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nene88

"Pilote" in F1

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comunque,da un punto di vista agonistico e sportivo,anche per evitare discutibili operazioni esclusivamente commerciali e d'immagine, andrebbero fatte categorie a parte come succede in tutti gli altri sport,anche se mi rendo conto che un circus femminile in motorsport è fantascienza,non ci sarebbero i numeri strutturalmente

 

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Io invece sono contrario. Fortunatamente la forza fisica non fa la differenza nel nostro sport consentendo a uomini e donne di giocarsi la vittoria alla pari (al massimo allenamento un po' più intenso per le femmine), quindi che le donne se la giochino alla pari, senza vantaggi. Una categoria ad hoc sarebbe in ogni caso un vantaggio.

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L'unico motivo per cui le donne non arrivano in F1 è che non si è ancora vista una donna che va veramente forte in monoposto.

Se ci fosse una ragazza in grado di giocarsela alla pari con i migliori avrebbe la strada molto piu spianata e facile di qualunque ragazzo, visto la pubblicità e l'interesse che genererebbe.

Non vanno abbastanza, tutto lì.

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In effetti non se ne trovano di veramente in grado di competere con i colleghi maschietti...

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Io invece sono contrario. Fortunatamente la forza fisica non fa la differenza nel nostro sport consentendo a uomini e donne di giocarsi la vittoria alla pari (al massimo allenamento un po' più intenso per le femmine), quindi che le donne se la giochino alla pari, senza vantaggi. Una categoria ad hoc sarebbe in ogni caso un vantaggio.

 

Io non ne sono sicuro (che le differenze fisiche fra uomo e donna non possano avere una certa influenza anche negli sport motoristici). Un tempo pensavo anch'io così, ho cambiato idea quando le forze di accelerazione sul corpo del pilota hanno cominciato ad aumentare vertiginosamente ed i piloti hanno modificato il proprio aspetto, diventando molto più atletici. Lo penso anche ora in cui queste forze sono diminuite e vi sono molti più aiuti elettronici, ma non so spiegare perchè vi sia una decisa differenza fra le prestazioni di maschi e femmine al volante, nelle competizioni.

 

Fra le donne pilota mi sovviene solamente Michèle Mouton, che ha veramente mostrato di saper competere anche con dei maschi e Jutta Kleinschmidt, anche vincente a Dakar, segno che - oltre che per una questione storica - forse esistono anche altri motivi per cui le donne in questo sport occupino un ruolo molto marginale.

 

Forse un (o diverse categorie) campionato parallelo e dedicato a loro sarebbe più divertente ed interssante, non solo per le protagoniste.

 

Paragoni con i colleghi maschi sarebbero da evitare, secondo me dovrebbe essere considerato come un'altra disciplina e valutata per ciò che offre; un po' è stato così anche nel calcio, anche se è uno sport decisamente diverso e molto più dipendente dalle prestazioni fisiche. Le partite fra squadre maschili sono una cosa, quelle fra quelle femminili sono completamente diverse e - se interpretate con le giuste premesse - spesso anche molto interessanti.

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La questione è che nell'automobilismo, ma pure il motociclismo, il corpo non viene portato all'estremo al 100%.

 

Tanto per fare un esempio, io posso avere la miglior tecnica di corsa, essere quello che si allena meglio di tutti e mangia meno di tutti ma geneticamente non sono dotato come un giamaicano, quindi perderò sempre nei 100 metri.

 

Nel calcio, il fattore fisico è minore che nell'atletica, ma il fattore genetico conta. Sono pochi i calciatori che fisicamente non sono dotati che riescono ad emergere così come sono pochi i calciatori con poca tecnica che riescono ad emergere (nel senso che un centometrista potrà essere un fulmine ma se non sa portare palla non serve a nulla).

 

Invece, nei motori, chiunque può essere un grande pilota. Magari un africano potrà bere birra e mangiare grigliate tutti i giorni e senza allenarsi salirà in macchina senza sentire la fatica (in palestra è pieno, si allenano alla cazzzo, mangiano ancora peggio e hanno dei fisici degni dei bronzi di Riace) mentre magari io dovrò stare a dieta, allenarmi 4 ore al giorno e finirò la gara pure sudato.

 

Quindi, come detto dal dottor Ceccarelli, una donna dovrà allenarsi mediamente più di un uomo per ottenere la condizione ottimale per dispurare i GP ma ce la farà senz'altro.

 

La questione è numerica. Nei gokart in pratica non ci sono ragazze quindi è dura che le poche che ci sono siano per forza brave. In America ci sono più ragazze nei kart e infatti ogni tanto qualcuna di bravina viene fuori. Poi magari vengono pompate un po' troppo per le solite ragione ma alcune ci sono.

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