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Astor

Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

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Credo che manchi solo una cosa per chiudere (per ora) l'argomento "DONNE": la questione Carolina Kostner.

 

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Come sta andando Carolina in questa stagione? Quali prospettive ci sono per lei in vista dei prossimi appuntamenti (Europei, Olimpiadi e, infine, Mondiali a Milano)?

 

Secondo me, considerando l'età (31 anni a febbraio) e con tutto quello che ha passato in questi utimi anni, sta andando benissimo.

Straordinariamente bene.
Meglio di come si sarebbe potuto pensare (o, almeno, di come io pensavo ...).

 

Da questa intervista sembrerebbe che forse pure lei non si aspettava di essere così in forma:

http://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/21-12-2017/ghiaccio-kostner-vivo-gioia-avvicino-perfezione-240374542134.shtml

 

Purtroppo non ha dato il massimo alla finale del Grand Prix, e alla fine imperfezioni e scarsa aggressività forse le sono costati il podio, ma nel complesso sta pattinando molto bene.

 

Ai recenti nazionali di Milano, ovviamente stravinti, ha eseguito elementi tecnici di pregio, mai ancora messi nei programmi di questa stagione, probabilmente in vista di una loro introduzione nei prossimi importanti appuntamenti.

 

https://www.oasport.it/2017/12/pattinaggio-di-figura-campionati-italiani-milano-2018-nona-meraviglia-di-carolina-kostner-settimo-titolo-per-anna-cappellini-e-luca-lanotte/

 

https://www.oasport.it/2017/12/pattinaggio-artistico-campionati-italiani-milano-2018-lexploit-di-matteo-rizzo-e-la-lezione-di-carolina-kostner2/

 

L'handicap di Carolina, è noto, è la parte tecnica: per età, oltre che per attitudine innata, è impensabile che possa competere sugli elementi tecnici alla pari con quindicenni o sedicenni come le russe o una ventiduenne "tosta" come la Osmond.

Deve però cercare di ridurre il gap tecnico di partenza con le avversarie, per non trovarsi troppo distaccata e non riuscire a far fruttare le sue eccelse doti di interpretazione e perfezione del pattinaggio.

 

Per chi non segue troppo il pattinaggio di figura, mi spiego esplicitamente.

 

Ogni pattinatore o pattinatrice (o coppia) presenta in ogni manifestazione due programmi, lo short e il free (in italiano si dice anche "corto" e "lungo" o "libero"), che, a seconda delle scelte fatte nella composizione dell'esercizio, hanno dei valori di base ("base value") che dipendono dalla difficoltà che la ISU (International Skate Union) ha attribuito ad ogni elemento che viene eseguito (es.: un Loop singolo ha un certo valore, un triplo Loop ovviamente vale di più, un salto più difficile come un Axel vale di più del Loop, le combinazioni aumentano il valore, le trottole valgono pure loro ecc.).
Il programma, quindi, sia esso uno short o un free, ha un valore di base che deriva dalla somma dei valori di base di tutti gli elementi tecnici che il pattinatore ha deciso di fare (lo decide in base a ciò che vuole e si sente di fare, ma rispettando alcune regole date dall'ISU, regole sul numero di elementi che sono richiesti ed altro).

 

Se questi elementi vengono portati a termine, gli viene assegnato il valore previsto, corretto con un giudizio sul "grado di esecuzione" (GOE) che è la valutazione dei giudici su "quanto bene" è stato fatto l'elemento stesso (non basta fare un "triplo Loop" per avere il punteggio massimo, bisogna farlo al meglio).
I GOE possono andare da -3 a +3, quindi possono diminuire o aumentare signficativamente il valore di base di ogni elemento.

 

Se poi ci sono elementi fatti in modo sbagliato o incompleto, si hanno "degradazioni" (es. da un previsto triplo Loop, ricordiamo che i programmi sono "dichiarati" in anticipo dagli atleti, si può avere solo un doppio Loop o un triplo "sottoruotato" se la rotazione non è stata completata) e penalità, per esempio per le cadute.

 

Un atleta di solito decide quindi di inserire nei suoi programmi degli elementi che gli possono dare molti punti ma allo stesso tempo che non lo fanno rischiare troppo in possibili penalità (o bassi GOE) per cattiva esecuzione.

 

Al giudizio tecnico si somma poi il giudizio sui "components", ovvero la parte "interpretativa" e di "qualità del pattinaggio" (composto dal giudizio su diverse "componenti", appunto, ma su cui non mi dilungo se non per ricordare che è la "forza" di Carolina, ciò in cui è normalmente davanti a tutte).

 

Carolina, che ormai si può considerare "di un'altra epoca" del pattinaggio e che è soprendente che riesca ancora a difendersi così bene, non può mettere nei suoi programmi elementi per lei troppo difficili, che solo ragazzine con la metà dei suoi anni e particolarmente "toniche" possono fare, perchè rischierebbe troppo.

Perciò il "valore di base" del punteggio tecnico dei suoi programmi è ormai costantemente inferiore a quello delle avversarie con cui si confronta.

 

Guardate qui

 

http://www.isuresults.com/results/season1718/gpf1718/data0203.pdf

 

qual'era il valore di base del suo short a Nagoya (quello che non ha entusiasmato): 27.63.

Mentre la Osmond aveva un 32. 53 e la Zagitova addirittura un 34.97.

Sette punti di distacco dalla Zagitova, come punteggio tecnico di base!

 

E nel free ( http://www.isuresults.com/results/season1718/gpf1718/data0205.pdf ) ancora peggio:

66.01 per la Zagitova, 53.34 per Carolina: tredici punti base di differenza!

 

Distacco che Carolina deve sempre cercare di colmare ricorrendo alla sua straordinaria perizia nei "components", dove è indiscussa maestra (le sue "vecchie colleghe/rivali", come la Yu-Na Kim e Mao Asada, che su questo stavano alla sua altezza e la Kim anche meglio, non pattinano più e le giovani devono ancora arrivare a quei livelli, solo la Medvedeva ci si avvicina già parecchio ...).

 

Ma se non esegue particolarmente bene il programma sugli elementi tecnici, come le è capitato a Nagoya nello short, ovvero su un programma che ha già un punteggio tecnico potenziale relativamente basso anche se ben eseguito, allora Carolina è "spacciata".

E, infatti, alla finale del Grand Prix quello short piuttosto imperfetto, oltre ad un free eseguito poco aggressivamente (forse perchè non si aspettava la debacle della Osmond, ovvero non si aspettava di poter ancora puntare al podio), le è forse costato il bronzo.

 

Perciò, gli obiettivi che Carolina deve avere, se vuole sperare di avere carte da giocare per un podio olimpico, mondiale ed europeo, sono:

- aumentare il tasso di difficoltà tecnica dei suoi programmi

- eseguirli non solo senza errori sull'aspetto tecnico, ma anche guadagnandosi dei buoni GOE (positivi e, anzi, possibilmente sempre maggiori di 1)

- pattinare come sa fare per la parte interpretativa, per recuperare ciò che inevitabilmente perde sul tecnico

 

Ce la può fare ad arrivare a podio, alle Olimpiadi o ai Mondiali?

Sulla carta, è difficile.

In questo momento almeno quattro pattinatrici al mondo, quelle che l'hanno preceduta a Nagoya più la Medvedeva, le stanno davanti. E teoricamente ci sono pure le giapponesi e sempre che qualche americana non faccia un qualche exploit ...

Però, non sempre le cose vanno nella realtà come è scritto "sulla carta" ...

 

Io credo che il massimo obiettivo realisticamente abbordabile a livello olimpico e mondiale sia un bronzo e anche a livello europeo, considerando la qualità delle russe, non cambia molto.
Difficilmente vedo Carolina seconda su un podio mondiale, ma ad un terzo posto, pattinando al meglio e sperando magari che l'inesperienza tiri qualche brutto scherzo a qualcuna delle giovani, ci potrebbe arrivare.

E un bronzo a 31 anni, per una che ha cominciato a gareggiare nelle Senior quando la Zagitova nasceva, sarebbe straordinario.

 

Non mi faccio molte illusioni, ma lo spero davvero!

 

 

 

Per inciso, se qualcuno avesse ancora dubbi su come "funziona" una gara di pattinaggio di figura, qui cercano di spiegarlo in un minuto:

 

https://it.eurosport.com/pattinaggio-di-figura/pyeongchang/2018/video-il-pattinaggio-artistico-spiegato-in-60-secondi_vid1016307/video.shtml

 

Molto sintetico, decisamente generico, non sempre precisissimo e certo non completo ma, tutto sommato, accettabile come "pillola" di base.

 

 

A questo punto ricordo ancora il prossimo appuntamento importante:

Campionati Europei, dal 15 al 21 gennaio a Mosca.

 

Dovrebbe rientrare, si presume, la Medvedeva e allora si dovrebbe capire già il probabile podio femminile di Pyeongchan, per almeno due terzi.

 

Modificato da Astor

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Ecco alcune informazioni sui prossimi Campionati Europei, dal 15 al 21 gennaio a Mosca.

 

 

Qui gli atleti convocati:

 

https://www.oasport.it/2017/12/pattinaggio-di-figura-europei-mosca-2018-tutti-gli-atleti-convocati-di-tutte-le-nazionali/

 

 

E questo il programma:

 

CALENDARIO EUROPEI PATTINAGGIO DI FIGURA 2018

 

Orari italiani

 

MERCOLEDÌ 17 GENNAIO
09:45 Short program maschile
16:00 Cerimonia d’apertura
17:00 Short program coppie artistico

 

GIOVEDÌ 18 GENNAIO
10:30 Short program femminile
16:55 Free skating coppie artistico

 

VENERDÌ 19 GENNAIO
10:15 Short dance
15:45 Free skating maschile

 

SABATO 20 GENNAIO
11:40 Free dance
16:30 Free skating femminile

 

DOMENICA 21 GENNAIO
12:00 Exhibition Gala

 

https://www.oasport.it/2017/12/pattinaggio-di-figura-europei-mosca-2018-il-calendario-e-le-date-il-programma-completo-e-gli-orari-della-rassegna-continentale/

 

 

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Europei di Mosca.

 

 

Evgenia-Tarasova-and-Vladimir-Morozov.jp

 

 

https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-europei-2018-tripletta-russa-nelle-coppie-dartistico-rimonta-di-evgenia-tarasova-e-vladimir-morozov-quinto-posto-per-valentina-marchei-ed-ondrej-hotarek2/

 

 

Assegnate ieri le prime medaglie, quelle delle coppie.

 

Vittoria senza discussioni (si fa per dire, come vedremo ...) di Tarasova/Morozov, la punta di diamante della scuola russa in questa categoria.

Dopo uno short sbagliato (quinti, a cinque punti di distacco dai francesi Morgan/Cipres e dietro, udite udite, perfino ai nostri Marchei/Hotarek) hanno tirato fuori nel free una performance notevolissima, pattinaggio a razzo e senza risparmio, "season's best" per loro, rimonta senza discussioni (si fa per dire ...) e vittoria con oltre undici punti di distacco sui secondi!

 

Eccola qui, nel commento della televisione della Svizzera Italiana:

 

 

 

 

Bene, incredibile a dirsi perfino questa performance ed il punteggio conseguito sono stati ritenuti da alcuni (a giudicare dai commenti in rete) un autentico "scandalo", con conseguenti accuse di punteggi dati a favore della nazione ospitante.

Bubbole (non uso la parola con la "C" perchè non so se questo forum ha una funzione di censura ...)

 

Il programma, su "Candyman" della Aguilera, può non piacere.
A me inizialmente non piaceva, lo ammetto. E pensavo, come altri, che avrebbero fatto bene a cambiarlo prima di Pyeongchang.
Ma vederlo pattinare come hanno fatto ieri, mi ha fatto cambiare idea. Probabilmente era solo questione di pattinarlo al meglio e loro hanno fatto bene a tener duro.
Allegro, velocissimo, adatto a loro, pure i costumi sono perfetti per la parte, può anche darsi che non sia il più adatto per un anno olimpico (dove di solito si va sul "classico") ma come programma in sè, avercene. Può anche darsi che non lo faranno mai più così bene, con tanta concentrazione, però ...

Si possono anche valutare certi GOE che sono stati loro dati (ma non solo a loro).

Ma sostenere che non ci sia il distacco che hanno mostrato o che qualche GOE discutibile sia stato minimamente significativo per il risultato, o addirittura "scandaloso", secondo me vuol dire aver completamente sbagliato il bersaglio.

Non so come alcuni, anche tra coloro normalmente accorti e competenti, possano fare certe affermazioni.

 

Probabilmente qualcuno pensava (e qualcuno lo scrisse) che Tarazova/Morozov quest'anno fossero già "plafonati" al loro massimo e ormai impossibilitati ad andare oltre. Affermazione piuttosto incauta se assegnata ad una coppia con tante qualità, ancora giovane e che in questi anni ha dovuto anche affrontare la difficoltà della crescita fisica di lei (diventata una bella ragazza, lei che fino a pochi anni fa sembrava la versione russa di Pippi Calzelunghe).

 

Casomai si può dire che tutta la gara è stata di livello abbastanza basso, considerando che alla fine è arrivata seconda una delle coppie più sopravvalutate degli ultimi anni, i gelidi Stolbova/Klimov che quest'anno hanno avuto la "bella pensata" di passare alla Carmen nel free ... quando se c'è una alla quale non si attaglia il personaggio della sensuale e mediterranea Carmen è proprio la "durissima" e fredda Ksenia Stolbova! (*)

E, come le succede ormai costantemente quest'anno, anche stavolta è caduta nel free.
Lei alla fine piangeva per l'errore fatto, presumo che pure loro si vedessero ormai fuori dal podio.

 

Possono invece accendere un cero a qualche santo russo per essere arrivati secondi nonostante la caduta ed un libero con tante imperfezioni, grazie sostanzialmente alla relativa pochezza dei concorrenti (Tarasova/Morozov a parte) e al fatto che una delle coppie favorite per il prossimo oro olimpico, i "tedeschi" Savchenko/Massot (lei di origine ucraina, lui francese naturalizzato tedesco) ha deciso di saltare gli Europei per preparare Pyeongchang.
Non solo: anche Volosozhar/Trankov, la coppia migliore dell'ultimo decennio, in questa stagione sono assenti, per loro scelta (lei ha partorito nel 2017).
Un vuoto di concorrenza che però tanti non sono stati in grado di sfruttare davvero.

 

 

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(*) che quest'anno sfoggia pure una pettinatura orribile, secondo il mio personale gusto

 

Terzi sono una coppia russa di secondo livello, abbastanza elegante (soprattutto lei) ma decisamente imprecisa, Zabiiako/Enbert.

 

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E i francesi Morgan/Cipres?

 

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Non hanno retto alla tensione della lotta per una possibile medaglia d'oro, soprattutto dopo aver visto il free di Tarasova/Morozov che li avrebbe costretti, per restare in testa, a migliorare nettamente pure loro il personale stagionale.

Prestazione deludente, tesa, imprecisa, dove la differenza qualitativa con T/M è stata palese già dopo i primi dieci secondi.

Alla fine, la beffa: quarti per un centesimo di punto!
Tutti i loro limiti artistici e di classe, che pure nell'ultimo anno erano riusciti ad attenuare o mascherare, sono riemersi alla prima "prova del nove".

E perciò devono incolpare sè stessi (e probabilmente loro lo fanno, la faccia della Morgan dopo il libero era significativa), non "la cattiva giuria filo-russa".

 

Se i russi hanno monopolizzato il podio a Mosca è solo perchè Savchenko/Massot non c'erano (ma non c'erano neppure Volosozhar/Trankov) e tutti i non-russi hanno perso un'occasione d'oro soprattutto dopo il cattivo short di Tarazova/Morozov e i non eccellenti free delle altre due coppie russe.

 

Comprese le due coppie italiane, Marchei/Hotarek e Della Monica/Guarise, entrambe autrici di ottime prestazioni ma alla fine rispettivamente quinta e sesta.
E quando mai gli ricapiterà un'occasione da podio come questa, considerando che in ambito mondiale ed olimpico c'è anche la concorrenza del resto del mondo?

 

Forse la verità, purtroppo, è che se c'è chi è "plafonato" sono le nostre coppie.

Che, comunque, si lasciano vedere con grande piacere e che fanno prestazioni più che dignitose.

 

 

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Europei di Mosca.

 

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https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-europei-2018-fernandez-re-deuropa-per-la-sesta-volta-consecutiva-nona-posizione-per-rizzo/

 

Assegnata anche la medaglia degli uomini.

 

Nessuna sorpresa per l'oro, ad uno Javier Fernandez che ha dominato la gara, sia short che free, finendo con la bellezza di oltre venti punti di vantaggio sul secondo.

 

La sorpresa, almeno in parte, è proprio il secondo: il diciottenne russo Dmitri Aliev, alla sua prima stagione da Senior, ha piazzato non solo il secondo short ma si è ripetuto con il secondo free, pattinato in modo pressochè perfetto sotto l'aspetto tecnico (a pochissimi punti dal punteggio tecnico di Fernandez!) e dimostrando pure una maturità interpretativa sorprendente.

I russi devono ancora decidere quali uomini mandare ... pardon, i russi devono dire al CIO quali uomini dovrebbero essere invitati a Pyeongchang per poter gareggiare senza bandiera russa.

La Russia ha due posti a disposizione per i pattinatori maschi alle olimpiadi, sarebbe assurdo se Aliev non fosse invitato a vantaggio del piuttosto deludente Alexander Samarin (ieri sesto, a ben 45 punti di distacco da Aliev!).

 

L'altro russo che non dovrebbe avere problemi per andare alle olimpiadi è Mikhail Kolyada, che a Mosca ha preso il bronzo, dopo un free tutto all'attacco ma sporcato da parecchi errori (comprese due cadute).

 

Da anni i russi cercano, invano, l'erede di Plushenko.
Forse ieri l'hanno trovato in Aliev. O, per lo meno, hanno buoni motivi per sperarlo.

Se a 18 anni si pattina già così, ci si propone sicuramente per il dopo-Hanyu e dopo-Fernandez.

 

A proposito di giovani, il diciannovenne italiano Matteo Rizzo ha fatto un'ottima prova, arrivando alla fine nono agli Europei.
Nulla di paragonabile alla prestazione ed al talento di Aliev (fuori dal comune per la sua età) ma comunque una buonissima prestazione che ci fa sperare di avere nei prossimi anni un pattinatore maschio che faccia risultati più che dignitosi, dopo anni di vacche molto magre, dove il "massimo" era Righini ed è meglio tacere su altri.

 

Oggi si chiuderanno i giochi pure per le coppie di danza e per le donne, con i free di entrambe le categorie.

 

Per la danza non vedo problemi per l'oro, prenotato dai soliti Papadakis/Cizeron (ai quali ormai i giudici perdonano tutto, pure quando fanno twizzles dello short dove non c'è assolutamente bisogno del rallentatore per vedere fuori-sincronismi da imprecazione), resta da vedere il resto del podio.

 

Questa è la situazione dopo lo short:

https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-europei-2018-quarto-titolo-promesso-a-gabriella-papadakis-e-guillaume-cizeron-anna-cappellini-e-luca-lanotte-per-un-nuovo-argento/

 

Ce la faranno le coppie italiane, e in particolare Cappellini-Lanotte, ad arrivare sul podio?

La gara è attorno all'orario di pranzo, ma la differita Rai è prevista per le 22:30 (come al solito, degli orari Rai c'è da fidarsi fino d un certo punto).

 

 

Situazione invece molto più interessante per le donne, dove la Medvedeva (al rientro dall'infortunio) deve recuperare un paio di punti dopo lo short, nel quale, un pò inaspettatamente, la Zagitova le è stata davanti.

Ma la Kostner è terza e tutte e tre se la giocheranno per il podio (con poche possibilità di rientro per quelle che stanno dietro, a meno di disastri delle prime tre).

Vedo già molta gente pronta a stappare la bottiglia di champagne se la Medvedeva perderà, dopo anni di dominio, la medaglia d'oro.
Io credo che Evgenia ce la farà, se il metatarso non le da più problemi, nonostante il "pericolo Zagitova" che mi era già chiarissimo e l'avevo scritto qui: Alina è oggi l'unico pericolo concreto per Evgenia anche per le olimpiadi, soprattutto dopo che la Osmond sembra aver smarrito la forma di inizio stagione.
Ma un programma lungo è impegnativo e non so se la Zagitova abbia già la concentrazione e la "cattiveria" necessaria per non perdere quel paio di punti, con un "mastino" come la Medvedeva a morderle i talloni.

Vedremo.

 

Questa è la situazione sopo lo short:

https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-carolina-kostner-da-brividi-una-fata-illumina-mosca-e-terza-ad-un-soffio-da-zagitova-e-medvedeva-nello-short-program2/

 

Diretta Rai dalle 19:30 (se non cambiano, che sarebbe ancor più uno scandalo, con la Kostner a caccia di una medaglia).

 

Se la Rai facesse qualche scherzo (ci sono voci che facciano una differita ... domani mattina!), si può provare con questo streaming YouTube:

https://www.youtube.com/watch?v=TwnvPIzVnXA

 

 

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Europei di Mosca.

 

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L'ultima giornata di gare a Mosca è stata particolarmente interessante, agrodolce per noi italiani e in grado di suscitare ulteriori interrogativi in chiave olimpica.

 

 

Comincio parlando della danza.

 

 

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https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-di-figura-europei-2018-papadakis-cizeron-trionfano-nella-danza-con-un-nuovo-record-cappellini-lanotte-scivolano-al-quarto-posto/

 

Qui nessuna sorpresa per i vincitori, "ovviamente" Papadakis/Cizeron, autori dell'ennesimo primato personale e (discutibile) "record del mondo".
Dico discutibile non solo perchè in una disciplina come il pattinaggio di figura i "record" dipendono dalle giurie (nonchè dai regolamenti tecnici, che ogni qualche anno vengono ritoccati) e quindi possono avere più che altro significato statistico, cosa ben diversa da un record, per esempio, come i 100 metri piani.

Dico discutibile anche perchè non ho visto neppure un miglioramento del loro esercizio rispetto a quello della vittoriosa finale del Grand Prix di Nagoya.

Questi due atleti continuano da tre anni a propinarci la stessa minestra, praticamente lo stesso esercizio free su musica diversa (secondo me se pattinassero sulla musica dell'anno scorso molti non se ne accorgerebbero!), e ciò nonostante vengono gratificati di punteggi continuamente crescenti.
Ho impressione che usino lo short per fare una cosa un pò diversa, se no la gente arriccia il naso, ma i loro free ormai sono indistinguibili negli anni, potrebbero pattinare esattamente gli stessi elementi su Cocciante, Tenco o qualsiasi musica lenta che vada d'accordo con la loro tanto vantata "leggerezza".

Hanno trovato la ricetta della Coca Cola e non ci pensano neppure a cambiarla.

 

Tutto ciò conferma, ahimè, un "pompaggio" sistematico con l'obiettivo di farli arrivare, costi ciò che costi, all'oro olimpico.

Secondo alcuni questo pompaggio è cominciato già tre anni fa, quando dopo le olimpiadi si ritirarono le due coppie di assoluto vertice, Davis/White (ritiratisi definitivamente) e Virtue/Moir (che poi hanno deciso di tornare) e ci si trovò in un "vuoto" da riempire.
Se così è, se già allora fu "programmato" di puntare sui francesi, allora fu fatto anche in chiave anti-russa (il che, visto poi cosa è accaduto sul fronte doping e non solo negli sport invernali, potrebbe essere plausibile).

Il succo è: c'è un'altissima probabilità di rivedere a Pyeongchang un altro "scandalo" nell'attribuzione dell'oro olimpico, indipendentemente da ciò che faranno loro e ciò che faranno i divini Virtue/Moir.
Ed è molto triste.

 

 

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Dietro ai francesi, meritatamente, una coppia "rinata": Bobrova/Soloviev.

Coppia una volta paludatissima e noiosa, con programmi addirittura "polverosi", come se fossero stati tirati fuori da una soffitta, e che è poi riuscita a rinnovarsi.

 

Lei nel 2016 era finita in quella vicenda piuttosto assurda del Meldonium ed era stata sospesa, salvo poi che l'autorità antidoping aveva dovuto ammettere che neppure loro (!) sapevano quanto a lungo le tracce di quella sostanza potevano rimanere nell'organismo e avevano "graziato" molti atleti, lei compresa.

Sono ormai "specializzati" in programmi liberi "drammatici" e anche quello di questa stagione non fa eccezione (una triste storia di cecità ...) ma, dopo un inizio da tagliarsi le vene, l'esercizio va in crescendo e diventa più "arioso".
E' un bel programma e loro hanno meritato l'argento.

 

E infatti ho deciso di farvi vedere proprio il loro free:

 

 

 

 

 

 

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L'argento di Bobrova/Soloviev ha relegato, giustamente, al terzo posto la coppia Stepanova/Bukin, coppia in crescita e non da buttar via ma dove allo stato attuale mi sento di dire che il loro pregio maggiore è l'"estetica" della Stepanova, la classica e notevole bellezza russa, abbastanza somigliante alla Sinitsina di Sinitsina/Katsalapov (coppia piuttosto "sbagliata" che quest'anno non è riuscita a trovare il posto per gli Europei).

Da denuncia penale la loro scelta musicale, la composizione ("Liebestraum") di un musicista austriaco (Liszt) di cultura tedesca, cantata (ebbene si ...) in inglese per accompagnare l'esercizio di una coppia russa!
O Stepanova/Bukin sono sponsorizzati dall'ONU o è una boiata.

Dubito che siano sponsorizzati.

 

E gli italiani?

 

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Bene Guignard/Fabbri, quinti.

Una coppia che fino ad un paio di anni fa mi convinceva poco, soprattutto sotto l'aspetto interpretativo, ma che è cresciuta parecchio e fa ormai costantemente dei programmi godibilissimi.

 

 

 

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Male Cappellini/Lanotte, la nostra coppia di punta, scivolata dal terzo posto dopo lo short, con concrete possibilità di medaglia, al quarto posto.
Il loro free, con diversi errori e pattinato in modo poco convinto, è stato dietro pure al libero dei connazionali Guignard/Fabbri e sono arrivati loro davanti solo per il precedente risultato dello short.

Mi spiace per loro, ma il risultato è giusto (purtroppo).
E, francamente, è dalla stagione scorsa che li vedo meno convinti, meno "cattivi". Ho l'impressione che si stiano un pò "trascinando" verso la f
ine carriera, il che è un peccato.

 

C'è chi dice che è meglio che abbiano sbagliato agli Europei e che c'è il tempo per rimediare in vista delle Olimpiadi e dei Mondiali in casa (a Milano, dopo le Olimpiadi), facendo tesoro degli errori commessi.

Ahimè, temo invece che questa medaglia persa sarà rimpianta a lungo.
Siamo realistici: è agli Europei che ci possiamo giocare le maggiori possibilità di medaglia e questo vale per tutti, Carolina compresa (che per fortuna, come diremo parlando delle donne, ci è riuscita).
Valeva pure per le nostre coppie di artis
tico due giorni fa, in una situazione sulla carta molto favorevole, con Savchenko/Massot che avevano dato forfait, Volosozhar/Trankov quest'anno ai box per scelta e Tarazova/Morozov che avevano cannato lo short.
Ma purtroppo ...

 

Idem per Cappellini/Lanotte, forse anche peggio: con Papadakis/Cizeron e Virtue/Moir a dividersi oro e argento, in tutte le competizioni a livello mondiale ci sarà tutto il resto del mondo ad azzuffarsi per un unico osso, il bronzo.
Qual'è la possibilità che quel bronzo planetario possa arrivare a C/L? Detto francamente, è bassissima.

 

A Mosca, invece, dopo lo short erano dietro solo mezzo punto ad una coppia inferiore a loro (se Anna e Luca pattinano sufficientemente bene) mentre alla fine sono arrivati quattro punti sotto.
Era Stepanova/Bukin la coppia alla quale stare davanti e sulla carta potevano riuscirci.
Avessero pattinato bene, il bronzo lo prendevano pur con l'impetuosa rimonta di Bobrova/Soloviev (che sarebbero arrivati all'argento e va bene, ci sta, sono forti come i nostri ...).

Era a Mosca l'occasione per dare un bilancio positivo alla stagione, purtroppo l'hanno fallita.

 

 

 

 

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Europei di Mosca.

 

E veniamo alle donne.

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Il free femminile è stata senza dubbio la gara più emozionante della competizione europea.

Due favorite per l'oro, Alina Zagitova ed Evgenia Medvedeva (o Medvedeva e Zagitova, a seconda dei punti di vista) ed una Carolina Kostner che le seguiva a pochi punti di distacco dopo lo short, pronta ad approfittare di eventuali errori delle russe.
Già dal quarto posto in poi dopo lo short, occupato dalla Maria Sotskova, non sembrava esserci posto per un recupero fino ad una medaglia.
E così è stato, anche se con brivido.

ap-image.jpg

Per l'oro l'ha spuntata, meritatamente, la Zagitova.
Dopo un ottimo short la quindicenne russa, assoluta rivelazione della stagione, ha fatto un free perfetto, al massimo delle sue possibilità tecniche e con una componente interpretativa di tutto rispetto.
Non avrei scommesso sulla sua capacità di non fare neanche un errore, ma mi ha smentito.

Ha avuto probabilmente una fortuna: è scesa sul ghiaccio subito prima della Medvedeva, mettendo così una pressione enorme sulle spalle della rivale.

Ed ha avuto un oggettivo "aiutino": ha ottenuto ben cinque punti in più di PCS rispetto alla sua vittoriosa prova alla finale del Grand Prix, un miglioramento di entità piuttosto anomala soprattutto considerando che Carolina e la Sotskova rispetto a quella gara sono rimaste sui loro livelli come components.
Ora, è vero che sia la Sotskova che Carolina a Mosca sono cadute (e Carolina ha fatto anche altri disastri), quindi pure i loro PCS non potevano salire molto, mentre Alina ha pattinato in modo tecnicamente perfetto e ciò è normale si rifletta anche sui components.
Però cinque punti ...
Se avesse avuto sui 71-72, che mi sarebbero sembrati più ragionevoli, la Medvedeva le sarebbe arrivata molto più vicino (lei ha ottenuto circa un punto di PCS in più rispetto alla sua vittoria alla Rostelecom Cup, dove peraltro era già sofferente, cadde perfino in un axel, e infatti decise lo stop per curarsi).
Nel complesso, la vittoria di Alina ci sta, cinque punti e mezzo di vantaggio complessivo (come short + free) no.

Ah, per inciso, c'è chi dice che anche Evgenia prendeva "troppi PCS" nella sua prima stagione.
Dissento, secondo me già allora le qualità della Medvedeva erano evidenti, comunque sono andato a rivedermi i PCS dei free di quella stagione (2015-2016) ed ho visto che nella sua prima stagione le venivano "regalati" PCS che più di una volta sono stati inferiori o non molto superiori a pattinatrici non certo note per la loro "raffinatezza" o il pattinaggio pulito, come la Wagner :asd: o la Radionova.
Perciò, scusate, di che stiamo parlando?

Skate America 2015 (Grand Prix)
Medvedeva 67.16
Gold 68.93 --> più della Medvedeva
Miyahara 63.90 --> l'ho sempre detto, non ha il "physique du role" per farsi piacere, peccato ...

Rostelecom Cup 2015 (Grand Prix)
Medvedeva 67.61
Radionova 68.78 --> più della Medvedeva
Sotnikova 69.38 --> più della Medvedeva

ISU Grand Prix Final 2015
Medvedeva 72.37
Wagner 71.55 --> quasi come la Medvedeva
Radionova 68.56

Europei 2016
Medvedeva 70.50 --> meno della finale di Grand Prix
Radionova 67.83
Pogorilaya 62.69

Mondiali 2016
Medvedeva 72.34
Wagner 73.78 --> più della Medvedeva
Pogorilaya 68.11
Radionova 67.94
Asada 69.30


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La Medvedeva, dopo il super-free della Zagitova, si è trovata così una montagna da scalare, mentre sta ancora cercando di recuperare appieno dall'infortunio che l'ha tenuta ferma dalla fine di novembre.

Ha cominciato l'esercizio male, non facendo seguire il triplo toeloop al triplo flip, che doveva essere la combinazione iniziale. La recupererà poco dopo, a dimostrazione di una forza di volontà che ho notato, con piacere, essergli ora riconosciuta perfino da alcuni suoi detrattori.

Bellissimo programma, fatto lottando dall'inizio alla fine, decisamente più maturo di quello della Zagitova, che però non è stato pattinato al massimo della forma (si dice che Evgenia ancora non cammini perfettamente) e non è bastato.
Due mesi di stop, una forma fisica ancora scarsa ed una rivale fortissima, al suo massimo della forma e senza alcun errore nell'intero weekend ed ecco spiegata la prima sconfitta dopo due anni.
Evgenia nel post-gara ha detto, giustamente, che un risultato come questo dopo mesi di forzata inattività non è male.

E' chiaro che, a questo punto, ciò che per la Medvedeva sembrava non dico una formalità ma comunque un obiettivo con almeno il 70-80% di probabilità di successo, ovvero l'oro olimpico, diventa una cosa con molte incognite in più.
Per l'oro di Pyeongchang continuo a vedere Evgenia come favorita, sempre che si rimetta del tutto, ma certo che se cominciano di botto a dare alla Zagitova certi PCS ...

Alina è brava, eh, e lo ho già detto chiaramente da tempo. Però anche ieri si è vista sulla parte interpretativa la differenza con la Medvedeva, solo che tale differenza non è stata riconosciuta appieno, non perchè Eugenia abbia avuto pochi PCS ma perchè Alina ne ha avuti troppi.

 

E adesso arriviamo a Carolina.

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Partiamo dalle frivolezze: clamoroso il nuovo costume, verde-fluo, una cosa "catarifrangente".
Io ci ho messo un pò per decidermi se mi piace o no, poi mi sono orientato decisamente verso il NO.

Per due motivi:

1) è distraente, non fa risaltare al meglio l'arte sul ghiaccio di Carolina. Guardando il suo esercizio con questo costume non riesco ad apprezzare al meglio, per esempio, la gestione delle braccia, in cui Carolina è indiscussa maestra, ma neppure le linee che fa sulla pista.
Guardate come sembra, con quegli inserti color carne, quasi mimetico. Ma se è mimetico vuol dire che spezza la linea della pattinatrice, cosa che per una che ha una bellissima linea e usata benissimo sul ghiaccio, come Carolina, è controproducente.
Già solo questo basterebbe per dagli una bocciatura.


2) è "sfacciato", non in sintonia con l'immagine di Carolina (e immagino pure col suo carattere).
Una cosa ben diversa dal costume egualmente intero, ma molto raffinato, che usò per il vittorioso mondiale 2012 a Nizza.

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Francamente pure a me, che sono di solito favorevole al look "allegro" e poco convenzionale, questo costume verde-pisello-fluorescente sembra un errore.
Meglio pensare a qualcos'altro per Pyeongchang.

 

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Poi su Carolina c'è una cosa molto più importante: il Mistero dell'Abbandono di Mishin.

 

Già da qualche tempo si era notata l'assenza di Mishin alla balaustra, a metà mese è arrivata la notizia-bomba: la Kostner abbandona Mishin e torna ad essere allenata da Huth.
Il quale Huth, in effetti, era a Mosca al fianco di Carolina (e Mishin no).
https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-carolina-kostner-torna-da-michael-huth-lasciato-mishin-pronta-per-europei-e-olimpiadi/

 

Ora, io non so se Carolina abbia scelto improvvisamente di tornare da Huth, se era già previsto che la "cura Mishin" fosse "a termine", se in vista delle Olimpiadi la federazione russa abbia imposto agli allenatori di allenare solo atleti nazionali (come qualcuno ha ipotizzato) o altro.
Ma è certo che un cambio di chi ti allena e ti accompagna in pista, fatto ad un mese dall'appuntamento olimpico, lascia certamente perplessi.

La Kostner ha smentito il cambio di allenatore ( https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-carolina-kostner-smentisce-il-cambio-di-allenatore/ ), fatto sta che si è vista una strana coincidenza tra il ritorno di Huth alla balaustra e la scelta, forse l'azzardo, di mettere a Mosca un triplo lutz ad inizio del free.
Quel triplo lutz che Carolina ha sbagliato e che probabilmente ha condizionato il resto del programma, mettendo seriamente a rischio la medaglia.

Per Pyeongchang dovranno capire se veramente vale la pena accollarsi il rischio oppure no.

 

Per fortuna il gap dalla Sotskova era enorme dopo lo short (10 punti) e la medaglia non è andata persa neppure con un programma completamente sbagliato dal punto di vista tecnico (il punteggio tecnico di Carolina è stato dietro perfino a quello di atlete di seconda fascia, pure della nostra Micol Cristini, brava ad arrivare undicesima ma, insomma ...).
Va detto che la Sotskova ha dato una bella mano a Carolina, con una caduta che ha ben contribuito ad impedirle di recuperare tutto il gap.
Dopo il free, Carolina è rimasta davanti per poco più di tre punti, solo grazie ai components (ma ci sta, la Sotskova è piuttosto indietro in quest'area, a maggior ragione a confronto della Kostner).

Alla fine, in alto i calici per quella che potrebbe essere una delle ultimissime medaglie di una carriera straordinaria.
Carolina a Mosca ha fatto il suo per ottenere l'obiettivo e non ha perso l'occasione, come purtroppo hanno fatto altri pattinatori italiani di punta.

 

 

E adesso vediamo i free delle medagliate:

 

 

 

 

 

 

 

 

Qui, per gli interessati, il link alla pagina ISU con tutti i risultati di questi Europei, che oggi sono terminati: :sad_smile:

http://www.isuresults.com/events/fsevent03111492.htm

 

 

 

Arrivederci ai Giochi Olimpici Invernali 2018, dal 9 al 25 febbraio!

 

 

 

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P.S.: mai visto un logo olimpico così brutto ma ... non ditelo a nessuno!

 

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I Giochi Olimpici sono iniziati oggi e il pattinaggio di figura è stato uno dei primi sport dove gli atleti sono scesi in gara, già prima della cerimonia di apertura!, nella gara del Team Event che ha questa schedulazione:

9 Febbraio
10:00 (2:00 ora italiana) Team Event Coppie Short, Uomini Short
11 Febbraio
10:00 (2:00 ora italiana) Team Event Danza Short, Donne Short, Coppie Free
12 Febbraio
10:00 (2:00 ora italiana) Team Event Uomini Free, Danza Free, Donne Free

 

Finora hanno gareggiato nel corto gli uomini e le coppie.

 

https://www.oasport.it/2018/02/olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-le-pagelle-dellitalia-venerdi-9-febbraio-matteo-rizzo-si-supera-avvio-complicato-per-della-monica-guarise/

 

https://www.oasport.it/2018/02/pattinaggio-artistico-olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-evgenia-tarasova-e-vladimir-morozov-risollevano-le-sorti-russe-settimi-nicole-della-monica-e-matteo-guarise/

 

Uomini.

 

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Per i primi sono da rilevare la deludente prova del canadese Patrick Chan, ex grande campione, e quella pessima del russo Mikhail Kolyada ma anche l'ottima prova del nostro esordiente diciannovenne Matteo Rizzo, settimo.
Guida la classifica il giapponese Shoma Uno.

Qui i risultati dello short degli uomini:

http://www.isuresults.com/results/season1718/owg2018/SEG009.HTM

 

 

 

Coppie.

 

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Eccellente prestazione dei russi Tarasova/Morozov (cosa che mi fa molto piacere, sia per loro che per la troppo bistrattata Russia).
Hanno invece "toppato" i tedeschi Savchenko/Massot, che sono i favoriti per la gara individuale assieme ai cinesi Sui/Han (non in gara nel Team Event) e, forse e a maggior ragione dopo questo short, gli stessi russi. La Savchenko è caduta ma tutto lo short dei tedeschi è stato mal pattinato, a parte il solito strepitoso twist lift, dove il forzutissimo Bruno va davvero volare Aljona.

Il secondo posto dei canadesi Duhamel/Radford consente al Canada di comandare provvisoriamente la classifica del Team Event dopo la prima giornata.

Questi sono i risultati dello short delle coppie:

http://www.isuresults.com/results/season1718/owg2018/SEG013.HTM

 

 

Chi vuole rivedere gli esercizi della prima giornata, può guardare qui:

https://vk.com/fsnews_ru

 

Da domani a lunedi si andrà a completare la gara ed assegnare le medaglie.

 

 

 

Per inciso, se qualcuno ha ancora curiosità su come distinguere i salti, può provare a leggere questa pagina e guardare le GIF animate:

https://edition.cnn.com/2018/02/08/sport/figure-skating-olympics-preview-trnd/index.html

 

 

E se qualcuno non ricorda chi siano i favoriti per le medaglie, può guardare qui:

https://edition.cnn.com/2018/02/08/sport/figure-skating-olympics-preview-trnd/index.html

 

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Evvvaiii!!!

 

Con una buona prestazione nello short della danza da parte di Cappellini/Lanotte ed una molto buona di Carolina nello short delle donne l'Italia passa alla fase finale del Team Event!

 

http://www.repubblica.it/speciali/olimpiadi/pyeongchang2018/2018/02/11/news/kostner_trascina_l_italia_nella_finale_del_team_event_siamo_una_grande_squadra_-188578620/

Della gara della danza, rilevo una sopravvalutazione secondo me evidente degli statunitensi Shibutani/Shibutani, assolutamente poco convincenti nei ritmi latini e ciò nonostante premiati nei components. Non sono affatto uno di quelli che si lamentano costantemente di "ingiustizie" ai danni dei nostri ma in questo caso gli Shibutani (una coppia che negli anni ho imparato ad apprezzare, in parallelo alla loro maturazione) oggi meritavano di finire dietro nei components sia ai nostri che a Bobrova/Soloviev.

Poi c'è da dire del dominio di Virtue/Moir, in assenza nel Team Event dei francesi Papadakis/Cizeron. Dominio netto anche se, devo dire, mi hanno convinto meno di altre volte. Nella gara individuale dovranno essere più concentrati se vogliono avere qualche speranza di arrivare all'oro, che temo sia preventivamente "prenotato" dai francesi, quest'anno particolarmente "pompati" dalle giurie.

 

 

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Nella gara dello short femminile, detto dell'ottima (ma non perfetta!) Kostner va rimarcato l'impressionante ritorno a prestazioni al top della Medvedeva, nuovo record del mondo nello short (81.06 punti).

Questo il video della performance (fortunatamente c'è questo sito che, finchè dura, fa vedere video di pattinaggio che invece vengono cancellati da YouTube, che possa morire il copyright ... :angry2: ):
https://vk.com/video-99627412_456239285

La ragazza ha sfoderato una concentrazione massima, la solita "letale" combinazione di tecnica ed interpretazione ed un apparente recupero totale dall'infortunio (mi preoccupa un pò la magrezza, però) e ha fatto capire che venderà carissima la pelle nell'individuale, per prendersi quell'oro olimpico che sembrava scontato fino a qualche mese fa ma che la Zagitova ha "osato" mettere in dubbio.
Ho notato in rete che con questo short ha zittito (per ora ...) perfino alcuni suoi costanti critici, questa volta nessuno si è lamentato che stavolta le siano stati dati (giustamente) components più alti pure di quelli della Kostner!

 

Deludente la Osmond che, nonostante il terzo posto (molto importante per il team canadese), con questo short (svogliato e "sporcato" molto di più di come lo facesse pochi mesi fa) conferma la sua costante involuzione da inizio stagione (quando sembrava poter addirittura contrastare la Medvedeva) e la cosa lascia qualche porta aperta per Carolina per un podio individuale, stante che dovrebbero essere solo le due russe Medvedeva e Zagitova a scannarsi per l'oro e l'argento e che la Sotskova è alla portata dell'italiana, così come lo è ampiamente pure la Miyahara.

https://www.olympic.org/pyeongchang-2018/results/en/figure-skating/results-team-event-qual-0002ld-.htm

 

https://www.oasport.it/2018/02/pattinaggio-artistico-olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-carolina-kostner-splendida-seconda-italia-nella-top-5-record-del-mondo-per-evgenia-medvedeva/

 

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Dopo queste gare di short si è svolto il primo free della fase finale, quello delle coppie, con eccellente prestazione di Marchei/Hotarek, la migliore di sempre per loro e per ogni coppia italiana, alla fine sono secondi dietro i canadesi Duhamel/Radford.

Come si dovrebbe capire anche dalla foto sopra, alla fine dell'esercizio Valentina era "abbastanza" soddisfatta ... ;)

Mi attendevo che i russi presentassero anche nel free Tarasova/Morozov, invece hanno mandato Zabiako/Enbert, che non hanno fatto meglio del terzo posto. Secondo alcuni è il segno che i russi già vedono il Canada irraggiungibile per l'oro e molto probabilmente la ragione è quella.
Buon per noi, per i russi invece spero che abbiano fatto bene i loro conti.

 

http://www.artonice.it/?q=it/node/26090

 

https://it.eurosport.com/pattinaggio-di-figura/pyeongchang/2018/video-marchei-hotarek-spettacolari-miglior-lungo-di-sempre-e-secondi-nel-team-event_vid1055347/video.shtml

 

https://www.olympic.org/pyeongchang-2018/results/en/figure-skating/results-team-event-fnl-0003pr-.htm

 

 

 

Non credo che ce la faremo ad arrivare a podio come team, ma sognare non costa nulla ...

 

 

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Ok, non ce l'abbiamo fatta.
Non che avessimo molte speranze, però si poteva sperare che nei rimanenti free del Team Event andassimo meglio.

Voglio essere chiaro: i titoli dei giornali che esprimono la delusione dicendo "solo quarta l'Italia" (quarta al mondo!) viaggiano tra l'ignoranza e l'idiozia.
Bene, benissimo ha fatto la Kostner a rispondere così ai media: "Cosa manca per competere alla pari con le migliori nazioni al mondo? Un migliaio di piste in più nel nostro Paese".

Come dire: rispettateci e leccatevi i gomiti per quello che vi diamo, invece di lamentarvi perchè siamo "solo quarti" (davanti ad un paese dove il pattinaggio di figura è una religione, come il Giappone, davanti a Francia, Germania, Gran Bretagna ecc. ecc.).

Ciò detto, però, noi che non siamo nè ignoranti nè (credo) idioti, qualche critica ci sentiamo di farla.
Pur dopo aver fatto un applauso da standing ovation ai nostri, tutti.

 

Archiviato con soddisfazione il risultato di Marchei/Hotarek nelle coppie, non si poteva chiedere a Rizzo di fare molto di più del quarto posto negli uomini. E va bene, anzi considerato che è un giovanissimo esordiente va più che bene. I Giochi per lui stanno continuando in modo decisamente soddisfacente.

Discorso diverso per le nostre punte di diamante, Cappellini/Lanotte e Carolina Kostner.

 

 

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Partiamo dalla danza.
Sui media sono subito apparse le rimostranze dei nostri sul punteggio ricevuto ( http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/ghiaccio/12-02-2018/prova-squadre-cappellini-lanotte-punteggi-delusi-kostner-pyeongchang-250224010314.shtml ).

Ora, io non ho visto la gara in diretta e, come per gli altri atleti, mi rifaccio ai filmati che si trovano qui:
https://vk.com/fsnews_ru

Onestamente, non sono in grado di dire se il punteggio fosse immeritatamente basso e non voglio sbilanciarmi prima di aver visto anche gli altri, ma rivedendo quell'esercizio ho ritrovato la sensazione che già avevo: è un programma che "non sfonda".
Certo, è arioso, con un tema tra il romantico e il tragico che fa pensare, ma non ha guizzi nè veri "crescendo".
E per quello che ne ha, i nostri atleti non sembrano metterci la convinzione necessaria per sottolinearlo.

Dopo aver fatto un free deludente agli Europei, qui hanno fatto un pò meglio, ma direi solo un pò ...
Se è vero, come riportano i giornali, che loro pensano di aver fatto "la gara della vita" (e alla fine dell'esercizio sembravano effettivamente soddisfatti) allora c'è davvero qualcosa ce non va.
Purtroppo, parlando francamente, sono oggi un'abbastanza pallida imitazione dei due atleti grintosi, volenterosi ed energici che conoscevamo fino ad un paio di stagioni fa. Se sia per la scelta dei programmi, per calo di tonicità fisica o per altro, se loro stessi non se ne rendono conto temo che le recriminazioni non potranno che aumentare e mi auguro che non ci si "avvitino" dentro.
Come ho già scritto, spero di sbagliarmi ma li vedo in netto declino. Dato che a suo tempo mi sbagliai con Carolina, mi auguro di farlo anche nei loro riguardi.
Certamente la cosa migliore che possono fare è andare avanti, fino a quando vorranno andare avanti, senza troppo curarsi di vere o presunte "ingiustizie".

Del resto, la danza è così: probabilmente siamo alla vigilia di un ennesimo misfatto nell'attribuzione dell'oro olimpico, in perfetta analogia con quanto accaduto nella finale di Grand Prix. Se ne vedono tutti i segni premonitori, da mesi (secondo alcuni, da anni).
Se, come è molto probabile, ai francesi verrà regalato l'oro individuale, le lamentele per i 107 punti assegnati a C/L nel Team Event saranno roba da ridere!

 

 

 

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E passiamo alle donne.

 

Qui, non ci sono particolari lamentele: purtroppo Carolina ha fatto un free davvero bruttarello.
E dato che lo aveva fatto brutto (anche di più) agli Europei, la cosa comincia ad essere allarmante.
Lo short era stato più che decente e ciò aveva forse fatto illudere. Ma arrivare nel free dietro anche a Nagasu e Daleman è cosa che sconvolge le abbastanza ottimistiche prospettive che sembravano essersi aperte in ottica della gara individuale.
Ora, l'americana e la canadese saranno pure state aiutate ma se Carolina non pattina al meglio pure un bronzo se lo sogna.
E qualcuno sta già cominciando a dire (temo non a torto) "aridatele Zhulin" ...

L'altro fatto rilevante della gara femminile è la conferma della forza della Zagitova, ma anche del fatto che (come mi aspettavo, conosco i miei polli ...) quei tre-quattro punti di PCS in più del meritato, che si erano visti agli Europei, sembrano essere diventati "fisiologici".
E ciò rischia di condizionare la correttezza del risultato per il podio olimpico.

Premessa: se oggi tra Zagitova e Medvedeva una sola delle due fa un errore evidente, magari solo uno step-out, o nello short o nel free, al 90% ha perso l'oro.
Le due sono molto vicine, con un vantaggio tecnico per la Zagitova ed un vantaggio interpretativo per la Medvedeva, un errore sarebbe probabilmente fatale.
Proprio per questa ragione, ricevere tre-quattro punti in più di PCS può falsare completamente la gara, come se ad un centometrista fosse consentito di partire cinque o sei metri più avanti.

 

Ho riguardato attentamente il free della Zagitova al Team Event e confermo la mia impressione: è una pattinatrice tecnicamente eccellente ma è chiaramente ancora immatura.
Lo si vede dal modo spesso "affrettato" con cui si muove, soprattutto la parte superiore del corpo, che non è tutto giustificato dal programma e che, invece, ricorda ancora quei movimenti tipici delle junior. Su questo c'è un abisso con la Medvedeva, checchè ne dica qualcuno.
Ora, è vero che i components non sono solo interpretazione (ma, per esempio, anche skating skills, che la Zagitova ha da vendere) però a conti fatti è palese che è attualmente sovrapagata sui PCS.
E se il fatto di esserlo agli Europei poteva essere una rondine che non faceva primavera, adesso le rondini sono due.

 

Credo (e spero) che non ci sia un'antipatia verso la Medvedeva (cosa che auspico sia confinata agli appassionati del pattinaggio, a volte solo "tifosi"), temo invece che ci sia una spinta a sovrapagarla per creare un dualismo che sembrava impensabile fino a qualche mese fa, quando si pensava ad una noiosa gara olimpica dove l'oro era già assegnato pirma di cominciare.

Peccato che, così facendo, si rischia di creare una cosa impensabile in assoluto: un oro olimpico ad una pattinatrice alla sua PRIMA stagione da Senior!!!

Ora, qualcuno mi dirà: embè? Perchè non potrebbe essere, se è la migliore?
Al che io ribatto: avete mai visto un attore ricevere il premio Oscar nell'anno del debutto? E dato che non l'avete mai visto (perchè non c'è mai stato), vi siete chiesti il perchè?
Ecco, avete elementi per rispondervi da soli ...

 

Sarebbe piuttosto assurdo un oro olimpico (sulla carta, il top del riconoscimento sportivo a livello planetario) alla Zagitova non perchè non sia brava (tra pochi anni potrebbe essere la più brava di tutte, se "cresce" bene) ma perchè non è ancora completa (e non per colpa sua).
E questo, dopo oltre quarant'anni che guardo il pattinaggio, mi è chiarissimo (mi stupisco che non sia chiaro ad altri! :stupito: ).

Poi, per carità, c'è sempre una prima volta per tutto (perfino per un'oro olimpico a 15 anni al debutto nelle senior) e dato che le due russe di vertice sono così vicine che se una sbaglia l'altra può vincere meritatamente (visto che lasciano tutte le altre parecchio dietro, come Coppi e Bartali in fuga) allora questa che vince può essere la Zagitova, però non mi si venga a dire che sarebbe tutto "normale" e che non ci si dovrebbe porre delle belle domande ...
Tipo: è ragionevole che accada? E se non è ragionevole, è colpa del sistema di punteggio, del regolamento che premia troppo l'aspetto tecnico o è colpa delle giurie che valutano in modo errato e/o partigiano? (P.S.: secondo me è la terza che ho scritto ...)

Spero, dopo aver visto a Sochi una bambinetta tecnicamente bravissima ma tutta un'"agitar di braccine" (enormemente peggio della Zagitova, voglio che sia chiaro!, Alina è anni luce avanti alla Lipnitskaya) rischiare di vincere l'oro (benedetto almeno quell'errore nello short che la mise fuori gioco ...) e aver poi visto una brava pattinatrice messa davanti ad una pattinatrice divina grazie ad una scandalosa "pompatura" del punteggio, non ci terrei a vedere a PyeongChang un'altro evidente rovesciamento di valori arrivato grazie a punteggi inaccettabili.

Già sono rassegnato a vederlo nella danza, e sarà una cosa rivoltante, ma se arriva anche per le donne ...
Si rischia che PyeongChang sia la Caporetto della credibilità dei giudici del pattinaggio.

 

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E vista la vicenda della Sotnikova non è ozioso chiedersi se, in ottica di carriera complessiva, non sarebbe un danno anche per la Zagitova.

 

 

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Assegnate le medaglie olimpiche per le coppie.

Dopo lo short, due coppie si tallonavano, Sui/Han (Cina) e Tarasova/Morozov (Russia ... pardon, OAR), e due altre seguivano, anch'esse vicinissime tra di loro, ad una distanza colmabile ma non trascurabile (5 punti), ovvero Duhamel/Radford (Canada) e Savchenko/Massot (Germania).
In realtà, altre quattro coppie seguivano separate da pochissimi punti, così a parte le prime due c'erano ben sei coppie potenzialmente in lotta almeno per il bronzo (tra loro, Marchei/Hotarek).
Il free ha cambiato TUTTO.

Le prime due coppie dopo lo short hanno sbagliato, una (Sui/Han) salvando comunque il podio (per loro argento) e l'altra (Tarasova/Morozov) uscendone inopinatamente.
Alla fine, oro alla fine non inaspettato per Savchenko/Massot e bronzo per Duhamel/Radford.
Solo lacrime, invece, per i russi recenti campioni europei.


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Savchenko/Massot, che dire?
Il loro programma è, per i miei gusti, decisamente noiosetto (nello stile "sognante" dei francesi purtroppo favoriti nella danza, tanto per fare un esempio) ma è stato pattinato in modo impeccabile e ... record mondiale nel libero (secondo me esagerato, li avevo trovati più convincenti alla finale del GP, ma ormai si è capito che i punteggi sono come l'inflazione, aumentano negli anni e pure nei mesi "a prescindere" ...).

Questo è il video:

https://vk.com/fsnews_ru?z=video454990745_456239030%2Fd50b27980f2b160a7b%2Fpl_wall_-99627412

Lei è la signora del ghiaccio che si conosce da sempre, plurivincente con il precedente partner Szolkowy ma le cui ambizioni di oro olimpico erano state frustrate da due coppie cinesi a Vancouver e da due coppie russe a Sochi.
Questa volta, dopo lo short avevano davanti una coppia cinese, una russa e pure una canadese!

Ce l'hanno fatta, e non si può non riconoscere grandi miglioramenti in questi anni al forzutissimo Bruno. Tuttavia, pur riconoscendone i miglioramenti e ammirandone la buona volontà, ogni volta che lo vedo pattinare continuo a rivedere Schwarzenegger che balla il minuetto, la sensazione che sia abbastanza "fuori posto" in me permane.

 

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Non è più un semplice Cavalier Servente come era, in modo quasi imbarazzante, all'inizio della loro collaborazione di coppia ma io continuo a vedere uno che lancia e solleva una donna, più che uno che pattina assieme ad una donna.
Sarò limitato io ...

L'oro è certamente meritato e credo che faccia piacere ai più che Aliona a 34 anni abbia finalmente ottenuto un oro olimpico, dopo una carriera piena di successi, percorsa con tre partner differenti, alla quale mancava solo questo sigillo.

Secondo me una piccola o grande fortuna comunque l'hanno avuta: delle ultime quattro coppie sono scesi sul ghiaccio per primi, quindi senza la pressione di buoni risultati altrui. La pressione, invece, l'hanno messa loro agli altri.



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Dei quali altri, però, i canadesi hanno risposto da par loro. Non all'altezza dei tedeschi, hanno comunque fatto una delle loro migliori performance in carriera, compreso un quadruplo Salchow in parallelo (prima volta nella Storia alle olimpiadi).
Carriera che probabilmente va verso la fine ma con questo grande risultato.


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Sui/Han sono probabilmente la coppia più forte degli ultimi anni dopo Volosozhar/Trankov (fermi quest'anno per loro scelta), per quanto la loro carriera sia stata parecchio rallentata due anni fa da un intervento ad entrambi i piedi di lei. Ma hanno pattinato male nel primo terzo di gara, quasi irriconoscibili. Poi si sono sciolti e sono migliorati, ma era troppo tardi: alla fine hanno perso l'oro per meno di mezzo punto!
Peccato, ci sarebbero volute due medaglie d'oro.

 

 

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Se i cinesi hanno buone ragioni per essere delusi, ancor di più ce le hanno i russi Tarasova/Morozov.
C'è chi dice che abbiano poco talento, che siano rimasti "belle speranze". Dissento.
Il talento ce l'hanno, non hanno la continuità.

Agli Europei di Mosca hanno sbagliato completamente lo short (dieci punti sotto il loro livello potenziale!) ed hanno recuperato brllantissimamente con un free magistrale, conquistando il titolo continentale (certamente, favoriti dall'assenza di Savchenko/Massot e dalla relativa pochezza della concorrenza, però hanno recuperato dal quinto posto dopo lo short, battendo con distacco tutti gli altri).
A PyeongChang hanno fatto l'opposto, grande short e brutto free ma, purtroppo per loro, tedeschi e canadesi hanno pattinato al meglio nel free.

Mentre credo che nessuno, a cominciare da loro stessi, si possa stupire che stiano dietro ai tedeschi e ai cinesi da podio, entrambe coppie più forti, essere arrivati dietro una coppia buona ma non irresistibile come gli ormai "anziani" Duhamel/Radford, partendo da cinque punti di vantaggio dopo il corto, è uno smacco inaspettato.

Che il loro problema sia l'inconsistenza lo si capisce anche andando a vedere che sommando il punteggio dello short fatto in Corea (81.68 punti) con il recente free degli Europei (151.23) sarebbero arrivati a 232.91, abbastanza per arrivare al bronzo con 2.76 punti di vantaggio su Duhamel/Radford. E anche se si prendesse per lo short il punteggio un pò minore che hanno fatto a PyeongChang nel Team Event (80.92) sarebbero comunque arrivati al bronzo con due punti avanti sui canadesi.
Il guaio è che sono mancati ben sette-otto punti nel free, rispetto alle loro possibilità.

In altri termini, se in ogni evento fai bene solo un segmento di gara te la puoi cavare solo se la concorrenza è poca e abbastanza scarsa (a Mosca sono arrivati loro dietro Stolbova/Klimov e Zabiako/Engbert, figuriamoci ...), altrimenti paghi pegno.
E quando fai un free da 143.25, mentre con lo stesso esercizio avevi fatto 151.23 solo un mese prima (e, no, a Mosca non erano stati sopravvalutati), direi che si capisce l'antifona ...

Oh, beninteso, non sono gli unici ad avere alti e bassi, solo che loro esagerano.
Per esempio, nello short del Team Event Savchenko/Massot non avevano fatto molto bene (lei era pure caduta) ed avevano ottenuto 75.36, nello short dell'individuale hanno fatto un pò meglio con 76.59, ma siamo lì.
A dicembre nella finale di Grand Prix Savchenko/Massot hanno vinto con un free da 157.25, a PyeongChang hanno vinto con 159.31.
Stiamo parlando di oscillazioni di due, tre punti, non degli otto-dieci di differenza con i quali "si gratificano" i giovani russi da un mese all'altro!
"Montagne russe", mi viene da dire ...

 

Si potrebbe anche discutere se questa loro incostanza denoti una "carenza di talento", ma essendo ancora così giovani sarebbe assurdo affermarlo: non siamo, tanto per fare un esempio preso dallo sci alpino, ad una Chiara Costazza che a 34 anni ancora fa bene (quando la fa bene, e non capita sempre) una manche di slalom su due e da lì non si è mai spostata nè mai lo farà.

Poi c'è il discorso se il loro free di quest'anno sia azzeccato o no. Io mi sono convinto che il problema non sia l'esercizio. Avessero pattinato aggressivamente, come a Mosca (dove dovevano farlo per rimontare), avrebbero strappato applausi e punteggio sufficiente anche a PyeongChang.

Io credo che la questione sia in gran parte psicologica: a Mosca non avevano più nulla da perdere dopo il deludente short, qui avevano da perdere una medaglia olimpica. Ed hanno pattinato per ultimi, conoscendo (più o meno, ma è difficile estraniasi completamente pur volendolo) i risultati degli altri.
Se riguardate il loro esercizio ( https://vk.com/fsnews_ru?z=video454990745_456239032%2F5b17c0c8ec559863a7%2Fpl_wall_-99627412 ) vedrete quanto erano terribilmente tesi soprattutto all'inizio (le facce dicono tutto, in particolare quella di lei).
A fine gara, loro stessi l'hanno ammesso ("ci hanno ceduto i nervi", ha detto Morozov).
Come per i cinesi, dopo una prima parte davvero scarsa si erano ripresi, ma ormai la frittata era fatta.

Spero per loro e per la loro nazione che questa esperienza serva almeno per farli maturare psicologicamente, rafforzandoli, altrimenti la vedo dura per Santa Madre Russia, visto il quasi vuoto che c'è alle loro spalle in patria nella categoria delle coppie.
A meno che ... a meno che non rientrino Volosozhar/Trankov :rolleyes:, ma qui allora potrebbero venire stravolte tutte le gerarchie attuali e non solo in Russia.

 

 

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Resta da dire di Marchei/Hotarek, fantastici sesti (ben davanti agli scarsini Zabiako/Engbert che hanno conquistato il bronzo europeo un mese fa).
Nonostante gli esercizi su musiche e temi fin troppo "italici" (non siamo a "simmu e'Napule, paisà ..." ma, insomma ...), mania delle coppie italiane (pure di danza, si ricordano ancora con raccapriccio gli "Emigranti" di Faiella/Scali, con metaforica valigia di cartone, mi chiedo quanto gli stranieri capiscano e li apprezzino), sono cresciuti in modo strabiliante in questa stagione e soprattutto nell'ultimo mese.

Su forum e social di pattinaggio vedo ora grandi e meritati apprezzamenti, perfino da donne che il più delle volte sembrano, o sembravano, "odiare" soprattutto lei, che in effetti ha l'aria di quella che si fa amare dagli uomini ed odiare dalle donne, ovvero una che non potendosi vedere come "amica" viene catalogata come "rivale" ... :asd:
Sia chiaro, le velenosità si sprecano ancora verso di loro e soprattutto, al 90%, verso di lei, definita come "str****" e, per usare un eufemismo, "mangiatrice di uomini".
Si direbbe proprio che siamo all'"o amiche o rivali", come dicevo ...

 

Detto che a me della cosa interessa ben poco, non conoscendo nè persone nè vicende ed avendo così il privilegio di guardarli con distacco, finora sono loro la più bella sorpresa del pattinaggio italiano a PyeongChang (vabbè, diamo merito anche al giovane Rizzo, che ora andrà all'individuale).
E tanti complimenti pure alla Bianconi che li allena.
Certo, programmi un pò meno provincialotti spero che ce li facciano vedere, dalla prossima stagione ...

 

Qui il loro free:

https://vk.com/fsnews_ru?z=video454990745_456239026%2F10d63eed682f38dc7f%2Fpl_wall_-99627412

 

 

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Sono state assegnate le medaglie per altre due specialità, di cui ora non posso parlare più lungamente e mi limito ad alcune osservazioni.

Uomini.

 

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https://www.oasport.it/2018/02/pattinaggio-artistico-olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-yuzuru-hanyu-centra-la-doppietta-sul-podio-shoma-uno-e-javier-fernandez/

 

 

Dopo una stagione travagliata per infortuni Yuzuru Hanyu si è preso un altro meritatissimo oro olimpico, facendo un altro dei suoi programmi che combinano magistralmente tecnica ed interpretazione.
A seguire l'altro giapponese Shoma Uno e lo spagnolo Javier Fernandez.
Podio giusto.

Il cinese Boyang Jin, ottima base tecnica e molto migliorato nei components, è quarto mentre quinto è l'americano Nathan Chen.
Il quale americano si è giocato il podio, se non la vittoria, con uno short disastroso (17-esimo!) e per recuperare tutto non gli è bastato il primo free, con un punteggio "monstre" nel tecnico grazie a sei (sei!) quadrupli (prima volta nella Storia delle Olimpiadi).
Nel complesso, sono contento che la pura prestazione tecnica non sia stata decisiva per le medaglie ma questo è un tema che pressante ritornerà nei prossimi mesi (se non giorni, con le donne).

 

 

 

 

Danza.

 

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https://www.oasport.it/2018/02/pattinaggio-di-figura-olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-tessa-virtue-e-scott-moir-tornano-alloro-olimpico-gabriella-papadakis-e-guillaume-cizeron-si-fermano-a-meno-di-un-punto/

 

 

Avevo pochissime aspettative sulla danza. Guardando alla stagione, anzi alle ultime stagioni, l'oro sembrava prenotato per i francesi Papadakis/Cizeron. Punteggi gonfiati, imperfezioni perdonate, sopravvalutazione nei components. Tutto sembrava confermare che erano loro a "dover" vincere l'oro, nonostante i canadesi Virtue/Moir siano nettamente migliori in tutto, cosa che, mi permetto di dire, solo un cieco, un incompetente o un giudice partigiano potrebbe negare.
E, per poco, stava andando così.

Nello short, a fronte di un esercizio superbo di Virtue/Moir (nuovo record del mondo nel segmento corto) i francesi hanno eseguito un programma molto problematico, con vestito di lei a rompersi facendo "fuoriuscire" il seno.
La disavventura del costume li ha evidentemente destabilizzati, sono stati indubbiamente sfortunati, e si può anche capire che abbiano pattinato non al meglio, ma se perfino una prestazione oggettivamente sottotono non viene riconosciuta dai giudici allora siamo al teatro dell'assurdo.
E, in effetti, già allo short eravamo al teatro dell'assurdo: i loro PCS sono stati giudicati superiori a V/M perfino in un esercizio tanto travagliato e abbastanza mediocremente pattinato, twizzles evidentemente imperfetti hanno preso dei +3 come grado di esecuzione e una deduction sacrosanta per regolamento (Rule 501, "Clothing", che vieta le "nudità") non è stata data.

Dopo lo short, meno di due punti dividevano i canadesi, primi grazie solo al punteggio tecnico, dai francesi, secondi.
Troppo pochi per pensare che la questione fosse chiusa e che la "stazione di pompaggio punteggi" a vantaggio dei francesi avesse chiuso i battenti.
E, infatti, nel free ci hanno riprovato.

Dopo che i francesi hanno fatto un buon esercizio (il loro solito soporifero free di quest'anno, pressochè uguale a quello delle stagioni precedenti), buono ma tutt'altro che perfetto, sono stati gratificati addirittura con il nuovo record mondiale del libero (!).
Perfino twizzles imperfetti già "ad occhio" sono stati molto generosamente valutati.

Questo il free dei francesi (yawn ...):

https://rutube.ru/video/f65563c1c87177bd094cdf2ba21e31b8/?ref=logo&bmstart=84

A questo punto, tutto sembrava pronto per il preannunciato misfatto.

Dovevano però scendere in pista Virtue/Moir.
I quali hanno attaccato con una convinzione ed una perfezione IMPRESSIONANTI.
Tutta la determinazione che li ha evidentemente sostenuti da quando hanno deciso di rientrare per cercare di nuovo l'oro olimpico, si è concretizzata in uno dei più bei free mai visti, MOLTO più bello e preciso del free dei francesi.
E, incredibile!, sono riusciti a battere Papadakis/Cizeron nonostante che il loro free sia stato giudicato inferiore (si, avete letto bene: inferiore!) a quello dei transalpini.
Alla fine, sommando short e free i canadesi hanno vinto l'oro per circa un punto sui francesi!
Un punto solo, quando avrebbero dovuto essere tranquillamente cinque o sei almeno. Almeno.

Questo il free di Virtue/Moir:

https://rutube.ru/video/8e324a0dc8fc9416d18af9f5c368a648/?ref=logo&bmstart=0

Virtue/Moir hanno pattinato così bene da battere non solo gli avversari ma pure la partigianeria di certi giudici e punteggi altrui "gonfiati" a loro danno.

Missione compiuta, ristabilito l'ordine naturale delle cose.

Adesso resta la tristezza del loro prossimo ritiro, perchè con V/M che si ritireranno, lasciare lo scettro mondiale a P/C sarà come passare da una Ferrari ad una 124 Spider, da Pavarotti a Bocelli, da Michelangelo a Cattelan.

I canadesi si ritireranno lasciando un vuoto ENORME, perchè secondo me la differenza, sia tecnica che interpretativa, con i francesi è ABISSALE, per quanto da qualche anno ci fosse una "pompatura" sfacciata dei transalpini per farli assurgere al ruolo di leader (e ci hanno provato perfino stanotte!).
Purtroppo la coppia più promettente degli ultimi dieci anni, quella che poteva legittimamente aspirare al ruolo di "eredi" di Davis/White e Virtue/Moir, ovvero Ilinykh/Katsalapov, è ormai solo un malinconico ricordo.
Adesso spero solo che i francesi, almeno, cambino un pò il loro stile, perchè un'altra stagione con questi loro programmi non la reggo, oggi ho davvero sbadigliato nel vedere il loro free "presunto record mondiale" ...

 

Resta da dire qualcosa sugli altri.

Terzi sono i fratelli Shibutani, una coppia che da qualche anno si è "reinventata" (finalmente) con programmi più ariosi e più adatti a loro.

Sono contento per loro.

Questo il loro free sui Coldplay:

https://rutube.ru/video/1bd46946e6e2a7c936f78fd0400dc561/?ref=logo&bmstart=4

 

 

Quarti gli altri statunitensi Hubbel/Donohue, quinti i russi Bobrova/Soloviev e sesti i nostri Cappellini/Lanotte.

Che dire dei nostri?
Confermo quanto ho già scritto: sono a fine carriera, lo si vede (certi sollevamenti che due o tre anni fa erano uno "schizzare" di lei in posizione sopra di lui ora sono diventati faticosi e lenti "mettersi in posizione", saranno un 25-30% meno veloci) e quello ottenuto è, più o meno, il loro posto.
Sempre bravi, eh, ma occorre guardare in faccia le cose: possono ancora aspirare ad un podio europeo ma a livello mondiale, se non ci sono defezioni al vertice, è quasi impossibile.

Decimi Guignard/Fabbri, un buon piazzamento che ci fa avere due coppie tra le prime dieci a livello mondiale.

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Stanotte a PyeongChang sono state assegnate le medaglie per le

 

Donne.

 

La previsione che io facevo si è rivelata (purtroppo per me) esatta.

Dopo lo short, che aveva visto la Zagitova prima per circa un punto, il free ha visto un esercizio non irresistibile di Alina però non sufficientemente contrastato dalla Medvedeva.
Alla fine, si è avuto l'incredibile risultato che i due liberi hanno avuto esattamente lo stesso punteggio, ovviamente a questo punto l'oro è andato alla Zagitova.
Una beffa amarissima per colei che da tre anni dominava la scena.

 

 

Il free della Zagitova:
https://rutube.ru/video/fb73198ce5c20969751ec3563b65bf84/

 

Il free della Medvedeva:

https://rutube.ru/video/2703e2a0deee2a67cb6072762da04473

 

 

 

Devo dire che sono deluso dalla prestazione di Evgenia, mi aspettavo un free di attacco come quello degli Europei e invece (al di là del punteggio, superiore a quello di Mosca ma tant'è, gare diverse) ho visto una Medvedeva legnosa e lenta, credo che per la prima volta le abbiano tremato le gambe e la reazione di pianto subito dopo la fine è più significativa di quella del kiss-and-cry.
Considerando che Alina non aveva fatto neppure lei l'esercizio della vita, e che l'essere ultima a scendere era diventato tutto sommato un vantaggio per Evgenia, si era aperta una concreta occasione di arrivare all'oro, occasione fallita.

Quindi, nonostante le mie recriminazioni sui PCS della Zagitova (potrei dire: C.V.D., in questi giorni su forum e social avevo previsto 75 e 75.03 le hanno dato, è come il prezzo sul cartellino di un abito che hanno appiccicato a Mosca e da lì non si schiodano, anche quando pattina un pò peggio), devo dire che i soli due punti e mezzo di differenza sui components tra le due questa volta non li trovo eccessivamente scandalosi, perchè la Medvedeva ha pattinato decisamente al di sotto delle sue possibilità (anche se molti non saranno d'accordo e molti parlano di "esercizio magnifico", io invece ho cominciato a scuotere la testa un minuto dopo l'avvio).
Probabilmente entrambe meritavano almeno tre punti di meno di PCS (la Zagitova perchè tre-quattro in meno li merita come standard, la Medvedeva perchè non ha pattinato al suo livello) ma non sarebbe cambiato niente.

In fin dei conti, la Zagitova stanotte ha vinto meritatamente, quantomeno perchè la Medvedeva ha fallito la zampata, ma le problematiche che ho già indicato, su una neo-Senior di 15 anni che arriva immediatamente all'oro olimpico, ci sono tutte.
Il sorriso timido di Alina al momento della vittoria mi fa intravedere non solo sportività da parte sua verso la collega-rivale ma probabilmente anche una certa incredulità. E la faccia della Tutberizde al kiss-and-cry direi che spiega parecchie cose.
E' una faccia (già vista in questi ultimi tempi) che a me dice "ho un'atleta fenomenale, matura ed affidabile, che mi va a perdere contro un'altra mia atleta che ho caricata a molla sul tecnico ma che oggi c'è, domani chissà ...".

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Comunque, chi volesse leggere un commento di chi, a differenza mia, non ha accolto la vittoria della Zagitova con il sorriso sulle labbra, può leggere qui:

https://www.usatoday.com/story/sports/columnist/brennan/2018/02/23/wrong-russian-won-gold-medal-womens-figure-skating-2018-winter-olympics/366111002/

Onestamente, non riesco a dare torto alla commentatrice. Anzi, le do pienamente ragione.
Più che altro, avendo già capito l'antifona da un pò non sono rimasto sorpreso, è per quello che "l'ho presa bene". Ma il succo della questione rimane.

L'allarme sui PCS anomali della Zagitova l'avevo lanciato da tempo e dissento profondamente con la "giustificazione" che "siccome Zagitova e Medvedeva fanno lo stesso tipo di pattinaggio, non possono ricevere PCS molto diversi, quindi i giudici hanno 'dovuto' cominciare a dare alla Zagitova un punteggio maggiore".
Il fatto è che non è vero che fanno lo stesso tipo di pattinaggio. La Zagitova fa un'esasperazione dell'aspetto tecnico (compresa, non a caso, la strutturazione estrema del programma per massimizzare il punteggio tecnico), la Medvedeva no.
La Tutberizde ha probabilmente puntato decisamente sul tecnico per la Zagitova rendendosi conto di qualche suo limite (anche comprensibile, vista l'età) nell'aspetto interpretativo, limite che la Medvedeva non ha.
Quindi, nessuna giustificazione per un aumento tale dei PCS.

Sembra abbastanza chiaro che tutto sia cominciato dopo la finale di Grand Prix (a cui la Medvedeva dovette rinunciare), quando fu chiaro che la Osmond non era molto credibile come candidata a battagliare per l'oro olimpico e che serviva un'altra rivale da contrapporre alla Medvedeva a PyeongChang.
Dalla gara successiva, gli Europei di Mosca, hanno fatto schizzare su di cinque punti i PCS del free della Zagitova, se no non ce l'avrebbe fatta a competere con Evgenia, nonostante il tasso tecnico superiore del suo programma.

Un altro commentatore ha esaminato i punteggi ottenuti dalle due, per concludere che è l'attuale sistema di punteggi ad aver troppo favorito la Zagitova:

https://www.vox.com/culture/2018/2/23/17043540/evgenia-medvedeva-alina-zagitova-olympics-figure-skating

Ok, c'è il discorso se l'aspetto tecnico sia troppo prevalente nel pattinaggio di oggi. E c'è il discorso se il regolamento vada cambiato almeno in modo da eliminare il "bonus" dei salti fatti nella seconda parte del programma. Non sto a parlare di questo, casomai ce ne sarà occasione in seguito.
E' che io non credo che sia stato il sistema di punteggi in sè ad aver fatto vincere la Zagitova.

Io invece credo che, tutto sommato, è semplicemente l'anomalia dei PCS ad aver troppo favorito Alina.
E' avvenuto nelle Ladies ciò che, per fortuna, non è andato in porto nella Dance, ovvero un palese favoritismo per qualcuno, volontà di favorire che bolliva in pentola da tempo.

 

Con una maggiore onestà delle giurie, oggi saremmo a dire che "ha vinto la russa giusta".
Ma tant'è.

 

 

Il terzo posto della Osmond ci sta, anche se quattro punti di più di PCS rispetto ad una interpretativamente perfetta Miyahara gridano vendetta ai quattro venti. Ricordo che la Osmond aveva preso, nell'ottimamente pattinato e vittorioso Skate Canada 2017, 71.90 punti di PCS. Nel meno felice Internationaux de France aveva avuto 70.30 e 72.62 alla finale di GP. Ed ha ricevuto ben 75.65 a PyeongChang, cosa che proprio non ho trovato giustificata. Mi sembra abbastanza chiaro che hanno voluto dare un "aiutino", in chiave bronzo, a quella che ad inizio stagione sembrava essere addirittura una possibile concorrente della Medvedeva per l'oro olimpico e che poi si era un pò persa col passare dei mesi.
Anche qui, non sono stati quei PCS a determinare il bronzo quindi poche recriminazioni, però una medaglia a Satoko mi avrebbe fatto un gran piacere.
Sarà pure vero che la giapponese è spesso graziata dai giudici sui salti, ma è altrettanto vero che è spesso ingiustamente mazzolata sui components, ieri notte ne è un esempio. E se poi confrontiamo i suoi 71 punti di PCS con i ben 75 della Zagitova beh ... se qualcuno ancora non avesse capito, dovrebbe capirlo.
Alla fine, il suo quarto posto è meritato, così come il quinto di Carolina è la posizione giusta, nè più nè meno.

Carolina è arrivata al passo d'addio, che immagino (ma non lo so) sarà ai Mondiali di Milano, e lo si vede guardandola pattinare. La velocità sempre più marcatamente inferiore a quella delle giovani, la difficoltà nel chiudere i salti, perfino la parziale perdita di quella fluidità ed unitarietà di esercizio che è sempre stata sua prerogativa. Anche per lei PCS generosi, ma con questo panel di concorrenti la quinta posizione finale è sacrosanta.
E' evidente che ciò che doveva dare a questo sport, e non è poco, l'ha già dato. Adesso, spero che ci saluti dopo Milano perchè non avrebbe alcun senso persistere in un pattinaggio che è di un'era geologica differente da quello dove si è formata.
Già è strepitoso che alla sua età riesca ad ottenere una quinta posizione alle Olimpiadi, bene se chiude adesso ancora tra le prime al mondo.

Preferisco non definire chi sui social dice che non avendo possibilità di medaglia tanto valeva stesse a casa. Si, meglio che io stia zitto.
Il che, comunque, non toglie che per lei sia arrivato il momento di appendere i pattini al chiodo.

 

Delle altre, non vedo molto da dire.

Detto che non sono rimasto minimamente impressionato dalla Kaori Sakamoto, che precedeva Carolina dopo il corto e che è giustamente scivolata di una posizione dopo il free, l'unica cosa notevole è la parziale rimonta della Sotskova, ottava dopo essere stata addirittura dodicesima nello short.
Quella della Sotskova mi sembra una storia sostanzialmente triste.
E' una pattinatrice con delle qualità, in particolare sui salti, e con dei limiti.
Limiti che potrebbe cercare di superare, ma temo che non ne avrà il tempo.

La Sotskova va bene dalla vita in giu, imbarazzante dalla vita in su (preciso: sto parlando di pattinaggio ...).
Intanto dovrebbe andare a lezione da Carolina su come si muovono le braccia.
Poi dovrebbero darle programmi più interessanti, i suoi quest'anno sono noiosi come una canzone di Amedeo Minghi.
La vestano pure meglio, che ci vuole poco.
Salta molto bene e, se ci lavora sopra, può diventare una pattinatrice effettivamente elegante, stile Carolina.
Resta anche da vedere quanta forza di carattere abbia, l'impressione epidermica è che le manchi la grinta "feroce" delle atlete Sambo di quest'anno.

Ma tutto questo è probabilmente accademia: sta per arrivare una generazione di giovani russe (Trusova, Kostornaia e altre) che probabilmente le toglieranno il posto, temo che lei non abbia possibilità concreta di salire più su di dov'è e, anzi, credo che le sue carte migliori le poteva giocarsele in questa stagione, forse al massimo la prossima.
Poi non credo troverà più spazio, al contrario di Alina ed Evgenia, che a dispetto della previsione di molti non credo abbiano concluso ieri il loro ciclo.

 

Mi spiego.

Evgenia non è la tipica bambina saltante, è cresciuta parecchio sull'interpretazione, anno dopo anno, e questa è una cosa da cui dfficilmente avrà una regressione.
Ha già 18 anni, quindi il grosso della crescita è probabile che l'abbia già avuta, non vedo più molti problemi per lei.
Confrontata con un "motorino da salti" come la Zagitova, è stata sconfitta ma per un pelo, grazie anche a PCS molto generosi verso la rivale e in un'annata in cui ha dovuto fare stop per infortunio.
Ha una grinta mostruosa, quindi immagino che stia già pensando su come riprendersi il vertice (per esempio spostando pure lei i salti alla fine, forse sarebbe stato meglio averci pensato già quest'anno).
Se qualcuno pensa che farà la fine della Lipnitskaia, secondo me si sbaglia.
Si troverà di fronte ad una concorrenza feroce ma nulla mi fa dire che alla fine la vittima sarà lei.

 

Un pò diversa la questione di Alina.
Ha 15 anni, è nell'età in cui sul ghiaccio può fare "qualunque cosa". Ma a 16, 17 anni, riuscirà ancora a saltare così? Sono propenso a credere di no.
Quindi si troverà a confrontarsi, a 17 anni, con le nuove 15-enni che la combatteranno con le armi che lei ha usato oggi per sconfiggere la Medvedeva. E su queste armi credo sarà più probabilmente soccombente.
Sarà riuscita, per allora, ad incrementare l'aspetto interpretativo? Probabilmente si, ma basterà? Non tutte si chiamano Evgenia Medvedeva.
La Medvedeva è un fenomeno, oggi e probabilmente domani, la Zagitova è un fenomeno (tecnico) oggi ma sul domani non metto alcuna mano sul fuoco.
Ma dato che la base c'è e Alina è sicuramente già più matura della sua età, credo che probabilmente non sarà una meteora.
Anche se, tra le due, sarei molto più sorpreso di veder sparire dalle scene la Medvedeva piuttosto che Alina.

Modificato da Astor

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Iniziati oggi, "col botto", i Mondiali di Milano.

E "il botto" è Carolina Kostner.

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Sovvertendo i pronostici del 99,99% dei commentatori (e pure del mio), con un corto perfetto e praticamente al massimo delle sue possibilità Carolina ha stabilito non solo il suo Season's Best nel programma corto ma pure la sua migliore prestazione di sempre nello short (che, ovviamente, è pure record italiano): 80.27, quasi un punto e mezzo più del suo precedente limite.
Ed è inevitabile chiedersi se il ritorno di Mishin alla balaustra abbia avuto un ruolo nella tranquillità con cui Carolina ha pattinato, senza il benchè minimo errore e con quasi tutti i livelli molto alti.

 

https://www.youtube.com/watch?v=GXdap4Izt7k

 

Scesa subito dopo l'italiana, ci si aspettava dalla Zagitova una risposta che la portasse comunque in testa alla classifica provvisoria. Ma subito si è visto che non era la Zagitova delle giornate migliori, pur restando a livelli altissimi. Alla fine, anche per colpa di una combinazione imperfetta, la russa è rimasta dietro di 0.76 punti.

 

https://www.youtube.com/watch?v=oLf8zfY1l4c

 

Distacco recuperabilissimo per Alina, con il programma libero "monstre" che le ha fatto vincere la medaglia olimpica, ma la Kostner con sei punti di vantaggio sulla Miyahara, terza, e otto-nove punti su Osmond, Sotskova e Daleman è medaglia quasi certa (si vedrà se argento o, mal che vada, bronzo).
Certo, la scaramanzia consiglierebbe di non dirlo ... :rolleyes:

Il pomeriggio imperfetto della Osmond, il suo "Sous le ciel de Paris" pattinato non al meglio e con una quasi caduta (mano giù sul doppio axel, non le hanno dato la deduzione ma ha perso tanti punti), e le prestazioni invece al loro livello ma non sufficienti per il vertice di Daleman e Sotskova (quest'ultima comunque in una delle sue migliori giornate) hanno spianato a Carolina la strada per una medaglia, a 31 anni in un pattinaggio da quindicenni.

Per inciso: spero che avendo visto la Zagitova pattinare subito dopo Carolina sia ancora più chiaro che c'è un problema tra sopravvalutazione del "tecnico" e relativa sottovalutazione, nel pattinaggio contemporaneo, dell'"artistico".
C'è voluta una Carolina davvero al suo top di sempre, contro una Alina non così concentrata, per riuscire a mettere l'"espressione artistica" solo tre quarti di punto avanti all'"espressione tecnica".
E si trattava di corto. In un free, con tanti elementi tecnici in più, quasi certamente la russa sarebbe (e sarà) davanti.

Poi c'è il discorso "gonfiatura components" della Zagitova, che secondo me è ancora più determinante per le classifiche.
A inizio annata Alina sbagliava spesso lo short e ciò sicuramente le faceva ricevere anche components più bassi del suo livello potenziale. Ma l'entità dell'ascesa dei suoi components non è giustificabile solo con questo.
Nei GP cinese e francese riceveva sui 31 punti, ma alla finale del GP erano già schizzati a 35. Agli Europei erano oltre 36 e alle olimpiadi oltre 37. Oggi ha preso 37 esatti.
Siamo a sei punti e mezzo in più (!) da inizio stagione, nello short. Sulla analoga crescita abnorme dei punteggi relativi ai suoi components nel free ho già scritto in precedenza e non mi ripeto.

E se sommando short e free fai crescere un atleta non di quattro o cinque punti "fisiologici" durante una stagione ma di 5+5 = dieci punti, beh, poi non c'è da stupirsi se ciò cambia i risultati.
E, sottolineo: attenzione agli aumenti "relativi", perchè la cosa essenziale è che non a tutti vengono così generosamente concessi aumenti (se no, il problema non ci sarebbe).

Tanto per dire che in questa stagione la Medvedeva nello short ha preso 38.06 alla Rostelecom Cup, 38.28 al NHK Trophy, 38.14 agli Europei e 38.42 a PyeongChang.
Nel free: 76.11 alla Rostelecom Cup, 74.80 al NHK Trophy, 77.14 agli Europei, 77.47 a PyeongChang.

In pratica, nessun aumento per lei da inizio a fine stagione! Cosa che, pur considerando l'annata difficile causa infortunio, è abbastanza anomala.
E tanto per dire che la situazione dell'aumento della Zagitova è piuttosto differente da quella della prima stagione Senior della Medvedeva (potete andare a rivedere i confronti numerici che ho già pubblicato).

Con Alina siamo in parte ad una riedizione del "caso Lipnitskaya" di quattro anni fa, anche se l'entità della "gonfiatura" è minore (ma pur sempre ingiustificata) e il talento della Zagitova è molto superiore a quello di Julia (soprattutto proprio sui components), quindi lo "scandalo" è inferiore.
Ma il problema c'è, tranne per chi non lo vuole vedere.

Considerazione quasi finale: credo che dopo il corto ci sia una pattinatrice che si stia mordendo le mani dalla rabbia.
Proprio Evgenia Medvedeva.

Con una Zagitova non al meglio nello short, una Medvedeva anche solo "normale" molto probabilmente sarebbe stata davanti a lei e pure alla Kostner dopo lo short, potendosi poi giocare l'oro mondiale in situazione migliore di quella olimpica.
L'infortunio dell'ottobre scorso è stato un disastro per la sua stagione, rispetto a ciò che avrebbe potuto fare.
Peccato.

 

Considerazione davvero finale.

La Rai che, SENZA AVVERTIRE, interrompe la diretta dei MONDIALI (fatti in ITALIA) prima dell'ultimo gruppo e la passa su RaiWeb (che la maggior parte degli italiani manco sa che esiste e come trovarlo), proprio quando stanno per gareggiare tutte le MIGLIORI tra le quali la KOSTNER, per far vedere un TORNEO DI CALCIO GIOVANILE, attesissima partita di OTTAVO DI FINALE tra i giovani della Juventus e una rappresentativa di SERIE D!, è qualcosa che va oltre la solita idiozia dei dirigenti Rai: è una vera e propria OFFESA AI TELESPETTATORI.
Siamo al "NOI SIAMO NOI E VOI NON SIETE UN CA**O".

Se proprio volete far vedere una partitella che interesserà, forse, mille persone in Italia (i giocatori, le loro famiglie, gli allenatori, le loro famiglie, qualche procuratore e le loro famiglie ...) mandate QUELLO sul web e non i Mondiali, IMBECI**I!

Questa è gente arrogante come tanti politici, se non peggio, e mediamente ancora più incapace (basta vedere chi hanno messo a "condurre" da studio prima le Olimpiadi invernali poi le Paralimpiadi di PyeongChang per comprendere cosa ne capiscono di sport).

E' GENTE CHE VA CACCIATA VIA A CALCI NEL DERETANO, E SUBITO.

 

 

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Assegnate le prime medaglie, quelle delle COPPIE.

Dopo uno short che aveva visto i tedeschi Savchenko/Massot davanti per poco (e forse immeritatamente) ai russi Tarazova/Morozov, con tutti gli altri già con grandi distacchi, nel free non c'è stata storia.
Savchenko/Massot hanno fatto (questa volta davvero) un free QUASI PERFETTO. Qualche piccolo non-sincronismo nelle trottole in parallelo, qualche lanciato con atterraggio non bellissimo ma comunque tenuto bene (una specialità della Savchenko, non ricordo altra con tale capacità di stare in piedi anche atterrando in modo imperfetto o addirittura, ogni tanto capita perfino a lei, veramente male) ma nel complesso un GRANDE esercizio.
E nuovo record del mondo (l'avevano già fatto a PyeongChang, ma secondo me allora era discutibile, qui invece il record è legittimo oltre ogni dubbio).
Per la prima volta, il loro programma mi è davvero piaciuto e pure lui ha pattinato con il massimo della "raffinatezza" che il suo talento e il suo fisico lo permettono. Chapeau.

 

Secondi, ma ad un abisso di distanza (20 punti!), i russi Tarasova/Morozov, che hanno fatto come al solito: dopo un eccellente short (che secondo me avrebbe meritato il primo punteggio in quel segmento) si sono un pò persi nel free. E meno male che, a differenza di ciò che era avvenuto in Corea, non hanno ceduto alla pressione (in particolare lui, che per due minuti è sembrato avere la testa già in vacanza) ed hanno portato a casa un libero dignitoso che ha garantito loro almeno l'argento.
Delusissimi alla fine, soprattutto lei. Viste le facce sul podio e in conferenza stampa, non mi sentirei di escludere stracci volati tra loro nel dopo gara.

C'è comunque da dire che ieri sera i tedeschi erano realisticamente imbattibili e sono convinto che lo sarebbero stato anche se fossero stati loro a pattinare subito dopo i rivali diretti (cosa che invece è di nuovo capitata ai russi, un pò sfortunati in questo, come già a PyeongChang).
Si potrebbe discutere per una giornata se il famigerato free su Candyman ha "colpe" o meno, ma la performance fatta agli Europei mi fa dire che la colpa è solo della loro scarsa costanza. Non sono mai riusciti a mettere insieme due esercizi, short e free, pattinati al massimo o vicino al massimo. Almeno uno dei due l'hanno sempre sbagliato, spesso in modo clamoroso.
Hanno fatto un pò come la Zagitova ad inizio stagione, che sbagliava regolarmente lo short, per poi recuperare nel free. T/M però hanno continuato ad alternare un segmento buono con uno mediocre, potendo sbagliare sia l'uno che l'altro. Ieri tutto sommato il libero non l'hanno davvero sbagliato, ma per loro sfortuna era una serata di grazia per Savchenko/Massot e fine dei giochi.

Terzi i francesi James/Cipres, autori del miglior programma che io abbia mai visto fare da loro (nonostante una secca caduta di lei, recuperata però istantaneamente), direi certamente al massimo delle loro possibilità. Il programma della vita, non so se riusciranno mai più a fare un esercizio a questo livello.
Si aggiunga che i giudici sono stati abbastanza generosi con loro, comunque il bronzo è meritato.

A seguire i russi Zabiako/Engbert (molto più convincenti rispetto alle ultime gare).

Poi i nostri ottimi Della Monica/Guarise, quinti con un free, finalmente!, non su musiche "italiote", "folcloristiche", "simmo 'e Napule, paisà", felliniane o la-vita-è-bella ecc. ecc. ma sulla musica dell'Albero della Vita dell EXPO milanese.
Musica (e in parte anche esercizio) che non mi fanno impazzire ma apprezzo certamente la volontà di staccarsi dall'ormai stantio "folklore italico" (vedo perfino un diciottenne come Rizzo scegliere, ha confemato di averlo voluto lui!, uno short pattinato su "Torna a Surriento" ... :confuso: ).
Quando i pattinatori italiani cominceranno a scegliere di norma, che so, Coldplay o David Bowie o anche musiche meno note ma di qualità, stapperò una bottiglia di champagne.

Sesti (ma con il quarto free e nettamente beneficiati dai giudici, ad un livello sorprendente e deprecabile, secondo me, in una manifestazione dove tutto sommato ho visto finora giudizi equi) i canadesi Moore-Towers/Marinaro.
Che mi stanno pure simpatici (ricordo di lei show divertenti ai Gala, quando pattinava assieme a Moskovitch), ma non li ho proprio visti al livello al quale li ha messi la giuria del libero.
Tra l'altro lei è reduce da malanni fisici seri, zoppicava pure all'uscita, e non è sorprendente che non abbia pattinato al meglio. Invece hanno dato loro non solo il Season's Best ma addirittura il Personal Best!
Misteri delle giurie ...

E Marchei/Hotarek? Ottavi dopo lo short, hanno fatto un free meno convincente (con caduta di lei) ed alla fine sono arrivati decimi in classifica. Che è comunque un eccellente risultato.

 

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Mi tolgo subito il dente.
Sapete tutti come è andata con Carolina Kostner a Milano.

 

Io mi sono fatto questa idea, anche dopo aver ri-sentito le sue dichiarazioni post-gara, che oltretutto contengono almeno un elemento sconcertante, quel parlare (con soddisfazione ed orgoglio) di un "oro nel corto" che NON ESISTE (!).

Io credo che (e forse non ce n'eravamo accorti, io certamente no) che da due anni Carolina PATTINA ESCLUSIVAMENTE PER SE' STESSA.
Sottolineo: ESCLUSIVAMENTE.
Il che vuol dire che QUALSIASI COSA VENGA, qualsiasi PRESTAZIONE lei faccia, buona o cattiva, per lei va bene, perchè per lei E' GIA' SUFFICIENTE essere ancora in gara nelle massime competizioni mondiali.
Si, è vero, dichiarazioni in questo senso, magari espresse in modo più sfumato, le si sono sentite fare. Però potevano essere interpretate (come io, evidentemente sbagliando, facevo) come un "mettere le mani avanti".
Macchè.

E' PROPRIO COSI'.

Carolina da due anni pattina in modo "ZEN", gratificata dal semplice fatto di poter pattinare, facendo tesoro del presente, vivendo il presente giorno per giorno.
Carolina da due anni pattina come un filosofo greco, come un Democrito, avendo raggiunto la "PERFETTA ATARASSIA", ovvero "la perfetta pace dell'anima che nasce dalla liberazione delle passioni".

L'altro giorno si discuteva in rete della "faccetta da broncio" della Tarasova dopo che lei e Morozov sono arrivati all'argento ma anche dopo essere stati asfaltati di venti punti da Savchenko/Massot.
Ecco, la Tarasova NON ha minimamente raggiunto la "perfetta atarassia"! Anzi ...

A questo punto, la domanda: da un'atleta di livello mondiale, preferite la faccetta da broncio di uno che arriva all'argento e si rammarica per l'oro mancato e per una prestazione imperfetta o preferite uno che sorride al risultato anche se (classica metafora calcistica) ha appena sbagliato un goal decisivo a porta vuota al 90-esimo minuto della finale di Coppa del Mondo, dicendo "beh, in fondo due anni fa non avrei mai pensato di poter giocare la finale dei Mondiali"?

Io la mia risposta ce l'ho, però rispetto e pure comprendo le scelte personali.
Casomai, vorrei essere in grado di capire prima quali sono certe scelte, per non farmi troppe illusioni!

Visto che oggi mi sento "filosofico", termino con un'altra massima, questa è di Confucio: "viviamo due vite, la seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne una sola".
Forse due anni fa Carolina si è resa conto di avere una sola vita nel pattinaggio, che per motivi anagrafici si stava inevitabilmente avvicinando alla fine, ed ha deciso di cominciare la sua seconda vita da pattinatrice facendo solo ed esclusivamente ciò che le piaceva fare e rispondendo solo a sè stessa e non alle pressioni esterne.

Potrei capirla, anche se in realtà un'atleta a quel livello NON PUO' rispondere solo a sè stessa ma anche ad una marea di altri soggetti, dalla Federazione, al CONI, agli sponsor e, in fin dei conti, anche al pubblico.
Non stiamo parlando di esibizioni, ma di gare sportive al massimo livello.

E, cosa forse più importante, io penso che uno dovrebbe sentire una certa responsabilità anche verso la propria IMMAGINE, soprattutto quando la si è costruita in un quindicennio di competizioni.
Tornare di nuovo ad essere quella che "cede sotto pressione", quella della disastrosa Vancouver 2010, non è stata una bella cosa per l'immagine della sua intera carriera.

E' per questo che avrei preferito, e di molto, vederla delusa, con la "faccetta da broncio" alla Tarasova o le lacrime di Alina o quelle di Evgenia a PyeongChang, piuttosto che vederla parlare come una che ha semplicemente sbagliato un salto in allenamento.
Sbagliare si può, accade a tutti. Come reagisci ad un errore, rivela di te quanto l'errore che hai fatto.

Lei, evidentemente, è in pace con sè stessa e ciò, in tutta sincerità, mi fa immensamente piacere. A maggior ragione dopo l'assurdità del suo coinvolgimento nella vicenda Schwazer.
Però, io a capire del tutto (credo) ci sono davvero arrivato solo oggi. Colpa mia.

Lei, nella sua seconda vita sportiva, pattina con questo atteggiamento mentale.
Sappiamolo.

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Pensieri finali e concisi sul Mondiale di Milano.

 

 

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Donne.

 

Già detto della Kostner, la mia idea sull'incredibile crollo di Alina Zagitova è questo:

 

1) dopo le Olimpiadi per molti atleti (non per tutti) c'è un calo di concentrazione (tanto per dire Yu-Na Kim a Vancouver, dopo quella meraviglia di gara, cadde nel Galà, cosa inaudita per lei!, e un mese dopo ai Mondiali sbagliò il corto e arrivò solo all'argento).

 

2) il programma lungo di Alina, essendo com'è noto un esercizio a due facce, zero salti per la prima metà e tutti i salti nella seconda metà, è (lo dico ovviamente "a spanne") come due short messi in sequenza, il primo "facile" e il secondo difficile. Se in quello difficile, che è costituito da una sequenza mozzafiato (e un pò "disumana") di salti, cominci a sbagliare è difficile recuperare, anche perchè non ne hai letteralmente il tempo.
E' un pò come le accadeva nello short ad inizio stagione, quando sbagliava poi l'errore si ripercuoteva nel seguito dell'esercizio.
La stessa conformazione del programma che l'ha aiutata ad ottenere gli ori europeo ed olimpico, qui l'ha "fregata".
In un programma costruito in modo "convenzionale" sarebbe forse caduta una volta, poi si sarebbe ripresa e l'oro lo avrebbe probabilmente agguantato comunque. Qui invece era tutto molto più difficile.

3) è una quindicenne (beata lei ...), che ad inizio stagione non sembrava avere neppure una grande solidità mentale (si ricordano le severe ramanzine della Tutberidze, con lei praticamente in lacrime, dopo gli short sbagliati). Detto in altri termini (anche se so che darà fastidio a qualcuno) non è una Medvedeva.
E (anche se so che darà fastidio a qualcuno) non posso evitare di ribadire che anche questo fatto, una campionessa olimpica che poche settimane dopo l'oro crolla verticalmente come fosse una Pogorilaya nelle giornate no, segnala che l'oro olimpico ad una quindicenne neo-Senior ed evidentemente ancora immatura, sia come pattinatrice che come atleta (legttimamente immatura, beninteso), è un'"anomalia", al di là pure delle "anomalie" che io da tempo vedo nei punteggi che le vengono dati nei components.
Qualcuno fa finta che non lo sia, dall'altra sera se è onesto con sè stesso dovrebbe avere ulteriori motivi di meditazione.

 

 

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Per il resto, applaudiamo l'oro della Osmond, che chiude al meglio una stagione altalenante ma certamente con più alti che bassi.
Ad inizio stagione sembrava essere l'unica candidata al ruolo di anti-Medvedeva, poi la flessione di mezza stagione sembrava prefigurare un finale sottotono (e con la connazionale Daleman a morderle i polpacci in squadra), invece termina con l'oro olimpico nel Team Event, il bronzo olimpico nell'individuale e l'oro mondiale.
Non male!

 

 

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Applaudiamo l'argento della ottima Higuchi, di cui sentiremo ancora parlare ma che deve cercare di diventare più elegante sul ghiaccio. Anche se, a conti fatti, i 70.29 di PCS che ha ricevuto nel free di Milano sono forse perfino un pò generosi (considerando che la imprecisa ma indubbiamente leggiadra Miyahara ne ha presi 72.52, vero è che la Miyahara sui components non riesce mai ad aprire il cuore delle giurie) e quindi si potrebbe dire "bene così", non abbiamo proprio bisogno di un'altra improvvisa "pompatura" di cinque punti stile Zagitova e ormai io conosco i miei polli, ovvero le giurie ...

 

 

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Applaudiamo pure la Miyahara, che in una stagione iniziata in ritardo a causa di un infortunio patito a luglio ottiene il suo secondo bronzo dopo quello dei Four Continents.

 

 

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Per gli italiani, buone cose da Elisabetta Leccardi, 16 anni, entrata in finale e terminata 21-esima.

https://video-it.eurosport.com/pattinaggio-di-figura/video-solo-applausi-per-elisabetta-leccardi-libero-brillante-per-la-16enne-azzurra_vid1076899/video.shtml

 

Ovviamente, per mantenere il senso delle proporzioni, ricordiamoci che a quell'età le russe competono per gli ori a livello mondiale e che un'altra Kostner non la si trova ogni giorno.
Però la Leccardi ha fatto bella figura e un risultato buono e per nulla scontato.
Brava.

 

Modificato da Astor

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E veniamo agli

 

 

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Uomini.

In una finale del free caratterizzata da un numero incredibile di errori e cadute ha vinto, meritatamente, chi tra i top-skater ha fatto un esercizio impeccabile e con ben sei quadrupli: Nathan Chen, USA.

Secondo il giapponese Shoma Uno, favorito della vigilia ma frenato da problemi fisici, e terzo il russo Mikhail Kolyada.

Ottimo 17-esimo il giovane Matteo Rizzo, che continua a progredire.

https://www.oasport.it/2018/03/pattinaggio-artistico-mondiali-milano-2018-nathan-chen-conquista-il-titolo-iridato-festival-di-cadute-per-gli-altri-matteo-rizzo-termina-17mo/

 

 

 

 

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Danza.

 

Nella danza, scontato dominio dei francesi Papadakis/Cizeron, che continuano ad essere gratificati di punteggi al limite della denuncia penale nei confronti delle giurie.
Nel corto hanno fatto fare loro il record del mondo in un programma altamente imperfetto, addirittura con la rumba a livello tre invece che quattro ed è tutto dire.
Meglio il free, dove "ovviamente" gli hanno dato un altro record del mondo.

Questo è il PDF del giudizio che hanno ricevuto nel free, la metà di quella MAREA di 10.00 grida vendetta (ma anche certi 9.75, soprattutto considerando che lei non è una pattinatrice straordinaria) ...

 

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Chi se ne intende anche solo poco, come il sottoscritto (sottolineo il "poco" ...), non può non rimanere basito da questa continua sopravvalutazione di programmi che vanno tra il discreto e l'ottimo ma comunque fatti di un modo di pattinare in realtà ormai routinario e relativamente "facile" rispetto a quanto fanno, per esempio, gli assolutamente divini e sempre innovativi Virtue/Moir.

La cosa grave (e rivelatrice) è che vengono spudoratamente "pompati" pure nello short, dove l'obbligatorietà del tema musicale (quest'anno i balli latini, tempi e musiche ben diversi dallo standard "sognante" plafonato che da tre stagioni ci propongono nel free) li mette in difficoltà ma le giurie tali difficoltà si rifiutano di vederle.
A parte che tra gli appassionati ci sono state aspre e giustificate polemiche sul fatto che sia stato loro concesso di usare Ed Sheeran come "ritmo latino"!

Insomma, mala tempora currunt nella Danza e io continuo ogni giorno a ringraziare il Dio del Pattinaggio per aver tenuto d'occhio almeno la gara a cinque cerchi, impedendo che fosse compiuto l'ennesimo misfatto olimpico e dandoci dei campioni VERI e DEGNI.
Ma se Virtue/Moir si ritirano (cosa che ritengo probabile e comprensibile) la danza rimarrà in mano, non so per quanti anni ancora, a due pattinatori (lui individualmente valido, lei molto meno) costruiti più dalle giurie che dalla crescita del loro talento.

 

 

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Dietro i francesi, la coppia USA in crescita Hubbell/Donohue, autrice di due ottimi esercizi, solidi e non banali.

Argento più che meritato.

 

 

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Terzi i canadesi Weaver/Poje, non troppo convincenti e forse un pelo aiutati dalle giurie.

Sono arrivati davanti ai nostri Cappellini/Lanotte di soli 27 centesimi di punto!

 

 

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Conclusione dolce-amarissima per i nostri, ai quali non è bastato fare la loro migliore prestazione di sempre nel free per arrivare ad una medaglia che avrebbe avuto un significato altissimo, a fine carriera.
Come dicevo già mesi fa, l'occasione da medaglia l'hanno persa agli Europei, finendo dietro pure a Stepanova/Bukin, non qui.
Qui ci siamo ingolositi del podio anche perchè non c'erano nè Virtue/Moir nè Bobrova/Soloviev nè Shibutani/Shibutani, e Weaver/Poje erano a tiro, ma in un Mondiale "normale" non ci sarebbe stata alcuna speranza di podio.
Peccato, comunque, perchè hanno pattinato bene (pur su un esercizio che secondo me "li invecchia" più del dovuto) e speravo davvero che potessero finire la carriera con una medaglia.
Anche se "ufficialmente" non hanno ancora comunicato il ritiro, vedremo.

 

 

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Ottima la prova di Guignard/Fabbri, nono posto finale nonostante una giuria incomprensibilmente ostile che li ha pagati piuttosto poco rispetto a quanto hanno fatto vedere, sia nello short che nel free.

Ma ormai si è capito che nella Danza (disciplina fatta di "sfumature" e quindi con vincoli oggettivi minori rispetto a quelle dove ci sono elementi tecnici "di impatto" come i salti) simpatie, antipatie, punteggi dati "di rendita" per "fama", punteggi ingiustamente non dati a chi sta ancora facendo la "gavetta" e "pompature" preordinate sono ancor più presenti che nelle altre tipologie di pattinaggio di figura.

 

 

 

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Come al solito, a fine stagione mi viene da fare qualche considerazione.

Su come sono andate le competizioni, ho già detto quasi tutto a suo tempo e non mi dilungherò eccessivamente.

Volendo semplicemente tirare le somme direi:

DONNE.
La più forte in generale (certamente come maturità sportiva e mentale e pure tecnicamente a livelli altissimi), favoritissima a inizio stagione, ha avuto problemi fisici persistenti che alla fine le hanno fatto raccogliere solo le briciole. Una giovanissima outsider (tecnicamente molto forte e accettabile interprete) ha sfruttato i vantaggi (probabilmente in parte effimeri) della sua età e un occhio di riguardo da parte delle giurie (in un ambiente al quale probabilmente non è parso vero poter avere un "duello" che ad inizio stagione sembrava impossibile) per ottenere tre dei quattro ori importanti, crollando poi miseramente per il quarto ed ultimo obiettivo.
Parlo ovviamente di Medvedeva e Zagitova.

Con l'oro mondiale la Osmond si conferma atleta solida, in grado di sfruttare eventuali defaillance delle russe di vertice.

La miglior pattinatrice italiana di sempre, dopo una stagione fatta mediamente meglio di quanto si potesse sperare ha clamorosamente fallito un'occasione più unica che rara per issarsi di nuovo, a 31 anni, sul tetto del mondo e dare un senso definitivamente vincente ad una carriera fatta di alti e bassi. La sua imperturbabile serenità dopo il flop ha suscitato, in me come in tanti, più sconcerto (e quasi rabbia) che solidarietà. Ma quel che è fatto, è fatto.

 

UOMINI.

E' una categoria che da anni seguo con poca passione, quando poi mancano (come ai Mondiali di Milano) i personaggi che danno un senso a tutta la categoria, come Hanyu e Fernandez, per me l'interesse è ancora minore. Per cui sento di avere anche poco da dire.
Diciamo che è stato l'anno di Hanyu, Uno, Fernandez e Nathan Chen. L'americano avrebbe potuto fare molto bene anche alle Olimpiadi se non avesse completamente sbagliato lo short. Mi aspetto di vederlo al vertice anche il prossimo anno, auspicando un completo recupero fisico di Hanyu potrebbe essere un bel duello soprattutto tra loro due.

 

COPPIE.

E' stato, senza dubbio alcuno, l'anno di Savchenko/Massot, coppia che è cresciuta oltre le mie previsioni (lui soprattutto, lei era già al top). Io continuo comunque a ritenere Voloshazar/Trankov (fermi per loro scelta di vita privata) una coppia migliore di loro (anche perchè più equilibrata come talento tra parte femminile e parte maschile), almeno quando pattinavano al loro meglio. Non so se Voloshazar/Trankov torneranno, nel qual caso potrebbe essere una grande battaglia.

Nel frattempo Sui/Han e Tarasova/Morozov potrebbero dare fastidi alla coppia tedesca, se i primi risolvono definitivamente i loro problemi fisici e i secondi crescono non solo tecnicamente (dove sono già molto alti) ma soprattutto mentalmente e come costanza.

 

DANZA.

So di non essere l'unico a ritenere questa categoria il punto più dolente del pattinaggio di figura di oggi, in termine di equità dei giudizi. Essendo una disciplina fatta di "sfumature", senza elementi forti e meno equivocabili o soggettivamente interpretabili, come i salti, c'è amplissimo spazio per ogni "simpatia" (o "maneggio" ...) delle giurie.
C'è una coppia, Papadakis/Cizeron, da anni ormai valutata ben oltre i loro meriti. Coppia che ha portato indubbiamente un modo di danzare un pò diverso dagli altri ed ha delle qualità, ma che si è ripetitivamente plafonata su questo e da due stagioni ripete sè stessa. Quel che è peggio, viene nettamente sopravvalutata anche nel programma corto, dove l'obbligatorietà del tema musicale impedisce loro di restare su ciò che sanno fare al meglio e infatti il loro short non è niente di che. E' chiaro che se perfino in un corto di medio livello (e giudicato imperfetto dal pannello tecnico) vengono dati punteggi da record del mondo, con una sbrodolata incredibile di 10.00 nei PCS, allora "Houston, abbiamo un problema".

Per qualche misteriosa e benefica congiunzione astrale (o forse un improvviso senso del pudore da parte di qualche giudice), le Olimpiadi li hanno visti dietro (pur se di poco) alla coppia migliore degli ultimi vent'anni almeno, Virtue/Moir (si potrebbe discutere su come posizionare i fantastici canadesi rispetto a Davis/White, comunque anche gli americani erano una coppia molto superiore ai francesi).
Il presidente della Federazione del Ghiaccio francese, con poco fair-play e poco rispetto del proprio ruolo, ha insinuato che la presenza in giuria di un giudice canadese e l'assenza di uno francese avrebbero orientato il giudizio a favore di V/M e purtroppo qualche commentatore lo ha seguito in questo. Io non so se può essere stato questo ma se così fosse stato dico che sarebbe stato un evento provvidenziale, il Dio del Pattinaggio che avrebbe orientato le cose in modo da evitare uno scandalo OGGETTIVO, che qualsiasi appassionato di medio livello (e non un tifoso occhioprosciuttato) avrebbe potuto rilevare.

E' stato quindi evitato uno scandalo che appariva preannunciato da tre anni, ma il probabile (penso io) prossimo ritiro dei canadesi rischia di lasciare campo libero ai francesi per qualche anno, privandoci di una lotta al vertice. Ci vorrebbero dei nuovi Ilynikh/Katsalapov (ma che maturassero rapidamente!), che però non vedo all'orizzonte.
E, certo, ci vorrebbero anche giurie più sensate ed obiettive.



Veniamo a questioni più "di base" e secondo me non più eludibili.
Parlo dell'annosa questione del bilanciamento del punteggio tra aspetto tecnico ed aspetto "artistico" (termine che ad alcuni pare dare fastidio, e che va in effetti precisato, ma che io penso sia una buona sintesi).

Premessa: secondo me l'attuale sistema di punteggio è, in sostanza, congegnato correttamente. Mai vorrei tornare al vecchio sistema 6.0!

L'idea di tracciare e valutare singolarmente ogni elemento tecnico ed ogni aspetto della parte "artistica" (i components) è essenziale per almeno due motivi:
- trasparenza (si sa cosa è stato valutato bene e cosa male, non c'è un giudizio globale che "copre tutto")
- minor effetto degli errori di giudizio "casuali", perchè un errore di valutazione su un elemento incide solo su di esso e per avere un giudizio complessivamente errato occorre una valutazione sistematicamente errata (o partigianamente orientata). Auspicando la competenza ed onestà della maggior parte dei giudici, questo sistema aiuta anche le stesse giurie.

Ciò che secondo me è da valutare è se sia ora necessario fare non una rivoluzione (tantomeno un reazionario ritorno al passato) ma un "tuning" del sistema di attribuzione del punteggio.
Io credo che sia opportuno farlo.

Ciò che sta avvenendo nel femminile, ma in parte anche nel maschile, sta rivelando una esasperazione dell'importanza del tecnico, a scapito della parte interpretativa.

 

E' una cosa evidenziatasi già da almeno cinque o sei anni, già dal tempo dei Giochi di Sochi, ma che sta ora arrivando a livelli che lasciano perplessi.
Credo che il campanello di allarme più forte non sia neppure l'avvento di una quindicenne neo-Senior e subito campionessa olimpica pur con una evidente (e comprensibile) immaturità e un programma costruito appositamente per sfruttare al massimo la parte tecnica a termini di regolamento.
No, da qualche settimana è scattato un allarme ancora più inquietante.

A marzo di quest'anno è diventata campionessa mondiale Juniores una quattordicenne russa, Alexandra Trusova, che ha ottenuto un punteggio mostruoso per la categoria delle Junior, grazie anche e soprattutto ad aver eseguito in gara, prima nella storia del pattinaggio, due salti quadrupli (un Salchow ed un Toeloop).

 

Si, avete letto bene: QUADRUPLI.

Fatti in gara.

Nel femminile.

A quattordici anni.

 

 

E in allenamento ha già saltato, e sufficientemente bene, pure un quadruplo Lutz, il salto più difficile dopo l'Axel.

"Bene, " - dirà qualcuno - "dov'è il problema? E' stata brava, pensiamo solo ad applaudirla".
I problemi sono forse due.

Il primo è che, come si sta cominciando a pensare anche per il maschile Senior, forse questa estremizzazione del gesto tecnico sta portando a troppo frequenti infortuni e stress fisici.
Il secondo è che (ciò certamente vale in campo femminile) certe prestazioni si possono fare solo a quattordici anni, è improbabile che la Trusova fra quattro anni riuscirà a fare quadrupli con facilità, così come è probabile che la stessa Zagitova abbia un calo tecnico con la crescita.

Un regolamento che premia particolarmente la parte tecnica, quindi, può essere deleterio per la carriera degli atleti, in primo luogo per aspetti fisici e in secondo luogo perchè un tale pattinaggio rischia seriamente di mettere periodicamente al vertice delle bambine dall'effimera carriera, "usate e gettate" dalle loro federazioni anno dopo anno.

Adesso lo fanno i russi, ma state pur tranquilli che tutte le altre federazioni vorrebbero avere una base di praticanti e scuole di pattinaggio tali da poter fare lo stesso. E non ho dubbi che, se ci riusciranno, lo faranno.

In quale altro sport uno Junior può arrivare subito ai vertici per il fatto stesso di avere un "fisico da Junior"? A me, francamente, non ne vengono in mente molti.
Mi viene in mente la Comaneci, oro olimpico a 14 anni, ma la Comaneci era un autentico fenomeno che ha continuato a vincere ori a livello mondiale anche a vent'anni. Oggi la Biles domina la ginnastica artistica ma ha ventun anni e le sue maggiori rivali pure, come la Mustafina che ha vinto anche lei un oro olimpico a quell'età.
Forse un pò più simile è la ginnastica ritmica, con la Kudrjavceva che ha vinto un mondiale a 15 anni (ma, mi chiedo se sia solo un caso, si è ritirata a soli 19 anni per problemi fisici ricorrenti alle gambe).
Ma altre grandi, come la Kanaeva, sono arrivate ai vertici a 18 anni, non a 15.
Poi c'è il nuoto, altra disciplina dove spesso emergono giovanissimi talenti, soprattutto in campo femminile. Ma qui i talenti continuano ad essere al top anche a vent'anni, non spariscono dalla scena dopo due o tre anni!
La Ledecky ha vinto un oro olimpico a 15 anni ma continua a stravincere a livello mondiale anche a 20!

Ciò che rende diverso il pattinaggio femminile odierno è che il talento di certe giovanissime sparisce, o rischia di farlo in quasi tutti i casi, con la loro crescita, perchè non è tutto vero talento ma in parte capacità temporanea di fare fisicamente certe cose, mentre in altri sport se la classe c'è questa rimane e la prestazione non viene persa ma, anzi, di solito viene migliorata.

La mia domanda quindi è: vi sembra opportuno un pattinaggio dove le campionesse sono praticamente "bambine saltanti", ai vertici per pochi anni e con scarse capacità interpretative, e dove l'obiettivo, in tutte le categorie a parte la danza, è sempre più quello di "saltare di più", perchè il punteggio questo premia oltre ad ogni altra cosa?

 

A me non piace e lo dico da anni.
E so comunque di non essere certo il solo ad avere, diciamo, delle "perplessità".

Poi c'è la questione, che è venuta alla ribalta con la Zagitova, del sistema di punteggio che paga ancor meglio i salti eseguiti nella seconda metà del programma (bonus del 10%), inducendo coach ed atleti a strutturare gli esercizi in modo da sfruttare questa cosa, eventualmente anche per poter compensare carenze nei components.
La Tutberizde non lo ha fatto per la Medvedeva, che non ha problemi di interpretazione, mentre lo ha fatto, in modo estremo, per l'immatura Zagitova (con risultati che credo abbiano stupito anche lei stessa).

Qui c'è stato, quest'anno, un intervento a gamba tesa della Wagner, che ha generalmente suscitato aspre critiche nei confronti dell'americana.
Io credo che la questione sia difficilmente affrontabile con giudizi "estetici" sull'"artisticità" di un programma strutturato in questo modo (gli anglosassoni parlano di "backloading"), come ha fatto la Wagner.

https://www.goodhousekeeping.com/life/entertainment/news/a47988/olympic-figure-skating-rules/

Io, a dir la verità, non sono stato "esteticamente disturbato" dal programma free della Zagitova.
Lo trovo un programma piacevole, pur con tutti i salti alla fine.

Tuttavia, un paio di domande me le pongo:

1) mi piacerebbe vedere TUTTI i programmi strutturati con il "backloading"? E mi rispondo subito di NO.

Ma il rischio, con l'attuale regolamento, è che sempre più atleti "ammassino" i salti alla fine (prendendosi dei rischi, beninteso, come si è visto ai Mondiali per la Zagitova, che dopo la prima caduta non aveva letteralmente più tempo per rifiatare e recuperare!).

2) perchè è stato deciso di mettere questo bonus del 10% per i salti fatti nella seconda metà del programma?
Bene, io non ero stato invitato quando hanno preso la decisione ma penso che sia stato fatto non solo e non tanto per premiare un gesto tecnico difficile (un salto fatto da un atleta già stanco) quanto per evitare la situazione opposta, ovvero che i pattinatori mettano tutti o quasi tutti i salti nella prima parte, quando sono fisicamente "freschi", e lascino nella seconda parte quasi solo trottole e sequenze di passi. Esercizi come peraltro se ne sono sempre visti, e tanti.
Ma se è così, se è stato fatto per ridurre la convenienza di esercizi eccessivamente disequilibrati a vantaggio della prima parte, adesso il rischio (che è già realtà per la Zagitova) è esattamente l'opposto.

Cercando di raccogliere il tutto, io credo che sia davvero opportuno fare un "tuning" del sistema di punteggio, per ridurre il peso della parte tecnica.
So bene che ridurre il peso della parte tecnica, a vantaggio dei components, rischia di riaprire giochetti delle giurie fatti in nome dell'"artisticità" (lo abbiamo ben visto nella danza!), ma in questo momento credo che il pattinaggio sia su una brutta china e preferirei correre il rischio.

Ma, sia chiaro, ritengo che non sia possibile tornare indietro come tecnica.
I quadrupli ci sono e resteranno, oggi tra gli uomini e probabilmente fra non molto tra alcune delle donne (per lo meno alcune giovani, fino a quando gli riescono).
Svalutare l'importanza dei salti nel pattinaggio è illusorio e antistorico.

Massimiliano Ambesi, commentatore di Eurosport col quale in passato ho polemizzato anche aspramente ma che è sicuramente un conoscitore di questo sport, ha giustamente criticato, e fortemente, certi ambienti italiani di addetti ai lavori che propugnano per le giovani l'"imparare la pattinata" e puntare solo sui PCS perchè tanto "i salti arriveranno poi".
Mi pare incredibile che ci possa essere chi, da addetto ai lavori!, pensi che quella sia la strada giusta per sviluppare il movimento in Italia, di fronte a palesi prove contrarie come l'efficacia della scuola russa.
I salti rimarranno, perciò bisogna imparare a farli bene quando il fisico permette di farli al meglio e questo "quando" è proprio quando si è giovani, per il pattinaggio femminile la cosa è ancora più marcata ma vale anche per gli adolescenti maschi.
Va benissimo non trascurare i PCS ma, al contrario, è proprio la parte interpretativa quella che richiede una maturazione inevitabilmente più lenta.
Quindi i salti vanno imparati da giovani, poi man mano che il fisico diventerà un pò di impaccio sulla prestazione tecnica estrema bisognerà cercare di compensare la cosa con l'interpretazione migliorata.

La mia "passione" per la Medvedeva deriva proprio dal vedere già in lei un equilibrio tra le due cose, pur essendo ancora così giovane. A lei non hanno fatto solo "imparare la pattinata", ha imparato da subito a saltare, poi avendo un gran talento naturale (ed essendo, credo di non sbagliarmi, una gran "sgobbona" che si impegna sempre al 130% per migliorare) ha potuto accoppiare ciò a già grandi components.

Dunque, lungi da me essere un "nemico dei salti".
Si può però decidere, se lo si vuole fare, di ridurre il loro peso nella valutazione di un esercizio.
Secondo me è ora di farlo.

Quando parlo di "tuning" intendo dire innanzitutto una "semplice" riduzione del valore dei dei punteggi tecnici, perchè non credo che il meccanismo di valutazione in sè vada nella sostanza cambiato.

Intendo dire dare meno punti di oggi ad ogni elemento tecnico, lasciando inalterata la valutazione dei PCS. In sostanza, lo stesso identico giudizio sugli stessi identici elementi eseguiti nello stesso modo, darebbe, rispetto ad oggi, meno punti nel tecnico e invece gli stessi punti nei components.
Sul quanto dare in meno, lo lascerei decidere a gente più competente di me.
Certo, non vorrei mai che il PCS fosse l'unico elemento per decidere di fatto le classifiche (si tornerebbe ai difetti del sistema 6.0) ma oggi il pericolo lo vedo in un TES ormai troppo predominante a scapito di interpretazione, coreografia ecc.
E, soprattutto, temo che si stia rischiando di estremizzare ancor di più la cosa, se non si fa nulla.

E poi togliere o, meglio, ridurre il bonus per i salti nella seconda metà del programma.
Abbassarlo al 5%? Contare il bonus solo su un numero massimo e limitato di elementi di salto fatti nella seconda parte? Anche qui, c'è gente che ne sa molto più di me e che sono convinto potrebbe fare un "aggiustamento" accettabile.


Ovviamente c'è una domanda che devo farmi: questo "aggiustamento" va fatto solo per il femminile o anche per le altre categorie (uomini, coppie, danza)?

Io non vedo necessità di farlo nella danza (dove, anzi, giudizi più oggettivi e più aderenti alle capacità tecniche dei pattinatori sarebbero opportuni).
Non ne vedo la necessità neppure per le coppie, dove la mediazione qualitativa e atletica tra maschio e femmina finora non ha fatto emergere tendenze preoccupanti (però certi lanciati potrebbero farlo ...).

Per il singolo maschile, invece, forse è il caso di cominciare a pensarci.
E' vero che gli uomini non hanno il problema della crescita e anzi possono sperare in un percorso di carriera pressochè in ascesa per le loro prestazioni ma infortuni e cadute (come quelle a raffica del free dei Mondiali di Milano) forse indicano che è bene fare già un passo indietro, abbassare l'asticella del fattore tecnico (non vorrei si cominciasse a parlare di quintupli ...) e rendere meno stressante la stagione, non solo sotto l'aspetto mentale ma pure fisico.

 

Bene, queste sono idee che mi ronzano per la testa da diverso tempo ...

Ma a quanto pare non solo a me.

 

Pure in "alto loco" pare stiano pensando a "radicali cambiamenti", uno dei quali potrebbe essere proprio l'abbassamento del valore base dei salti (anche se alcuni parlano, pur a livello di "gossip", solo dei quadrupli, cosa che secondo me sarebbe un pannicello caldo che oltretutto non impatterebbe sul femminile, che è invece la categoria che più delle altre ha un disperato bisogno di una riforma).
Si parla anche di cambiamenti ancor più radicali, come cambiare proprio la struttura delle competizioni, ma visto che sono voci e non proposte ufficiali non mi pare già il caso di almanaccarci sopra.

http://web.icenetwork.com/news/2017/09/11/253667206

 

Quindi è probabile che qualcosa venga fatto a breve, per cambiare diverse cose in questo quadriennio pre-olimpico.
Vedremo cosa verrà fatto (e magari poi criticheremo ...).

Io credo che la maggior parte degli appassionati preferirebbe vedere atleti in grado di pattinare per qualche anno di più e con meno infortunii piuttosto che vedere qualche "frullino" in più in esercizi però meno curati "artisticamente" (ebbene si).

Ma magari mi sbaglio io, ditemelo voi ...

 

P.S.:

 

trusova-jumping.jpg

 

qui un articolo, su un bel blog dedicato a questo sport, che parla proprio della questione attualmente più critica, ovvero dove sta andando il pattinaggio di figura femminile.
Al di là delle singole (e tante) proposte su come affrontare il problema (perchè secondo me ormai E' un problema), che si possono singolarmente valutare, mi trova sostanzialmente d'accordo.

 

https://adivinesport.com/2018/03/20/the-significance-of-trusova/

 

 

Modificato da Astor

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