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sundance76

Sabotaggio!

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Vi ricordate il team manager della SuperAguri F1? Daniele Audetto, che fu anche DS della Ferrari nella convulsa stagione '76, ma soprattutto grande stratega del Gruppo Fiat-Lancia nei rallyes degli anni '70-'80.

 

Audetto inizi? la sua carriera verso la fine degli anni '60 come navigatore. Al rally di San Remo 1970, proprio come navigatore di Amilcare Ballestrieri (che fu campione italiano '73), visse l'amara avventura che lui stesso racconta qui di seguito:

 

 

Marted? 3 marzo ore 7,30, mi sto avviando a Sanremo. Amilcare mi aspetta per andare a collaudare la nostra vettura per la gara arrivata nella notte con le altre quattro. Contrariamente al solito mi sento nervoso, per noi domani ? un giorno molto importante: il Sanremo ? il nostro rally, ed ? forse questo il motivo della mia agitazione. Penso per? che ? sciocco da parte mia essere preoccupato: e di cosa poi? Mai abbiamo preparato un rally cos? a fondo, e la parte pi? impegnativa si snoda nel nostro entroterra, a pochi chilometri da casa nostra. Abbiamo rinunciato anche al rally Neige et Glace e si pu? dire che i nostri allenamenti siano durati un mese. In questo periodo abbiamo fatto prove comparative di pneumatici e prove di regolazione dei fari, molto importanti per tutti i dossi da superare.

 

Sto ancora pensando alle nostre prove quando finalmente arrivo a Sanremo, giusto in tempo per caricare li ?muletto? sulla bisarca. Amilcare ? gi? alle prese con gli uItimi ritocchi, si sta regolando il sedile. Salgo anch'io e ci dirigiamo verso la prova speciale di Civezza per poter saggiare l?assetto della nostra Fulvia HF sullo sterrato. L?accelerazione ? migliorata: a 3000 giri e gi? in piena potenza e fino a 7500-7800 giri non d? segno di cali. Pare che i nuovi carburatori diano i risultati sperati. Anche l'assetto ? buono nonostante l?avantreno sia stato alzato di alcuni centimetri per meglio sopportare le terribili sollecitazioni imposte dal percorso della gara. Amilcare mi pare decisamente soddisfatto, non riscontriamo niente di irregolare e rientriamo in garage. La nostra HF viene verificata alle 16, ... 40 litri di benzina ... parco chiuso, e la lasciamo riposare assieme alle altre gi? verificate. All'orizzonte, nubi nere si profilano minacciose. Infatti nella notte nevica a Sanremo!!!!

 

Mercoled? 4 marzo, ore 13. Amilcare ? appena tornato da un giro di perlustrazione in compagnia del nostro direttore sportivo Cesare Fiorio sulle alture sovrastanti Sanremo.

Ecco la situazione: neve a pochi chilometri dalla partenza; passo Gouta e monte Ceppo ancora chiusi, ma l'organizzazione spera siano aperti per il passaggio del rally.

Alle 14 in compagnia di Munari e di Barbasio prendiamo un taxi. Che ci scarica sul lungomare battuto da un gelido vento. Si pu? entrare nel parco chiuso solo 10 minuti prima dell'ora di partenza: per noi le 15,09. Entrano intanto i Campioni d'Europa Kallstrom-Haggbom che sono i primi a partire, quindi Vinatier-Jacob e Munari-Bernacchini.

Dal parco chiuso si levano i primi ruggiti mentre si scaldano i motori. Aspettando il nostro turno veniamo attorniati da giornalisti, fotografi e da molti amici; quasi tutti puntano su una nostra affermazione, perfino Nicolas-Therier!

 

Finalmente giunge il nostro minuto: ci fanno entrare mentre KalIstrom-Haggbom stanno salendo sulla pedana. Siamo ben lontani dal pensare che in quell'istante iniziano i 10 minuti pi? lunghi e sofferti della nostra vita di rallysti. Le nostre macchine erano state ricoperte da teli protettivi. Amilcare incomincia dal lato guida a togliere i ganci che fissano la copertura alla macchina, io mi chino per fare altrettanto dalla mia, ma vedo che i fermi sono gi? stati sganciati. Faccio appena caso e questo particolare. Sono impaziente di salire in macchina per sincronizzare i cronometri e tirare fuori dalla borsa il mio prezioso quaderno delle note, con tutti gli appunti e i tempi delle prove.

 

Amilcare preme la chiavetta della messa in moto: nulla!!!

 

Altre volte ci era capitato di avere un avviamento un poco difficoltoso. Guardo l'ora. Sono le 15,03, ancora sei minuti. AmiIcare toglie il contatto poi riprova e, al terzo tentativo finalmente il motore scoppietta ma, ahim?, solo qualche colpo, poi silenzio. Intanto un numero considerevole di persone tra concorrenti, commissari e curiosi si accalca attorno alla nostra Fulvia HF sempre muta.

 

Ognuno dice la sua, parole inutili che servono solo a peggiorare la situazione. Amilcare insiste, le sue dita sono contratte sulla chiavetta: a intervalli sempre pi? brevi prova con rabbia. Nulla cambia e la batteria ? quasi a zero. Chiedo al commissario di gara se possiamo spingere la vettura, ma finch? ? in parco chiuso solo i due conduttori la possono muovere. Mancano due minuti quando riesco a portare la Fulvia fuori dal parco chiuso. Appena varcato il cancello sono in cento attorno a noi, ci spingono, disperatamente avanti e indietro. Amilcare cerca di farla andare in moto. Sono le 15.09, il nostro minuto.

 

Esausto salgo a bordo e preparo il carnet per farlo timbrare alla partenza. Ma ancora una volta il tentativo di avviare la Fulvia fallisce.

 

I nostri amici non desistono, quasi di peso ci depositano sulla ripida pedana il cronometrista mette il visto di partenza e con un'altra piccola spinta ?scivoliamo? dall'altra parte.

 

Nella foto, amici e tifosi di Ballestrieri e Audetto cercano invano di mettere in moto la Fulvia a spinta. Ma la squalifica ? gi? scattata.

spinta.jpg

 

So che siamo squalificati: il regolamento impone che la vetture siano in grado di muoversi con i propri mezzi nel lasciare i vari controlli orari. E lo ? anche quello di partenza di un rally.

 

Non trovo per? la forza, per dirlo ad Amilcare. Lo guardo: il sudore gli scende dalla fronte, ha lo sguardo fisso sulla strada, quella strada che avrebbe voluto aggredire, le mani ancora strette al volante. Si gira lentamente verso di me e riesce a dire con voce amara: ?Che non siano le candele? Proviamo a cambiarie, chiss? che non si arrivi in tempo a Coldirodi?.

Non ho il coraggio di piangere, con tutta quella gente che ci guarda, ma piangerei volentieri. Mentre avvitiamo l?ultima candela si avvicina il dottor Asquini, commissario sportivo: ?Fatica inutile, ragazzi; mi dispiace, ma siete squalificati!!!?

Se ad Amilcare avessero dato un pugno nello stomaco, avrebbe sentito meno male! Ormai rasssegnati saliamo in macchina e prova e riprova, scoppiettando e a singhiozzo riportiamo la Fulvia HF in garage. Prendiamo le nostre borse e ci avviamo silenziosi verso casa. Non riusciamo ancora a renderci cento di quanto ? successo, ci pare di sognare. Sentiamo una voce: ? John Davenport Che ci raggiunge. La sua prima parola: ?Sabotage!!!?. Tiene nelle mani il dosatore e il filtro della benzina, che sono pieni di pezzi di plastica o di qualche cosa del genere. Dopo un poco arrivano anche Barbasio e Mannucci; anche loro inspiegabilmente fermi dopo soli 10 chilometri. Telefoniamo alla sala stampa, presso la direzione corsa del rally. Alcuni fotografi si precipitano alla filiale Lancia e iniziamo lo smontaggio del serbatoio della nostra Fulvia HF. I meccanici armeggiano freneticamente. Amilcare infila il braccio nel grosso bocchettone di riempimento ed estrae, tra lo stupore generale, un lungo sacchetto di finissima plastica. Il mistero ? svelato: il sacchetto aspirato dalla depressione della pompa, impediva il flusso regolare della benzina, ostruendo a tratti i condotti di alimentazione.

 

Chi ? stato? E perch?? E come? E quando? Ecco cosa ci rimane del ?nostro? rally: un pugno di punti interrogativi e un incubo: ?Esiste ancora lo sport??

 

Daniele Audetto.

 

Nel garage della Lancia Ballestieri estrae dal serbatolo uno dei famigerati corpi estranei trovati nelle macchine torinesi. La Lancia, in seguito, sporger? denuncia contro ignoti per sabotaggio: nei serbatoi sezionati venivano trovati frammenti di varie dimensioni di materiale gommoso, che praticamente avevano ostruito le canalizzazioni attraverso cui la benzina arrivava ai carburatori.

 

serbatoioi.jpg

Modificato da sundance76

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Scusate una domanda che non centra nulla, ma quelle penalit? in base a che cosa erano assegnate?

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Scusate una domanda che non centra nulla, ma quelle penalit? in base a che cosa erano assegnate?

 

Erano assegnate rispetto al tempo imposto di percorrenza di un determinato tratto del percorso.

Ad esempio, all'epoca poteva essere stabilito che per percorrere una certa Prova Speciale (cio? un tratto cronometrato da fare in minor tempo possibile) gli organizzatori avessero stabilito un tempo imposto di 7 minuti e zero secondi. Se un pilota la faceva in 7 minuti e 3 secondi (esempio) si prendeva delle penalit?, che a seconda del regolamento del rally poteva essere quantificato in varia misura.

Ma anche durante i trasferimenti (tratti non cronometrati) venivano imposti determinati tempi. Se tu eri passato alla localit? X alle ore 15:07 dove c'era un controllo orario, ti prescrivevano ad esempio di arrivare alla successiva localit? Y dopo un'ora e trenta minuti (esempio) quindi dovevi arrivare a Y e farti timbrare la tabella di marcia alle 16:37 precise, cio? dovevi presentarti in quel minuto. Se anticipavi o posticipavi di un minuto l'apposizione del timbro, ti beccavi delle penalit?.

 

A volte i tempi imposti nei trasferimenti erano cos? difficili o impossibili (es. arrivare alla localit? X in un'ora, quando si sapeva che nessuno poteva metterci cos? poco tempo), che le penalit? prese in quei frangenti erano determinanti per la classifica, a volte anche di pi? delle Prove Speciali, cio? i tratti cronometrati dove bisogna andare al massimo per cercare di fare il miglior tempo possibile.

 

Chi ? stato?

 

Non si ? mai saputo.

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Grazie Sun! Cose d'altri tempi, nemmeno nei trasferimenti ci si poteva rilassare... Ora i trasferimenti nei Rally del Mondiale non ci sono nemmeno... :confused:

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