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sundance76

Guy Moll, il Gilles Villeneuve degli anni '30

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Un ritratto di Guy Moll (GP di Montreux 3-6-1934)

 

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Alcuni ricordi di Enzo Ferrari su Guy Moll:

 

<i>"Tra i piloti che arrivarono alla mia scuderia, Moll non fu il primo straniero, ma fu senza dubbio il primo pilota sensazionale. Era di madre spagnola e di padre francese emigrato in Algeria dove lui era nato. Non saprei dire se quel miscuglio di razze e di ambienti avesse contribuito a fare di quel ragazzo un portento; in ogni caso egli ? stato, secondo me, degno di essere accostato a Nuvolari, insieme a Moss: simile a Nuvolari per talune singolari e strane affinit? mentali, per il medesimo spirito aggressivo, la disinvoltura di guida, la determinazione nell'affrontare il rischio. Esord? nella mia Scuderia a Montecarlo e afferr? la vittoria proprio all'ultimo giro. Una vittoria curiosa e sensazionale, poich? colse in contropiede l'idolo locale, Chiron, che ormai sicuro di vincere aveva rallentato l'andatura e stava facendo una specie di passerella fra gli applausi della sua folla. Quel giorno Moll sfoggi? lo stile del grande campione, afferm? la sua personalit? di pilota e legittim? la mia fiducia in lui".

</i>

<i>"Per dire chi fosse, voglio raccontare questo fatto, che fra i tanti che ho vissuto mi ? rimasto fortemente impresso. Durante la corsa del Montenero, a Livorno, Moll aveva superato Varzi, ma aveva poi bucato una gomma in prossimit? dei box; Varzi lo aveva superato, ma, sostituita di furia la ruota, Moll lo aveva ripreso in un solo giro ( 1 giro era 20 km ), con un recupero favoloso, e gi? lo incalzava. Decisi di segnalargli di desistere: non era buona norma di scuderia darsi una tale battaglia, cercare addirittura la provocazione. Cos? preparai il segnale, ma proprio nell'attimo in cui lo mostravo al sopraggiungente scatenato ragazzo, la sua auto inizi? un pauroso testacoda in piena curva. Moll cambi? velocit? e arriv? alla fantascienza dell'automobilismo facendomi addirittura cenno che aveva capito mentre piroettava; rimise in carreggiata la vettura e ripart?, ripetendomi con la mano che aveva capito. Rimasi sbalordito. Non avevo mai visto una tale freddezza, una tale padronanza di s?, da spaccare in due il ragionamento anche sotto le disumane sollecitazioni del pericolo. Capii che, da quel momento, il pericolo per lui sarebbe consistito soprattutto nella classe inferiore degli altri, i quali avrebbero tentato di fare di tutto per arginare la sua superiorit?, con difese anche non ortodosse. E probabilmente cos? fu".</i>

 

<i>"Gli accostamenti tra piloti di epoche diverse sono impossibili, al massimo si pu? tentare qualche raffronto, dettato pi? dalle proprie impressioni che dalla ragione. Le condizioni sono totalmente diverse. [..] <b>Villeneuve, con la sua totale dedizione e la sua perentoria ansia di vincere mi ricordava Guy Moll</b>, mentre l'aggressivit? di Rosberg ? simile alla pertinacia di Gonzalez quando era costretto a inseguire".</i>

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Guy Moll nacque il 28 maggio 1910 in un paese vicino Algeri, sulla costa mediterranea dell'Algeria. Il padre ? un ebreo francese (all'epoca l'Algeria era territorio coloniale francese), benestante. Terminati gli studi, fra il '31 e il '32 Guy presta servizio militare.

Al ritorno, manifesta come unico interesse quello di partecipare a corse automobilistiche. Gi? nel 1930, a 20 anni, aveva partecipato a una gara Sport nell'ambito del GP di Orano (Algeria) con una Lorraine-Dietrich piazzandosi quarto della categoria.

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L'anno dopo partecipa alla 6 ore di Tunisi, sempre con la Lorraine-Dietrich.

 

Marcel Lehoux, affermato pilota algerino che arriv? a far parte della Scuderia Ferrari, lo nota e decide di appoggiarlo: lo iscrive al GP di Orano del 1932 dandogli una sua vettura, una Bugatti 35C.

 

Moll addirittura va in testa alla corsa tra lo stupore generale, prima di essere costretto al ritiro. Lehoux si convince di aver visto giusto e lo iscrive al GP di Casablanca del 22 maggio '32 sempre con la vecchia Bugatti: Lehoux vince, Moll si ritira, ma il dado ? tratto. Lehoux ritiene che per il giovane Moll sia venuto il momento di provare a partecipare a un GP in Europa, con concorrenti pi? qualificati, e il 25 settembre '32 lo fa partecipare, con una pi? aggiornata Bugatti T51, al GP di Marsiglia, e il risultato ? sbalorditivo: Guy Moll arriva addirittura terzo dietro i soli Sommer e Nuvolari, due "pezzi grossi"....

 

La partenza del GP di Marsiglia 1932, esordio di Moll in Europa:

 

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Dopo l'ottimo esordio, inizia il 1933.

 

Gli organizzatori del difficile GP cittadino di Pau (Francia) hanno spostato la data in febbraio, il giorno della gara addirittura nevica, Moll va persino in testa nei primi giri, poi viene superato dal suo maestro Lehoux, ma alla fine ? comunque ottimo secondo. Per un "africano" che non ha mai visto una tempesta di neve ? un risultato stupefacente.

 

Dopo un anonimo GP di Tunisi con la vecchia Bugatti, Guy Moll compra una Alfa Romeo "2300 Monza" e con questa nuova auto debutta al GP di Nimes il 4 giugno arrivando buon terzo

 

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La stampa, almeno quella francese, comincia ad accorgersi di questo diavoletto scuro di carnagione che con tanta naturalezza si ? immediatamente inserito nelle parti alte delle classifiche.

 

L'11 giugno c'? l'importantissimo GP di Francia, con tutte le squadre al gran completo, i piloti ufficiali sono moltissimi, ma Moll riesce a ottenere un pregevole quinto posto davanti alla platea internazionale del GP pi? prestigioso della stagione.

 

Alla 24 Ore di Le Mans si ritira, mentre sul veloce circuito di Reims, dopo essere arrivato ancora 3?, viene squalificato per assistenza esterna vietata.

 

Dopo un ritiro a Spa, GP del Belgio, ad agosto ci sono tre gare in successione: Nizza, Cominges e Marsiglia, e Guy Moll arriva addirittura 3? in tutte e tre!! Incredibile per un giovane pilota di soli 23 anni, totalmente privato!!!

 

Poi il 10 settembre a Monza si corrono due gare: al mattino c'? il GP d'Italia sul circuito completo, mentre al pomeriggio c'? il Gp di Monza in tre batterie pi? la finale sul circuito corto.

Dopo un ottavo posto al GP d'Italia, Moll si schiera per la prima batteria del GP di Monza.

E' quella che gli inglesi ricorderanno come la "Bloody Sunday" delle corse. Nella prima batteria, Trossi sfonda il motore e lascia una chiazza d'olio, su cui scivoleranno in testacoda quasi tutti i concorrenti. Moll gesticola verso la direzione corsa facendo capire che la pista ? impraticabile, ma nessuno d? retta al suo agitarsi. Ma nella seconda batteria il bilancio sar? tremendo: Campari e Borzacchini escono sull'olio e muoiono sul colpo, mentre nella finale il conte Czaykowski, in testa, esce nello stesso punto, e muore nella vettura in fiamme. Una gara tragica.

 

Alla fine della funesta gara, Moll sar? secondo. L'enorme sdegno per le tragedie fa passare in secondo piano un dato: nella prima batteria, Moll ha compiuto il giro pi? veloce alla incredibile media di 196,34 Km/h, quando in tutta la giornata nessun altro ha superato la media di 186.....

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:up:

in quell'epoca non c'erano piloti ma eroi, peccato che i tempi siano cosi tanto cambiati

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Dopo questa straordinaria stagione '33, disputata da pilota privato e di soli 23 anni, Guy Moll a fine stagione viene ingaggiato dalla Scuderia Ferrari come pilota ufficiale per il 1934.

 

La rivista MACS (Motori Aero Cicli e Sport) insinua l'ipotesi che l'ingaggio del promettente ma sconosciuto pilota franco-algerino (il fatto che fosse straniero dava fastidio in quell'epoca di nazionalismi esasperati) era dovuto al fatto che Moll avesse, tempo prima, ordinato una nuova Alfa per continuare a correre da privato, ma siccome l'Alfa si era ritirata dalle corse cedendo l'attivit? agonistica a Ferrari e non voleva dare una delle fortissime P3 a piloti privati, impose a Ferrari di prendere Moll in squadra, evitando cos? cause e diatribe in tribunale.

 

L'ipotesi non ? provata, ma chiss?, potrebbe essere plausibile. Sia come sia, Moll nel 1934 entra nella Scuderia a fianco di grandi campioni.

 

C'? Achille Varzi, "lo stilista", il "signore delle curve", gi? 2 volte Campione d'Italia, che finalmente dalla francese Bugatti ? entrato all'Alfa-Ferrari, sopratutto perch? il suo rivale Nuvolari ha litigato a met? del '33 con Ferrari e se ne ? andato sbattendo la porta. Per la seconda met? del '33 Ferrari aveva ingaggiato il fortissimo Luigi Fagioli, che vinse il Titolo Italiano GP proprio nel '33, ma poi ebbe un'offerta principesca per correre nel '34 con la rientrante Mercedes.

 

Oltre a Varzi, in Scuderia c'? Louis Chiron, campionissimo monegasco, dominatore della stagione '28 e vincitore di moltissimi Gran Premi prestigiosi (sar? lui il direttore di gara a Monaco fino agli anni '70, ? quello che d? il via ai piloti nel film "Grand Prix"), poi c'? il Conte Carlo Felice Trossi, oltre che pilota anche Presidente della Scuderia Ferrari.

 

Varzi, Chiron, Trossi e Moll: ecco la formazione-base dell'Alfa-Ferrari per il 1934, una stagione che si annuncia pirotecnica, non tanto per le sfide gi? vissute fino ad allora tra Alfa, Maserati e Bugatti, ma soprattutto per via dell'imminente offensiva tedesca, con il temuto rientro della ricca Mercedes e il debutto della Auto Union, che porter? in gara l'insolita e rivoluzionaria architettura del motore posteriore...

 

Ecco da sinistra, un meccanico, poi i piloti Moll, Chiron, Varzi, Trossi e un Enzo Ferrari in giacca e cravatta. Verranno utilizzati anche i piloti Marcel Lehoux ("scopritore" di Moll) e Tadini:

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Nel 1934 la stagione dei Grand Prix si apre a Montecarlo col già prestigioso GP di Monaco il 2 aprile. La Scuderia Ferrari vi partecipa al completo con 5 Alfa P3 per Varzi, Chiron Trossi, Lehoux e Moll. Le avversarie più agguerrite sono un nugolo di Bugatti tra cui quella di Nuvolari, e alcune Maserati sia ufficiali che private.

 

Il poster ufficiale (profetico..) del GP Monaco 1934:

1934monaco1934posters.jpg

 

Ecco le Alfa della Scuderia Ferrari nel paddock di Montecarlo:

1934monacogpp3alfaromeo.jpg

 

Moll ai box di Monaco sull'Alfa P3:

1934mollmonacobox.jpg

 

Trossi è in pole position, Varzi quarto, Chiron sesto, Moll settimo.

 

Nelle prove accade anche un famoso episodio con protagonista il grande Varzi: Varzi era molto scrupoloso e pignolo nella preparazione della sua vettura. Il suo era un lento, metodico lavoro di osservazione, di riflessione, di studio che non trascurava nulla: la macchina doveva essere perfetta.

Nel suo libro "Le mie gioie terribili" Enzo Ferrari ricorda questo episodio: «Mancavano poche ore al via del G.P. di Montecarlo del 1934, quando io arrivai dall'Italia e trovai il mio collaboratore Bazzi pressoché annientato dalle lamentele di Varzi. Il nostro Achille si dichiarava insoddisfatto della macchina e criticava soprattutto la posa di guida, aveva fatto cambiare dai meccanici una decina di cuscini, ma non ne aveva trovato uno che gli consentisse una sistemazione di suo gradimento. Assistetti così alla fase finale della discussione.

Varzi chiese finalmente un paio di cuscini, li soppesò, misurò la loro altezza e decise che per arrivare alla perfezione, occorreva che fossero un poco più alti, ma non tanto da richiedere un terzo cuscino. Bazzi diede un'occhiata e lo invitò ad andare a prendere un caffè; al suo ritorno, promise, avrebbe trovato la sistemazione da lui voluta. Appena Varzi si fu allontanato, Bazzi afferrò il Corriere della Sera che avevo in tasca, lo piegò in quattro, lo nascose sotto i cuscini. Varzi tornò poco dopo, provò la posizione: "Perfetto, sì" mormorò e ringraziò quasi commosso. Ora, il giornale praticamente non aveva fatto aumentare l'altezza nemmeno di mezzo centimetro. Ma Varzi era un tipo capace di convincersi anche dell'assurdo».

 

Il giorno della gara, Chiron, idolo monegasco, domina, ma all'ultimo giro nel salutare la folla già sicuro della vittoria, finisce contro i sacchetti di sabbia alla curva che anni dopo chiameranno Loews: Guy Moll lo passa e va a vincere il suo primo GP, all'esordio con la Scuderia Ferrari.

 

Guy Moll in gara a Monaco (Curva del Tabaccaio):

1934monacogpguymollalfa.jpg

 

Su Moll e la vittoria a Monaco sentiamo Cesare De Agostini nel suo bellissimo libro "Enzo Ferrari, il sceriffo" (era il soprannome con cui Nuvolari chiamava Enzo Ferrari, nel suo italiano sgrammaticato..):

 

"Gli è restato dentro (a Enzo Ferrari, n.d.r.) con tutto il rimpianto di una cosa incompiuta, con la suggestione di un sogno che irrompe nel sogno. Parla di lui con intatta ammirazione, mettendolo a respirare con i grandi di ogni tempo. In pieno caso Villeneuve, nel 1981, lo paragonava anzi lo mescolava a Gilles, ancora vivo e curvante. Si chiamava Guy Moll.

Di solito, i piloti corrono e vincono di domenica. Il tempo del lavoro e dei trionfi, per loro, è il settimo giorno quando Dio si riposò. Per Moll invece tutto cominciò di lunedì. Louis Chiron, asso della Scuderia Ferrari, idolo monegasco, stava vincendo il gran premio di casa sua. Un attimo di disattenzione e, proprio in vista del traguardo, sbandò. Dietro di lui Moll, anni 24, fu spudorato e feroce: passò e andò a vincere.

Un asso era sorto quasi dal nulla, un diavoletto nero che rischiava su ordinazione e l'ordine era sempre valido.

Quando era in verticale, con i piedi appoggiati per terra e la bocca chiusa, denunciava una specie di grazia, di fragilità che non andavano d'accordo con la villania con cui trattava la prudenza. In gara i suoi occhi narravano la stessa storia di Pietro Bordino, di Antonio Ascari, di Tazio Nuvolari, di Bernd Rosemeyer, di Stirling Moss, di Villeneuve. Una storia che non cambia mai, che non ha né inizio né fine."

 

Ecco Moll vittorioso festeggiato da Enzo Ferrari:

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Dopo la sorprendente e rocambolesca vittoria all'esordio con la Scuderia al GP di Monaco del 2 aprile, Moll viene convocato da Enzo Ferrari per il GP di Tripoli in programma il 6 maggio sul rinnovato e modernissimo circuito della Mellaha, in Libia, che all'epoca era territorio italiano. Con le enormi somme di denaro ricavate dall'idea della Lotteria di Tripoli, era stato costruito un nuovo circuito intorno al lago salato della Mellaha, alla periferia di Tripoli, tra il mare e il deserto. Un circuito di ben 13 km, con curve sopraelevate tutte ad ampio raggio tranne una, curve velocissime che si stendevano tra le dune e le palme che interrompevano quella gialla monotonia da brivido. Una torre di segnalazione alta 40 metri, una tribuna coperta davanti ai box di ben 12'000 posti con pensilina a sbalzo di 15 metri, e gli stessi box e garages erano ampi e spaziosi: insomma, una cosa mai vista in Europa.

 

La torre:

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La torre vista dalle tribune:

torrepensilina.jpg

 

L'imponente complesso della zona traguardo, visto dalla prima "piega" dopo il via:

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(Su questa pista far? di pi? nel topic dedicato al GP di Tripoli....)

 

Italo Balbo, gerarca del regime fascista, era stato nominato Governatore della Libia da Mussolini, il quale temeva la grande popolarit? di Balbo, Maresciallo dell'Aria, Ministro dell'Aviazione, e capace di trasvolare l'Atlantico fino agli USA per dimostrare la presunta grandezza del regime fascista.

 

Balbo, dopo essersi adirato per esser stato "esiliato" in Colonia, comincia a darsi da fare per rendere la Libia una colonia moderna, e fra tutti i suoi interventi, c'? anche la valorizzazione del Gran Premio, che diventer? uno dei pi? importanti del calendario, oltre che il pi? ricco, con ricevimenti da mille e una notte nel suo Palazzo di Governatore, dove si raduna non solo il piccolo mondo dei GP, ma anche diplomatici e aristocratici di tutta Europa. Insomma, un grande evento sportivo, ma anche mondano.

 

I proventi della Lotteria permettono non solo un grosso premio per colui che acquista il biglietto vincente (nel '33, l'anno prima, era di ben 6 milioni di lire dell'epoca, come dire 5 milioni di euro di oggi, ma anche un grande montepremi per i piloti stessi: all'epoca una vittoria a Tripoli faceva guadagnare pi? di una stagione intera. Era un GP anche pi? prestigioso di Montecarlo. Tanto per intenderci, Achille Varzi, quell'anno prima guida della Scuderia Ferrari, guadagnava in un anno "di base" ben 200'000 lire pi? il 50% dei premi di partenza, degli sponsor e di arrivo. Ebbene, per il vincitore a Tripoli quell'anno erano in palio ben 265'000 lire....

 

La Scuderia Ferrari partecipa con 4 Alfa P3 affidate a Varzi, Chiron, Tadini e appunto Moll.

 

Sentiamo ancora Cesare De Agostini:

 

"Alla vigilia del GP di Tripoli la stampa francese parl? di un accordo tra Varzi e Chiron: se si fossero trovati in testa, la vittoria sarebbe andata all'italiano. "Di questo accordo me ne infischio" disse Moll. Dopo aver sostato per due volte ai box, il diavoletto nero si era abbandonato totalmente al perenne richiamo della sua insaziata sete agonistica. Dai box gli facevano segno di rallentare e lui, passando, abbass? la testa: aveva capito. E per? continuava a spingere. Dall'ultima curva in fondo al rettilineo, in vista del traguardo, spuntarono le due Alfa, quasi sulla stessa linea. Il caschetto di tela azzurra di Moll era all'interno, quello bianco di Varzi all'esterno. Varzi non moll? e tagli? il traguardo con mezza ruota di vantaggio. Moll impazz?, disse che Varzi lo aveva ostacolato: "Quando mi avete fatto segno di rallentare io, abbassando la testa, non volevo dire 's?' ma solo 'bah' ". Il giornalista francese Henry lo chiam? "cabochard", testardo cocciuto. Nacque il caso Moll, alimentato dalle solite polemiche: la stampa francese difendeva ovviamente il pilota nato in Algeria da padre francese e madre spagnola: quella italiana si schier? con Varzi. Chi era questo Guy Moll? Che cosa aveva fatto prima di entrare nella Scuderia Ferrari? Indagarono. Ricordarono che mesi prima era arrivato secondo a Monza, ma si era agitato parecchio, lasciando l'impressione di essere molto estroso, molto facile a esplodere."

 

Ecco l'eccezionale arrivo in volata tra le due Alfa di Guy Moll e Achille Varzi (1?) a Tripoli '34:

1934tripoligpachillevar.jpg

Modificato da sundance76

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Ho inserito nuove foto nei topic precedenti per i GP di Monaco e Tripoli, non so se volete dargli un'occhiata... ;)

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Le polemiche dopo il tumultuoso arrivo del GP di Tripoli cessarono momentaneamente perch? l'attivit? agonistica incalzava, il 20 maggio c'erano in calendario due eventi simultanei: la Targa Florio, di gran lunga pi? importante, dove la Scuderia Ferrari invi? Achille Varzi che vinse facilmente (era la seconda affermazione dell'italiano alla Targa dopo quella del 1930), e il GP di Casablanca in Marocco, dove fu inviato Louis Chiron che ottenne un'altra affermazione con la P3.

 

E Moll? Guy non fu convocato per nessuna delle due ( forse per calmare i bollenti spiriti? ), ma dovette sobbarcarsi alcune sessioni di prova con la nuova P3 "Aerodinamica" che era stata progettata in collaborazione con le Officine Aeronautiche Breda dall'ingegner Pallavicino, molto bella esteticamente:

 

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Ecco Moll, con l'ingegner Pallavicino e alcuni membri della Scuderia durante un test di velocit? sull'Autostrada Milano-Como chiusa al traffico, la monoposto (motore aumentato a 2900 cc, 262 cavalli) raggiunse i 280 km orari:

 

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Tale monoposto era stata specificamente studiata per essere impiegata il 27 maggio al Gran Premio dell'AVUS, pista alle porte di Berlino composta da due immensi rettilinei raccordati da due curve. Siccome era atteso il debutto delle Case Tedesche (Mercedes e Auto Union), che erano ancora in fase di collaudo, gli organizzatori tedeschi cercarono di favorire le squadre di casa togliendo la Formula Internazionale del peso massimo di 750 kg, entrata in vigore proprio quell'anno, e lasciando libert? di peso e cilindrata, cos? i tedeschi avrebbero potuto partecipare anche con motori 4000 cc.....

 

Ancora Cesare De Agostini:

"Prepararono un'Alfa con una speciale carrozzeria, una carenatura impreziosita da una gran pinna posteriore. Varzi, in quell'anno primo pilota della Scuderia Ferrari, la prov? ma rimase impressionato da strane vibrazioni. La macchina fu passata a Moll che corse all'Avus in un tremendo giorno di pioggia e vinse alla impressionante media di oltre 205 all'ora. Per lui quelle vibrazioni erano solo un saluto della velocit?. All'arrivo parl? della benevolenza e della comprensione che aveva trovato "presso il signor Ferrari", il quale complet? il gi? lusinghiero concetto che aveva di quel pilota capitatogli in squadra quasi per caso, pensando: "Sensazionale!!".

 

Ecco Guy Moll in corsa all'Avus:

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Ed eccolo festeggiato e raggiante dopo l'arrivo:

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Durante le qualifiche, la Mercedes decise di posticipare il debutto e di non prendere parte al GP visto che le auto non erano a punto, mentre l'Auto Union partecip? con Hans Stuck (padre dell'omonimo che corse in F1 negli anni '70 e nel DTM fino a pochi anni fa), Leiningen e Momberger, ma furono battuti dalle Alfa.

 

L'ordine d'arrivo ? invertito rispetto a Tripoli. Infatti, alle spalle di Moll si classifica l'altra Alfa di Achille Varzi, forse indispettito per la nuova vittoria del giovanissimo compagno di team, ma il bello, come abbiamo letto, ? che fu lo stesso Varzi a provare l'auto (come prima guida aveva il diritto di scegliere la vettura), e l'aveva scartata....

Modificato da sundance76

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Nonostante ci?, di certo Achille Varzi restava la prima guida della Scuderia, in questo 1934 aveva vinto finora la Mille Miglia (corsa Sport), la Targa Florio, il circuito di Alessandria, il prestigioso GP di Tripoli.

 

Tuttavia, come abbiamo visto, il giovane Moll in tre gare disputate (Monaco, Tripoli, AVUS) aveva ottenuto ben 2 vittorie e un secondo posto in volata. Quindi si proponeva come la grande sorpresa di questo inizio stagione '34, a soli 24 anni di et?.

 

Enzo Ferrari, chiss?, forse gi? allora, quando era un team-manager di soli 36 anni, amava creare competizione tra i suoi piloti, per trarne il meglio, ma anche creando talvolta tensioni.

 

Su un forum inglese si divertivano a far notare dei dati curiosi. "Chi ? stato il primo africano a vincere a Monaco con la Scuderia Ferrari? Jody Scheckter nel '79? Sbagliato!! E' stato Moll nel '34". In effetti sotto un certo punto di vista hanno ragione :yes:

 

A me pare che con i suoi 24 anni, Guy Moll sia il pi? giovane vincitore a Monaco, se qualcuno ha maggiori dettagli e conferma o smentisce ? ben accetto.

Modificato da sundance76

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A me risulta che con i suoi 24 anni, Guy Moll sia il pi? giovane vincitore a Monaco, se qualcuno ha maggiori dettagli e conferma o smentisce ? ben accetto.

 

Direi Lewis Hamilton

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Direi Lewis Hamilton

 

Giusto!! Per? anche Moll, a pensarci, non aveva ancora compiuto 24 anni. Quindi Lewis lo ha vinto a 23 anni e 4 mesi, Moll a 23 anni e 10 mesi. Sul filo di lana Moll ha quindi perso questo primato vecchio di 74 anni....

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Visitatore Ayrton4ever

quant'erano lunghi i rettilinei dell'Avus?

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La lunghezza era di circa 8-9 km per rettilineo, praticamente un'autostrada. Il circuito in totale era circa 19 Km.

Già l'anno dopo, nel '35 senza la pioggia e con auto potenziate, Fagioli su Mercedes innalzò la media a 239 all'ora.

 

Una delle due curve di raccordo venne rifatta nel 1937 (è quella dove morì Jean Behra nel 1959 nella gara di contorno al GP di Germania '59 eccezionalmente spostato all'Avus per solidarietà alla delicata situazione politica di Berlino, vittoria di Brooks con la Ferrari), e proprio con le vetture del 1937, enormemente più potenti del '34 e senza la pioggia, si ebbe il GP più veloce di sempre: Rosemeyer con la Auto Union Aerodinamica girò in prova alla <b>tremenda media di oltre 284 all'ora e in gara a oltre 276, quindi le velocità massime dovevano essere ben oltre 400 all'ora per lunghi periodi, visto che le due curve si facevano piuttosto lentamente, in prima o seconda, dato il fondo piastrellato.

 

Un'immagine del '37:

 

brevddsavus37.jpg

 

In questo filmato si può vedere la gara del '37, con la grande curva appena costruita, le macchine sembrano "futuristiche":

http://it.youtube.com/watch?v=o3pXXIIzvI8"

 

Presto inserirò qualche filmato di alcuni secondi anche del '34, con le due vittorie di Moll a Monaco e all'Avus '34.

Modificato da sundance76

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La lunghezza era di circa 8-9 km per rettilineo, praticamente un'autostrada. Il circuito in totale era circa 19 Km.

Gi? l'anno dopo, nel '35 senza la pioggia e con auto potenziate, Fagioli su Mercedes innalz? la media a 239 all'ora.

 

Una delle due curve di raccordo venne rifatta nel 1937 (? quella dove mor? Jean Behra nel 1959 nella gara di contorno al GP di Germania '59 eccezionalmente spostato all'Avus per solidariet? alla delicata situazione politica di Berlino, vittoria di Brooks con la Ferrari), e proprio con le vetture del 1937, enormemente pi? potenti del '34 e senza la pioggia, si ebbe il GP pi? veloce di sempre: Rosemeyer con la Auto Union Aerodinamica gir? in prova alla tremenda media di oltre 284 all'ora e in gara a oltre 276, quindi le velocit? massime dovevano essere ben oltre 400 all'ora per lunghi periodi, visto che le due curve si facevano piuttosto lentamente, in prima o seconda, dato il fondo piastrellato.

 

Un'immagine del '37:

 

brevddsavus37po9.th.jpg

 

Qui al minuto 8:34 si pu? vedere la gara del '37, con la grande curva appena costruita:

http://it.youtube.com/watch?v=blSWIPHu4M0&...feature=related

 

Nella gara del 59 il tracciato fu per? abbreviato fino a diventare di 8.300 mt. Brooks gir? a 240 kmh di media.

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S?, nel '59 il tracciato fu accorciato perch? la curva sopraelevata e parte dei rettilinei erano rimasti nella zona di occupazione sovietica (alla fine della seconda guerra mondiale, Berlino fu divisa in 4 parti: zona inglese, americana e francese, che costituivano Berlino-Ovest, e la zona sovietica che era identificata in Berlino-Est). Comunque, Ickx70, ho modificato l'indirizzo del filmato dell'Avus '37, ora ? diverso dal tuo quote, ma ? un dettaglio.

Modificato da sundance76

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la Auto Union Aerodinamica gir? in prova alla tremenda media di oltre 284 all'ora e in gara a oltre 276

 

cio? piu' o meno le medie orarie di oggi in alcuni circuiti delle Formule Americane....

gi? allora si toccavano i 400 km/h...

ragazzi ma se non ci fosse stata la guerra, chiss? dove saremmo arrivati...

 

chissa per un pilota dell'epoca che cos'era quella velocit?.... le gomme e le sospensioni non erano come quelle attuali.. anzi

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:zrzr::sbav:

 

questo video ? solo la parte 7 ce nesono molti altri

Modificato da F.126ck

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:zrzr::sbav:

 

questo video ? solo la parte 7 ce nesono molti altri

 

S?, dal minuto 2:11 in poi ci sono in successione le due vittorie di Moll a Monaco e all'Avus, mentre prima ci sono degli spaventosi incidenti a Indianapolis,invece dopo c'? una bella sintesi di prove e gara del GP di Francia '34, il pi? prestigioso di quell'anno, con lo scontro tra le Alfa e le debuttanti Mercedes e Auto Union, quella gara fu detta "la battaglia dei Giganti".....

 

Divertitevi a vedere alla curva del Loews (allora "della Stazione") come le macchine facevano stridere i pnumatici, si sente dall'audio.

 

Inoltre, va detto che questi spezzoni di filmato "numerati" fanno tutti parte di un celebre documentario, la "Shell history of motor racing", realizzata da Bill Mason appunto con l'appoggio della Shell. E' un filmato eccezionale, che copre tutti gli anni dal 1902 al 1951. Lo si trova agevolmente su alcuni siti, oppure con qualche difficolt? sul muletto.

Modificato da sundance76

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Non sono ancora finite le celebrazioni per la vittoria dell'Avus del 27 maggio, che gi? altre gare bussano alla porta. La domenica successiva ci sono due gare: la prima ? l'Eifel GP al 'Ring (una sorta di anteprima primaverile del GP di Germania che si correva a luglio) dove la Scuderia invia Chiron, e la minaccia tedesca comincia a farsi sentire, infatti la Mercedes dopo aver spostato il debutto di una settimana, esordisce con una vittoria per merito di Brauchitsch davanti all'Auto Union di Stuck, solo terza l'Alfa di Chiron.

 

In contemporanea, quel 3 giugno si corre il GP di Montreux, sul circuito cittadino dell'omonima cittadina svizzera. Enzo Ferrari invia 3 macchine per il Conte Trossi (pilota ma anche Presidente della Scuderia Ferrari), Achille Varzi e Guy Moll.

 

Dopo poco meno di 3 ore di gara,Trossi vince, Varzi ? terzo, Moll viene fermato al 42? giro da una perdita d'olio.

La squadra Ferrari al box di Montreux:

imgarch017gl6.th.jpg

 

Guy Moll sorridente accanto alla sua P3:

imgarch051hg9.th.jpg

 

In prima fila alla partenza:

imgarch028zr1.th.jpg

 

Alla chicane:

imgarch009xv7.th.jpg

 

In gara davanti a Sommer:

imgarch004wm9.th.jpg

 

In una curva veloce prima dei box:

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