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[Verità cubitali] macchina del fango per Il nuovo governo

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sono così pochi soldi che è un buco nell'acqua, oltre ad una perdita di tempo di persone che ci hanno lavorato ed avrebbero potuto dedicare le proprie risorse a provvedimenti più efficaci.

Gli sprechi sono altrove

 

sono soldi destinati ad aumentare se non si mette un freno (1000 vitalizi ogni 5 anni e per non si sa quanto tempo visto che sono ereditabili), e pure fossero 2€ (e non lo sono) non capisco dove ca**o sia il motivo di prendere quei soldi. Lavorano 25mln di italiani e solo mille prendono i soldi dopo 5 anni senza alcun motivo. è ingiusto e vergognoso, come quelli che parlano di "diritto acquisito" che manderei volentieri a zappare.

Modificato da ema00

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La maiuscola.

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Appunto, parliamo di 1/25000 persone.

Se queste sono le priorità, mi arrendo.

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Cla, sei con me e con *** :up:

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sono felice di pensarla come i migliori :up:

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*** è sicuramente il più migliore.

 

Vota Antonio.

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Appunto, parliamo di 1/25000 persone.

Se queste sono le priorità, mi arrendo.

 

hai ragione, era meglio quando si lavorava per aumentarli... quelle erano le priorità del paese :up:

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oh ma tutto bene? ti vedo esagitato, madonna relax :asd:

 

Mi infervoro perché vi stimo e non posso credere che due persone intelligenti come voi possano parlare come quei cialtroni del pd i quali, lo sanno tutti, lo fanno per onorare la poltrona che gli frutta tanti bei soldini.

 

E poi non mi piace essere tacciato di razzismo, io quando Boston e Los Angeles si giocavano i titoli nba tifavo Lakers ca**o! :asd:

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ti ringrazio per la stima che non merito, ma io non ho ancora capito perche' caspita citi sempre sto pd :asd:

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Perché ripeti a pappagallo le dichiarazioni che sento fare "all'opposizione" Komunista che non sei altro! :asd:

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spero che il governo si occupi di questi aspetti critici della nostra italia

 

 

ROMA - Sono oltre due milioni in Italia i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti neet (Neither in employment nor in education and training). Per l'esattezza 2 milioni e 189 mila, pari al 24,1%. A dirlo è l'Istat nel suo rapporto 2017 sui livelli di istruzione. Una condizione minima tra i 15-19enni, in gran parte ancora studenti (11,9%), ma che arriva al 31,5% tra i 25-29enni.

La quota di neet in Italia resta la più alta tra i 28 Paesi dell'Unione europea ed è decisamente superiore non solo alla media Ue (13,4%) ma anche a quella dei più grandi Paesi europei: anzi, rispetto a questi ultimi, il differenziale è aumentato.

Chi ha studiato verso l'uscita dalla crisi
In Italia, la percentuale degli scoraggiati è cresciuta in modo costante dall'inizio della crisi, toccando un picco nel 2014. Poi ha iniziato a scendere, in concomitanza con i primi segnali di ripresa, ma è ancora molto al di sopra dell'ultima rilevazione pre-crisi del 2008, quando i neet erano il 19,3%. Le cose, negli ultimi tre anni, sono migliorate soprattutto per i giovani con un titolo di studio "medio" (qui i neet sono passati dal 28,3% al 25,5%) o "alto" (dal 26,4% al 21,4%). Il calo è minimo invece tra i ragazzi che hanno solo il diploma di terza media (dal 23,9% al 23,4%).

Record di giovani che lasciano gli studi
Nel 2017, la quota di 18-24enni che hanno abbandonato precocemente gli studi si attesta al 14%; per la prima volta dal 2008 il dato non è migliore rispetto all'anno precedente. Le differenze territoriali sono forti e non accennano a ridursi: il tasso di abbandono è del 18,5% nel Mezzogiorno, del 10,7% al Centro, dell'11,3% al Nord.

Arriva al 60,9% la quota di popolazione tra i 25 e i 64 anni che ha almeno un diploma di scuola superiore: dato in deciso aumento, ma ancora molto distante dalla media europea (77,5%). A pesare sulla differenza, secondo l'Istat, in particolare è il basso numero di laureati: sono appena il 18,7% in Italia e il 31,4% nella media Ue.

 

 

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Siamo proprio così ignoranti? Un po sì. Questo è un grave problema che va affrontato subito.

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oh ma tutto bene? ti vedo esagitato, madonna relax :asd:

Ecco perché non si poteva parlare di politica qui. Meno che mai di questi tempi, con tutta la gente che si farebbe saltare in aria per il suo partitello. Meglio chiudere qui e goderci in religioso silenzio i virtuosismi del governissimo.

 

@crucco: la tua impressione è che un governo possa persino intervenire per risolvere il problema della cronica stupidità degli italiani? Mi stupisce sempre come le persone (a tutti i livelli) siano convinte del potere della politica di influenzare praticamente tutto.

Modificato da S. Bellof

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oh ma tutto bene? ti vedo esagitato, madonna relax :asd:

Ecco perché non si poteva parlare di politica qui. Meno che mai di questi tempi, con tutta la gente che si farebbe saltare in aria per il suo partitello. Meglio chiudere qui e goderci in religioso silenzio i virtuosismi del governissimo.

 

@crucco: la tua impressione è che un governo possa persino intervenire per risolvere il problema della cronica stupidità degli italiani? Mi stupisce sempre come le persone (a tutti i livelli) siano convinte del potere della politica di influenzare praticamente tutto.

A dire il vero non pensavo al governo... ma agli italiani assennati. Il problema va affrontato secondo me, non trovi?

 

Inoltre un governo avrebbe molte opportunità che non sfruttta, per motivi noti. Sì, potrebbe fare di più, ma dipende dal livello morale di chi lo compone e degli esponenti più rappresentativi.

Modificato da crucco

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oh ma tutto bene? ti vedo esagitato, madonna relax :asd:

Ecco perché non si poteva parlare di politica qui. Meno che mai di questi tempi, con tutta la gente che si farebbe saltare in aria per il suo partitello. Meglio chiudere qui e goderci in religioso silenzio i virtuosismi del governissimo.

 

@crucco: la tua impressione è che un governo possa persino intervenire per risolvere il problema della cronica stupidità degli italiani? Mi stupisce sempre come le persone (a tutti i livelli) siano convinte del potere della politica di influenzare praticamente tutto.

A dire il vero non pensavo al governo... ma agli italiani assennati. Il problema va affrontato secondo me, non trovi?

 

Dipende da cosa intendi per affrontare. Se ne può pure parlare al bar in allegria, ma il problema rimane e rimarrà. Comunque dei dati Istat sui laureati non mi stupisce tanto il dato in sé, quanto la percentuale da terzo/quarto mondo al sud. Sono cresciuto col mito del sud con più laureati perché minori erano le probabilità di trovare un impiego col diploma, e ora vedo pure questa certezza sgretolarsi. Per me è un ulteriore conferma che chi è causa del suo male, deve piangere sé stesso.

Modificato da S. Bellof

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Ecco perché non si poteva parlare di politica qui. Meno che mai di questi tempi, con tutta la gente che si farebbe saltare in aria per il suo partitello. Meglio chiudere qui e goderci in religioso silenzio i virtuosismi del governissimo.

 

Ma no! è colpa mia che mi sono permesso di intervenire dal basso della mia terza media, di politica devono parlare gli intellettuali, ora potete tornare al sarcasmo sui congiuntivi di Di Maio e il curriculum di Conte, io torno a lavorare :up:

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spero che il governo si occupi di questi aspetti critici della nostra italia

 

ROMA - Sono oltre due milioni in Italia i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti neet (Neither in employment nor in education and training). Per l'esattezza 2 milioni e 189 mila, pari al 24,1%. A dirlo è l'Istat nel suo rapporto 2017 sui livelli di istruzione. Una condizione minima tra i 15-19enni, in gran parte ancora studenti (11,9%), ma che arriva al 31,5% tra i 25-29enni.

La quota di neet in Italia resta la più alta tra i 28 Paesi dell'Unione europea ed è decisamente superiore non solo alla media Ue (13,4%) ma anche a quella dei più grandi Paesi europei: anzi, rispetto a questi ultimi, il differenziale è aumentato.

Chi ha studiato verso l'uscita dalla crisi

In Italia, la percentuale degli scoraggiati è cresciuta in modo costante dall'inizio della crisi, toccando un picco nel 2014. Poi ha iniziato a scendere, in concomitanza con i primi segnali di ripresa, ma è ancora molto al di sopra dell'ultima rilevazione pre-crisi del 2008, quando i neet erano il 19,3%. Le cose, negli ultimi tre anni, sono migliorate soprattutto per i giovani con un titolo di studio "medio" (qui i neet sono passati dal 28,3% al 25,5%) o "alto" (dal 26,4% al 21,4%). Il calo è minimo invece tra i ragazzi che hanno solo il diploma di terza media (dal 23,9% al 23,4%).

Record di giovani che lasciano gli studi

Nel 2017, la quota di 18-24enni che hanno abbandonato precocemente gli studi si attesta al 14%; per la prima volta dal 2008 il dato non è migliore rispetto all'anno precedente. Le differenze territoriali sono forti e non accennano a ridursi: il tasso di abbandono è del 18,5% nel Mezzogiorno, del 10,7% al Centro, dell'11,3% al Nord.

Arriva al 60,9% la quota di popolazione tra i 25 e i 64 anni che ha almeno un diploma di scuola superiore: dato in deciso aumento, ma ancora molto distante dalla media europea (77,5%). A pesare sulla differenza, secondo l'Istat, in particolare è il basso numero di laureati: sono appena il 18,7% in Italia e il 31,4% nella media Ue.

 

 

Bell'Italia che hanno lasciato i competenti, chissà come mai le mille operazioni all'istruzione tagliando i fondi ogni volta non hanno funzionato... Un mistero. Vabbè dai, però almeno la sanità, la sicurezza e la giustizia sono state trattate coi guanti bianchi...

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il livello di laureati, sempre di meno specie al sud, è una conseguenza del poco lavoro. al sud se già non trovi facilmente lavoro con la laurea, molti non perdono proprio tempo a passare anni di studi e soldi spesi, preferendo fermarsi al diploma. è un circolo vizioso che purtroppo non si ferma.

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Ecco perché non si poteva parlare di politica qui. Meno che mai di questi tempi, con tutta la gente che si farebbe saltare in aria per il suo partitello. Meglio chiudere qui e goderci in religioso silenzio i virtuosismi del governissimo.

 

Ma no! è colpa mia che mi sono permesso di intervenire dal basso della mia terza media, di politica devono parlare gli intellettuali, ora potete tornare al sarcasmo sui congiuntivi di Di Maio e il curriculum di Conte, io torno a lavorare :up:

 

 

In realtà non mi riferivo solo a quel partitello, anche agli altri. Chissà poi che c'entra il resto della risposta: intellettuali, terza media, congiuntivi, unicorni rosa. Roba a caso, ma che conferma perfettamente che qui e da qualsiasi altra parte parlare di politica è sempre più una chimera.

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Bellof ti è mai venuto il dubbio che se tutti non rispondono nel merito forse scrivi una marea di ca**ate senza senso né tantomeno con un fine?

 

Il ché ti rende merito per il tuo ministero del nichilismo

 

il livello di laureati, sempre di meno specie al sud, è una conseguenza del poco lavoro. al sud se già non trovi facilmente lavoro con la laurea, molti non perdono proprio tempo a passare anni di studi e soldi spesi, preferendo fermarsi al diploma. è un circolo vizioso che purtroppo non si ferma.

Quindi possiamo ridurre tutto nell'hashtag #gorbadigiggino ?

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