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L'incidente che più vi ha colpito...

  

76 utenti hanno votato

  1. 1. L'immagine che vi rimarr? sempre nel cuore e nella mente...

    • Lorenzo Bandini (Monaco, 1967)
      1
    • Piers Courage (Zandvoort, 1970)
      0
    • Roger Williamson (Zandvoort, 1973)
      8
    • Tom Pryce (Kyalami, 1977)
      21
    • Ronnie Peterson (Monza, 1978)
      0
    • Gilles Villenueve (Zolder, 1982)
      18
    • Riccardo Paletti (Montreal, 1982)
      3
    • Ayrton Senna (Imola, 1994)
      25


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Tra tutti, quello di Simoncelli è stato quello più scioccante perchè al primo colpo capivo che era andato.

Con Bianchi non si era visto il botto in diretta e non mi sembrava chiara la situazione. Con Senna mi sembrava un classico botto da ovale. Macchina a muro e pilota che muove la testa. Solo la chiozza di sangue mi ha fatto capire che la situazione poteva essere grave (ma al tempo pensavo a sangue magari dalle gambe).

Altri casi da capire subito che il pilota era morto quasi sicuro sono stati Tomizawa, Moore e Krosnoff (addirittura dalle prime immagini non si capiva che c'era una quarta macchina coinvolta da quanto fosse distrutta). Pure Stan Fox ma lì è stato miracolato.

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A proposito di incidenti, in questi giorni ho rivissuto l'incidente del tre volte campione del Turismo Carretera "El Toro" Roberto Mouras, accaduto nella penultima gara della stagione 1992. Dopo l'incidente la gara è stata sospesa ma poichè Mouras era in testa al momento dell'incidente, per assurdo ha vinto la gara postumo. Stessa identica cosa e stesso identico incidente è successo a La Plata nel 1994 dove morì Osvaldo "Pato" Morresi.

 

Ecco la diretta dell'incidente in TV e i soccorsi e nel secondo video una ripresa amatoriale dove si vede come è andata:

 

Ecco l'incidente e i vani soccorsi al pilota (si vede chiaramente che è morto sul colpo). Invece il copilota è stato estratto con vita e subito portato in ospedale dove è morto tre giorni dopo.

 

Ecco le copertine del giornale:

 

lunedì successivo all'incidente di domenica

19921123_thumb.jpg

martedì dopo il funerale di lunedì

19921124_thumb.jpg

 

 

 

 

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Ratzenberger... non avevo ancora in mente il concetto della morte a 9 anni... quella testa ciondolante :(

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Oggi volevo tornare sull'incidente di Greg Moore. Tutto nasce dal fatto che a memoria, mi ricordavo che la sua Reynard fosse scivolata a lungo sul prato prima di volare su una collinetta e schiantarsi di testa contro il muro. Dopo un'attenta analisi ho scoperto alcuni dettagli. Innanzi tutto, lui non decolla su un'irregolarità dell'erba che si trovava lontana (come la famosa collinetta in uscita della curva 4 di Daytona che ti faceva finire sui camper). La pista, inaugurata da due anni, presentava delle congiunzioni da e per l'ovale dal tracciato stradale Su queste congiunzioni, l'asfalto era più basso dell'erba in quanto la parte interna della pista (quello che gli americani chiamano "infield") si trova su un piano ribassato. Quindi la macchina di Moore salta sulla stradina, prima scendendo quando scende verso l'asfalto e poi decollando quando prosegue sull'erba. A questo punto la macchina fa un giro di di quasi 180° sull'asse longitudinale (cioè il pilota rimane testa in giù) ma prima di schiantarsi. Invece mi era sempre sembrato che la macchina ruotasse di appena poco più di 90°, quindi lasciando la testa del pilota perpendicolare al muro. Essendo completamente capovolta la macchina, per gravità (anzi, forza centrifuga più che gravità visto che l'istante è davvero brevissimo), la testa del pilota resta a penzoloni quando le ruote impattano contro il muro. Si vede chiaramente come la testa si sposti violentemente, facendo presuporre che oltre ad una decelerazione mortale, ci sia pure la rottura completa del collo. Inoltre, sembra pure che il casco finisca contro il muro. In sintesi, sembrano esserci ben tre cause diverse che comportano una morte istantanea (infatti il pilota viene dichiarato morto all'ingresso in ospedale, ma come Simoncelli muore sul colpo; Senna, per quanto la ferita fosse mortale, aveva ancora attività cardiaca spontanea). Curioso è il fatto che pochi giri prima, Richie Hearn aveva perso la macchina in modo identico. Ma Hearn seguiva un nutrito gruppo di macchine dopo la partenza e dal camera car sembra andasse un filo piano rispetto al potenziale. Di Moore non si sa come sia uscito ma vedendo la scivolata sull'erba sembra andasse decisamente più veloce. Anche perchè sul posto sono rimaste le inchiodate sia di Hearn che di Moore e quella dello sfortunato canadese sembra più decisa. Hearn perse la macchina prima ma fece una sorta di drifting riuscendo a raddrizzare la macchina e sbattendo di lato a relativa bassa velocità. Moore invece perde la macchina dopo Hearn, in uscita della curva 2, ma la macchina punta decisamente verso l'interno con una traiettoria che alla fine risulta quasi perpendicolare alla pista e sbatte prima del punto di impatto di Hearn pur avendo perso la macchina dopo.

Tutto questo per chiedermi questa cosa: in caso di via di fuga complanare (non asfalto come fatto l'anno dopo), pur non rallentando come sull'asfalto, ma senza capovolversi, Moore si sarebbe salvato? Presumibilmente avrebbe sbattutto con il posteriore e credo che sarebbe stata una botta pazzesca da rompere le vertebre, forse causando danni irreversibili, ma mi sorge il dubbio se in tale caso ci sarebbe stata la morte istantanea.

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Sepang 2011 che vidi dal vivo e piansi subito dopo. Non vidi la gara di Suzuka 2014 ma sentii le prime drammatiche notizie alla radio.

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Zolder

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Dopo tanti anni, è spuntato un video dell'incidente di Alboreto al Tamburello nel 1991. In quel caso, il milanese aveva forato la posteriore destra e la macchina tirò dritto colpendo il muro circa dove aveva picchiato Piquet nel 1987 (dopo Berger e prima di Senna). Incredibile che il casco del pilota prenda il muro. Ma sembra che Alboreto avesse frenato parecchio prima dell'urto, quindi non è a mio parere la prova che Senna sarebbe sopravvissuto senza il braccetto. 

 

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21 ore fa, chatruc ha scritto:

Dopo tanti anni, è spuntato un video dell'incidente di Alboreto al Tamburello nel 1991. In quel caso, il milanese aveva forato la posteriore destra e la macchina tirò dritto colpendo il muro circa dove aveva picchiato Piquet nel 1987 (dopo Berger e prima di Senna). Incredibile che il casco del pilota prenda il muro. Ma sembra che Alboreto avesse frenato parecchio prima dell'urto, quindi non è a mio parere la prova che Senna sarebbe sopravvissuto senza il braccetto. 

 

Se non sbaglio ha sbattuto prima del punto di Senna, all'incirca dove ha sbattuto Berger.

Inceedibile comunque che sia uscito con le proprie gambe.

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Il 28/4/2022 Alle 21:43, chatruc ha scritto:

Dopo tanti anni, è spuntato un video dell'incidente di Alboreto al Tamburello nel 1991. In quel caso, il milanese aveva forato la posteriore destra e la macchina tirò dritto colpendo il muro circa dove aveva picchiato Piquet nel 1987 (dopo Berger e prima di Senna). Incredibile che il casco del pilota prenda il muro. Ma sembra che Alboreto avesse frenato parecchio prima dell'urto, quindi non è a mio parere la prova che Senna sarebbe sopravvissuto senza il braccetto. 

 

Boia che saccagnata... Non l'avevo mai visto il botto. 

Vista la velocità con cui è uscito dalla macchina si era già slanciato le cinture ancora prima che si fermasse. 

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Senna. 

Avevo 10 anni. Seguivo già la formula da 6 anni. Me lo ricordo come se fosse ieri. Era il primo incidente di quell'entità che ricordo di aver visto.

Dopo quel giorno non seguii più formula 1 fino al 2002. Non ce la facevo... mi ritornavano in mente sempre quelle immagini.  

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Il 29/4/2022 Alle 18:47, ForzaFerralestier ha scritto:

Se non sbaglio ha sbattuto prima del punto di Senna, all'incirca dove ha sbattuto Berger.

Inceedibile comunque che sia uscito con le proprie gambe.

Io intendevo del primo impatto di Berger. Effettivamente la Ferrari sbattè la seconda volta circa lì 

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come ha fatto a non farsi nulla?è così diverso dall'impatto di ratzenberger?

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Ratzemberger ha picchiato di fronte, Berger di lato.

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Il 7/4/2022 Alle 16:20, chatruc ha scritto:

Oggi volevo tornare sull'incidente di Greg Moore. Tutto nasce dal fatto che a memoria, mi ricordavo che la sua Reynard fosse scivolata a lungo sul prato prima di volare su una collinetta e schiantarsi di testa contro il muro. Dopo un'attenta analisi ho scoperto alcuni dettagli. Innanzi tutto, lui non decolla su un'irregolarità dell'erba che si trovava lontana (come la famosa collinetta in uscita della curva 4 di Daytona che ti faceva finire sui camper). La pista, inaugurata da due anni, presentava delle congiunzioni da e per l'ovale dal tracciato stradale Su queste congiunzioni, l'asfalto era più basso dell'erba in quanto la parte interna della pista (quello che gli americani chiamano "infield") si trova su un piano ribassato. Quindi la macchina di Moore salta sulla stradina, prima scendendo quando scende verso l'asfalto e poi decollando quando prosegue sull'erba. A questo punto la macchina fa un giro di di quasi 180° sull'asse longitudinale (cioè il pilota rimane testa in giù) ma prima di schiantarsi. Invece mi era sempre sembrato che la macchina ruotasse di appena poco più di 90°, quindi lasciando la testa del pilota perpendicolare al muro. Essendo completamente capovolta la macchina, per gravità (anzi, forza centrifuga più che gravità visto che l'istante è davvero brevissimo), la testa del pilota resta a penzoloni quando le ruote impattano contro il muro. Si vede chiaramente come la testa si sposti violentemente, facendo presuporre che oltre ad una decelerazione mortale, ci sia pure la rottura completa del collo. Inoltre, sembra pure che il casco finisca contro il muro. In sintesi, sembrano esserci ben tre cause diverse che comportano una morte istantanea (infatti il pilota viene dichiarato morto all'ingresso in ospedale, ma come Simoncelli muore sul colpo; Senna, per quanto la ferita fosse mortale, aveva ancora attività cardiaca spontanea). Curioso è il fatto che pochi giri prima, Richie Hearn aveva perso la macchina in modo identico. Ma Hearn seguiva un nutrito gruppo di macchine dopo la partenza e dal camera car sembra andasse un filo piano rispetto al potenziale. Di Moore non si sa come sia uscito ma vedendo la scivolata sull'erba sembra andasse decisamente più veloce. Anche perchè sul posto sono rimaste le inchiodate sia di Hearn che di Moore e quella dello sfortunato canadese sembra più decisa. Hearn perse la macchina prima ma fece una sorta di drifting riuscendo a raddrizzare la macchina e sbattendo di lato a relativa bassa velocità. Moore invece perde la macchina dopo Hearn, in uscita della curva 2, ma la macchina punta decisamente verso l'interno con una traiettoria che alla fine risulta quasi perpendicolare alla pista e sbatte prima del punto di impatto di Hearn pur avendo perso la macchina dopo.

Tutto questo per chiedermi questa cosa: in caso di via di fuga complanare (non asfalto come fatto l'anno dopo), pur non rallentando come sull'asfalto, ma senza capovolversi, Moore si sarebbe salvato? Presumibilmente avrebbe sbattutto con il posteriore e credo che sarebbe stata una botta pazzesca da rompere le vertebre, forse causando danni irreversibili, ma mi sorge il dubbio se in tale caso ci sarebbe stata la morte istantanea.

 

 

Non si disse che la colpa fu dell'ala Handford? Ala che doveva creare una sorta di muro aerodinamico, per rallentare le vetture, ma che le rendeva particolare instabili. Dopo la tragedia di Moore fu bandita. 

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L'incidente che più mi ha colpito è stato quello di Schumacher a Silverstone nel 99. Non tanto per la dinamica ma per tutto il contesto in generale. Avevo 6 anni e restai molto colpito dal telo che lo copriva. 

 

Un altro che mi colpii molto emotivamente fu quello di Simoncelli. Ricordo che, appena sveglio, ho acceso la TV e messo su Italia 1, e mi vidi in primo piano la faccia di Paolo Beltramo in lacrime.

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54 minuti fa, Giovy_1006 ha scritto:

L'incidente che più mi ha colpito è stato quello di Schumacher a Silverstone nel 99. Non tanto per la dinamica ma per tutto il contesto in generale. Avevo 6 anni e restai molto colpito dal telo che lo copriva. 

 

Un altro che mi colpii molto emotivamente fu quello di Simoncelli. Ricordo che, appena sveglio, ho acceso la TV e messo su Italia 1, e mi vidi in primo piano la faccia di Paolo Beltramo in lacrime.

Quello di Schumacher mi ha colpito perché si è spaccato una gamba sbattendo a 107 all'ora.

 

Quello del Sic mi ha lasciato di sasso. Appena ho visto il casco avevo capito che il pilota era morto. 

2 ore fa, Aviatore_Gilles ha scritto:

 

 

Non si disse che la colpa fu dell'ala Handford? Ala che doveva creare una sorta di muro aerodinamico, per rallentare le vetture, ma che le rendeva particolare instabili. Dopo la tragedia di Moore fu bandita. 

La la era sotto accusa per l'uscita ma la causa della morte fu più la via di fuga. Qiellala è rimasta ancora credp

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Il 23/5/2022 Alle 15:24, chatruc ha scritto:

La la era sotto accusa per l'uscita ma la causa della morte fu più la via di fuga. Qiellala è rimasta ancora credp

 

Ah ok.

Rispondendo alla tua domanda: se la vettura non si fosse ribaltata, ma avesse sbattuto diretta sul muretto, credo che l'esito sarebbe stato lo stesso. L'impatto è stato veramente devastante, l'auto è andata piatta contro il muro, l'abitacolo non aveva protezioni molte protezioni e il pilota non aveva collare hans.

Insomma difficile dire come sarebbe andata. Certo che quelle strade di accesso hanno amplificato le possibilità di esito fatale.

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Il 29/4/2022 Alle 18:47, ForzaFerralestier ha scritto:

Se non sbaglio ha sbattuto prima del punto di Senna, all'incirca dove ha sbattuto Berger.

Inceedibile comunque che sia uscito con le proprie gambe.

 

Berger andò a sbattere 20 metri prima del varco di accesso dei commissari, per poi scivolare in avanti.

Senna più avanti di Alboreto, quasi la fine del tamburello.

Di Michele avevo visto solo le foto, ma mai il video del botto. Davvero molto molto forte, fu davvero fortunato ad uscirne senza un graffio.

Modificato da Aviatore_Gilles

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Ho trovato un video con le foto dell'incidente di Lamy, durante i test a Silverstone nel 1994.

Direi che è parecchio fortunato ad essere ancora qui.

 

 

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L'incidente di Moore fu veramente un evento cruciale per le gare americane, sia per la terribile dinamica sia perchè a perire fu un pilota giovanissimo che all'epoca era probabilmente la massima promessa dell'automobilismo d'oltreoceano, inoltre la sua morte arrivò dopo quella di Gonzalo Rodriguez nello stesso anno cosa che unita a una serie di altri incidenti gravi e anche mortali degli anni precedenti (uno per tutti quello di Krosnoff dove morì anche un commissario) fece calare una cappa molto pesante sul campionato CART.

Sulla dinamica, dato per assodato che in nessun modo un pilota avrebbe potuto sopravvivere al devastante impatto contro il muro,  mi chiedo: SE la macchina di Moore dopo essersi ribaltata non avesse impattato col muro ma avesse continuato a rotolare sull'erba colpendo poi la seconda barriera un po' più in basso dopo aver perso velocità, SE il pilota avesse avuto il collare Hans (che se non ricordo male fu reso obbligatorio proprio dopo quella terribile annata) secondo voi avrebbe avuto una possibilità di salvarsi nonostante l'incredibile velocità con cui uscì (circa 320 km/h)?

Personalmente penso di no, con quella traiettoria e a quella velocità risulta veramente difficile pensare a una dinamica che non abbia una conclusione fatale, mi è sempre sembrato uno di quegli incidenti da cui non si può scampare in alcun modo anche cambiando e migliorando alcuni parametri.

 

 

Modificato da Leno

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