GP "esotici"

[Ciccia Pasticcia 16]

Da anni si sentono spesso polemiche sul fatto che nei calendari delle categorie di corse di auto e moto compaiono sempre più GP in località esotiche quali Turchia, Cina, Malesia, Bahrain, Corea, India, Thailandia, Qatar, Indonesia, Marocco... e a breve in F1 arriverà anche l'Azerbaigian.

Eppure, leggendo la storia, si prende atto che Gp in località del genere le corse si sono sempre svolte. Mi viene in mente il Gran Premio di Tripoli, o addirittura il campionato sudafricano con gare in Rhodesia o_O

[Illy 5462]

Pienamente d'accordo ciccia

[KimiSanton 4424]

Credo che la differenza sostanziale con i GP odierni sia come si siano originati. Dollari, dollari, dollari. E piste che definire brutte è un complimento, a parte alcune. Turchia, Malesia, Austin, anche India non sono male, ma altre sono noiose e senza dei punti di forza. Vedasi Abu Dhabi. Scenografia anche bella, ma pista che, come dice il buon #7 odierno, "the first sector is good but the rest is quite shit". Appunto.

[chatruc 1827]

In una intervista, Ecclestone ha chiarito che nella storia della F1 non è cambiato nulla: "la F1 ha sempre corso dove gli organizzatori offrono di più, una volta era in Europa, ora altrove".

 

Infatti, anche ai tempi della temporada argentina o della Tasman Cup non si correva per beneficienza.

[rimatt 2534]

Secondo me, il vero problema è che si corre in Paesi in cui non c'è tradizione automobilistica e alla gente non frega niente di F1. I circuiti sono (bellissime) cattedrali nel deserto, in certi casi letteralmente.

[Antonio91 267]

In una intervista, Ecclestone ha chiarito che nella storia della F1 non è cambiato nulla: "la F1 ha sempre corso dove gli organizzatori offrono di più, una volta era in Europa, ora altrove".

 

Infatti, anche ai tempi della temporada argentina o della Tasman Cup non si correva per beneficienza.

 

Assolutamente si, ed è qui il punto di tutta la questione. Se fino a 30 anni fa l'Europa era il centro del mondo, oggi non è più così. Gli equilibri geopolitici sono mutati, di conseguenza meno della metà delle gare oggi si corre in Europa. Fino all'altro ieri sarebbe stato assurdo, oggi è la realtà. Che poi i circuiti nuovi fanno "schifo" e quelli vecchi sono tutti belli è un altro discorso, e comunque non è sempre mica vero

Modificato 28 Febbraio, 2016 da Antonio91

[chatruc 1827]

Senza fare salti indietro ancestrali, basta leggere la classifica delle 100 aziende più grosse del mondo: nel 1999 tra i primi c'erano FIAT, GMC, Panasonic, Ford...ora tutte aziende cinesi, indiane ed arabe.

 

La questione degli appassionati secondo me è vera. Credo sia logico limitare il numero di gare che pagano e basta se no sarebbe come far giocare la serie A in India e Cina senza tifosi con gli ultras dall'Italia che seguono le partite in TV.

[Ciccia Pasticcia 16]

Ah, a proposito di GP e piloti "esotici"... mi è tornata in mente una cosa... Da piccola ('85-'86) mi chiedevo come mai non ci fossero piloti arabi, indiani, cinesi, giapponesi... per cui decisi di "crearli" io. Semplice, disegnai alcuni dei nostri piloti italiani con gli abiti comunemente associati a quelle etnie. Ricordo De Cesaris e De Angelis ritratti con una fascia "Banzai" sulla fronte e la tenuta da Karate (mi era rimasta impressa la cosa che in Giappone si usasse la R al posto della L, quindi pensavo che la lingua Giapponese fosse come il dialetto Romanesco), Patrese vestito da mandarino cinese, Martini con un turbante da beduino, Nannini con un turbante da santone indù, e tanti altri. Senza saperlo avevo anticipato Chandhok e compagnia!

[Illy 5462]

Hai ancora i disegni?

[Ciccia Pasticcia 16]

Hai ancora i disegni?

Devo cercare bene... Se li trovo li posto.

[Illy 5462]

Grazie