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ClaudioMuse

[Verità cubitali] La caccia al voto

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Bene, nuove elezioni a cazo per gli sbrocchi di beppe.

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puntuali come gli svizzeri arrivano ad infangare il movimento, bravi!

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Di base uno strumento di democrazia diretta per scegliere i candidati può anche starci a mio parere, a patto che vi siano delle precise condizioni:

 

a) verifica dello status del candidato, per evitare casi come quelli visti.

 

b) una certo numero di elettori. Legittimare una candidatura ad delle elezioni nazionali con un numero veramente esiguo mi fa un po' dubitare.

 

c) (mia opinione personale) una lista di candidati con un'effettiva preparazione, anche se questo può voler dire numero più ristretto.

 

d) cultura civica dell'elettore, forse la più importante.

 

e) un sistema di voto che sia facilmente raggiungibile e per quanto possibile privo di vizi.

 

Questo al di sopra di ogni considerazione personale che si possa fare sulle singole modalità di scelta messe in atto dai vari gruppi politici.

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Invece rendersi conto che il mestiere di un politico è prendere decisioni senza essere telecomandato, che a volte possono anche essere impopolari o contrarie alle logiche del proprio partito è così assurdo?

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eh, ma lo era per hobby (era indeciso fra il biliardo e il bird watching, poi si era liberato un posto nella loggia...)

 

oltretutto è nell'uninominale, come si "caccia" uno eletto nell'uninominale? Mica può subentrargli il primo non eletto dello stesso partito?

In definitiva sarebbero almeno quattro, finora, gli esponenti grillini che, una volta eletti potrebbero essere sospesi dal Movimento. E in un sistema elettorale dove ogni seggio è prezioso per la determinazione di una maggioranza, averne quattro "fantasma" o comunque "vaganti" in Parlamento, potrebbe rappresentare un serio problema.

 

C'è anche poi la questione della ripetizione del voto in caso di vittoria nei collegi uninominali. La legge, infatti, prevede che il seggio vacante di un parlamentare eletto in un collegio plurinominale (ovvero con la quota proporzionale) sia "attribuito, nell'ambito del medesimo collegio plurinominale, al candidato primo dei non eletti, secondo l'ordine di presentazione".

 

Ma la procedura nei collegi uninominali è radicalmente diversa. "Nel caso in cui un seggio rimanga vacante, si procede ad elezioni suppletive". Insomma, occorrerebbe votare di nuovo. Per l'uninominale Cecconi si presenta per la Camera nel collegio 06 Pesaro, dove in verità ha poche possibilità di essere eletto visto che, secondo le stime di Vassallo pubblicate da Repubblica, il ministro Marco Minniti (Pd) viene dato al 32,88 per cento, Anna Maria Renzoni Bizziccheri (Fi) è al 28,77 per Cecconi è accreditato di un 28,06 per cento. Più consistenti, per Cecconi, le possibilità di essere eletto nel plurinominale: è infatti capolista al collegio Marche 02. Situazione analoga a quella di Carlo Martelli, capolista per il plurinominale al Senato nel collegio Piemonte 02. Più incerta, ma non impossibile, anche la situazione di Dessì: è al secondo posto (prima è Elena Fattori) nel plurinominale del Senato per Lazio 03, un collegio che elegge sette senatori. Nel caso di Vitiello, il suo collegio in Campania non era dei più appetibili per il M5s, con il centrodestra dato in vantaggio.

 

L'elettore cinquestelle sa dunque in partenza che il suo voto, per il plurinominale. potrebbe mandare a Camera e Senato qualcun altro. Mentre nei collegi uninominali, in caso di rinuncia, i cittadini sarebbero chiamati di nuovo alle urne.

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Invece rendersi conto che il mestiere di un politico è prendere decisioni senza essere telecomandato, che a volte possono anche essere impopolari o contrarie alle logiche del proprio partito è così assurdo?

Infatti è come dovrebbe essere. Sempre che questo comportamento non diventi reiterato e volontario, al fine di creare scontri e indebolire la struttura. Ma l'opinione è tendenzialmente sempre valida, a meno che si parli di cose oggettive dove la posizione è una e il resto palesemente c*****e.

 

Se tale comportamento invece risulta "naturale" proprio secondo la posizione che si assume, semplicemente tale gruppo è quello sbagliato. Questo anche in base alla linea generale che si viene ad assumere nel tempo.

 

PS su un caso venuto fuori recentemente sul M5S: per chi accusa, prendere come riferimento principale "Le Iene" è quantomeno discutibile :asd: Proprio per la discutibilità del programma stesso...

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E per chiudere: bellissima e molto democratica la minaccia di Fratelli d'Italia di togliere dalla posizione di direttore del Museo Egizio di Torino il sig. Christian Greco. Reo, a quanto pare, di aver smascherato tutta l'ignoranza della loro leader :asd: Minaccia che poi cade comunque nel vuoto, visto che tale museo non è statale, ma gestito da una fondazione. Ottimo.

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i veri problemi del paese, gli sconti al museo per chi parla arabo

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Tra l'altro promozione temporanea, e già esistente da qualche anno. Guarda caso, nel periodo elettorale, viene tirata fuori.

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facciamo subito un sondaggio sul webbe per decidere se rimuovere o promuovere il direttore!!!

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i musei agli italiani, il kebab agli arabi.

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i veri problemi del paese, gli sconti al museo per chi parla arabo

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se c'e' il partito delle tette io lo voto

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Io non seguo molto attentamente le vicende politiche (se ciao... politiche) italiane, ma come è la storia del buco dei rimborsi (non del cuore) del M5S, che cresce sempre più? Fake news?

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per Giggino 200k euro sono lo 0.1% di 20mil :nope: ecco come han fatto i conti per le coperture del loro programma :asd:

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rube la tua macchina del fango non fermerà le 5 stelle splendenti

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Invece rendersi conto che il mestiere di un politico è prendere decisioni senza essere telecomandato, che a volte possono anche essere impopolari o contrarie alle logiche del proprio partito è così assurdo?

 

 

ma intendi tipo da quelli che finanziano il partito a suon di milioni? o da quelli che magari sono a capo di banca etruria? per sapere eh :asd: mo esce fuori che quelli coi conflitti d'interesse sono i 5 stelle :zizi:

 

un partito serio non lascerebbe Vegas a capo della Consob dopo n disastri bancari.

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