorrei ricordare che in almeno un paio di occasioni ha sfiorato la vittoria anche nella Targa Florio.. credo nel 62 e nel 66... in una cosa siamo tutti daccordo : guidava meravigliosamente bene

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Le due BB.. Bandini, e Baghetti, la coppia di piloti italiani degli anni del boom.. l'eta della rinascita tricolore che pero' non porto' i frutti sperati... La stampa dell'epoca li vedeva diametralmente opposti:serio e professionale Lorenzo,genio e sregolatezza Giancarlo. Lorenzo veniva su dalla gavetta, durante la guerra aveva perso il papa' e un discreto tenore di vita,e aveva iniziato dal basso, da meccanico. Giancarlo invece proveniva da ben altri ambienti,era figlio di un industriale siderurgico,e anche se ne aveva le possibilit?, questi non passava tanti soldi al figlio per non viziarlo..

La stampa li vedeva diversi, il popolo delle corse pure.. ma li univa la stessa passione,quella per l'automobile,che li portava in giro sulle piste di mezz'europa..

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Pensare che da non molto l'Italia aveva perso altri due "giovani promesse", Musso (che per? non considero un fuoriclasse, a meno che non fosse andato a correre in America) e Castellotti (pi? forte con le sport che col formula).

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