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Pizza e pizzerie

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si ma sono cose che uno fa raramente, non è che regolarmente aspetto 1 ora da di matteo.

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se a me dicono ce d'aspettare e sparano più di 15 minuti me ne andavo. se per una pizza mi fanno aspettare più di 45 minuti mi alzo e me ne vado visto una pizza in 5/10 minuti massimo si cuoce e di genere non c'è un solo pizzaiolo a milano.

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a milano non si fa mai coda più di 15 min? che signori lì al nord eh :asd:

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c'è scritto più di 45 :asd:

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Ci vuole il traduttore.

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lumbard - napulitano, napulitano-lumbard :zizi:

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se a me dicono ce d'aspettare e sparano più di 15 minuti me ne andavo.

 

 

c'è scritto più di 45 :asd:

 

nope

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c'è scritto più di 45 :asd:

 

 

nope

 

se per una pizza mi fanno aspettare più di 45 minuti mi alzo e me ne vado

 

:asd:

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Per il mio compleanno ho deciso una puntata da Pepe in Grani, famosa pizzeria di Caiazzo, a nord di Caserta. E' molto rinomata come top pizzeria campana ma è un po' lontana da casa, questo e il fatto che è sempre affollatissimo mi ha sempre fatto desistere.

Franco Pepe alcuni anni fa si è separato dal resto della famiglia che gestisce l'omonima pizzeria nel centro di Caiazzo per aprire il proprio locale, poco più avanti in una scesa davvero molto bella e caratteristica. Il locale è nuovo ma semplice, dall'ingresso si accede alla sala inferiore, con poche decine di coperti, mentre di lato c'è la cucina a vista, dove il titolare prepara le pizze davanti a tutti. Sempre al piano terra c'è anche una zona all'aperto per le calde serate estive. Al piano superiore una più ampia stanza permette di far mangiare un buon numero di clienti.

 

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La pizza servita non è esattamente nello stile tipico napoletano, è una piccola reinterpretazione più sofisticata, un po' come fa Salvo a san giorgio a cremano. Due sono gli aspetti salienti: la pasta, lievitata e lavorata in modo superbo in modo da renderla soffice ma più spessa rispetto alle solite del centro di napoli, con un cornicione particolarmente alto e buono, e l'uso di ingredienti più ricercati, in particolare un olio più carico che insaporisce bene, più una serie di prodotti come scarole, salame di maialino nero casertano e così via.

 

Prima di tutto gli antipasti. A differenza di molte pizzerie famose, Pepe in Grani serve solo crocchè di patate, nessun altra frittura. E' una limitazione al menu, ma è anche un punto a favore: nasce come pizzaiolo, lascia giustamente la frittura ad altri esperti. Il crocchè assaggiato era buono, ben fritto anche se un po assente il fiordilatte. Per ovviare tuttavia offre una antipasto di salumi e formaggi, che non ho provato ma dall'aspetto era davvero invitante.

 

Passiamo alle protagoniste, le pizze. Come detto la pasta è un aspetto di assoluto rilievo di questa pizzeria, soffice, leggera, spessa il giusto, con un cornicione top. La dimensione della pizza è inferiore rispetto ad altre, ma forse è anche dovuto proprio al panetto che è steso in modo leggermente diverso. Cottura eccellente. Gli ingredienti usati sono tutti ottimi, e nonostante abbia assaggiato solo la diavola, la pizza fritta e quella con maialino nero, tutti i miei amici hanno concordato nel ritenere la pizza eccellente, allo stesso livello delle più blasonate napoletane.

 

Io ho preso una diavola, chiamata La Piccante. Eccellente sotto ogni punto di vista, salame a fette sottili e ampie, fiordilatte ben distribuito, salsa di pomodoro saporita. Davvero soddisfattissimo.

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Ho assaggiato una fetta di Nero Casertano, essenzialmente una diavola con salame di maialino nero piuttosto che salame piccante e aggiunta di scamorza. Anche questa l'ho trovata superba, il salame dal sapore deciso da un ottimo gusto senza guastare.

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Ultimo assaggio è stata la pizza fritta, ripiena di ricotta, scamorza, salame e pepe. Dimensioni contenute, credo quasi la metà rispetto alle colossali di dimatteo e pellone, ma ancora una volta si è fatta gustare alla grande, grazie soprattutto alla pasta così soffice e piena, diversamente dalle solite che hanno invece una pasta molto sottile. Ripieno buono e cremoso.

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Posto le altre pizze assaggiate dagli altri

 

margherita

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calzone ripieno

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ceci, lonsarda di maialino nero e scarola

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mozzarella e piennolo

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con aggiunta di acciughe e olive

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Lato beveraggi, oltre al solito e ad alcuni vini, sono offerte delle buone birre artigianali, in particolare una birra bionda Triticum, prodotta dal birrificio Amarcord appositamente per lui, tipico sapore agrumato e molto equilibrato che si abbina perfettamente con le pizze, più tre birre di Almond e Karma che immagino siano di buon livello.

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Il servizio non è stato eccezionale. Avevamo prenotato e il locale era pieno quando siamo arrivati, ma abbiamo aspettato comunque solo una decina di minuti prima che si liberasse una tavolata. Tuttavia la nostra sala era gestita da un solo cameriere, questo ha portato un certo rallentamento nel servizio, nel pulire i tavoli e così via, che con appena un cameriere in più si sarebbe evitato. E' stato comunque molto gentile e disponibile, così come il proprietario stesso, disposto a scambiare due chiacchiere. Le pizze sono preparate velocemente e non si aspetta molto. Infine per i prezzi devo dire che sono del tutto in linea con il tipo di pizzeria, non ha i prezzi popolarissimi di dimatteo ma è normale proponendo una cucina un po' superiore, quindi i prezzi delle pizze sui di 6-7 euro sono del tutto giustificati, stesso discorso per le birre. eravamo 11, abbiamo preso 12 pizze varie, 4 birre, 7 acque, 12 crocchè abbiamo pagato 13 euro a persona.

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In definitiva, per me una pizzeria di assoluto livello, se fosse più vicina ci tornerei spesso.

Modificato da Beyond

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A breve anche la mia recensione :zizi:

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non penso siano legali quelle pizze :sbav:

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Quando avrò la possibilità, un giro in queste zone lo farò :D Tour della Pizza, potrei chiamarlo :D

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a milano non si fa mai coda più di 15 min? che signori lì al nord eh :asd:

 

tutti i ristoranti frequento io se si chiama il locale per prenotare dopo le 15 difficilmente si trova posto tra le 19 e le 21.30, questo durante la settimana il nel week end hanno la serata tutta prenotata. e sono ristoranti hanno 150 tavoli dai 2 ai 30 posti.

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Pizzeria Pepe in grani. Via San Giovanni Battista, 3. Caiazzo (Caserta)

Recensione by Ferrarista

 

Per il suo compleanno, il nostro caro Beyond mi ha portato in questa famosa pizzeria del casertano. Se ricordate, a fine estate ho recensito un'altra pizzeria che si trova nella stessa cittadina; bene, si tratta del fratello del titolare della pizzeria Pepe. Lui ha deciso, alcuni anni fa, di mettersi in proprio ed intraprendere un suo percorso gastronomico tra le eccellenze culinarie della Campania. La pizzeria Pepe in grani è famosa per aver ricevuto alcuni riconoscimenti anche da Gambero rosso.

 

Visto che le foto sono state già postate, passo direttamente alla recensione.

 

Locale: La pizzeria si trova alla fine di una viuzza molto caratteristica del borgo antico (credo medievale, a giudicare dallo stile urbanistico). Il locale mi è sembrato anch'esso una costruzione abbastanza antica; si presenta essenziale, ma ben curato. Oltre alle due piccole sale al piano terra, c'è un ampio spazio all'aperto (usato d'estate) ed una sala più grande al piano superiore. Il tutto è condito qua e là da rimandi ai prodotti tipici del territorio che Franco Pepe utilizza nelle sue pizze (il classico "piennolo" di pomodorini del Vesuvio, il piennolo di aglio, bottiglie di olio d'oliva casertano e tanto altro). L'impressione che si ha, è quella di un posto essenziale ma in cui si tenta di trasmettere in modo forte al cliente la volontà di immergerlo in una esperienza gastronomica di alto livello. Voto: 8.

 

Servizio: All'ingresso sono rimasto un po' perplesso dal fatto che ci hanno fatto aspettare una mezz'oretta nonostante avessimo prenotato (ed era martedì). Nonostante questa nota non molto positiva, il servizio è gentile ed attento alle richieste del cliente. I camerieri si intrattengono anche per un veloce consiglio e può capitare di essere intrattenuti a parlare dal proprietario stesso. Voto: 7.

 

Bevande: La scelta di bevande è davvero degna di nota. Come la gemella pizzeria Pepe (che non ha molto da invidiare a questa) propone una buona quantità di vini e birre artigianali. In particolare vende in esclusiva una birra del birrificio Amarcord. Di sicuro il voto alle bevande è decisamente alto. Voto: 9.

 

Cibo: Passiamo alla parte più succulenta. Abbiamo aperto le danze con dei crocchè di patate, ma è stata una esperienza un po' deludente visto che mancava la mozzarella. Oltre a questo antipasto, Pepe in grani propone anche delle ordinarie bruschette. Di sicuro gli antipasti non sono il suo forte.

Passiamo al piatto forte, le pizze. Questa pizzeria fa della lavorazione della pasta, uno dei suoi punti forti. La pasta è stesa non sottilissima (diciamo non sullo stille del centro storico di Napoli), ma risulta estremamente soffice e leggera, molto digeribile. La cottura perfetta. Anche i condimenti meritano una menzione particolare: gli ingredienti sono tutti molto ricercati (pomodorini del piennolo, alici di Cetara, ceci del casertano, carne di maialino nero casertano, olio caiatino e tanto altro) e tutto è teso a fornire una esperienza gastronomica nuova al cliente. Ho apprezzato tantissimo l'uso di un olio di oliva (a differenza del solito olio di semi usato sulla pizza) dal sapore molto delicato che esalta ogni singolo sapore, dalla pasta ai condimenti.

Anche la pizza fritta (calzone ripieno fritto) è risultata molto buona, con una pasta morbida e fragrante e l'uso di una ricotta molto buona e cremosa.

In definitiva, la valutazione è molto alta, quasi al livello delle più blasonate pizzerie napoletane. L'unico neo sono gli antipasti che, forse, non sono al livello del resto. Voto: 7.5.

 

Al complesso darei un voto 8, mezzo voto in più rispetto alla pizzeria gemella. Questo voto leggermente più alto è giustificato da un servizio più efficiente e dal fatto che il cliente si trova immerso in una esperienza culinaria nuova piuttosto che in una ordinaria pizzeria.

 

 

Buon appetito :zizi:

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Io e Beyond abbiamo visitato una nuova pizzeria. Appena il pecorone posta le foto, arriva la mia recensione :zizi:

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La settimana scorsa puntatina a una nota pizzeria del centro, I Decumani, che non avevo mai provato. Non è tra le famose ma mi ha assolutamente colpito e la reputo tra le migliori.

 

Si trova a via dei tribunali, al centro storico, a metà tra i due mostri sacri Sorbillo e Di Matteo. Il locale è piccolo, ospita pochi coperti e infatti è spesso pieno con la fila. Offre come di matteo le fritture e le pizze a portafoglio da asporto.

 

Il menu è ricco e prevede un gran numero di pizze variegate, alcune particolari come quella con cornicione ripieno di ricotta. La frittura è eccellente, ho assaggiato tutti i pezzi, crocchè, arancino, frittatina e anche la montanara, molto grande, ed erano tutti buonissimi, frittura perfetta e non troppo pesante.

 

Ho scelto una diavola che mi ha totalmente soddisfatto, l'ho trovata un ottimo connubio tra lo stile del centro tipo di matteo e quello di pellone, due dei miei preferiti. La pasta è molto vicina alla leggerezza di quella di di matteo, gli ingredienti sono ottimi e saporiti, la cottura giusta. Anche le altre due pizze, una bianca e una con cornicione ripieno, sono state ottime a detta degli altri. tutte le pizze, come particolarità, sono servite con un bocconcino di mozzarella.

 

Il servizio è molto semplice e familiare, le bevande sono quelle tipiche e i prezzi modici. In definitiva una pizzeria che non avevo mai provato ma che non mancherò di visitare ancora, grande scoperta.

 

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Antica pizzeria "I Decumani". Via dei Tribunali, 58, 60, 61 - Napoli (centro storico)

 

Per una serata infrasettimanale in giro per Napoli, abbiamo deciso di fare una puntatina in questa famosa pizzeria del centro storico. Il locale si trova giusto a fianco all'ingresso di "Napoli sotterranea", una visita guidata che permette di esplorare l'acquedotto greco-romano dell'antica Neapolis. Parlando di riferimenti gastronomici, la pizzeria si trova a metà strada tra Di Matteo e Sorbillo, ma nonostante ciò non mi sembra che ne soffra la concorrenza dal momento che ha sempre la fila fuori.

Passiamo alla recensione.

 

Locale: Così come le altre pizzerie del centro storico, i Decumani ha un locale molto spartano ed essenziale con non molti coperti disponibili (a noi è andata bene perchè ci siamo andati in un piovoso martedì sera e ci siamo seduti subito). A parte qualche nota di folklore (stoviglie e pentole d'epoca appese ai muri) non c'è niente di particolare da segnalare. Voto: 6.

 

Servizio: Il servizio è abbastanza essenziale: si mangia su un tavolaccio di marmo con una coppia di posate, tovagliolo di carta e bicchiere di plastica. Lo stile è lo stesso di tutte le pizzerie del centro storico di Napoli. I camerieri sono gentili anche se l'organizzazione è molto alla buona. Nonostante tutto, non trovo niente di negativo da segnalare nel servizio. Voto: 6.

 

Bevande: Diciamo che le bevande non sono il punto di forza. Ci sono le solite bibite analcoliche e qualche birra commerciale. Anche qui darei Voto 6.

 

Cibo: Da buona pizzeria del centro storico, i Decumani ha un'ampia scelta sia di pizze che di fritture. Gli antipasti sono quelli tipici della tradizione napoletana: verdure in pastella, crocchè di patate (panzarotti), palla di riso, frittatina di pasta, montanara (pizzetta fritta con pomodoro, formaggio grattuggiato e basilico). A parte le verdure, ho provato praticamente tutto e devo dire che ho trovato le fritture di buon livello, fose solo un pelo sotto la qualità di altre friggitorie già recensite. Gli ingredienti sono molto gustosi e le dimensioni generose. A mio avviso, il forte di questa pizzeria sono i crocchè e le montanare, mentre la frittatina forse è un po' troppo cotta e la besciamella un po' troppo liquida.

La pizza l'ho trovata anch'essa di buon livello: pasta morbida e ben lievitata, cottura perfetta e ingredienti di buona qualità. La particolarità è l'aggiunta di un bocconcino di mozzarella a crudo al centro della pizza. La leggerezza e la digeribilità della pasta non sono al top e per questo la pongo ad un livello di qualità leggerissimamente inferiore ad altre pizzerie già recensite in passato (Michele, Di Matteo). Parliamo comunque di dettagli e per questo direi che va di diritto tra le dieci migliori pizzerie che io abbia provato. La varietà è notevole, come si può vedere dalle foto già postate, e per questo chiunque può restare soddisfatto. Voto: 8.

 

In definitiva, per me è una pizzeria di livello decisamente alto, da visitare. Al complesso darei un voto 7.5.

 

Buon appetito, e non mangiate troppo :zizi:

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L'altro giorno in compagnia del buon ferrarista abbiamo provato una nuova pizzeria che ha aperto nel cuore di mergellina, 50 Kalò. In realtà è il secondo locale del famoso pizzaiolo Ciro Salvo, che ha una pizzeria di ottimo livello, Massè, a Torre Annunziata. La pizzeria, nuovissima, ha lo stile semplice di tutte quelle di napoli, ma si pone, come molte delle nuove, ad un livello più ricercato. Questo si nota principalmente nel menu, con ingredienti particolari e di elevata qualità. Il locale non è molto grande, offre alcuni tavoli all'esterno e un certo numero dentro, stile moderno senza aspetti da segnalare.

 

Come antipasto offre solo crocchè e frittatina, che mi sono sembrati di ottimo livello. Frittatina in stile Salvo a san giorgio più che di matteo, che rimane indubbiamente una spanna sopra.

 

Le pizze sono molte e varie, oltre alle solite ci sono alcune proposte innovative, purtroppo non ho potuto fotografare il menu. Abbiamo preso una diavola, che ho trovato eccellente in tutto, dalla pasta soffice e leggera, agli ingredienti saporiti, come il fiordilatte, dal sapore più intenso. Cottura, dimensione, aspetto tutti di alto livello. Pizza al pari dei migliori pizzaioli del nuovo corso come Salvo, Pepe in Grani ecc. La pizza fritta anche mi ha colpito positivamente, pasta soffice anche se abbastanza spessa, frittura fragrante, ripieno ottimo anche se i cicoli erano leggermente salati, unico neo.

 

A livello di bevande offre una selezione davvero importante di birre artigianali, oltre che alcuni vini, che mi ha davvero fatto piacere trovare. Non sto qui ad elencare ma ci sono molti produttori tanto italiani quanto stranieri (lupulus, riegele per dirne due) per soddisfare qualunque richiesta, anche se io sono sempre del parere che in pizzeria serva un range ristretto di tipologie di birre.

 

Il servizio è molto attento e c'è sempre un cameriere a seguirti, ottimo. Punto a sfavore di questa pizzeria, forse l'unico ma non di poco conto, sono i prezzi. Molto elevati, più che le birre sono le pizze in certi casi ad essere davvero care. Margherita 6.50 euro è il doppio del prezzo di un michele o dimatteo, davvero troppo a mio parere, per quanto ci siano ingredienti ricercati, inoltre il locale è in zona importante ma non affaccia su una vista particolare come un Lievito Madre da giustificare questo aspetto. La pizza fritta è costata 8 euro, le fritture 1.50 euro. Per questo aspetto, oltre al fatto che è molto affollata, risulta meno appetibile di altri nomi, se non per una puntatina davvero occasionale.

 

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