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Mansell on Williams

Legends Car Cup Italia, l'American Dream a costi accessibili

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Chi insegue il sogno di fare il pilota, a livello professionistico o amatoriale, rischia molte volte di doversi arrendere ancora prima di avervi seriamente provato. Perché i costi di accesso alle competizioni sono quasi sempre proibitivi e, tranne di possedere ingenti mezzi economici, privilegio di pochi in un momento di crisi economica generalizzata, la bagarre di un week end di gara può restare una chimera con nonostante la passione profusa e le relative capacità di guida.

In aiuto alle finanze personali ed all’idea romantica di American Dream insita in molti ragazzi e ragazze d'Italia arrivano i piccoli bolidi della Legends Car Cup Italia. Questa tipologia di vetture, provviste di carrozzerie che rappresentano una via intermedia tra le automobili degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso e le agili midget cars, nasce da un’intuizione di Humpy Wheeler, storico promoter delle competizioni Nascar ed ex proprietario del Charlotte Motor Speedway, capace nel 1992 di far produrre le prime Legends eredi del concept Dwarf rivisto e corretto per l’occasione con un propulsore Yamaha di derivazione motociclistica, la presenza dei parafanghi assenti sulle vetture progenitrici e poche modifiche di circostanza.

È la North Carolina lo Stato statunitense che dà origine al fenomeno Legends. I campionati nazionali si disputano in una ventina di Paesi tra i quali Stati Uniti d'America, Canada, Messico, Brasile, Gran Bretagna, Francia e Spagna. Il motore di 140 cavalli, abbinato a un peso di circa 590 chilogrammi con il pilota nell’abitacolo, permette una vigorosa accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in poco meno di quattro secondi. Il telaio, un tubolare con roll-bar integrato, garantisce la necessaria robustezza in gare solitamente brevi ma alquanto combattute complice l’elevato grado di maneggevolezza dei modelli in scala 5/8 di Ford, Chevrolet e Dodge abbinato all’istintività richiesta al pilota nel controllo della vettura in situazioni di traffico.

Le piccole Legends non ammettono distinzioni né favoritismi. Qualunque appassionato di motori può avvicinarsi alle vetture concepite da Wheeler non senza la prospettiva di ben figurare. Niente è precluso, a fare la differenza e la naturale selezione contribuiscono però le sessioni di test sostenute in pista, la determinazione del pilota e l’indispensabile talento. In Italia le Legends disputano le simulazioni di gara principalmente presso l’autodromo di Castelletto di Branduzzo, nelle vicinanze di Pavia, anche se da quest’anno i piloti e le squadre avranno modo di gareggiare sul circuito Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari, nella provincia parmense, nel week end dell’8-9 Giugno. L’evento, in programma in concomitanza con una prova del campionato svizzero, promette divertimento e spettacolo con la chance di noleggiare la propria vettura direttamente in loco sostenendo una spesa non elevata.

I concorrenti partono tutti alla pari dal momento che soltanto l’abilità e l’inventiva del pilota possono creare il risultato. A frequentare abitualmente il paddock della Legends Car Cup Italia c’è anche Sharon Scolari, diciottenne nativa della Svizzera italiana, che dopo aver fatto il proprio tirocinio automobilistico nel karting ha subito optato per il passaggio di categoria, ottenendo buoni risultati con la grinta che certamente non le manca. L’American Dream è appena incominciato. Informazioni su www.legendscaritalia.it .

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