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Purley18

Dakar 2013

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Dakar, 12° Tappa: Botturi salta un WP e paga un'ora!

 

 

 

L'italiano in lizza per il terzo posto precipita dodicesimo. La tappa a Verhoeven, Despres controlla in testa

 

 

Alessandro Botturi salta un way point e viene penalizzato di un’ora. Il pilota italiano dell’Husqvarna, che era in lotta per il podio della Dakar, precipita in classifica, dopo essere scivolato al 74esimo posto della graduatoria di tappa, la dodicesima che portava i concorrenti daFiambalà a Copiapò in Cile. L’italiano è stato retrocesso dal quinto al dodicesimo posto nella graduatoria generale a 1.34’52" da Desprès che conduce la gara con la KTM. La penalità è scattata per aver saltato il CP13: chissà se il bresciano è superstizioso, fatto sta che un grave errore di navigazione gli è costato un piazzamento fantastico.

 

“Ho mancato un way point— ammette Botturi —. Ho perso la strada prima del rifornimento, quando avrò perso una decina di minuti girando a vuoto e mi sono reso conto di aver mancato il rilevamento quando sono arrivato al punto di refuelling”.

 

Gli osservatori hanno criticato la tattica di gara dell’Husqvarna che poteva “proteggere” meglio Alessandro Botturi in una tappa con tratti impegnativi di navigazione: la Casa varesina poteva affiancare Joan Barreda al pilota italiano visto che gli partiva davanti e che poi lo spagnolo ha concluso la giornata al terzo posto, dal momento che il bresciano non è certo un fenomeno nell’orientamento.

 

La speciale è stata vinta dall’olandese Verhoeven con la Yamaha che ha staccato di 1’38” il portoghese Ruben Faria (Yamaha), che mantiene la piazza d’onore dietro al compagno di squadra Cyril Desprès, che si è limitato a tenere d’occhio Chaleco Lopez, terzo nella graduatoria assoluta quando ormai mancano solo due tappe alla conclusione.

 

 

 

 

Dakar, 12^ Tappa: Nani Roma risale sul podio

 

 

 

Lo spagnolo vince la prova da Fiambala a Copiapo e scavalca il compagno Novitskiy

 

 

La vittoria nella prova tra Fiambala e Copiapo ha permesso a Nani Roma di scavalcare il suo compagno di squadra Leonid Novitskiy e di piazzarsi in terza posizione nella classifica assoluta.

 

In seconda posizione si è piazzato Robbie Gordon, con l''Hummer che dopo tutti i problemi avuti nella prima fase di gara sta rendendo al massimo nel finale. La prestazione odierna ha permesso all'accoppiata statunitense di risalire fino alla 16^ posizione della classifica.

 

Ci prova con tutte le sue forze Giniel de Villiers, che ha chiuso terzo col suo Buggy Imperial motorizzato Toyota, ma il distacco che lo divide dal leader Stephane Peterhansel resta sempre superiore ai 50 minuti, con sole due prove prima dell'arrivo.

 

Il leader ha avuto qualche problema sulle dune, su cui è rimasto piantato perdendo "dagli otto ai dieci minuti, costringendoci a sgonfiare le gomme per provare a ripartire". La vittoria pare vicina, ma il francese non vuole rilassarsi "Certo, sento la vittoria vicina, ma mi ricordo anche che già due volte ho perso la gara nelle ultime prove. Posso fare un errore, può arrivare un problema tecnico, quindi mancano ancora due giorni!"

 

Guerlain Chicherit è stato il più veloce nella prima parte della tappa, poi però dei problemi di trasmissione lo hanno costretto ad una lunga sosta per le riparazioni, che gli è anche costata la settima posizione in favore di Ronan Chabot.

 

DAKAR 2013, Dodicesima tappa, 16/01/2013

Classifica generale auto (primi dieci)

1. Peterhansel/Cottret (Mini) in 32h50'02"

2. De Villiers/Von Zitzewitz (Toyota) a 50'21"

3. Roma/Perin (Mini) a 1h31'06"

4. Novistkiy/Zhiltsov (Mini) a 1h34'47"

5. Terranova/Fiuza (BMW) a 2h01'50"

6. Sousa/Ramalho (Great Wall) a 2h39'46"

7. Chabot/Pillot (SMG) a 3h03'11"

8. Chicherit/Garcin (SMG) a 3h42'51"

9. Thomasse/Larroque (MD) a 4h14'26"

10. Olholm/Aston (Toyota) a 4h29'11"

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Despres gestisce e vince la sua quinta Dakar!

 

 

 

Gioia anche per Faria, che vince l'ultima tappa e chiude secondo. Lopez completa il podio

 

 

Appena pochi minuti fa è terminata la quattordicesima ed ultima tappa della Dakar 2013 e... laDakar stessa! 127 le moto che hanno affrontato l’ultimo stage del 2013, la La Serena-Santiago, con una speciale formata da sassi, da una parte iniziale di connessione per poi appordare alla speciale stessa di 346 Km (in mezzo due Checkpoint non cronometrati), ed un ulteriore trasferimento per giungere a Santiago, città dove si è chiusa la gara. 366 Km in totale da affrontare a tutto gas!

 

La partenza è stata rimandata stamane di un’ora a causa delle nuvole troppo basse (200 metri) che non consentivano di decollare agli elicotteri, oltre a piogge torrenziali che hanno poi dato tregua ai rider. Il primo a lasciare il bivacco di La Serena è stato il vincitore della speciale di ieri,Francisco “Chaleco” Lopez, seguito da Cyril Despres e Paulo Goncalves. Il primo a raggiungere il WP1 è stato proprio il cileno della KTM, seguito con un distacco di appena 12 secondi dal pilota della Yamaha, Franz Verhoeven, e da Ruben Faria a +25”. Quarto tempo perJoan Barreda Bort a +41 secondi ritardo da Lopez, mentre ha chiuso la Top5 Juan Pedrero Garcia a +43”. Sesto tempo per Helder Rodrigues, con Despres che ha cercato di amministrare il suo vantaggio in classifica, registrando un ritardo di 1’”04.

 

Al WP2 Francisco “Chaleco” Lopez ha continuato a guidare il gruppo, ma Joan Barreda Bort si è fatto sotto, piazzandosi secondo a +41” e mettendosi dietro Ruben Faria a +47” e Juan Pedrero Garcia a +48". Quinto tempo per Rodrigues a +1’19”; Despres è invece passato sesto con un ritardo di +1’54”. Settimo crono per il francese della Yamaha, Olivier Pain, mentreVerhoeven è passato ottavo.

 

Francisco “Chaleco” Lopez ha poi confermato il primo tempo al WP3, fermando il cronometro a 1.27'53", con attaccato alla sua targa Ruben Faria, passato secondo con un tempo di +24”.Helder Rodrigues è andato in terza posizione, portando il suo distacco a +1’32”. Esattamente due minuti dopo è transitato Joan Barreda Bort e appena tre secondi dopo, Olivier Pain. SestoFranz Verhoeven, seguito dal polacco Kuba Przygonski e da Ivan Jakes. Disastro Despres, scivolato in 23esima posizione e con un ritardo di 8’14”, esattamente un secondo “buono” per poter ancora vincere il rally ai danni di un Lopez, quest’oggi scatenatissimo! O almeno, così dovrebbe essere. Peccato che ieri sera il cileno abbia dovuto cambiare motore, fattore che lo ha portato a +15 minuti in tabella... 25esimo tempo per Alex Zanotti e la sua TM, che finalmente sembra abbiano trovato il giusto ritmo, purtroppo però, veramente troppo tardi.

 

Al WP4 la classifica vede “Chaleco” al primo posto, seguito da Joan Barreda Bort a +39”, Juan Pedrero Garcia a +1’06” ed appena un secondo dopo Helder Rodrigues. Quarta tempo per il francese Olivier Pain, con il connazionale Cyril Despres in ritardo su Lopez di 2’20”. La 35esima Dakar, è sempre più del francese della KTM...

 

Siamo all’arrivo dell’ultima speciale! Francisco “Chaleco” Lopez avrebbe dovuto vincere la 14esima speciale (con un tempo di 1:47:37), ma come da regolamento gli sono stati “addebitati” i 15 minuti di penalità per aver sostituito il propulsore ieri sera. Vince dunque la speciale Ruben Faria! In seconda posizione per la giornata di oggi troviamo Joan Barreda Bort che arriva con un ritardo di appena 8 secondi, mentre in terza posizione si piazza Helder Rodrigues, giunto 24 secondi dopo. Quarto Olivier Pain a 2’14”, mentre chiude la Top5 Paulo Goncalves. SestoFrans Verhoeven, che termina lo stage davanti allo slovacco Ivan Jakes. Dodicesima posizione per Cyril Despres, che se la prende “con calma” e porta a casa il miglior risultato, il rally!

 

Ed eccoci alla fine. Vince la 35esima edizione della Dakar, Cyril Despres. Il francese della KTMufficiale porta così a quota cinque le vittorie al rally più importante del Mondo! Ora gliene manca una per pareggiare i conti con Stéphane Peterhansel. Un successo semi-annunciato, soprattutto dopo la dipartita del suo rivale principale, Marc Coma... 43 ore, 24 minuti e 22 secondi il suo tempo totale nel cronometrato. Secondo, l’altro ufficiale KTM, Ruben Faria, che chiude con un ritardo sul compagno di squadra di 10’43”, mentre il terzo gradino del podio va aFrancisco “Chaleco” Lopez, che termina a +18’48”.

 

Quarto, un gran risultato per lui, lo slovacco Ivan Jakes, che con la sua KTM privata entra a far parte dei “big”, mentre in quinta posizione si piazza Juan Pedrero Garcia. Sesta nella generale la prima moto... non KTM; la Yamaha di Olivier Pain, seguita dalle Honda di Helder Rodrigues e Javier Pizzolito. La nona posizione se la aggiudica Frans Verhoeven, mentre chiude la Top10Paulo Goncalves. 17esimo Joan Barreda Bort, dietro a Pal Ullevalseter.

 

DAKAR 2013, Quattordicesima tappa, 19/01/2013

Classifica finale moto (primi dieci)

1. Despres - KTM - 43.24'22"

2. Faria - KTM - +10'43"

3. Lopez - KTM - +18'48"

4. Jakes - KTM - +23'54"

5. Pedrero - KTM - +55'29"

6. Pain - Yamaha - +1.06'30"

7. Rodrigues - Honda - +1.11'22"

8. Pizzolito - Honda - +1.26'07"

9. Verhoeven - Yamaha - +1.26'35"

10. Goncalves - Husqvarna - +1'28'20"

 

Complimenti a Depres per la vittoria...ha sempre corse nelle prime posizioni e la sua costanza alla fine lo ha premiato.I miei complimenti anche a Faria e a Lopez e sopratutto a Jakes,quarto assoluto con una KTM privata!Peccato per il nostro Alessandro Botturi:senza la penalità avrebbe potuto finire nei primi dieci.

 

 

 

 

Dakar 2013: tra i quad arriva il bis di Patronelli

 

 

 

L'argentino ha comandato dalla seconda tappa fino al traguardo finale, ripetendo il successo del 2010

 

 

Pochi minuti fa si è conclusa (almeno per i primi) l'ultima tappa della Dakar anche per i protagonisti della gara dei Quad. Ad imporsi nella giornata di oggi è stato il sudafricano Sarel Van Biljon, che con il suo E-ATV ha preceduti di 37" la Honda di Sebastian Husseini.

 

A fare festa alla fine però è stato il terzo classifica nella tappa odierna, ovvero l'argentinoMarcos Patronelli, che si è aggiudicato la vittoria nella classifica generale, ottenendo la sua seconda affermazione nel Rally Raid sudamericano dopo quella arrivata nel 2010.

 

Il portacolori della Yahama ha chiuso le due settimane di gara con un tempo di poco inferiore alle 50 ore, ottenendo un successo che appariva annunciato fin da quando ha preso il comando al termine della seconda tappa. Del resto, per gli altri non poteva essere facile contrastare un pilota in grado di vincere quattro tappe e di piazzarsi al secondo posto in altre sei.

 

In questo modo ha preceduto di 1.50'35" il cileno Ignacio Casale. La tripletta Yamaha si completa poi con il polacco Rafal Sonik, distanziato di oltre 3 ore. Nella top five poi seguonoLucas Bonetto e Sebastian Palma.

 

DAKAR 2013, Quattordicesima tappa, 19/01/2013

Classifica finale quad (primi dieci)

1. Patronelli - Yamaha - 49'42"42"

2. Casale - Yamaha - +1.50'35"

3. Sonik - Yamaha - +3.16'49"

4. Bonetto - Honda - +3.40'10"

5. Palma - Can-Am - +4.35'57"

6. Husseini - Honda - +5.40'03"

7. Smith - Honda - +5.46'09"

8. Flores Seminario - Yamaha - +6.09'27"

9. Clavigliasso - Can-Am - +6.19'41"

10. Gagliardi - Yamaha - +6.29'36"

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Gliene manca una per pareggiare Peterhansel? Mi risulta che Stéphane ne abbia vinte dieci (undici tra poco) di Dakar, non sei :)

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Gliene manca una per pareggiare Peterhansel? Mi risulta che Stéphane ne abbia vinte dieci (undici tra poco) di Dakar, non sei :)

Credo il link che ho postato si riferisca alle Dakar vinte da Peterhansel in moto,non viste nella sua totalità.

A proposito di Peterhansel:

 

 

Dakar 2013, Auto: Peterhansel rispetta i pronostici

 

 

 

11esimo centro (il quinto a quattro ruote) per il francese della Mini, che precede de Villiers e Novitskiy

 

 

La 14esima ed ultima tappa della Dakar 2013 non ha riservato particolari sorprese neppure tra le auto, confermando quanto tutti si attendevano, ovvero il successo finale di Stephane Peterhansel e della Mini.

 

Il pilota francese era il grande favorito della vigilia ed ha rispettato tutti i pronostici, ottenendo la sua 11esima affermazione alla Dakar, la quinta da quando è passato dalle due alle quattro ruote e la seconda da quando la gara si è spostata in Sudamerica.

 

Gli unici che sembravano in grado di contrastare la sua marcia trionfale erano Carlos Sainz e Nasser Al-Attiyah, ma l'ex campione del mondo rally è stato costretto ad alzare bandiera bianca nella prima settimana di gara a causa dei problemi tecnici accusati dal suo Buggy Red Bull, mentre il qatariota è finito ko per un incidente avvenuto nel corso della nona tappa.

 

Da quel momento Peterhansel ha potuto limitarsi ad amministrare il grande vantaggio che aveva nei confronti della Toyota di Giniel de Villiers, giunta al traguardo di oggi con un ritardo di 42'22" nei suoi confronti. Un vantaggio costruito soprattutto nella prima settimana di gara, quando ha ottenuto anche i suoi due successi di tappa.

 

Nonostante la vittoria di giornata ottenuta oggi, Nani Roma invece non è riuscito ad artigliare quel posto sul podio che probabilmente avrebbe anche meritato con le sue quattro vittorie di tappa: lo spagnolo ha pagato a caro prezzo il terreno perduto nella parte centrale della corsa, dovendo inchinarsi a Leonid Novitskiy per appena otto minuti.

 

La BMW di Orlando Terranova completa poi una top five trionfale per il Team X-Raid, che ha saputo piazzare quattro delle sue vetture ai primi cinque posti della classifica finale. Attardato invece Robby Gordon, distanziato di oltre 5 ore con il suo Hummer: le due affermazioni di tappa non gli sono bastate infatti per recuperare il tempo perso nella quarta tappa, quando ha capottato.

 

DAKAR 2013, Quattordicesima tappa, 19/01/2013

Classifica finale auto (primi dieci)

1. Peterhansel/Cottret - Mini - 38.32'39"

2. De Villiers/VOn Zitzewitz - +42'22"

3. Novitskiy/Zhiltsov - +1.28'22"

4. Roma/Perin - Mini - +1.36'43"

5. Terranova/Fiuza - BMW - +1.49'10"

6. Sousa/Ramalho - Great Wall - +2.38'16"

7. Chabot/Pillot - SMG - +3.18'05"

8. Chicherit/Garcin - SMG - +3.27'44"

9. Thomasse/Larroque - Buggy MD - +4.35'32"

10. Alvarez/Graue - Toyota - +4.45'48"

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Allora che lo precisino...

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Intanto fra i camion...

 

 

Dakar, Camion: la favola di Nikolaev con il Kamaz

 

 

 

Il russo vince a 29 anni: il "figlio dello zar" solo cinque anni fa era un meccanico del team

 

 

La Dakar dei camion si è conclusa ieri a Santiago del Cile con una clamorosa tripletta del team Kamaz Master: il successo è andato al russo Eduard Nikolaev, davanti ai connazionali, Ayrat Mardeev e Andrey Karginov. Poco meno di 38 minuti hanno separato i primi tre mezzi nella classifica finale rivelando una superiorità davvero imprevista.

 

Eduard Nikolaev vince la sua prima Dakar a ventinove anni: “Per me è un sogno, questa gara è come aver vinto la mia Olimpiade”. La storia del giovane russo è curiosa perché solo cinque anni fa era solo un meccanico della squadra Kamaz di Vladimir Chagin, l’esperto pilota che gli ha insegnato i segreti delle gare off road.

 

È un figlio d’arte visto che il padre è stato sei volte campione nei buggy e per questo si è meritato presto il soprannome di Tsarevich, che in russo vuol dire “figlio dello zar”:

“Non riesco ancora crederci di aver vinto la Dakar – racconta un emozionato Eduard – Sono molto emozionato e riuscirò ad apprezzare questo successo solo nei prossimi giorni: ho lottato per quindici giorni per ogni minuto, per ogni secondo di gara, sapendo che in qualsiasi momento poteva succedere qualcosa che cambiasse la situazione. E, invece, ce l’ho fatta: ho vinto proprio io. Avevo sognato che avrei colto prima o poi il successo alla Dakar, ma ora sono riuscito a realizzare quel sogno. E per questo ancora non me ne rendo conto!”.

 

Il grande sconfitto di questa edizione è il team De Rooy Iveco Petronas, partito con l’intenzione di confermare la doppietta dello scorso anno con Gerard De Rooy davanti al compagno di squadra, Hans Stacey. L’olandese si è dovuto accontentare del quarto posto finale a quattro minuti dal podio, dopo aver dominato la prima parte del massacrante rally raid:

“Non posso nascondere l’enorme delusione – ammette De Rooy con sincerità – la Dakar è fatta così: magari si può prendere 20 minuti al giorno e si può restare in gioco se il successo di tappa viene diviso da equipaggi diversi, mentre se si prende un’ora in un colpo solo si è di fatto tagliati fuori dal successo finale. Abbiamo lottato fino alla fine per salire almeno sul podio, ma i nostri avversari non hanno commesso errori: la scommessa, questa volta l’hanno vinta loro…”.

 

Da segnalare anche la prestazione dei due camion Tatra che hanno ottenuto la quinta e sesta posizione, rispettivamente con Martin Kolomy e Ales Loprais. Quest’ultimo è stato protagonista di alcune tappe, ma il suo ceco ha pagato un capottamento oltra a una serie di problemi tecnici che ne hanno rallentato il passo.

 

Miki Biasion è stato meno incisivo dello scorso anno con l’Iveco: il campione bassanese si è messo quasi subito al servizio della squadra di De Rooy dopo che ha accumulato un grave ritardo nella prima fase della corsa ed è stato molto prezioso all’olandese nei momenti più critici. Non ha avuto la soddisfazione di vincere una tappa, ma è sempre considerato uno dei migliori specialisti.

 

Al traguardo sono arrivati anche altri quattro equipaggi italiani: Bellina/Arici/Binelli con il Ginaf hanno terminato ventitreesimi, mentre il team Orobica ha portato in fondo il Mercedes Unimog di Verzeletti/Fortuna/Romagnoli trentasettesimi, mentre l’ex pilota di Formula 1 Alex Caffi si è classificato al 43esimo posto con Cabini e Mascialino, davanti a Mutti, Pezzotti e Pegoiani45esimi.

 

DAKAR 2013, Ultima tappa, 19/01/2013

Classifica generale camion (primi dieci)

1. Nikolaev/Savostin/Rybakov - Kamaz - 39.41'43"


2. Mardeev/Belyaev/Mirniy - Kamaz - +37'10"


3. Karginov/Devyatkin/Mokeev - Kamaz - +37'57"


4. De Rooy/Colsoul/Rodewald - Iveco - +41'16"


5. Kolomy/Kilian/Kilian - Tatra - +1’01”47"


6. Loprais/Bruynkens/Pustejovsky - Tatra - +1.16'10"


7. Versulius/Schuurmans/Damen –Man - +2.32'09"


8. Van Vliet/Klein/Pronk - Man - +3.22'13"


9. Kuipers/Van Eerd/Torrallordona - Iveco - +3.53'50"


10. van den Bosch/Bouw/Rosegaar - DAF - +4.23'52"


13. Biasion/Fiori/Huisman – Iveco - +4.48'08"


23. Bellina/Arici/Binelli - Ginaf - +14.54'40"


37. Verzeletti/Fortuna/Romagnoli – Mercedes - +23'42'53"

43. Caffi/Cabini/Mascialino- Mercedes - +30.35’37”

45. Mutti/Pezzotti/Pegoiani – Mercedes- +33.49’08”

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